“E allora per cosa?”
Ecco, che mi sarei inventata?
Bel casino, Faith!, pensai.
Mi guardavano tutti aspettando una risposta, così dissi la
prima cosa che mi
passò per la testa
“Ho fatto un fioretto”
“E... in cosa consisterebbe?”, chiese la Tyson, dopo qualche attimo di stupore
“Consiste nel fatto che... che non posso recitare. Avevo fatto un fioretto promettendo che non avrei più recitato”
Beh, in fondo non era nemmeno una
bugia... un fondo di
verità c’era, quindi il tutto reggeva alla grande!
Forse
“Beh... in questo caso...”, iniziò la prof
“Si potrebbe sciogliere”, si illuminò, poco dopo
“Non si possono sciogliere i fioretti...”, intervenne Elly.
Quanto potevo amare quella ragazza in quel momento?
“Io sapevo che, volendo, possono essere sciolti, se la causa fosse importante, come, ad esempio, aiutare qualcuno in difficoltà...”, rispose la Tyson
“Per favore, Payne...”, mi supplicò quasi.
Stavo per ribattere, quando una ragazza si avvicinò, quasi correndo, al nostro tavolo
“Professoressa, ho trovato il copione”
“Payne, ascolta. Questo è il copione, la tua parte sarebbe quella di Caterina. Se dovessi cambiare idea, la recita è il 21 alle 8, ma gli attori devono essere qui a scuola già alle 6. Ora vi lascio finire il pranzo. Arrivederci, ragazzi”
Ricambiammo il saluto e lei se ne andò, accompagnata dalla ragazza
“Sei sicura di non volerne sapere niente, Faith?”, mi chiese Jenny
“Anche volendo, non ce la farei mai a imparare un intero copione a memoria in una settimana”
“Peccato, però”, intervenne Zayn
“Ma è vera la storia del fioretto?”, chiese Elly
“Beh... diciamo di si”
“E’ un’occasione sprecata, però”, commentò Niall
“Oh, e basta. Faith è abbastanza grande da riuscire a prendere le decisioni per conto suo. Piacerebbe anche a me rivederla sul palco, ma se non vuole è libera di rifiutarsi. Costringerla è inutile. Se se la sente, bene, altrimenti non se ne fa niente.”, disse Harry.
Gli sorrisi riconoscente, e, dopo
qualche minuto, tutto
tornò alla normalità.
Io però, stavo ancora rimuginando sulle sue parole
‘Faith è abbastanza grande
da riuscire a prendere le decisioni per conto suo’, su questo
era più sicuro
lui di me, questo era certo.
15 dicembre
09.10 am
Stavo dormendo beatamente prima di
sentire il campanello
suonare.
Strizzai gli occhi, li sfregai e poi finalmente li aprii. Mi girai
verso il
comodino e guardai l’ora sulla sveglia.
Nove e dieci di mattina.
CHI ERA A QUEST’ORA?
Dopo il momento di sclero iniziale, mi risotterrai sotto le coperte.
Magari era Anne, o un’altra delle mamme dei ragazzi. O
Camille, la mamma di
Jenny. O, più semplicemente, qualcuno che voleva rompere le
scatole di sabato
mattina.
Stavo per ricominciare a dormire quando sentii la porta di camera mia
chiudersi. Poi dei passi, e infine
“Faith, sei sveglia?”
Harry?
Che ci faceva Harry a casa mia così presto?
“Harry?”, dissi, mentre mi dissotterravo. Di nuovo.
“Buongiorno”, disse dolcemente
“Che ci fai qui?”, chiesi, stiracchiandomi
“Sono venuto a prenderti”
“A prendermi? E per andare dove?”
“Fai troppe domande, sai?”, disse ridacchiando
“Dai, vestiti che usciamo”, continuò.
Me ne sarei stata volentieri a casa a continuare a dormire, ma non potevo dire di no a Harry.
“Dammi mezz’ora”, dissi, alzandomi dal letto
“Ti aspetto qui”
“No mi aspetti di sotto”, replicai
“Che differenza fa?”
“Harry mi devo cambiare”
“E quindi? Ti ho vista nuda, anche se rimani in intimo che fa?!”
Le mie guance si colorarono di un rosso tenue
“Dai Harry, và di sotto”, dissi, facendo il musino da cucciolo.
Non poteva resistermi.
“Okok”, così sbuffando uscì da camera mia e si diresse di sotto.
Mi stiracchiai di nuovo, poi presi la
biancheria pulita e
andai in bagno. Quindi tornai in camera e mi piazzai davanti
all’armadio.
‘Dammi mezz’ora’, gli avevo detto. Forse
se dicevo un’ora era meglio.
Guardai l’ora sul comodino. Erano già passati
venti minuti e io ero ancora in
intimo. Mi cadde l’occhio sulla data.
Quindici dicembre.
Improvvisamente mi illuminai.
Io e Harry avremmo fatto un anno insieme, ecco perché era
venuto a prendermi.
Che testa.
Riguardai l’armadio di nuovo.
Spostai i vari vestiti e dopo poco lo trovai. Il vestito che mi aveva
regalato
Liam per Natale lo scorso anno. Non avevo idea di come avesse fatto a
scoprire
che quel vestito mi piaceva, ma ero felicissima quando me lo
regalò.
Ci abbinai degli stivali neri, poi mi truccai. Presi una borsa che si
intonasse
con il resto e ci ficcai dentro cellulare e robe varie.
Poi aprii uno dei cassetti dell’armadio e presi il regalo per
Harry che avevo
comprato tre giorni prima.
Ricontrollai un’ultima volta di aver preso tutto e scesi di
sotto.
“Finalmente!”, esclamò Harry, quando mi sentì scendere
“Scusa, non trovavo il vestito”
Non lo guardai nemmeno in faccia, posai la borsa per terra e andai in cucina, sicura di trovarvi Karen
“Io esco”
“D’accordo tesoro”
“Ma stai benissimo!”, disse, dopo essersi girata verso di me
“Grazie”
“Non torni per pranzo, vero?”, chiese, con il tono di una che ‘la sapeva lunga’
“Direi di no”
“Divertitevi”
La ringraziai e dopo avermi fatto un altro complimento riguardo il mio aspetto, uscii dalla cucina, ma mi scontrai con Rob
“Faith, dove vai vestita così?”
“Ehm, esco con Harry”
“E andate a Hollywood?”
“Perché?”
“Beh, ti sei vista allo specchio?”
“Sto male?”
“Al contrario, sembri uscita da una sfilata”
Gli sorrisi
“Dì a Harry di non allungare le mani, altrimenti gliele mozzo”
Risi
“Tranquillo. A
stasera”, gli diedi un bacio sulla guancia e
uscii dalla cucina, chiudendo la porta alle mie spalle.
Se solo avesse saputo che Harry aveva già allungato le mani!
Uscita dalla cucina, vidi Harry in piedi che pareva una statuina
“Harry, tutto bene?”
“S-si”, balbettò
“Mi metto la giacca e possiamo andare”
E così feci, indossai il
cappotto, presi la borsa con dentro
il suo regalo e uscimmo.
Non feci in tempo a chiudere la porta che il mio telefono squillò. Era un
messaggio.
Raccattai il telefonino e aprii l’sms. Era Jenny che mi
chiedeva a che ora
potessimo vederci il pomeriggio per andare a comprare i vestiti per il
ballo.
Oh no, me n’ero dimenticata. E adesso?, pensai.
Le risposi velocemente, chiedendole scusa e spiegandole che avrei
passato la
giornata con Harry, visto che avevamo fatto un anno.
La sua risposta non tardò ad arrivare
“Non
preoccuparti, ti
capisco! Va bene domani, allora? Avviso io Elly. Divertitevi
xx”
“Domani
è perfetto.
Grazie, sei un’amica! xx”
Riposi il telefonino in borsa e solo
in quel momento mi
accorsi che non avevo degnato Harry di uno sguardo, da quando ero scesa
da
camera mia.
Così mi voltai verso di lui, che mi stava già
guardando, intenzionata a
chiedergli scusa.
“Harry, scusami è che prima dovevo avvisare Karen e Rob che sarei stata con te tutto il giorno, poi dovevo dire a Jenny che oggi non posso andare a cercare il vestito per il ballo perché sono con te. Scusami, non volevo ignorarti”
Lo guardavo, lui mi guardava, insomma
ci guardavamo.
Ma lui sembrava su un altro pianeta.
“Harry, tutto ok?”, chiesi, un po’ preoccupata.
Finalmente sembrò tornare sulla Terra
“Eh? Si si, tranquilla”
“Scusa per prima”
“Ma di cosa? Non preoccuparti, è tutto a posto”
“Harry, ma stai bene?”
“Si tranquilla”
Mi fermai.
C’era qualcosa che non andava.
Ma non mi sembrava scocciato per il fatto che non l’avessi
considerato nei
dieci minuti precedenti.
Quindi, cosa gli passava per la testa?
“Harry, mi vuoi dire cos’hai? E non dire niente, perché qualcosa c’è”
Lui sospirò
“Stavo pensando a quanto sei dannatamente bella. Quando sei scesa sono rimasto senza parole. Non sai quanto ti dona il vestito e quanto sei stupenda stamattina”
Ero rimasta a bocca aperta.
Quindi aveva passato dieci minuti a contemplarmi? E io che credevo
chissà cosa.
Dopo lo stupore iniziale, avvampai.
Mi odiavo per questo. Ogni santissima volta che mi facevano un
complimento,
arrossivo. Se poi a farmelo era Harry, addio, un pomodoro in confronto
a me
poteva considerarsi bianco.
Lui, tanto per cambiare, rise. Questa cosa lo divertiva, ovviamente.
Poi mi attirò a sé.
“Sei tenerissima e bellissima”
“Ti prego, non umiliarmi ancora di più”, dissi, con il viso spiaccicato contro la sua giacca
“Perché dovrei umiliarti?”, chiese, staccandosi
“Dai, lo sai che quando mi fai un complimento divento un peperone”, sbuffai
“Beh, il che è buono, vuol dire che sei follemente innamorata di me”, disse, gongolando
“Okok, andiamo và”
Lui sorrise e, mano nella mano, ci avviammo da qualche parte
“Dove andiamo?”
“Vedrai”
Sbuffai, come una bambina capricciosa.
Io volevo sapere dove mi avrebbe portato, uffa.
Arrivammo alla fermata del bus, e, una volta preso l’autobus,
scendemmo su per
giù alla decima fermata.
Camminammo per una decina di minuti, poi
“MI HAI PORTATO AL LUNA PARK!”, esultai
“Contenta?”
“Sii”, risposi, saltandogli al collo.
Chicaaas, sono tornata. Un po' in ritardo, ma eccomi di nuovo qui.
Come state? Siete in vacanza da qualche parte? Mare, montagna, altra città? Spero vi vada alla grande :)
Io sono tornata (purtroppo ç__ç) e, visto che stasera non ho niente in programma, ho aggiornato.
Eravamo rimasti al punto in cui la Tyson chiede a Faith di sostituire la ragazza che doveva interpretare Caterina. La nostra Faith tenta di declinare l'offerta ma non si sa per quale motivo.
Il capitolo, quindi, inizia proprio col motivo per il quale Faith non vuole recitare. Ma, ovviamente, non è proprio la verità di fondo. Faith, Faith, chissà che nasconde. I suoi amici provano a convincerla, ma niente, Faith non li ascolta ed Harry prende le sue difese.
Arriviamo, quindi, al 15 dicembre, giorno dell'anniversario dei Farry. E qui niente di eclatante, tranne i due piccioncini super innamorati e Harry in modalità romanticone (adoro scrivere parti così, miao).
Onestamente, lo ammetto, questo capitolo non doveva essere così, l'avevo scritto diverso. Poi mi sono ricordata dell'anniversario di Faith ed Harry e, inizialmente, avevo pensato ad una OS (come avevo fatto per il compleanno di Jenny nel prequel "Express Yourself", ricordate?). Alla fine, invece, ho optato per inserire il pezzo all'interno della storia. E questo è il risultato. Spero vi piaccia.
Mi sono dilungata anche troppo, aiuto ahah
Beh, che dire, fatemi sapere cosa ne pensate. Daidai, vi do un biscottino se recensite. O un gelato. Quello che volete, insomma.
Ci si sente tra qualche giorno!
See ya :) <3