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Autore: Bebba    27/02/2005    8 recensioni
Un triangolo amoroso e una nuova digi-avventura... è la prima ff sui digimon che scrivo siate clementi...
Genere: Romantico, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sora Takenouchi, Taichi Yagami/Tai Kamiya
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Digi-digi

Come What May:Prologo

 

 

 

 

-Siamo arrivati- esclamò Matt tirando fuori dalla tasca un mazzo di chiavi e aprendo la serratura dell’appartamento numero 7 -Non è il palazzo imperiale ma c’è posto per tutti-

 

-Sei sicuro di voler dividere l’appartamento con noi?- gli domandò Tai grattandosi i folti capelli castani -Non è che ti disturbiamo e ci cacci fuori-

 

-Ma che dici e poi non ti devi preoccupare siamo circondati da vecchi sordi o rimbambiti- spiego il ragazzo facendoli accomodare nell’atrio.

 

-Grazie Matt, non so come avremmo fatto senza il tuo aiuto- disse Sora togliendosi le scarpe e appoggiandole su un largo tappeto all’entrata.

 

-Allora, le camere sono tre: una è per Sora, io e te, Tai ne divideremo una invece l’altra e la stanza del bisogno casomai volete ospitare qualcuno. L’affitto e le bollette si pagano in comunità, ora se non vi dispiace ho un colloquio di lavoro- disse tutto d’un fiato Matt mentre inforcava la porta da cui era entrato pochi minuti fa.

 

Sora e Tai portarono le loro valige nelle loro rispettive camere e incominciarono a disfarle, alla fine, sfiniti, si ritrovarono nella piccola cucina dell’appartamento di Matt per bere qualcosa di rinfrescante.

 

Tai si sedette subito sul divanetto a scacchi e assunse uno sguardo da cucciolo -Sora non è che mi porteresti qualcosa da bere?-

 

Sora fece una faccia scocciata ma alla fine si diresse al frigo e lo apri -Mi dispiace Tai, ma non c’è niente-

 

-Come? Guarda bene ci deve essere qualcosa!- la riprese Tai.

 

-No, è proprio vuoto, forse sarà meglio andare a fare la spesa-

 

-Ma l’appartamento è di Matt. Ci deve pensare lui-

-Ti ricordo che da oggi ci viviamo anche noi qui- rimbecco Sora appoggiando le mani sui fianchi e assumendo un cipiglio arrabbiato.

 

-Per me non c’è nessun problema- disse velocemente Tai alzando le mani in segno di resa -Quando sei al market prendimi un pacco di orsetti gomosi e il succo di frutta all’ananas, ok?-

 

-Guarda che tu vieni con me!- gli disse Sora -Non lascerai mica che una signora come me si spacchi la schiena portando pesantissime borse della spesa?-

 

-Signore?! Quale signora?- disse sarcasticamente Tai, per tutta risposta Sora gli diede un pugno sulla nuca -Ahio! Guarda che scherzavo-

 

Pochi minuti dopo Sora e Tai si trovavano a camminare per le strade di periferia in cerca di un mini-market in cui fare rifornimenti. Le vie era poco affollate e il sole batteva forte e l’aria era calda e secca.

 

-Fa davvero caldo- disse Tai asciugandosi il sudore dalla fronte con un lembo della t-shirt.

 

-Gia- disse Sora.

 

I due amici rimasero in silenzio per molto tempo, tutte e due odiavano quelle situazioni in cui non sapevano cosa dire, o meglio ne avevano cose da dire ma non ne avevano il coraggio, nessuno dei due voleva ammettere di provare un certo sentimento amoroso verso l’altro e cosi quando erano solo loro due si ritrovavano molto spesso senza parole.

 

Tai sospiro e lo sguardo gli cadde sulla bella siluette di Sora.

 

 

Sora non era più la ragazza che aveva combattuto con lui a Digiworld, ora era una bella donna con le curve sinuose e con un viso leggermente ovale incorniciato da setosi capelli color arancia.

 

-Che c’è?- gli domandò Sora notando lo sguardo del ragazzo fisso su di lei.

 

-Niente- disse il ragazzo mentre un leggero rossore gli compariva sulle gote -È solo che oggi sei molto carina con questo vestito-

 

-Davvero? Grazie- disse timidamente Sora.

 

Dopo questo breve dialogo i due ricaddero nella stessa apatia di prima e vennero salvati in extremis dalla comparsa di un market.

 

I ragazzi entrarono nel locale e sospirarono di sollievo quando una ventata di aria condizionata fresca li avvolse.

 

Tai prese un carrello ed insieme a Sora incominciarono a gironzolare svogliatamente tra gli scafali e infilando l’indispensabile nel carrello a mano a mano che avanzavano.

 

-Che ne dici prendiamo il cocomero per stasera?- domando Sora fermandosi al banco frutta -E anche qualcos’altro per festeggiare la nostra nuova avventura-

 

Alla fine i due si diressero alle casse e per un colpo di fortuna ne trovarono una completamente libera.

 

-Salve- li salutò cortesemente la cassiera sfoderando un sorriso bianchissimo -Non ti ho mai visto prima, piacere sono Yuka- disse rivolta a Tai mettendo in mostra il petto formoso.

 

-In effetti siamo nuovi del quartiere. Io sono Tai Yagami e lei è Sora Takenonchi, viviamo insieme ad un nostro amico- rispose Tai spingendo il carrello oltre la cassa.

 

-E come si chiama questo vostro amico? Forse lo conosco, io conosco tutti- disse la cassiera sorridendo libidinosamente a Tai.

 

-Matt Ishida- rispose semplicemente Tai, non notando ne la bramosità della ragazza alla cassa ne la faccia contrariata e scocciata di Sora.

 

-Oh, lui lo conosco benissimo- ridacchio la cassiera finendo di battere lo scontrino e allungandolo automaticamente a Sora che lo strinse stretto per placare l’ira.

 

-Bene, grazie di tutto Yuka ci vediamo- disse Tai finendo di sistemare la roba dentro le buste.

 

-Di niente Tai, vieni a trovarmi qualche volta-

 

Sora uscì velocemente dal market con passo spedito -Pensaci tu a pagare- urlò a Tai.

 

“Ma che gli prende?” Tai allungò le banconote ad Yuka afferrò le buste e corse a raggiungere l’amica.

 

-Sora? Ehi Sora vuoi andare un po’ più piano?- urlò Tai alla ragazza che ormai era molto distante con lui. Sora non sembrò averlo sentito perché continuo la sua maratona senza girarsi indietro.

Quando finalmente la raggiunse era spompato.

 

-Sei arrabbiata con me? Che ti ho fatto?- gli domandò il ragazzo ansimando.

 

-Niente Tai, proprio niente e solo che ora i miei sospetti sulla tua intelligenza da ibrido sono fondati-

 

-Che?- chiese enigmatico Tai non avendo capito niente.

 

-Lasciamo perdere- sospirò Sora -Torniamo presto a casa o ci verrà un insolazione-

 

Intanto all’appartamento numero 7 Matt era appena tornato a casa e aveva portato con se una ragazza pallidissima dai capelli corti e neri come le piume di un corvo. Gli occhi scuri erano evidenziati da una pesante matita nera e le labbra sottili era colorate di un rosso purpureo. L a ragazza indossava una canottiera a rete di un acceso rosa confetto e degli short cortissimi di jeans, seppure fosse estate e facesse molto caldo ai piedi calzava degli scarponi che si allacciavano fino al ginocchio.

 

-Allora Matt, questi tuoi amici che sono venuti a vivere con te dove sono?- gli domando la ragazza che aveva una voce molto dolce.

 

-Boh? Saranno andati usciti. Ma che fai? Non si fuma a casa mia- esclamo Matt sfilando una sottile sigaretta dalle labbra della ragazza.

 

-Ma se fumi anche tu Mettuccio caro-

 

-Appunto sto cercando di smettere, e non voglio che Tai e Sora sappiano che ero un fumatore incallito-

 

-Ok, ho capito, mi stai cacciando fuori in casa in pratica?- urlò la ragazza alzandosi di colpo dal divano in cucina -Lo sapevo che quei due avrebbero rovinato il nostro rapporto. È gia tanto che ti permetto di lavorare in quel cavolo di Hostbar*-

 

-Dai amore, lo sai che non ti sto cacciando via e solo che non voglio avere problemi con i miei migliori amici-

 

-Quindi io sarei un problema?- gli chiese stizzita la ragazza.

 

In quel momento la porta si aprì ed entrarono Tai e Sora, Matt ringraziò gli dei per quel colpo di fortuna non sapeva proprioi come gestire il litigio con Kiriko.

 

-Eccovi qua voi due. Vi voglio presentare la mia ragazza- disse mette afferrando per le spalle Kiriko e trascinandola a forza davanti hai suoi migliori amici -Tai, Sora. Lei e Kiriko Tajima la mia ragazza-

 

-Piacere- risposero gentilmente i due amici piegandosi in un inchino, a Kiriko gli venne da ridere era la prima volta che dei suoi coetanei si inchinassero dinanzi a lei.

 

-Ehi ragazzi non c’è bisogno che vi chinate- disse Kiriko ridendo sguaiatamente.

 

Tai e Sora si scambiarono uno sguardo stupito e guardarono alternativamente prima la ragazza di Matt e poi Matt.

 

“È fatta cosi” sembrò voler dire Matt agli amici scrollando le spalle.

 

-Abbiamo fatto la spesa- esclamò Sora alzando una busta che teneva in mano -Io e Tai pensavamo di fare una festicciola tra amici se per te va bene-

 

-Certo che va bene, basta che non cucina Tai- le rispose Matt.

 

-Ehi io non cucino cosi male- si difese Tai.

 

-Si come no, Sora ti ricordi quando ha deciso di fare le uova bollite senza acqua- disse Matt provocando il riso sia a Sora che a Kiriko.

 

-Oppure quando a fatto esplodere la caffettiera moka di suo padre perché non ci aveva messo il caffè dove andava l’acqua e l’acqua dove andava il caffè- ricordò Sora tra le lacrime.

 

-Se vuoi ti posso aiutare io, lavoro in una locanda i Okonomiaky e me la cavo in cucina- esclamò Kiriko.

 

-Per me ok- le ragazze andarono in cucina a posare la spesa mentre Tai e Matt andarono nella loro camera per parlare come facevano quando erano ancora alle superiori.

 

-Complimenti Matt, ti sei trovato una ragazza molto carina- disse Tai abbandonandosi seduto sul suo letto.

 

-Tu dici?- mormorò l’amico passandosi una mano tra i capelli biondi.

 

-Avete qualche problema?-

 

-Qualche è dir poco, siamo sommersi dai problemi, litighiamo sempre per qualsiasi bazzecola, e quasi sempre per colpa mia-

 

-Che vuoi dire?-

 

-Non so in questi giorni mi saltano i nervi troppo spesso sembra quasi che lo faccia apposta-

 

-Non dire cavolate… Invece perché non organizziamo una festa solo per digiprescelti? Da quante che non vedi Tk e gli altri?-

 

-Più o meno da un mese- rispose Matt prendendo la sua chitarra acustica e incominciando strimpellare.

 

-Allora me ne occupo io, per la prossima settimana ti va bene? Vado a telefonare agli altri- disse Tai alzandosi in piedi e uscendo dalla stanza.

 

-Speriamo bene- mormorò Matt tra se.

 

La cena fu un successo, Sora e Kiriko avevano preparato il piatto preferito di ognuno di loro: per Tai del Curry rice, per Matt un Noriramen, Kiriko e Sora invece si erano cucinate due gustose ciotole di Tamago soba*.

 

-Wow era davvero buonissimo- esclamò Tai appoggiando le bacchette sopra la sua ciotola.

 

-Tai, ti do completamente ragione- disse Matt -Complimenti alle cuoche-

 

-Grazie, ma ora ci vuole qualcosa di dolce- esclamò Sora- Prendiamo il cocomero?-

 

-Naaa! Siamo a Tokyo, siamo giovani e abbiamo soldi da spendere. Andiamo all’Estate Coffees e spariamoci una pezzo di torta- propose Tai alzandosi con enfasi dalla sedia e con gli occhi che brillavano dalla gioia.

 

-Per me è ok- disse prontamente Matt assumendo la stessa espressione assurda dell’amico.

 

Le ragazze non potero far altro che accettare e in meno di un minuto i quattro avevano preso la metrò per andare nella coloratissima Shibuya.

 

Il quartiere di Shibuya era come sempre super affollato di giovani che come loro avevano solo voglia di spassarsela in compagnia.

 

Tai, Matt, Sora e Kiriko entrarono in un grande grattacielo e da li salirono fino alla terrazza dove c’era l’Estate Coffees all’aperto.

 

I ragazzi si sedettero in un tavolino vicino alla ringhiera da dove si godeva di un’ottima vista e l’aria calda estiva si alternava ad un leggero venticello frizzante.

 

Le torte che ordinarono erano squisite e finirono in un batter d’occhio -Adoro queste torte- esclamò Tai che era stato il primo a finire.

 

-Se non vi dispiace Kiriko ed io ci allontaniamo un poco- disse Matt alzandosi e appoggiando una mano sulla spalla della sua ragazza che si alzò subito dopo di lui.

 

-Figurati amico- rispose Tai iniziando a dondolarsi sulla sedia.

 

Matt e Kiriko si allontanarono stretti in un abbraccio e Tai e Sora rimasero da soli con il solito silenzio, mai come allora i due volevano tornare indietro nel tempo quando passavano il loro tempo al telefono a parlare di tutto e di più, entrambi si chiedevano come mai fossero diventati cosi chiusi con loro stessi.

 

Sora si trovò a scrutare il panorama, le luci erano troppo forti e purtroppo le stelle non si vedevano ma in compenso una tonda luna pallida aveva fatto capolino da dietro una nuvola.

“È tutto cosi romantico” pensò la ragazza sospirando “Peccato che non c’è nessuno a condividerlo con me, se solo Tai ed io…”

 

-Che hai? Sei strana stasera Sora- disse Tai.

 

-Non ho niente Tai e solo che io…- per un momento Sora si era convinta di poter confessare il suo amore a Tai.

 

-Oggi la luna è davvero bella- enfatizzò Tai alzando gli occhi al cielo.

 

-Gia- rispose mogia Sora abbassando lo sguardo, gli veniva quasi da piangere “Sono una stupida, non so neanche gestire una semplice infatuazione come le mie coetanee”.

 

-Ehi, ehi che ti prende- esclamo Tai sporgendosi sul tavolo e scostandogli i capelli che le ricadevano sul viso.

 

-Niente…- sospirò lei.

 

-Sai Sora, tu mi piaci- disse Tai cercando di non vedere l’espressione della sua migliore amica.

 

Sora sentì il cuore fermarsi e la temperatura -Oh Tai anche tu…- ma venne bruscamente interrotta da una piangente Kiriko che li salutava e correva verso l’ascensore.

 

Tai e Sora si guardarono negli occhi e contemporaneamente esclamarono -Matt!- velocemente si diressero dal loro amico che era appoggiato alla ringhiera con una sigaretta appena iniziata tra le dita.

 

-Ci siamo lasciati- mormorò aspirando una grande boccata.

 

-Forse se la raggiungi puoi provare a chiarirti- disse Sora avvicinandosi a lui e dandogli una pacca sul braccio.

 

-No, non ne vale la pena- sbuffò Matt -Io me ne torno a casa- e cosi dicendo si allontanò trascinando i piedi.

 

Tai e Sora si guardarono negli occhi e capirono che quello non era ne il luogo ne il momento per dichiararsi e fare i sentimentali ora dovevano solo pensare a tirare su di morale il loro amico. I due raggiunsero Matt e tutti insieme si avviarono per la strada verso casa cercando di non avere risentimenti su quello che non avevano avuto il coraggio di fare prima.

 

 

 

 

 

∫Erano rimasti bloccati a Digiworl, non riuscivano a contattare Ghennai…∫

 

∫-So che non è il momento giusto per dirlo ma, Sora, io ti amo…-∫

 

 

 

Wow è la prima volta che scrivo una fanfiction sui Digimon, sperò di non fare un buco nell’acqua come al solito. Allora questa ff era nata dall’idea di far affrontare al mitico trio (Tai, Matt e Sora) la convivenza in un appartamento, ci dovevano essere innamoramenti, tradimenti e cose cosi stile Piccoli problemi di cuore… Ma poi mia sorella mia ha ripreso e mi ha ordinato di inserire i Digimon. Lo voluta accontentare anche perché i Digimon mi mancano tanto ç__ç

Cmq questo che sperò abbiate letto è una specie di prologo, se vi è piaciuto fatemelo sapere anche se la ff non vi è piaciuta.

Ciauz

By

Bebba

 

 

 

 

 

 

  
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