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Autore: Astrid lover    30/07/2015    7 recensioni
Hiccup ha diciott'anni e si ritrova assillato dal padre che gli parla costantemente dei doveri futuri di capo. In più il ragazzo è a capo dell'accademia dei draghi, che di certo non lo aiuta a rilassarsi. Ma solo una cosa gli stravolgerà completamente la vita. Un qualcosa di mai visto, un qualcosa che proviene dal profondo di un grazioso boschetto. Una creatura magica, divina riuscirà ad aiutarlo. Anzi, riuscirà a fargli capire che cos'è il vero amore. Ma purtroppo molteplici insidie ostacoleranno questo forte sentimento che con il tempo è cresciuto tra i giovani. Questa storia dimostra quanto l'amore possa essere potente, tanto da sconfiggere tutto quello che gli si pone dinanzi.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astrid, Hiccup Horrendous Haddock III
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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POV. KATRIN
Dal mare, emerge una bestia enorme con gigantesche zanne, occhi piccolissimi e minacciosi e delle gambette tozze.
“E’ l’Alpha Kate!” grida Liam, correndo verso di me.
“Qu-quella cosa è l’Alpha?!?!” esclamo terrorizzata, stritolandomi un lembo della casacca.
“Sì. Ma Berk ha un po’ di vantaggio: ci sono 4 Furie Buie.” Dice sorridendo. Annuisco e salgo su Sapphire, ma lui mi ferma per un braccio. “Kate.”
“Dimmi Liam.”
“Ti prego, fa attenzione.” Si raccomanda.
“Non prometto niente ma… conoscendo mio padre non mi succederà nulla.” Rispondo ridendo nervosa. Lui sorride un po’ sovrappensiero, poi si allunga verso di me e mi bacia una guancia, sussurrandomi all’orecchio un dolcissimo “Buona fortuna.” Lo guardo sfiorandomi la fortunata gota e stringo un pugno, decisa. È come se quel bacio mi avesse dato carica.
“Freya, Ben! Sui draghi!” ordino ai miei fratelli che eseguono, non prima di essersi rivolti uno sguardo d’intesa. Mio padre, sentendo i miei comandi, sale su Sdentato e tutti insieme ci alziamo in volo.
“Che mi venga un colpo! Quattro Furie Buie?” esclama Drago, guardandoci dal basso. “Vedo che l’Alpha ha dei degni rivali… vedete però, il mio potente dragone ha qualcosa che le vostre piccole Furie Buie non hanno…” dice con un malefico ghigno, girandosi verso l’imponente animale e ordinandogli qualcosa.
“KATE!!! CHIUDETE OCCHI E ORECCHIE AI VOSTRI DRAGHI!!!! SUBITO!!!” urla dal basso Liam. Mi strappo una parte della maglietta e la lego attorno al muso di Sapphire.
“Scusami piccola ma… dobbiamo vincere noi!” sussurro facendole alcune carezze. Bennett e Freya fanno lo stesso con i loro draghi tranne… papà. Lui ha la tuta alare di pelle e cuoio, non può strappare nulla! Mi taglio un ultimo pezzo dalla casacca (prima che mi si veda il seno) e volo da mio padre.
“Tieni papà! Fai in fretta!” urlo spaventata porgendogli la striscia.
“Katrin!” grida mio fratello.
“Cosa c’è?”
“Vestiti subito! Cosa vuoi fare eh? Dimmelo! Solo perché c’è Liam non devi fare la-“ non lo faccio finire che, con un colpo di coda, vado a finire su Storm e prendo Bennett per il colletto.
“Stammi a sentire. Non è il momento di fare sarcasmo, intesi?! Ho dato un pezzo della mia maglia a  nostro padre. VUOI CHE LA FAMIGLIA VADA A SCATAFASCIO O CHE TUTTO SI RISOLVA?! STAI ZITTO E SMETTILA, PER ODINO!!” tuono irosa, ritornando su Sapphire e affiancando mia sorella.
“Non pensare che ti lasci combattere da solo, Hiccup. Io non lascio rischiare la vita a mio marito.” Dice mia madre, piazzandosi con Tempestosa vicino a papà. Lui sorride e si sporge da Sdentato, baciandola.
“Ti amo…” le sussurra, accarezzandole le mani.
“Tutta la famiglia Haddock si schiera contro di noi? Oh… ma che bel quadretto familiare! Mi piace davvero! Che ne dici Erin? È ora di scatenarci?” chiede Drago. La ninfa annuisce e da dietro spuntano un sacco di guerrieri.
“Stoick! Pensavi di esserti liberato di me?” chiede un uomo grosso, senza un piede e con una chioma rossa quanto quella del nonno.
“Fergus! Ti sei schierato dalla parte di Drago!”
“Sì! Hiccup è fuggito dalla Scozia e ha voluto sposare una plebea al posto di mia figlia quin-“ re Fergus viene fermato dalla voce impetuosa di mio padre. Mai sentito più arrabbiato di così.
“NON TI PERMETTO DI INSULTARE MIA MOGLIE! ASTRID NON E’ UNA SEMPLICE DONNA!!” tuona lui.
“Ooops… pensavo non avessi sposato la vecchia migliore amica di mia figlia ma… dovevi sposare Merida e non l’hai fatto. Pessima scelta, figliolo… ora il tuo popolo ne pagherà le conseguenze.” Ribadisce Fergus, sfoderando una spada.

POV. ASTRID
Dall’alto, scorgo Merida sgattaiolare verso Heather e Eret.
“Giù piccola…” sussurro a Tempestosa. Atterro e le corro incontro.
“Astrid!” esclama lei, abbracciandomi.
“Merida! Ma…” comincio.
“No, non sto dalla parte di mio padre. Mi schiero da voi.” Mi ferma rassicurandomi. Abbozzo un sorriso e mi giro vero Tempestosa, quando non posso proprio nascondere un sussulto. Drago ha davvero tantissimi uomini.
 “Come vedete… ho molti più alleati di voi. Stoick… ti darò un’ultima possibilità per scegliere. Dopodiché, la guerra può avere inizio. Puoi darmi tuo figlio oppure farò in modo che di Berk resti soltanto il vago ricordo.” Spiega Drago. Mio suocero lo squadra diffidente.. “Allora?” domanda di nuovo. Sento delle mani appoggiarsi sui miei fianchi e tirarmi indietro, poi un pezzo di stoffa a bloccarmi la bocca. Mi dimeno mentre i mie polsi vengono bloccati da una corda e emetto alcuni gridolini. Vengo portata da Bludvist che mi fa salire sull’Alpha.
“ASTRID!!” grida mio marito, cercando di avvicinarsi con Sdentato a me.
“MAMMA!!” gridano Freya e Katrin.
“Fermati Hiccup. Potrai salvare tua moglie soltanto quando tuo padre avrà risposto alla mia domanda, oppure… la vedrai fare una bruttissima fine.” Minaccia Drago. La mia attenzione viene catturata da Bennett che fruga nelle sue tasche, prendendo in mano un qualcosa di lucente. Poi, con il suo Furia Buia, vola verso terra.
“Astrid.” Sento sussurrare alle spalle. Mi giro e vedo mio figlio sorridere. Mugolo qualcosa di incomprensibile e mi avvicino a lui, cercando di non cadere. Rompe la corda che mi tiene legati i polsi e mi slega il bavaglio che mi tiene la bocca sigillata.
“Grazie t… Bennett.” Mormoro riconoscente.
“Tieni questo… ti servirà. Vado da papà, ti aspetto.” Dice porgendomi un pugnale. Lo afferro ma lui mi prende le mani, stringendomele e guardandomi con occhi dispiaciuti. Ricambio lo sguardo e sorrido, accarezzandogli le dita. Lui fa una smorfia e ritrae le mani, accarezzandosi i capelli, poi sale sul suo drago e vola verso Hiccup. Nascondo il pugnale nella cintura della gonna e ritorno al mio posto, poi mi si illuminano gli occhi.
“Ehi Drago!” lo richiamo, portando l’attenzione di tutti si di me.
“Che cosa vuoi ragazza?” chiede annoiato.
“Ah… semplicemente voglio che tu prenda me al posto di Hiccup.” Dico con aria semplice, guardandomi le unghie con un sorrisetto compiaciuto che non passa inosservato a mio marito, motivo per il quale non dice niente.
“A che gioco stai giocando, eh signorina?” domanda Drago. Mi scappa una risata.
“Nessun gioco. Voglio soltanto che venga sacrificata io e non Hic, tutto qui.” Spiego.
“E sia. Portatela giù.” Ordina ai suoi soldati. Dopo un po’ due uomini giungono dinanzi a me ma io li stendo con un pugno ciascuno prima che possano toccarmi.
“Era da tanto che non mi allenavo… credo di essere un po’ fuori forma..” constato sorridendo e guardandomi i palmi. Con passo assolutamente tranquillo, scendo dall’Alpha e raggiungo Drago, affiancandolo mettendomi le mani sui fianchi. Lui mi guarda diffidente e bofonchia qualcosa.
“Preparate le navi, si ritorna a casa!” urla ai marinai.
“Ah-ah! Pensavi di portarmi con te così facilmente? Eh no caro, prima dovrai sconfiggermi!” lo provoco sfoderando il pugnale.
“E tu pensi di far male a ME con quel coso?” dice deridendomi.
“No, non solo con questo, ma con questi!” dico sferrando una serie di calci nel suo stomaco, che lo fanno piegare in due.
“Così! Vai mamma!!” urla Freya.
“Fagli vedere chi sei!!” grida Katrin.
“Questa è la mia Astrid!!” strepita Hiccup, agitando fieramente le braccia in aria.
“Allora…. Come ti senti, eh Drago?” gli chiedo chinandomi su di lui. Bludvist mi guarda male e prova a sferrare un pugno, che io intercetto e rimando indietro, verso la sua faccia. Dal suo naso comincia ad uscire del sangue e con un piede lo stendo, tenendo la pianta pressata sul suo petto.
“LASCIA. STARE. BERK.” Chiarisco.
“No… MAI!!” urla dandomi una spinta con le poche forze disponibili e facendomi cadere. Con un pugno sullo sterno mi stende a terra e mi blocca i polsi.
“Astrid!!” grida Hiccup, dirigendosi verso di me.
“Ragazzina è meglio non giocare con me… o puoi pagarne le conseguenze!” sentenzia preparandosi a sferrare il colpo fatale sul mio viso. Ma prima che possa fare qualcosa, con velocità, prendo il pugnale e lo ficco nel suo stomaco. “Ahhhhh!!!” geme lasciandomi andare e cercando di estrarre la lama dal suo corpo. Hiccup arriva vicino a me e mi aiuta a tirarmi su, abbracciandomi.
“Va tutto bene tesoro? Ti fa male?” chiede accarezzandomi lo sterno.
“Tutto ok amore. Non credo sia lo stesso per lui.” Dico alludendo al nostro invasore. Lo vediamo contorcersi dal dolore e cercare di togliere l’arma dal suo stomaco.
“Te ne pentirai biondina!!” tuona con voce roca, mentre Hiccup mi avvolge protettivamente i fianchi con le braccia. Erin si materializza vicino a Drago e lo aiuta ad estrarre la lama, poi con la magia gli medica la ferita sanguinante. “E dimentichi che ho come alleata la tua vecchia regina…” dice con un ghigno una volta guarito. Strigno i pugni e serro la mandibola, iraconda.
“Se vuoi lei non te lo permetterò mai. Quindi che guerra sia!” sentenzia Hiccup, stringendomi le mani.
“Sentito Stoick? Tuo figlio ha deciso per te!”
“E approvo ciò che dice, Bludvist.” Risponde il Capo.
“Sono stato anche fin troppo buono. Ora basta, c’è bisogno di combattere.” Continua Drago, girandosi verso l’Alpha e ordinandole qualcosa con delle urla. Il rettile gigantesco assottiglia le pupille ed emette dei ruggiti. I nostri draghi rispondono a tale “richiamo” e le loro pupille diventano piccolissime fessure, poi prendono il volo e affiancano il rettile più grande. Tutti tranne Sdentato e i draghi dei miei figli. Cerco di riprendermi Tempestosa, ma senza successo.
“Vedete? Ora i draghi non sono più dalla vostra parte!” esulta felice.
“Tranne le Furie Buie. Ti è andata male, carino.” Rispondo salendo insieme ad Hic su Sdentato e prendendo il volo. Anche difronte a questo, Drago sorride e alza le mani. A quel punto, tutti i draghi si mettono a fare fuoco verso di noi, costretti a schivare e a mettere in salvo la gente di Berk, completamente senza riparo.
“FREYA ATTENTA!!!” urlo notando che una palla infuocata si sta dirigendo verso di lei. Mia figlia protende velocemente i palmi dinanzi a sé, dai quali scaturisce… FUOCO?! La sfera cessa di avanzare e svanisce nel nulla.
“Hai visto anche tu, Hic?” chiedo a mio marito, indicando Freya. Lui annuisce e ci avviciniamo a lei, poi collego alcune cose. La scrivania mezza bruciacchiata: mia figlia può controllare il fuoco. “Freya come hai fatto?” le chiedo dolcemente.
“E’ una storia lunga mamma. Posso usare il mio potere a nostro favore, no?” dice mettendosi apposto una ciocca mora. Annuisco e ritorniamo attenti e vigili, pronti per scoprire la prossima mossa di Drago.

POV. KATRIN
Drago Bludvist si gira verso l’Alpha e le ordina qualcosa. Subito il rettile reagisce, aprendo l’enorme bocca. Oh no, l’alito di ghiaccio! Il dragone sputa subito il fiume gelido su tutta Berk, che si trasforma in un cumulo di spuntoni mortali. E poi partono all’attacco i soldati di Drago, che cominciano a battersi con i nostri vichinghi. Bennett e Freya rimangono sulle Furie Buie per occuparsi dell’Alpha, cercando di neutralizzarla con le sfere al plasma, mentre io, mamma e papà scendiamo a terra per aiutare a combattere. Senza farmi vedere, creo un’ascia di ghiaccio che comincio a rigirare fra le mani e prendo ad attaccare alcuni uomini nemici. Noto però che mio padre è in difficoltà: è accerchiato da una dozzina di soldati che cercano di distrarre Sdentato per uccidere papà. Sussulto e comincio a correre verso di lui, cominciando a pensare velocemente a cosa fare. Poi, a malincuore, opto per la scelta più rischiosa. Arrivo di soppiatto vicino al cerchio di uomini e, uno ad uno, li ghiaccio. Mio padre si gira verso Sdentato per liberarlo, proprio quando uno dei soldati rimasti si presta per scoccare una freccia.
“Papà no!!!” urlo scaturendo una barriera di ghiaccio che lo protegge, facendosi conficcare dalla freccia. Mio padre mi guarda esterrefatto e si avvicina a me, abbracciandomi.
“Amore… tu…” comincia stringendomi a sé.
“Sì papà, da anni.” Svelo allontanandolo da me e ribrandendo la mia ascia, con la quale stendo altri uomini. Poi mi viene un’idea. Ho letto che per uccidere le ninfe bisogna colpirle con del ghiaccio al cuore. Volgo lo sguardo verso Erin, che si sta avvicinando minacciosamente a mio fratello. Corro verso di lei e la fermo, ghiacciandole un polso.
“Ahhh!” geme la regina, voltandosi verso di me.
“Non toccare mio fratello!!! Sta lontana dalla mia famiglia!!” urlo fuori di me.
“Oh… ma guarda chi si rivede! La piccola dolce Katrin! Che piacere tesoro!” dice beffarda, sorridendo.
“Taci! Conosci il mio potere, sai che potrei ucciderti!” dico stringendo i denti.
“Ma che paura… prova se ci riesci!” dice cominciando a volare con le sue ali. Salgo su Sapphire e diamo inizio ad un inseguimento, che sono decisa a intraprendere per porre fine alle sofferenze di mia madre. Dopo un po’ riesco ad avvicinarmi più a lei e cerco di prendere la mira. Poi, con un colpo secco, le ghiaccio le ali.
“Tiro a segno!!” esulto, scendo in picchiata verso il punto nel quale è precipitata. Scendo da Sapphire e corro vero di lei, stesa a terra. “Te l’ho detto. Sembro una semplice e dolce ragazzina. Ma ti ricordo che mia madre è Astrid Hofferson e io ho preso da lei.” Sentenzio preparandomi a sferrare il colpo finale. Ma vengo fermata da un urlo proveniente pochi metri da me. Bennett è in pericolo, accerchiato da soldati pronti a fare scoccare le loro frecce. Il peggio arriva adesso: mia mamma si è accorta dello stato di mio fratello e sta correndo verso di lui. Sussulto e la seguo velocemente, tentando di salvare sia lei che Ben. Aumento la velocità e con due pugni stendo alcuni uomini, poi ne ghiaccio altri. Ma purtroppo, presa a sterminare gli avversari, non mi accorgo che la mamma ha già spinto via Bennett, incassando lei la freccia. Di colpo, la battaglia si ferma e cala un grande silenzio su Berk.  I miei occhi si riempiono di lacrime mentre vedo mio padre correre verso mia madre per cercare di far qualcosa e mi accascio a terra, disperata e sento qualcuno abbracciarmi da dietro: è Liam. Mi giro verso di lui e sprofondo il mio viso sulla sua spalla, mentre mi accarezza dolcemente i capelli.
“Mi dispiace tanto, Kate…” mormora lasciandomi un bacio sul capo.
“Mia mamma è forte… non può abbandonarci così!!” dico stringendolo di più.
“Lo so… lo so Katrin…” risponde continuando a carezzarmi i capelli.

POV. BENNETT
Ero completamente spacciato. Ormai pensavo non ci fossero più speranze quando invece… Astrid si è sacrificata. Per me. Guardo il suo corpo poco distante da me e corro a perdifiato verso di lei, affiancando mio padre completamente in lacrime. Lui appoggia la sua fronte su quella di Astrid e le carezza il viso candido.
“Astrid… amore rispondi… non mi lasciare tesoro… ti amo!” sussurra lui bagnando di lacrime il volto di Astrid. Papà si accorge della mia presenza e, dopo averle lasciato un bacio sulla fronte, si alza e si dirige completamente distrutto dalle mie sorelle. Mi inginocchio vicino al corpo di Astrid e la guardo, non accorgendomi che il mio sguardo si è posato sul suo fianco sinistro, nel quale è conficcata la freccia tutta coperta si sangue che sarebbe dovuta spettare a me. A questo punto, il mio cervello riesce completamente a liberarsi dal controllo di Erin. Come se quelle barriere che mi avevano impedito di essere me stesso si fossero rotte.
“Mamma… mamma no!!” mormoro lasciando che i miei occhi vengano offuscati dalle lacrime. “Perché non mi hai lasciato incassare il colpo…? T-tu… non ti meriti questo! Non dovevi sacrificarti per me, che per anni ti ho fatta soffrire!! Perché l’hai fatto?!?!” chiedo in un sussurro, con un fil di voce. Mi chino sul suo petto per sentirle il cuore, ma purtroppo non sento nessun battito. Non può essere morta… la freccia non è penetrata in profondità e non ha perso molto sangue… forse è viva! Dobbiamo però portarla subito da Gothi, bisogna curarla il prima possibile.
“Papà!!!” urlo richiamando la sua attenzione.
“Cosa c’è Ben?” chiede con gli occhi ancora rossi dalle lacrime.
“Dobbiamo portare la mamma da Gothi. Non credo sia morta.” Gli dico, disegnando sul suo volto un piccolo sorriso. Lui la prende in braccio e le bacia una guancia, mentre io la guardo tremendamente in colpa. Lo vedo allontanarsi, lasciandomi la visuale scoperta su mio nonno, intento a combattere contro un uomo simile a lui. 
“Fergus ti stai comportando da bambino! Non puoi portare rancore nei miei confronti solo perché tua figlia e Hiccup non si sono sposati!” protesta nonno Stoick.
“Invece sì! Sarebbero stati una coppia perfetta!”
“Ma perché dare tutta la colpa a mio figlio quando anche Merida non ha accettato?” ribatte.
“Perché è solo colpa di Hiccup e per questo ne dovete pagare le conseguenze! Avete infranto le leggi!!” grida quello che a detta di mio nonno si chiama Fergus, disarmando Stoick.
“Nonno no!” urlo correndo verso di lui. Purtroppo però arrivo troppo tardi, proprio quando la lama della spada di Fergus si è già conficcata nel torace del nonno.
“PAPA’ COME HAI POTUTO!?!” grida una ragazza con un folta chioma rossa e riccia.
“Dovevo farlo Merida, mi dispiace.” Conclude Fergus, lasciando vicino al corpo del nonno l’arma piena di sangue. Mi chino su di lui, stringendogli una mano.
“Ehi Ben… il mio nipotino adorato… beh, come vedi io sto per morire quindi… ricordati che sono molto fiero di te, tesoro. Sei proprio come tuo padre… e di a mio figlio Hiccup che sono davvero orgoglioso di lui e che mi dispiace avergli lasciato la carica di Capo in questo modo, avrei voluto almeno esserci per dargli consigli su come gestire un villaggio… riferisci alla nonna che la amo tanto e se tua madre si sveglia, dille che è una donna meravigliosa e una nuora fantastica…” dice con la poca voce rimasta, chiudendo gli occhi davanti a me. Comincio a piangere, affiancato da nonna Val completamente disperata. Mi alzo e stringo i pugni, camminando verso Drago.
“SEI CONTENTO DI AVER SFASCIATO LA MIA FAMIGLIA EH DRAGO?! ORA HO SUL MIO CARICO LA MORTE DI DUE PERSONE A ME CARE!!!” sbraito furioso.
 “Beh… devo dire di essere soddisfatto… non volevo proprio uccidere tua madre ma… va bene lo stesso.” Constata ridendo maleficamente.
“NON TI AZZARDARE MAI PIU’ A DIRE UNA COSA DEL GENERE, SCHIFOSO FIGLIO DI UN TROLL!!” grida mia sorella Katrin lanciando delle schegge di ghiaccio verso il petto di Drago, che mugola dal dolore una volta conficcate.
“Stupida ragazzina… ti pentirai di avermi fatto questo!!”
“No! Sarai tu a pentirti di essere nato!!” strilla Freya avvicinandosi minacciosamente a lui e cominciando a bruciare la terra circostante agli invasori. In poco le fiamme cominciano ad essere vigorose e delle urla da parte dei nemici si fanno strada sempre più. Poi Katrin si avvicina ad Erin e la guarda male.
“Avevo un conto in sospeso con te, no?” dice mostrandole il pugno pieno di brina e ghiaccio. Corro verso Erin, bloccandole le strada per fuggire.
“Bennett, vuoi darmi una mano?” chiede sorridendo nervosa.
“Anche più di una, carina…” dico sferrando un pugno nel suo stomaco, mentre Katrin approfitta del momento per ghiacciarle il cuore.
“Nooo!!! Come avete osato!!” mugola dolorante, mentre i suoi capelli bruni diventano bianchi e la sua pelle raggrinzisce e impallidisce. 
“Dovevamo porre fine alla sofferenza di una donna. Una grande donna che tu hai fatto soffrire per anni… MIA MAMMA!!” tuono iracondo. Erin scuote la testa e si accascia a terra, poi chiude gli occhi, versando una lacrima che si cristallizza e svanisce in un luccichio, come tutto il corpo della ninfa. Katrin scoppia in un pianto nervoso, abbracciandomi forte.
“E’ finita tesoro… è finita…” sussurro baciandole i capelli.
“Ben… ho dovuto uccidere tante persone… in più ne ho viste due della mia famiglia morire!” singhiozza lei.
“La mamma non è sicuro che sia morta… il nonno…” entrambi scoppiamo a piangere, raggiunti da Freya che ci abbraccia, singhiozzante per via della morte di nonno Stoick. Non doveva finire così… no…

POV. HICCUP
Una volta portata mia moglie da Gothi, torno sul campo di battaglia che trovo completamente devastato. Bludivst sta battendo in ritirata, avvolto dalle fiamme, Storm, Sdentato e Burningligjt stanno attaccando l’Alpha che sembra essersi sottomessa a loro, mentre mia madre e i miei figli sono raggruppati vicino ad un corpo. Corro verso di loro e mi chino su mia mamma.
“Cos’è successo?” chiedo spaventato.
“Stoick…” mi è bastato sentire questa parola e vedere il corpo di mio padre coperto di sangue per capire.
“Oh no… no no no!!” dico mettendomi le mani nei capelli.
“Papà… il nonno ha detto che è orgoglioso di te e che avrebbe voluto esserti accanto per aiutarti con i tuoi doveri di capo….” Sussurra Ben in lacrime. Il mio cuore si spezza definitivamente a queste parole. Mi accascio sul corpo di mio padre e piango disperato. Oggi ho perso due persone: mio padre e la mia amata Astrid, tutto per colpa mia.

   
 
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