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Autore: applestark    31/07/2015    1 recensioni
Lily Luna Potter frequenta il suo penultimo anno ad Hogwarts, dove, anni prima, è stata smistata nei Serpeverde. Nonostante quella notizia l’abbia da subito sconvolta, ormai si è integrata perfettamente in quell’ambiente. Corre invece l’ultimo anno per Albus Potter, Rose Weasley e Scorpius Malfoy che, spinto dal suo desiderio irrefrenabile di ottenere ciò che più gli è proibito, si avvicina pericolosamente alla piccola Potter.
Nel frattempo, un’oscura minaccia sembra destabilizzare la vita di Malfoy, ed inevitabilmente anche quella di Lily, che nonostante gli avvertimenti dei suoi fratelli, non riesce a non cacciarsi in un guaio.
||New generation|| ScorpiusxLily
Genere: Angst, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Famiglia Malfoy, Lily Luna Potter, Nuovo personaggio, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Ciao, se qualcuno sta leggendo, seguendo, o pensa di recensire...lo ringrazio tanto :)

_stargirl


II.
 
Lily uscì dall’aula di Pozioni abbastanza tranquilla, infondo il compito non era stato difficilissimo e lei si sentiva fiduciosa.
Al suo fianco camminava Ivy, assonnata, che si trascinava come uno zombie nel corridoio a causa della festa della notte precedente.
-Non ti sei proprio mossa dal dormitorio?- chiese alla sua amica, per curiosità.
-No, ho ripetuto e poi mi sono addormentata- mentì la rossa, accennando un sorriso convincente.
In realtà era rimasta fuori a parlare con Scorpius Malfoy per qualche ora, e l’aveva trovato affascinante ed interessante, anche se nessuno avrebbe mai saputo di quella chiacchierata.
-Capisco, ma ti prego, alla prossima festa devi assolutamente venire-
-Stai certa che lo farò- affermò Lily, portandosi una mano al cuore.
Ivy sembrò stranita, e infatti la guardò con fare interrogativo. –E cosa significa quello?-
-E’ un modo per suggellare le promesse. Lo fanno i babbani- aveva risposto, con naturalezza.
-Ew.-
-IVY!- la richiamò l’amica, ma poi entrambe accennarono una risata.
Da anni ormai, grazie all’opera di Hermione Granger, non c’era quasi più alcuna forma di razzismo nei confronti dei Nati Babbani, e tra gli studenti di Hogwarts c’era abbastanza solidarietà.
Mentre le due camminavano a passo svelto, dirette alla prossima lezione, passò un gruppo di Serpeverde dell’ultimo anno, capeggiato da Malfoy.
Non appena Lily lo vide, abbassò lo sguardo evidentemente imbarazzata, mentre la sua amica salutava il fratello Sam agitando la mano.
Scorpius, dal suo canto, pensò che la Potter fosse un tantino stupida, come poteva non salutarlo se la sera prima avevano intrattenuto una lunga conversazione?!
-Cosa c’è Malfoy, la rossa è difficile da conquistare?- si era intromesso Sam, dandogli una gomitata.
-Stai zitto- rispose seccato il biondo, guardando dritto davanti a se.
-Scommettiamo che entro fine dell’anno non riuscirai nemmeno a strapparle un bacetto?- ironizzò il moro, iniziando a ridere fragorosamente.
Scorpius lo guardò con aria di sfida, lui non si tirava mai indietro quando si trattava di scommettere.
-Vuoi davvero fare questa scommessa con me?- lo intimò,  ma Sam si fece più serio.
-Non starai davvero pensando di combinare qualcosa con una Potter? Suo padre ti farebbe un bell’Avada kedavra, anzi, cosa dico?! Zio Draco lo farebbe.-
Il biondo sbuffò sonoramente. –Non sto dicendo che la voglio sposare. Zabini, sai cosa intendo quando dico “combinare qualcosa”!-
-Intendi che ti stai cacciando nei guai-
-Non penso proprio- concluse, ma proprio mentre giravano la curva per dirigersi nella Sala Grande, Scorpius incrociò lo sguardo torvo di Albus Potter, ma decise di ignorarlo completamente.
 
Intanto, una volta terminata la lezione di Difesa contro le Arti Oscure, Lily era rimasta nell’aula per sistemare tutto nella sua tracolla, e quindi era sola, mentre Ivy era corsa chissà dove. Cercava disperatamente qualcuno per quel dannato ballo, e Lily si chiedeva come l’amica potesse essere talmente interessata ad una cosa così futile.
Proprio mentre stava girando le spalle per andarsene, sentì le nocche di qualcuno battere sulla porta aperta dell’aula.
Si voltò appena e intravide una figura elegante sostare sull’uscio della porta, e poi muoversi verso di lei, che si era appoggiata con la schiena alla cattedra.
-Potter, perché fingi di non conoscermi?- le domandò Scorpius, mettendola in evidente imbarazzo.
Si riferiva a quando in corridoio, poco prima, aveva abbassato lo sguardo al suo passaggio.
-Beh, devi sapere che non ho occhi solo per te. Dunque non ti ho visto-
Lui la guardò in un misto di disprezzo e ilarità, non sapeva davvero come prendere quella risposta.
-Come ti è andata a Pozioni?- cercò di cambiare immediatamente argomento, e Lily lo guardò soddisfatta.
-Bene, almeno credo-
-Se mai avessi bisogno di aiuto, puoi chiederlo a me. Sono il prefetto della tua casa, d’altronde-
-Credo proprio che chiederei aiuto a mia cugina Rose, mi fido di lei-
-E di me no?- ribatté immediatamente il biondo, facendosi più vicino a Lily.
Osservò il suo viso, gli occhi erano grandi e castani, il naso piccolo e all’insù, e le sue labbra arrossate. Non sapeva per quale assurdo motivo da quando era iniziato il nuovo anno, non faceva che guardarla in un modo nuovo. Probabilmente adesso l’adolescenza aveva fatto il suo corso e la piccola Lily era sbocciata come una rosa, e lui desiderava che succedesse qualcosa tra di loro.
-Non lo so-
Quelle parole uscirono come un sussurro dalle labbra della Potter, come quando ti lasci sfuggire un segreto, e te ne penti subito.
-Voi Potter siete tutti così. Mi chiedo per quale razza di motivo tu sia una Serpeverde. Forse quel dannato cappello ha sbagliato- sentenziò Scorpius, colpito da un leggero nervosismo dovuto alla risposta di Lily. Aveva avuto l’impressione che la sua risposta non riguardasse l’aiuto in Pozioni, ma una sfera più generale. Allora era sbottato, perché purtroppo quando non otteneva in fretta ciò che desiderava, lasciava che fosse la labbra ad esprimersi per lui.
-Come ti permetti?- disse sottovoce Lily, stringendo forte la presa alla tracolla sulla sua spalla, e il biondo si sorprese di tutta quella calma.
-Essere un Serpeverde non significa dover essere una persona viscida come dicono che sia tu. E, oh Salazar, se girano certe voci, se voi Malfoy destate così tanto sospetto, un motivo ci sarà. Ed ora, se mi permetti, io andrei.- parlò in fretta Lily, guardandolo nei suoi occhi rabbuiati, che avevano perso l’azzurro del giorno prima per tramutarsi in un grigio tempesta.
La rossa gli passò accanto, ma lui la colpì con una breve spinta, che la inchiodò con i piedi al pavimento.
-Non ti permetto di parlare in questo modo della mia famiglia e poi andare via come se nulla fosse.  Tu, anzi voi, la tua famigliola felice…non sapete niente. Quindi chiudi quel becco o ti farò finire nei guai. Sono il prefetto, il tuo prefetto. E potrei rovinarti se volessi.-
Le rivolse uno sguardo sprezzante, e poi la osservò dalla testa ai piedi, prima di darle le spalle e camminare via a passo svelto.
Lily era confusa, probabilmente ciò che le avevano sempre detto su quel ragazzo era vero, perché solo uno psicopatico avrebbe potuto reagire così ad un semplice “Non so se posso fidarmi di te”.
Sicura di se, e determinata a non farsi mille paranoie, la ragazza uscì dall’aula, diretta alla Sala Grande dove avrebbero servito il pranzo entro una ventina di minuti.
Non avrebbe parlato di quella conversazione con nessuno, nemmeno con Ivy, perché altrimenti sarebbe finita nei guai. E poi, non ce n’era proprio bisogno, perché  non avrebbe mai più scambiato nemmeno una parola con Malfoy. Non ne valeva la pena, lui non esisteva per lei.
Non dopo averla offesa in quel modo.
 
Nel pomeriggio, per sfuggire alle domande di Ivy o di sua cugina Rose, era andata a rifugiarsi in giardino, seduta sotto un salice. Stringeva tra le mani un libro sulle Creature Fantastiche, e cercava nella lettura un modo per non pensare troppo.
Però fu interrotta, poco dopo, da una figura che si posizionò davanti a lei, una figura familiare e rassicurante.
Lily alzò lo sguardo e trovo due occhi blu ad osservarla, e un sorriso affettuoso.
-Albus- salutò il fratello, indicando il prato accanto a sé per fare in modo che lui si sedesse.
-Ti ho vista taciturna a pranzo ed ho ipotizzato che fosse accaduto qualcosa- le disse, con naturalezza, mentre si piegava a sedersi al suo fianco.
Per un attimo Lily pensò di dirgli quanto accaduto, perché non aveva mai avuto segreti con lui, ed era la persona a cui più voleva bene al mondo. Ma poi, pensò di potersela cavare da sola, e decise di non turbare suo fratello.
-Sono solo un po’ stanca, non ti preoccupare-
Lui accennò un sorriso. –Mi fido di te, allora. Ma se qualcosa dovesse andare storto, non esitare a parlarne con me-
-Certo- lo rassicurò, e poi si guardò intorno alla ricerca di qualcosa da dire per riempire quel silenzio.
-James aiuta papà al Ministero, lo sai?-
La rossa lo guardò sorpresa, ma felice. –Già? Oh Salazar, ma è una bellissima notizia!-
-Sì, infatti, avremo un altro Auror in famiglia, a quanto pare- commentò Al, passandosi una mano tra i capelli castani.
Harry e Ron erano infatti degli Auror, e James aveva seguito la loro stessa strada.
-Tu pensi mai a cosa farai dopo quest’anno?- domandò la sorella al ragazzo, trovandolo impreparato.
-No, non ancora. Ci penserò più in là-
Entrambi risero, e Lily non poté fare a meno di pensare che l’anno prossimo, senza Albus, si sarebbe sentita sola. Suo fratello aveva la capacità di farla sentire “ a casa”, le bastava il suo sguardo quieto per tranquillizzarla, e inoltre le ricordava tanto suo padre, al quale era particolarmente legata.
-Hai saputo del ballo, Al?-
Il giovane annuì. –Certo, ci andrò con Lisandra Scamander*-
-Oh ma è fantastico! Mamma e Luna ne saranno felicissime- esclamò Lily, compiacendosi della scelta del fratello. Era molto legata a Luna, l’amica di sua madre della quale portava il nome. E Lisandra era una brava ragazza, dolce e un po’ svampita.
-Non lo sanno a dirla tutta, non è niente di che…- borbottò il ragazzo, in imbarazzo. –E tu, con chi vai?- le chiese a bruciapelo, per spostare l’attenzione su di lei.
-Per ora con nessuno, volevo chiedere ad Hugo di accompagnarmi ma ha già una fanciulla-
-Nostro cugino fa conquiste- scherzò, e poi gli venne in mente qualcun altro, che spesso aveva visto scrutare sua sorella.
-Che ne dici di Lorcan Scamander? Il gemello di Lisandra!-
-Oh no, io non credo, cioè…non ne ho idea-
-Ci metterò una buona parola, stai tranquilla sorellina- insistette il fratello, e alla fine Lily si arrese, e annuì con un sorriso.
 
Quando Lily tornò nella sua stanza, scoprì di aver perso il suo gatto, Ermes. Lo aveva cercato dappertutto: nella sala comune, in biblioteca, nella Sala Grande, nelle stanze delle altre ragazze…niente, del suo micio nero nemmeno l’ombra. Era seriamente preoccupata, perché era molto affezionata a quella bestiolina, e se gli fosse successo qualcosa non se lo sarebbe mai perdonato.
Ad un certo punto, però, Ivy le consigliò di arrendersi, e di riprovare a cercarlo il mattino seguente. E allora così fece, e senza nemmeno accorgersene si addormentò.
Tuttavia, un’ora dopo, sentì un miagolio provenire dall’esterno, così, senza far rumori che potessero svegliare la compagna di stanza, Lily indossò le scarpe da ginnastica e si avviò verso l’uscita dei dormitori. Aveva i capelli sciolti e disordinati dal cuscino, ma poco importava. Doveva trovare Ermes.
In momenti come quelli si chiedeva dove fosse il mantello dell’invisibilità di suo padre Harry.
Attenta persino a respirare, notò con disappunto che fosse mezza notte in punto e che quindi era appena iniziata la ronda dei prefetti. Imprecò mentalmente, e si incamminò verso la sala comune dei Serpeverde, le era sembrato provenisse da lì il miagolio.
-Potter. Questa volta ti porto dritta dalla McGranitt.- una voce dura la costrinse a voltarsi, e sbuffò sonoramente quando comprese che era stata beccata, e da Scorpius Malfoy, per giunta.
-Smettila di rendermi la vita difficile- si lagnò, abbassandosi sotto al divano per vedere se il gatto fosse lì.
-Tu smettila di comportarmi come se non ci fossi. Mi occupo dell’ordine di questo dormitorio, e tu ora te ne ritorni a dormire- continuò il biondo, con tono arrogante.
-Sto cercando Ermes! Ho sentito miagolare…-
-Ermes?-
-Il mio gatto- esclamò Lily, con la voce ovattata a perché aveva la testa praticamente sotto il divano.
Scorpius incrociò le braccia al petto, e non poté fare a meno di notare in che modo si fosse posizionata la Potter. “Ha un bel sedere” pensò, ma poi ricordò del suo ruolo.
-Non mi importa, tornatene a dormire se non vuoi che prenda la bacchetta- la intimò, muovendo il piede convulsamente con impazienza.
La rossa balzò in piedi. –Non lo faresti mai. E’ da vigliacchi attaccare qualcuno che non può difendersi, visto che non ho la bacchetta con me-
-Io non ci conterei così tanto- disse, sicuro di se, mentre muoveva dei passi verso la ragazza.
-Senti Malfoy, dovrei avere paura di te ora?-
-E’ il minimo che tu possa fare, Potter. Devo ricordarti cosa ti ho detto stamattina?-
Lily era rossa di rabbia, così gli passò accanto per andarsene, ma lui le afferrò il braccio.
-Non mi riferivo alla questione del cappello parlante.- disse con delicatezza, stringendo però forte la presa al braccio esile di Lily.
-Ci mancherebbe! Credo tu l’abbia capito che hai detto una marea di cavolate! E ora lasciami il braccio-
-No- continuò Malfoy, e lei alzò gli occhi al cielo in modo teatrale.
-Mi piace quando lo fai-
-Cosa?- sbottò lei, spazientita.
-Quella cosa di alzare gli occhi- rispose, imitandola un attimo dopo.
Lily non riuscì a trattenere una risata, ma subito si ricompose.
-Comunque non faccio in quel modo. E me ne vado, non starò qui a pregarti di non dire niente alla preside o a chi vuoi tu-
Lui la fissò per un attimo negli occhi, non sapendo come agire. Quella ragazza reagiva ad ogni sua provocazione, e quasi non ci trovava gusto a trattarla in quel modo.
-Non lo dirò, per questa volta.-
Lei annuì, e fece per andarsene, ma Scorpius posò una mano sulla sua spalla per farla voltare.
-Anzi, a qualcuno lo dirò- la provocò, senza lasciare spazio alla sua immaginazione per qualche ipotesi.
-Ne parlerò con il mio caro amico Albus Potter-
Lily sbiancò. Era stata appena colpita nel suo punto debole, allora scosse la testa con decisione.
-Malfoy, ti prego. Non a mio fratello, non a lui!-
-Mi stai pregando o sbaglio?- la provocò, ridendo sommessamente.
Le guance della ragazza divennero dello stesso colore dei suoi capelli, così si portò le mani sul volto, non sapendo cosa fare.
Non voleva che suo fratello sapesse che parlava, cioè faceva incontri casuali, con Malfoy.
-Ti sto pregando, ma non dirlo ad Al!-
-A Rose Weasley, allora?-
-NO!- esclamò, avvicinandosi a lui con sguardo supplichevole.
-Cos’è, non vuoi che i tuoi amichetti sanno che infrangi le regole e, per giunta, con quel mostro di Malfoy?- celiò il biondo, facendole un sorriso sghembo.
-Ti prego, prefetto. Farò qualsiasi cosa ma ti prego…- quelle parole le sfuggirono di bocca, e un sorriso sfavillante colorò il viso pallido del Serpeverde.
-Qualsiasi cosa?-
-Qualsiasi- rispose innocentemente Lily, in un tono quasi infantile che colpì Scorpius.
Voleva subito mettere in atto qualcosa, ma poi cambiò idea, e le propose qualcosa di più “accettabile”.
-Lascia che ti aiuti io con pozioni-
-Okay- sussurrò Lily, con il broncio.
-Alle nove in sala comune, non ci sarà nessuno.-
La rossa annuì appena, e camminò in fretta verso i dormitori, conscia della grande stupidaggine che aveva appena fatto.
 
 
 
NOTE: *Dovrebbe essere Lysander Scamander, ma ho messo Lisandra Scamander per fare in modo che sia una ragazza. La figlia di Luna Lovegood, insomma. Inoltre, avete notato che Sam Zabini si riferisce a "zio Draco", perché ho ipotizzato che Blaise Zabini abbia sposato Daphne Greengrass, sorella di Astoria, moglie di Draco.
 
  
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