Ti accarezzai una guancia.
Il tuo volto si infiammò.
Non volevi che mi facessi del male, vero?
“Non ti preoccupare…Sono qui…”
Per una volta ero io il più forte, quello che doveva consolarti. [Matt POV]
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Matt, Mello
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Mi butto sul divano e mi accendo una sigaretta.
Mi godo per un attimo il fumo che mi invade la bocca, poi raccolgo la
PSP e l’accendo.
Chiavi che girano nella serratura, poi la porta che sbatte.
“Ah, sei tornato.” Non alzo nemmeno gli occhi, sono
troppo impegnato.
Lasci cadere la busta a terra. “Matt.”
“Mh?” mugugno distrattamente.
“Devi andartene.”
Lo osservo.
“Non capisco.” Ed è vero.
Cosa devo fare, uscire dal salotto? Non credo di creare alcun fastidio.
“E invece hai capito benissimo. Devi andartene, non puoi
più vivere qui.”
Sbatto le palpebre, perplesso.
“Cazzo, Mello, lo dicevo io che tutta quella cioccolata ti
avrebbe fuso il cervello.”
“Matt, non farmi incazzare.”
Scoppio a ridere. “Ma che ti sei fumato?”
Mi concentro di nuovo sulla mia console quando, inaspettato, mi arriva
un ceffone, poi mi sento afferrare per le spalle e scaraventato a terra.
Sei in piedi davanti a me, mi guardi disgustato.
Io, invece, sono seduto a terra, le ginocchia contro il petto, tremo
come un coniglietto di fronte ad un’aquila.
All’improvviso, dal tuo sguardo, ho capito che stai facendo
sul serio.
“Basta, Matt. Devi andartene.”
“Sei…” deglutisco “ sei stato
tu a dirmi che…avevi bisogno di me.”
Fai una smorfia. “Mi sei solo d’intralcio, lo sai
benissimo.”
Scuoto la testa. “Non è vero, non è
vero.”
Oramai sono nel panico.
Cosa significa tutto questo? Che ho fatto di male?
Dove posso andare, Mello, eh?
Solo, sono nulla.
“Non puoi cacciarmi, no.” Non so se riesci a
sentirmi. La mia voce è così flebile...
Sorridi, cinico.
“Matt, io non ti sopporto più. Anzi, a dirla tutta
ti odio.”
Scuoto la testa energicamente. “Non è
vero.”
Il tuo sorriso si allarga ancora di più.
Cominci a tempestarmi di calci nello stomaco, sottolineando una parola
ad ogni colpo.
“Io…”
Calcio.
“Ti…”
Calcio nei denti, sapore di sangue.
“ODIO!”
Mi sveglio di
soprassalto, accaldato. D’istinto mi
aggrappo alle tue spalle e ti stringo forte. “Che
cazz…” sussurri, con voce assonnata. “Ops…stavi
dormendo?” non riesco a rilassare i muscoli, la sensazione di
panico non è ancora svanita. Guardi la sveglia e urli
“Certo che stavo dormendo, coglione, sono le
sette!” e mi dai una gomitata. Sorrido e mi
rilasso mentre ti accoccoli comunque tra le mie braccia. Tutto come al solito.
NdA: Questo
capitolo mi è venuto in mente ascoltando "Some say" dei
Sum41.
Ovviamente, non è venuto come volevo (E quando mai?!)
Mi dispiace per aver tardato così tanto a postare
>____< Non è tanto un bel periodo,
questo...Vabhè.
Ringrazio comunque tutti quelli che leggeranno la mia ficcy *__*
Ory_StarDust_95: Ory
XD no comment XD Isuzu: Grazie
mille *-* Non sapete quanto mi fa piacere che qualcuno legga questa
ficcy!Mi scuso ancora per aver postato così tardi... MellosBarOfChocolate: Davvero,
voglio bene ai miei capelli *scappa* Comunque, grazie per continuare a
leggere 'sta robba *___* Mi fa così tanto piacere, visto che
adoro come scrivi (e, tanto per la cronaca, quella effe effe non faceva
schifo -___-") Continua a leggere, sennò piango T___T (e
chissene fotte! ndTutti)