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Autore: DARKOS    01/08/2015    2 recensioni
[E fallire non lo aveva calmato, come i suoi amici e familiari speravano, anzi aveva solo intensificato la sensazione d'impotenza che lo assaliva.
"Voglio andarmene da qui. Voglio altro nella vita. Non è questo il mio destino. Io sono destinato a... "
A che cosa? Non lo sapeva neanche lui.]
Questa è una mia versione sul passato di Xehanort, e dei fatti che potrebbero essersi svolti tra quando lascia la sua casa e l'inizio di Birth by Sleep.
Genere: Avventura, Azione, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Xehanort, Young Xehanort
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun gioco
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BEFORE KINGDOM PARTE X

Forze dell’Oscurità

L’impatto generatosi dalla collisione dei due cavalieri sprigionò un’energia incommensurabile. L’onda d’urto si propagò per il cimitero, inclinando parecchie chiavi conficcate. Il terreno si coprì di crepe, mentre due forze che travalicavano i limiti della natura facevano incrinare il cielo stesso.
Intanto, No Heart e Chishikey non si risparmiavano sferrandosi colpi micidiali, ciascuno dei quali avrebbe abbattuto la maggior parte dei guerrieri noti nella galassia, sebbene nessuno di loro mostrasse aperture sufficienti a farli andare a segno.
Chishikey manovrava il suo enorme Keyblade come una claymore, servendosi di entrambe le mani per vibrare poderosi fendenti; No Heart ne evitò o deviò la maggior parte. Dopo aver evitato un affondo particolarmente violento, che aveva destabilizzato il suo avversario, sfruttò l’occasione per avvicinarsi e colpire: tuttavia, notò un bagliore provenire dall’armatura di Chishikey, e mosse in fretta il Keyblade per proteggersi. Appena in tempo. Un raggio di energia partì dalla spalla destra della sua nemesi: a quella distanza e nonostante si fosse parato, l’impatto bloccò No Heart. Chishikey ne approfittò per colpirlo con un fendente dall’alto verso il basso, che lo avrebbe probabilmente tranciato in due. Ma No Heart fece un rapido giro su se stesso e assorbì l’impatto. Chishikey rimase colpito: il Keyblade del suo rivale era diventato uno scudo che lui impugnava con la mano sinistra, capace quindi di parare perfino colpi così violenti.
I due si separarono e arretrarono.
“Te la cavi, con la manipolazione” disse Chishikey “Anche prima, quando mi inseguivi, l’avevi trasformato in delle ali, giusto? Non ho mai visto un talento simile.”
“Anche tu hai alcuni assi nella manica. Non pensavo potessi generare magia dall’armatura.” Rispose No Heart, riprendendo il Keyblade come spada. I due avevano ora un’idea generale dello stile di combattimento dell’altro. La vera battaglia poteva avere inizio.

Fulmineo, No Heart lanciò un Megaflare contro l’avversario: questi sollevò enormi placche di terreno che furono fatte a pezzi dal proiettile. Mentre i detriti si disperdevano, Chishikey generò a sua volta un’enorme sfera di energia oscura. “Shadow Flare!” Il Keyblade di No Heart mutò in una gigantesca mano che trattenne la sfera, facendola esplodere. No Heart, subì lievemente l’impatto, ma si circondò di energia oscura e si scagliò contro il nemico. L’impatto mandò Chishikey contro un monolite, mentre l’altro si librava nel cielo con il Keyblade in assetto aliante. Chishikey vibrò numerosi fendenti di energia che No Heart schivò velocemente, a dispetto della sua statura, inferiore a quella del Leone, ma comunque massiccia. Poi, con un gesto della mano, sollevò una marea di Keyblade piantati nel terreno in aria. I Keyblade sciamarono verso Chishikey, quasi animati di vita propria, ma questi puntò la propria arma verso l’alto. “Magneteza!” Un possente polo magnetico attirò a sé le chiavi e gran parte del terreno circostante, creando tre grosse depressioni lì vicino. No Heart lanciò il proprio Keyblade contro il globo, creando un’esplosione; mentre atterrava, Chishikey gli fu addosso, con l’intenzione di usare uno Zantetsuken sull’avversario disarmato. Ma No Heart, con rapidità e precisione magistrali, lo colpì con dei pugni al torace, e poi lo mandò gambe all’aria con un possente calcio al collo.

“Il punto debole di un Custode del Keyblade è che senza è vulnerabile. Come vedi, ho eliminato questo problema.” Disse il Maestro più giovane materializzando la sua arma mentre il suo avversario si rialzava, apparentemente per nulla turbato. ‘Però’ pensò Xehanort. ‘Per ora mi trovo in vantaggio, ma lui sembra incassare ogni colpo. Ha una resistenza immane.’
Il Leone si massaggiò il collo, lì dove era stato colpito. “Sia la tua forza che la tua magia sono di prim’ordine. Ne deduco tu abbia una prevalenza di Spada e Scettro, giusto? Ma ciò significa che hai abbandonato lo Scudo. Non sei adatto a scontri prolungati. I tuoi attacchi, pensati per eliminare chiunque in uno o due colpi, lo confermano. È un peccato.” Interrompendosi, Chishikey sprigionò un potere immane, facendo tremare il pianeta stesso. “Dicevo, è un peccato davvero. Contro un altro avversario, probabilmente avresti vinto. Stile Perduto. Furia Ancestrale.”
“Stile dell’Oscurità: Impulsocur-“ No Heart non poté concludere la frase che l’altro gli fu addosso, colpendolo senza sosta. Ogni attacco ora sembrava penetrare ogni sua difesa, andando a segno. Dopo questa serie violenta di attacchi, Chishikey emise particelle di magia che andarono a ingigantire e potenziare la sua lama. No Heart si rialzò, barcollante, ed evocò un muro di fiamme nere tutto attorno a lui, il suo Keyblade in modalità scudo al centro. L’arma si abbatté sulla barriera disintegrandola, e dalla punta scaturì un’esplosione che si condensò in una colonna vermiglia alta fino al cielo.
Chishikey osservava il suo avversario giacere in un cratere, l’armatura incrinata, il Keyblade sbalzato via dall’urto. “Forse le mie aspettative erano troppo alte. Certo, sei potente, e con un talento raro… ma nulla che non abbia già visto, anche se raramente. Ce n’erano anche migliori di te nei tempi passati. Ma non ti preoccupare. Mi servirai comunque, non appena avrò ultimato i miei esperimenti su di te. Tu-“
“Ultimo Stile. Forze dell’Oscurità.”
No Heart si rialzò all’istante. Chishikey sparò immediatamente proiettili infuocati, che lui vaporizzò con un gesto della mano. Poi gli si materializzò proprio davanti e gli afferrò un braccio, congelandoglielo all’istante. Il Leone si ritrasse, reggendo il braccio colpito. Col Keyblade nell’altra mano, non poteva nemmeno curarsi senza rimanere esposto. “C-cosa…”
Non era tanto la potenza a lasciarlo sconcertato, non era troppo differente da prima. Era più che altro il fatto che la sua nemesi fosse ancora in piedi e capace di muoversi. “Io ti ho colpito. Dovresti essere a terra, a esalare l’ultimo respiro.”
“Dovrei? Certo, secondo la tua analisi delle mie capacità. Alla quale non ho mai dato conferma. Mi hai colpito più duramente di tanti altri, te lo concedo, ma da tempo non ho più problemi di resistenza.”
E detto questo, No Heart schizzò in avanti e colpì il suo avversario con ancora più violenza e ferocia di prima. Il Leone provò a reagire – aveva ancora lo Stile attivo – ma dall’alto piovve il Keyblade di Xehanort proprio tra loro, generando una colonna di Oscurità che rallentò e prosciugò le forze del Leone, mentre No Heart ne era immune. Con sgomento, Chishikey comprese che per uno delle capacità di Xehanort, un’arena dove l’avversario veniva indebolito era più letale di qualsiasi attacco offensivo.

Infatti, dopo vari attacchi, No Heart reggeva il suo avversario con una mano, ormai sconfitto. Il suo imponente Keyblade era a terra, bloccato da quello di Xehanort.
Con un ultimo sforzò Chishikey, il quale elmo era stato frantumato, guardò No Heart. Capì infine il perché del tema della sua armatura, e lo trovò più che azzeccato: il suo avversario era un Re, che dominava incontrastato. Tutti gli altri, non importa quanto bravi fossero, si trovavano comunque al di sotto. La tua bravura, i tuoi sforzi, potevano solo accorciare la distanza, ma mai colmarla. Anche nella sconfitta, lui avrebbe dimostrato di essere un’entità superiore.
“Tu… cosa sei?” chiese, con un rantolo.
Xehanort gli restituì lo sguardo. “Sono il più potente Custode del Keyblade di tutti i tempi. Colui che aprirà Kingdom Hearts e otterrà accesso a tutte le verità del mondo.”
E dopo aver pronunciato queste parole, sollevò in aria il vecchio Maestro. Dal terreno, spuntò una decina di Keyblade. Le armi ruotarono, vinte dal cuore del loro nuovo padrone, e puntarono tutte Chishikey. Le chiavi si conficcarono in lui, mentre l’armatura di Xehanort si dissolveva.
Così finì il conflitto.
   
 
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