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Autore: waraki_    02/08/2015    2 recensioni
Dal primo capitolo: "Mi metto seduta, incrocio le gambe e afferro la tazza di caffè. Voglio godermi questo momento.
Molly, la balena travestita da cane che di solito si aggira per casa elemosinando biscotti, mi osserva dal tappeto accanto al letto.
-Non mi guardare così, mi devo concentrare.- Le dico, la voce più alta di un'ottava a causa della musica sparata nelle orecchie.
Molly sospira. Minchia oh, che vita faticosa che fai.
Sposto lo sguardo sul libro, il fiato sospeso e un'espressione solenne, quando... be', accade il disastro."
*E' la mia prima storia, spero vi piaccia*
Genere: Comico, Fluff, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Calum Hood, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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* giusto per avvertirvi: il linguaggio è un po' più forte, se vi dà fastidio non leggete *

 

 

 

 

 

5. Good night

 

 

 

 

 

Usciamo dall'ascensore, attraversiamo l'atrio (dove prontamente faccio una linguaccia al tizio dietro al bancone), camminiamo per la strada, superiamo lo starbucks dove ho sentito quelle ragazze spettegolare e scendiamo nel tunnel della metro.

Tutto questo, in un glaciale silenzio.

Fianco a fianco, lui con il cellulare in mano e io con lo sguardo puntato davanti, non spiccichiamo parola da quando le porte dell'ascensore si sono chiuse.

-Oddio, ma quello è Calum Hood!- Squittiscono due ragazzine dalla parte opposta della banchina.

Le vedo avvicinarsi timidamente e tirare fuori i cellulari. Subito mi sposto, per evitare di finire in una loro foto, e le osservo da un angolo buio.

Tremanti, avanzano verso il moro.

Lui sembra non accorgersene finché non gli sono praticamente addosso e alza lo sguardo.

-Ehm... ciao Calum, possiamo fare una foto?- Balbetta la più grande delle due, che comunque non deve avere più di tredici anni.

-Certo.- Acconsente il neozelandese con una dolcezza che non pensavo avesse, e sorride nella fotocamera dell'iPhone.

Fa lo stesso con la seconda e dopo essere state abbracciate, le due si congedano e corrono verso i genitori.

Mi riavvicino al ragazzo, un po' più di buon umore.

-Adoro il rapporto che c'è tra fan e cantante.-

Ok, fermi tutti.

Ho davvero detto ad alta voce questa frase?

-Mh, mh.- Mugugna Calum, mettendo via il cellulare e annidando le mani nelle tasche.

Ma perché questi qua indossano tutti skinny jeans neri?

-Hai intenzione di stare zitto per tutto il tragitto?-

-Hai intenzione di parlare per tutto il tragitto?-

Fingo una risata. -Sei dolce quanto uno yogurt scaduto.-

Lui fa una smorfia, nascondendo un mezzo sorriso.

La metropolitana arriva e saliamo sul vagone centrale. Io mi siedo, mentre lui rimane in piedi davanti a me, reggendosi a un paletto.

Ricordo che quando ero piccola provavo a rimanere in piedi senza reggermi, ma il gioco si concludeva sempre con una culata per terra e gli strilli di mia mamma su quanto poco igenico fosse toccare il pavimento con le mie chiappe. Non che avesse torto, eh. Credo che se lo toccassi con una mano, senza guanti o coperture, mi prenderei il tetano.

Il mezzo si ferma e le porte si aprono, facendo fare un teatrale ingresso a due ragazze. Un metro e ottanta di tacco quindici, capelli piastrati di un biondo anormale, occhi azzurri con ciglia finte talmente lunghe che se le sbattessero velocemente potrei volare via per il troppo vento, e tubino nero così corto che se mi piegassi gli vedrei le mutande.

Ammesso che le abbiano.

In poche parole, due puttane degne dei migliori strip club.

Entrambe si appoggiano da una parte, a qualche metro da noi, e cominciano a lanciare sguardi languidi al neozelandese. Si sussurrano qualcosa, poi riprendono a fissarlo e ridacchiare.

Il ragazzo non si accorge di niente finché una non emette una risatina di un'ottava più alta del normale, strategicamente usata per attirare la sua attenzione. Calum si volta, accigliato, e nota le due ragazze, che cominciano a sistemarsi i capelli e a sorridere maliziosamente. Il neozelandese ridacchia e gli fa l'occhiolino, facendole quasi orgasmare.

-Potrei vomitare.- Borbotto.

Il moro si volta verso di me, scocciato. -Hai qualche problema?-

-Be', hai appena ammiccato a due ragazze le cui tette sono più finte della mia gentilezza nei tuoi confronti e i cui visi hanno così tanto trucco che se lo lavassero via peserebbero cinque chili in meno.-

Lui alza gli occhi al cielo, poi si volta e guardandole si inumidisce le labbra. Non posso nascondere il fatto che sia fottutamente bello, ma ciò non sminuisce lo schifo che provo verso il suo provarci con due ragazze del genere.

-Ti prego, rischio davvero di sbrattare.-

Lui fa un risolino. -Sei sempre così delicata?-

-Oh no, di solito sono peggio.-

Ride ancora e sento il cuore farmisi più leggero. Mannaggia a me, al mio amore per le risate e al suo sorriso così perfetto.

Aspetta, che ho detto?

-Sta a guardare.- Mi sussurra, prima di girarsi completamente verso di loro e andargli incontro.

Nei cinque secondi che impiega per raggiungerle, quelle sono già venute venti volte.

Il neozelandese si passa una mano sul ciuffo biondo, si appoggia alle porte e si morde il labbro inferiore.

Una delle due gli si avvicina, lasciando che il mini vestito diventi ancora più mini arrotolandosi su per le cosce.

-Ehi.- Sussurra.

Calum le guarda con un'aria da stronzo che le fa sciogliere ancora di più. -Salve belle ragazze.- Sussurra.

Mi mordo il labbro inferiore per non scoppiare a ridere.

-Sei nuovo di queste parti? Non ti abbiamo mai visto.-

Lui si stringe nelle spalle, ridendo appena, senza staccargli gli occhi di dosso. -Sono qua di passaggio.-

-Allora potremmo andare a bere qualcosa, una di queste sere.- Propone una.

Sento una strana sensazione all'altezza dello stomaco, ma la ignoro. Deve essermi venuto su il pranzo: quel pollo aveva tutta l'aria di essere scaduto da un pezzo.

-Dammi il tuo numero, ti chiamo io. E mi porto un amico.- Quasi ordina, e quella più vicina a lui obbedisce come un cagnolino.

Anzi, come una cagna.

-Grazie bellezza.- Dice dopo essersi salvato il contatto e, facendo un occhiolino all'altra, torna verso di me.

Mi guarda alzando le sopracciglia e io scuoto la testa, disgustata.

-Sei un don Giovanni schifoso.-

Invece di arrabbiarsi, ride.

 

 

* * *

 

 

-Siamo arrivati.- Constato quando intravedo il cancello.

Lui annuisce e mi accompagna proprio davanti casa.

Infilo una mano in tasca, osservandolo distrattamente.

-Dove minchia sono le chiavi?- Borbotto tra me, guardandomi intorno.

-Qualcosa non va?- Domanda con una gentilezza inaspettata.

Scuoto la testa e mi passo una mano tra i capelli.

-No, niente, ho solo dimenticato le chiavi quando sono uscita. Scavalco, non ci sono problemi.-

-Non ti conviene suonare il campanello?-

-No, mio padre starà dormendo. Scavalco qua ed entro dalla finestra.-

Lui corruga le sopracciglia. -Sicura?-

-Che c'è, ti preoccupi?-

-Be', in realtà non vorrei aver fatto tutta questa strada per poi vederti spiaccicata a terra.-

Contraggo le labbra, cercando di rimanere impassibile, ma non resisto e scoppio a ridere. Calum rimane un attimo sorpreso, poi però viene contagiato e si mette a ridere anche lui. E incredibilmente rimaniamo così per un paio di minuti, beandoci di quella sensazione di tranquillità che ti invade dopo una risata liberatoria.

-Va bene,- nonostante tutto, spezzo il silenzio. -devo andare. Grazie per avermi accompagnata, anche se non c'era bisogno. Liam è un po' troppo protettivo.-

Il neozelandese annuisce, evidentemente a corto di parole.

-Buona notte.- Gli suggerisco.

-'Notte Emily.-

Mi volto e senza aspettare che se ne vada, stringo le mani intorno alle assi di ferro del cancello e mi isso su. Passo una gamba dall'altra parte, sedendomi come se fossi a cavallo, poi mi do una spinta con i fianchi e faccio scivolare l'altra gamba verso il giardino. Inspiro profondamente, sentendomi come in Divergent quando Tris si butta dal palazzo nella fazione degli Intrepidi, e mi faccio scivolare giù.

I piedi sbattono violentemente contro la ghiaia del vialetto e cado in ginocchio.

Era più alto del previsto.





EHILA'!
Buona sera belle persone, come state? Spero beneee. Io sono stanca morta. Ho passato tutta la giornata in centro, tra piazza del Popolo, via del Corso e villa Borghese (sì, sono di Roma, lol) e mi si chiudono gli occhi.
Però.. sono comunque qui ad aggiornare, perciò amatemi ahahah c:
Ok, stronzate a parte, devo avvertirvi che dopo domani parto per l'abbruzzo e ci rimango fino al 18 / 19 agosto, perciò vi avverto che non potrò aggiornare. Mi dispiace taaanto, ma almeno avrò tutto il tempo di scrivere i nuovi capitoli con calma e, appena metterò di nuovo piede a casa, pubblicarli uno dopo l'altro.
Grazie mille a chi ha recensito fin ora, a chi recensirà e a chi legge in silenzio. (A voi che non dite la vostra: ovviamente sono felice che la leggiate, anzi, ma mi farebbe davvero tanto contenta sapere cosa ne pensate. Mi basta un "la amo" o "fa più schifo della dentiera di mia nonna": mi farebbe comunque piacere).
Mi scuso a chi dà fastidio il linguaggio volgare, ma ho dovuto usarlo a causa di quelle due ragazze (appunto) volgari.
Un abbraccio, xx.

Twitter: @waraki_

   
 
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