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Autore: DoctoRose91    03/08/2015    0 recensioni
One-shot ambientata nella 4x13 che segue "Come quelle gocce" e "You are not alone".
Gold assiste alla straziante scena di Belle nel negozio con Will, delusione e amarezza invadono il suo cuore malato.
Seguirà poi la ragazza per vedere quali sono le sue abitudini da quando lui non è più a Storybrooke, e scoprirà che forse per loro non è tutto perduto.
Dal testo:
[Vedi le luci del negozio spegnersi, l’orologio della città rintocca le nove in punto e sai che è arrivata l’ora di chiudere. Ti allontani con fatica per non essere visto, ma non vuoi andartene, vuoi ancora farti del male, vuoi ancora vedere.]
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Belle, Signor Gold/Tremotino
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Pensando a te'
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Ritornerò da Te
 
E sì lei è proprio lì davanti ai tuoi occhi, ma c’è la vetrata del negozio che vi separa, lei nemmeno ti ha visto, e come potrebbe con quel buio che ti circonda. Sorridi non appena la vedi poggiare qualche addobbo alla finestra. È bellissima, non avevi mai dimenticato il suo aspetto, la sua incredibile bellezza e fascino. Ogni sera, disteso sul divano di Ursula, ti sei immaginato il viso di lei, il suo corpo, le sue rosse labbra e suoi azzurri occhi che ti mancavano tanto.
E da quando l’avevi vista affacciata alla finestra della vostra stanza che non puoi toglierti dalla mente quella meravigliosa visione*.
Vorresti entrare, parlarle o semplicemente sentirla urlare contro di te. Sai che non appena ti vedrà potrà reagire male, l’hai ferita troppo ed è giusto che si difenda da te, dal dolore che le hai procurato. Sicuramente sarà schiva ed arrabbiata nei tuoi confronti esattamente come è accaduto a Bae. E come potresti biasimarla, ha ragione, esattamente come ne aveva tuo figlio.
Decidi che è meglio rimanere nell’ombra ed osservarla da lontano godendo della sua luce e della sua irraggiungibile magnificenza, come poi del resto hai sempre fatto.
Non puoi vivere senza di lei, non ci sei mai riuscito, hai un bisogno sfrenato di starle accanto, di abbracciarla, di sentirla vicino a te. Non puoi stare un altro minuto senza lei, eppure devi resistere, ora non è il momento adatto per mostrarti, per aprire nuovamente quelle ferite che forse lentamente sta cercando di rimarginare.
Chissà cosa ha fatto in quel tempo che tu non c’eri, chissà chi ha incontrato e chi ha frequentato.


 
Continui a guardarla ammirando quella meraviglia che hai avuto tra le mani e poi hai deciso di lasciare. Fai un passo in avanti verso quel negozio, il tuo corpo, il tuo cuore vogliono avvicinarsi a lei, alla tua unica fonte di luce e di tranquillità. Ma è lui, quel ragazzo che le sta accanto, che arresta il tuo cammino. All’improvviso l’hai visto al suo fianco. Eri così preso da lei e dalla sua dolcezza da esserti completamente annullato, non hai notato nulla che non fosse lei, la tua Belle.
Chi è? E cosa ci fa nel tuo negozio a quell’ora con lei?
Il tuo malato cuore sta perdendo colpi, stai per avere un ennesimo infarto se non ti appoggi a qualcosa.
Potresti perdere la vita in quel preciso momento se non fai nulla per rimediare.


 
Le sorride, e lei lo ricambia.
 
 
“No, Belle, amore mio, no!”
 
La tua mente continua a ripetere quella frase, la vorresti pronunciare, fermare quello che sta accadendo, ma la tua voce è assente e con essa anche il tuo cuore.
 
Ti appoggi all’edificio alle tue spalle, non riesci più a reggerti in piedi. Quello che hai visto è stata la cosa più dolorosa che hai mai vissuto.
L’hai persa, pensi. Ormai è tutto finito, lei è andata avanti, si sta costruendo la sua vita, e forse sta facendo bene. Quante volte le hai detto di andarsene da te, di vivere la sua vita senza te perché tu l’avresti solo fatta soffrire, che un giorno si sarebbe resa conto del mostro, della bestia che sei.
 
“Alla fine mi lasceresti perché riesci a vedermi per quello che sono. Tu credi di vedere un brav’uomo, ma col tempo vedresti il mostro!”
 
Non puoi non ricordare quella frase detta all’ombra di Pan che aveva preso le sembianze del tuo unico amore. Lo sapevi, te lo immaginavi che sarebbe accaduto, e non puoi che incolpare te stesso. Lei voleva essere semplicemente scelta da te, essere tutto quello di cui tu avevi bisogno esattamente come tu lo eri per lei, ed invece l’hai rifiutata, hai voluto di più ed hai perso tutto.
Già quando eri al di là di quella linea di confine ti eri reso conto che non volevi nient’altro che non fosse lei,  e purtroppo adesso non puoi riprendertela, non puoi fare nulla, lei non ti vuole, è andata oltre, tu ora fai parte del suo passato, mentre lei farà ancora parte del tuo presente.
 
La vedi lasciare la vetrata, ed anche se è stato un duro colpo vederla lì con un altro che non sei tu a ridere e a scherzare, non vorresti che se ne andasse. Anche se quella scena ti ha ucciso il cuore, non vuoi che lei se ne vada e che si allontani da te per sempre. Allunghi di poco la mano verso il negozio nel gesto inutile di fermarla, vorresti accarezzare quei capelli che ormai sono l’unica cosa che riesci a vedere, ma non riesci, non puoi. Anche l’ultima ciocca di quella meravigliosa chioma ramata ti ha abbandonato, di lei ora non ti resta nulla se non quell’amaro in bocca di aver constatato che lei riesce a vivere senza te.
 
 
È sempre stata forte, sei tu quello debole. Lei può benissimo fare qualsiasi cosa, mentre tu rimani sempre inchiodato al tuo potere e alla tua codardia.


Come puoi andare avanti senza di lei? Come puoi cercare di combattere per quell’amore che sembra svanito, rinchiuso in un passato che forse non potrà mai più ritornare perché il presente è ben diverso da ciò che avete lasciato dietro?
 
Vedi le luci del negozio spegnersi, l’orologio della città rintocca le nove in punto e sai che è arrivata l’ora di chiudere. Ti allontani con fatica per non essere visto, ma non vuoi andartene, vuoi ancora farti del male, vuoi ancora vedere.
Ti nascondi in un vicolo cieco, stretto e buio e rimani ad osservare ansioso di vederla uscire.  
Ed eccola lì avvolta dal suo scuro cappotto seguita da quell’inutile essere umano. Nonostante sei lontano riesci a sentire i loro discorsi, la tranquillità della città ti è amica, ti ha dato la possibilità di poter ascoltare così da avvelenare ancora di più quel poco che ti resta del tuo cuore.
 
-Che ne dici se andassimo da Granny?!-
 
Ha una voce odiosa, già non la sopporti, come fa lei a sentirla tutto il giorno?
 
-Mi piacerebbe tanto Will, ma ho una cosa da fare e non posso proprio rimandare!-
 
La sua invece è sempre melodiosa, troppo armonica e perfetta per appartenere ad un essere umano, ma lei non è umana, è una dea, una dea che ha deciso di scendere dall’Olimpo per illuminare la vita di una creatura orrenda come te.
 
-Ho capito! Vuoi che ti accompagni questa volta?-
 
Sembra aver capito dove lei si stesse dirigendo, sembrava quasi che quello che doveva fare fosse un’abitudine.
 
-No, grazie tante! Sai che è una cosa che devo fare da sola. Nonostante faccia parte del mio passato, di un triste passato, non voglio che se ne vada e mi abbandoni, ma è una cosa mia e vorrei che rimanesse mia!-
 
Gli sorride dolcemente, prima d’allora solo a te era riservato quel sorriso e quelle dolci carezze sulla spalla. Con un semplice gesto della mano potresti incenerirlo, trasformarlo in un insetto inutile e schiacciarlo sotto la suola delle scarpe, ma non puoi, non puoi recare questo dolore a Belle. Se stava frequentando quel ragazzo voleva dire che era degno di starle accanto, che era la persona giusta per renderla felice, e forse meglio anche di te.
 
-Hai ragione, anche per me valeva lo stesso! Per qualsiasi cosa sai dove trovarmi, io correrò da te subito!-
 
Ti appoggi al muretto per non vedere oltre, non riusciresti ad assistere nuovamente a quelle effusioni d’amore. Vederla tra le sue braccia una seconda volta ti sarebbe fatale. Non sai cosa potresti fare e come reagiresti. Sei così arrabbiato e addolorato che forse potresti fare una strage e lei non merita questo.
 
-Grazie mille Will, sapevo che mi avresti capita! Buona serata!-
 
La senti allontanarsi dal ragazzo e solo allora decidi di sporgere la testa per vedere cosa sta facendo.
 
La vedi incamminarsi per la città ed istintivamente la segui. Non vuoi ancora lasciarla. Inconsciamente vuoi far parte della sua quotidianità, di quelle abitudini che ha creato da quando tu te ne sei andato, da quando ti ha mandato via.
 
Entra nel negozio di suo padre, sorridi. Ti accosti alla vetrata e la vedi stretta abbracciata a lui. Dopo poco lo bacia sulla guancia ed esce con una rosa rossa in mano.
 
Per un istante avevi creduto che fosse l’incontro con suo padre che doveva fare da sola ed invece per come si comportava e camminava sembrava che avesse altro da fare.
 
La vedi entrare nella tua auto, che ora è diventata la sua, e poi sfrecciare per le strade. Ora basta, è meglio ritirarsi ed andare da quelle due e vedere cosa avevano fatto con Malefica, ma la tua curiosità è troppa, non ti vuole lasciare, vuole sapere cosa deve fare e dove sta andando. Senza pensarci una seconda volta poggi la mano per terra e fai apparire i segni di pneumatico della tua auto che illuminano di un vivo giallo le strade della città. Ti affretti a seguirli e dopo poco hai già capito dove è andata. Sorridi abbassando il capo, è ancora la tua Belle, è rimasta ancora la semplice e dolce Belle. Con uno schiocco di dita ti materializzi lì, lì dove una parte di te è morta e non potrà mai più rinascere.
 
Appari dietro un albero ed assisti da poco lontano a quello che avevi già immaginato. In quel momento la ami ancora di più, al diavolo Will, la tua “malattia”, e le sofferenze che vi dividono, in quell’istante siete una famiglia. Vorresti tanto avvicinarti a lei e stringerla per i fianchi piangendo quella perdita che avete ricevuto, ma sai che a te ora è negato.
 
La vedi inginocchiarsi davanti a quella fredda lastra di marmo che porta scritto il nome della persona che vi ha lasciato per sempre. Una lacrima solca il tuo viso e non puoi fermarla, non vuoi.
 
Poggia quella rosa che stringeva tra le mani per terra e con un piccolo fazzoletto pulisce le lettere dalla polvere che vi si è deposta sopra.
 
È stupenda, un angelo divino, la perfezione fatta persona, l’incarnazione della dolcezza. Sarebbe stata un’ottima madre, e lo sarebbe stata anche per lui nonostante fosse un adulto.
 
-So che forse vorresti tuo padre qui, ed invece devi sempre subirti la mia presenza, spero di non darti fastidio anche questa volta! Ho notato un mazzo di margherite bianche, quindi Henry è riuscito a passare, ne sono felice! Quel ragazzino cresce forte e sano, ed ogni giorno è sempre più fiero di te! Mi parla spesso di te e di quello che avete fatto insieme, ed anche se mi confessa che è stato poco il tempo che ha trascorso con te, io gli ripeto che tu vivi in lui e che gli stai vicino e non lo lasci mai! Sono sicura che è così, proprio come sono sicura che mia madre non mi ha mai abbandonata! Anche questa settimana ti ho portato una rosa rossa, ma solo ora mi accorgo di non averti mai spiegato il perché di questo fiore. Henry mi ha fatto riflettere quando è passato la settimana scorsa a trovarti. Ha notato la rosa e mi ha chiesto il motivo per cui avessi scelto questo fiore! E’ ciò che mi fa pensare a tuo padre, è ciò che mi tiene sempre legata a lui, ed anche se è passato un po’ di tempo da quello che è accaduto, non posso cancellarlo dalla mia vita. La rosa è stato il regalo che mi ha fatto quando ero la domestica e vivevo al suo castello. Quel dono mi ha fatto capire quanto fosse dolce e sensibile, ed anche se adesso lo rimprovero per avermi messo al secondo posto, questa rosa testimonia quel passato in cui avevo visto l’uomo e non la bestia che ha deciso di essere! E visto che mi ricorda lui, ho pensato che così facendo potevo portarti anche lui qui, anche quella parte migliore di lui qui con te, così che anche se non può esserci fisicamente per colpa mia, almeno può esserlo attraverso uno dei miei ricordi più cari! Buonanotte mio caro Neal, ci vediamo la prossima settimana! Ti voglio bene!-
 
La vedi rialzarsi e fissare la tomba con le lacrime che le scendono sul viso. In quel momento vorresti abbracciarla ed inginocchiarti davanti a lei chiedendole perdono per tutto il male che hai fatto a lei e a tuo figlio.
Stringi le mani in dei pugni e rimani ad osservare quella straziante scena fino a quando non se ne è andata. Appena la vedi scomparire tra gli alberi decidi di avvicinarti alla tomba di tuo figlio, prendi la rosa tra le mani e guardi quel freddo marmo davanti a te.
 
-Ciao figliolo, sono tornato anche se Belle non lo sa! Vorrei dirti tante cose, ma credo che ora non sia il momento. Ho commesso così tanti sbagli e ne sto commettendo degli altri che sono sicuro che adesso non vorresti ascoltare le mie parole. Non voglio contaminare quel sentito discorso di Belle. Solo lei ora merita di parlarti, quindi mi limiterò a dirti solo che ti voglio bene e che te ne vorrò per sempre! A presto Bae!-
 
Baci quella rosa posandola esattamente dove l’aveva lasciata Belle. Rimani a guardare ancora per un po’ quella tomba poi con uno schiocco di dita scompari lasciando solo dei residui di nube viola  a testimonianza del tuo passaggio.
 
Anche se quella serata ti ha mostrato la cosa peggiore che potessi immaginare: Belle tra le braccia di un altro uomo, il vederla lì vicino alla tomba di tuo figlio ti ha fatto ritornare quella forza e quella grinta di continuare a combattere per lei. Avresti fatto di tutto pur di raggiungerla. Ed anche se ormai si era fatta una vita senza te, lei non può scomparire dalla tua.
Ora sei più convinto che mai, devi trovare l’autore, devi risolvere quel problema al cuore e poi…e poi forse ritornerai da lei.

 
 
 
 
 
 
Angolo dell’autrice :D
 
E sì eccomi con una nuova storia, spero che vi faccia piacere :D
 
Sto scoprendo che man mano sto creando una serie con queste one-shot legate da un unico filo conduttore: i pensieri di Gold nelle tristi vicende della S4B! :D ahahaha.
L’* sta per la one-shot “You are not alone” che scrissi qualche tempo fa. Come vi ho già detto man mano sto creando una piccola serie con queste vicende di Gold e penso proprio che raggrupperò tutte queste one-shot in un'unica serie…fino ad allora vi do il link della precedente storia a cui si rifà la frase di questa ;)


 
You are not alonehttp://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3058220&i=1
 
Comunque questa storia mi è venuta di getto, all’improvviso ho digitato le lettere sulla tastiera ed eccola qui! Ho voluto rappresentare non solo lo choc di Gold nel vedere per la prima volta Belle nelle braccia di un altro uomo che non fosse lui, ma anche cosa è accaduto dopo. Ho pensato che forse visto che ormai Gold non è più in città, Belle faccia visita a Neal, e volevo che Gold partecipasse ad una di queste visite abituali della ragazza. Credo che vederla lì e prendersi “cura” di Neal, lui abbia trovato la forza nel desiderare di raggiungerla. Nonostante l’abbia vista con Will, il fatto che lei non si sia dimenticata di lui lo ha incoraggiato a non buttare la spugna, a non abbattersi, che forse per loro c’è ancora speranza.
Beh non ho altro da dire se non che ho intenzione di scrivere una one-shot ambientata nella 4x14 quando Gold prende le sembianze di Hook ;)
 
Ps: Per ora le one-shot, oltre a questa, che ho scritto legate da questa vicenda sono:
 
1: Come quelle gocce: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3046376&i=1
 
2: You are not alone: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3058220&i=1
 
3: Solo un sogno (questa in realtà è una drabble, ma quando la scrissi pensavo che forse sarebbe stata carina aggiungerla in questa serie): http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3136620&i=1
 
 
Un dolce saluto a libellula.s e libellula.a (admin insieme a me di I will see you again Rumbelle; All crazy for Rumbelle) per aver amato questa piccola storia!! Vi voglio bene raga <3
À bientôt!! :)
DR
  
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