Anime & Manga > Inuyasha
Segui la storia  |       
Autore: giugiu9605    03/08/2015    0 recensioni
Inuko Higurashi è la figlia di Inuyasha e Kagome
Immagine di copertina creato da me, potete trovarla anche su Instagram: julyall_fanart
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Nuovo personaggio | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta, Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
_Episodio 40_“La verità di Yataro” Inuyasha_
 
Sabato 28 maggio 2022
Era da tre giorni che sia le due mezzo demoni e sia Hariko erano nel presente.
Mentre facevano colazione, Inuko stava raccontando a sua nonna e a Shame che il giorno prima il ragazzo con i capelli arancioni aveva rivisto sua sorella Nozomi dopo sei anni.
— Deve tornare nella casa della sorella e pensavo di accompagnarlo insieme ad Arya. Nonna, può venire anche Shame con noi? — chiese Inuko dopo aver finito di bere il latte.
— Certo che può, mia piccola adorata.
Inuko andò vicino alla sorellina, le sussurrò all’orecchio dicendole che dovevo rivelare la vera identità di Yataro, il marito di Nozomi. Shame capì e annuì.
— Se dovremo combattere di nuovo, può contare su di me perché mi piace lottare! — esclamò alzando un po’ la voce la piccola mezzo demone.
 
Inuko, Shame, Hariko aspettarono la loro amica Arya che arrivasse nel cortile davanti casa e nel mentre osservavano il grande albero sacro, dopo alcuni minuti comparve l’apprendista nelle scale e infine i quattro si avviarono verso casa di Nozomi.
Quando arrivarono davanti all’abitazione, si fermarono e udirono una musica triste che proveniva da un pianoforte a coda nero all’interno di una delle stanze, il ragazzo dai capelli arancioni si accostò alla finestra della sala che si trovava sulla destra della casa e intravide sua sorella. La ragazza stava suonando ininterrottamente la musica “Solitude” di Sakamoto Ryuichi, aveva un viso molto pallido, portava un lungo abito bianco con un colletto e delle maniche corte che era tutto sudicio, i suoi lunghi capelli arancioni li aveva scompigliati e nel suo collo c’erano due lividi. Forse Yataro aveva scoperto che erano andati a trovarla e aveva maltrattato Nozomi?
— È tutta colpa mia se sta soffrendo e se ha sofferto. Sto male a vederla in quel modo e non vorrei che soffra ancora, — disse Hariko piangendo mentre la osservava.
Inuko scrutava il ragazzo, sia lei che sua sorella e l’amica apprendista compresero che Hariko stava soffrendo per la situazione di sua sorella Nozomi.
Infine, decisero di bussare alla porta. Alcuni minuti dopo la aprì un ragazzo sui vent’anni, i suoi capelli erano neri come il carbone legati da un codino, aveva una lunga barba nera e gli occhi erano azzurri come il ghiaccio.
— Buongiorno, sono Yataro Shimizu. Chi siete e che cosa volete? — chiese freddamente.
— Salve, sono un amico di Nozomi, posso vederla? — domandò il ragazzo.
— Mi dispiace, non la vedrai Hariko. Alla fine sei tornato, ti aspettavo! — affermò sogghignando.
 
Le sue unghie delle mani si allungarono dove uscirono delle scaglie di ghiaccio, gli occhi iniziarono a brillare e i capelli divennero color verde acqua. Yataro lanciò le scaglie verso la spalla destra di Hariko che la trafissero e il ragazzo cadde in terra.
— Sei quello che si fa chiamare “il protettore del fuoco”? Non fai per niente ridere, moccioso!
Hariko si alzò, prese la spada rossa e si lanciò verso Yataro ma quest’ultimo schivò il colpo.
— Che cosa vuoi da me e mia sorella? Lasciaci stare! — urlò con gli occhi pieni di rabbia.
— Voglio farla diventare mia serva per sempre e spero che te ne vada per sempre dalla sua vita! — affermò il ragazzo dai capelli verde acqua.
Inuko e Shame si trasformarono in sincronia per aiutare il loro amico.
— Yataro lascia stare Hariko! Combatti contro di noi se ne hai di coraggio!
— Le due sorelle Higurashi, che bel incontro interessante! Farete una bella morte!
Saiai no shinrai a noi! — urlarono le due mezzo demoni unendo le spade, da esse uscì una luce bianca che preforò il corpo di Yataro ma purtroppo non gli fece nulla.
— Vi date tanta importanza, ma siete solo delle buone a nulla! — esclamò Yataro facendo un sorriso beffardo.
Hariko capì che doveva unire il potere del fuoco con quello delle due mezzo demoni, e di conseguenza sia lui che Inuko e Shame recitarono simultaneamente le formule e si concentrarono per ottenere più potere possibile, dalla questa unione uscì una luce che si era colorata di arancione bruciato e grazie a ciò, scomparve Yataro.
Allo stesso tempo, le rose che erano blu divennero bianche, la casa stava scomparendo pian piano, i lividi che aveva nel corpo Nozomi erano svaniti e l’abito era pulito.
— Grazie a tutti, mi avete salvato la vita. Come mai la casa è scomparsa? — chiese Nozomi avvicinandosi al fratello.
— Non era vera, era solo un’illusione, — spiegò Hariko sorridendole.
— Per me Yataro era il figlio del ghiaccio e dell’illusione, — disse Arya a Nozomi guardandola.
Un istante dopo, alla loro destra comparve una casa che era identica a quella di prima ma con alcune differenze: le pareti esterne e interne erano completamente bianche, aveva due piani, l’interno ricordava una casa rinascimentale.
Al primo piano c’era un corridoio, nelle pareti erano rimaste le stesse foto dei viaggi fatti dai genitori di Hariko e Nozomi, andando a sinistra nella prima stanza si poteva vedere la cucina, nella stanza successiva un piccolo bagno, invece a destra nella prima stanza c’era il salone con all’interno il pianoforte a coda nero e nella seconda stanza il ripostiglio.
Alla fine del corridoio c’era la scala a chiocciola di marmo bianco che portava nei piani superiori, al secondo piano andando a destra nella prima stanza c’era una sala piccola dove c’era un pianoforte bianco verticale, nella prossima stanza c’era una piccola camera da letto adatta per una ragazza e nell’ultima c’era il bagno, davanti a questo c’era una camera da letto adatta per un ragazzo, proseguendo verso destra si poteva vedere una stanza usata per lo studio dove all’interno c’erano delle mensole piene di spartiti, studi sulla musica, un leggio per sparito era alla sinistra vicino alla scrivania dove sopra di essa era stato appoggiato un violino molto antico e accanto c’era uno spartito e un metronomo, nell’ultima stanza era una camera da letto molto signorile.
Nozomi si meravigliò mentre osservava la casa originale che era comparsa e ripensò ai momenti passati con suoi e il suo fratellino da quando era piccola, invece Hariko non si ricordava nulla.
— Ma i nostri genitori, che cosa facevano nella vita? — chiese Hariko alla sorella.
— Nostra madre era una bravissima e famosa suonatrice di pianoforte, qualche volta insegnava ai bambini delle elementari, nostro padre invece era il guardiano del fuoco. Noi assomigliamo tanto a loro, dopotutto sono i nostri genitori.
Hariko era contento che Nozomi potesse rivivere nella vera casa dove erano rimasti tutti i ricordi e profumi, il ragazzo fece un passo e trovò in terra un piccolo foglio.
“Caro Hariko, se leggi questa lettera vuol dire che non ci saremo più. Siamo stati per tanto tempo a cercarti in vari posti del mondo. Ti affidiamo tua sorella, che è l’unica cosa che ti è rimasta e due regali per entrambi: sono nascosti sotto terra vicino a quelle rose. Se li trovi bianche vuol dire che hai sconfitto la magia nera creata dal padre di Yataro. Non ti preoccupare della casa, quando partirai con Nozomi sarà data a tuo zio Zenko. Brucia la lettera dopo aver trovato i regali. Ti vogliamo bene Hariko. Tua madre e tuo padre.”
Quando finì di leggerla, iniziò a piangere, i suoi genitori avevano lasciato qualcosa per entrambi? Non voleva bruciare la lettera perché era l’ultima cosa rimasta di loro e la voleva conservare, però non sapeva cosa fare, per prima cosa la fece leggere a Nozomi e quando finì di leggere, rimase sconvolta, prese per un braccio suo fratello e lo portò proprio davanti alle rose.
— E ora che cosa dobbiamo fare? — chiese Nozomi ancora scioccata.
— Non lo so, so solo che dovrei bruciare la lettera, — rispose con le lacrime ancora sul viso.
Inuko chiese se la poteva leggere pure lei e il ragazzo acconsentì, poi chiese a Shame di aiutarla a scavare per togliere la terra dato che entrambe avevano delle unghie affilate e dopo un po’ trovarono due scatole rettangolari, una era rossa e l’altra era color giallo oro, nella prima trovarono un ventaglio rosso con un foglietto: “Ventaglio di fuoco: chi è il guardiano deve possederla.”
Nella seconda trovarono un flauto giallo canarino con allegato un foglietto: “Flauto della pace: chi è la pianista può portare la pace.”
Hariko e Nozomi si guardarono e sorrisero, per loro erano due bellissimi e significativi regali.
— Intuisco che questo ventaglio è molto antico, è della stessa epoca dove è nata Inuko e se volete posso controllare nel mio libro portatile, — disse Arya.
Prese dal dentro della borsa un libro piegato, che poi si trasformò in un grosso libro, lo sfogliò e cercò quell’oggetto. Arya chiamò Hariko e gli chiese se poteva leggere.
Ventaglio di fuoco. Apparteneva a uno dei sette samurai di nome Shimada Imiko, può emanare tanta energia, serve per incendiare gli avversari o le loro case. Se non viene usato in modo corretto, può causare distruzione.
— Sono molto onorato. La terrò con cura, — disse Hariko guardando la scatola che era stata chiusa.
Nozomi si avvicinò ad Arya e le chiese se poteva cercare il flauto nel libro.
— Non penso che si sarà perché è stato creato dopo la pubblicazione del libro. Però conosco una leggenda:
Il flauto all'inizio apparteneva a un guerriero, era utilizzato per assordire le persone. Un giorno cadde in un torrente e lo ritrovò una sacerdotessa, capì che non era un flauto normale, lo purificò e iniziò a suonare divino, la sacerdotessa lo regalò a sua figlia perché sapeva che un giorno sarebbe servito. La figlia della sacerdotessa era vostra bisnonna da parte di vostra madre.
— Cosa? Come fai a sapere della mia famiglia? — chiese stupita.
Arya spiegò alla ragazza dai capelli arancioni che sempre sua nonna Meiko le raccontava della signora Arisu sua amica, era la nonna di una Saori che aveva due figli con i capelli arancioni e uno aveva la sua età, collegando tutto aveva capito che parlava di lei e di Hariko.
Nozomi era ancora più stupita di prima e allo stesso tempo contenta, abbracciò di sua spontanea volontà l’apprendista che divenne di colpo timida e sorrise ricambiando l’abbraccio.
A un certo punto Shame disse che aveva tanta fame e Inuko rassicurò la sorellina che fra poco sarebbero tornate a casa ma Nozomi le venne un’idea, propose di andare al supermercato a comprare qualcosa da mangiare e poi potevano andare al parco Inokashira.
— È una bella idea ma abbiamo dei problemi: dobbiamo avvisare la nonna di Inuko, Arya invece sua madre e poi chi ha i soldi per comprare il cibo?
— Modestamente io fratellino adorato! Anche se non le avvisano è uguale, siete tutti sotto la mia responsabilità dato che sono più grande! — esclamò.
Partirono e lasciarono la casa come l’avevano trovata e poi andarono al supermercato, il locale era molto grande e aveva molti reparti con diversi scaffali.
— Nozomi, vado con Inuko al reparto frutta, — informò Hariko.
— Io invece sto andando con Arya nell’area dolci, — disse Shame.
— Va bene, andrò allora nel reparto carni, ci vediamo dopo alle casse, — affermò.
Hariko prese la mano di Inuko mentre andavano a vedere i diversi tipi di frutta, la mezzo demone diventò rossa e nello stesso tempo le batteva forte il cuore perché il ragazzo le teneva stretta la sua mano e insieme scelsero alcuni frutti. Per sbaglio Inuko aveva sfiorato la mano destra di Hariko e lo guardava con gli occhi che le brillavano, il ragazzo si avvicinò al suo viso e la baciò. Era la prima volta che si baciavano ed era un semplice e delicato bacio. Dopo si abbracciarono.
— Scusami Inuko, lo so che siamo giovani ma l’amore non si può comandare, — spiegò Hariko.
Inuko sussurrò all’orecchio che ricambiava e appoggiò la testa sulla sua spalla destra, infine non presero nulla ma rimisero al loro posto quelle che avevano scelto prima.
Intanto Shame e Arya avevano deciso di prendere l’Umeboshi, prugne salate e dei Manju, dolci al vapore fatti con la farina, polvere di riso e il grano saraceno e un ripieno di pasta di fagioli azuki e zucchero, dolci indicati per mangiarli fuori casa, invece Nozomi aveva scelto alcuni Bentō per il picnic e aveva preso una grande tovaglia blu. Si ricordava che a maggio c’era la festa del ciliegio cioè l’Hanami, un’antica tradizione per ammirare i Sakura (bocciolo di ciliegio) in fiore.
I cinque si ritrovarono alla cassa e pagarono 928,13 yen (6 euro e 90), presero le buste, uscirono e andarono al parco di Inokashira, appena arrivarono Nozomi posò in terra il telo azzurro sotto a un bellissimo ciliegio in fiore e ci mise sopra dieci Bentō, invece Arya appoggiò gli Umeboshi e Manju. Intorno a loro c’erano tantissimi ciliegi in fiore e si vedeva il lago pieno di anatre.
— Non abbiamo preso da bere, — affermò Shame.
— Il cassiere ci ha regalato alcune bevande tipiche della nostra zona: un Calpis al latte e acqua, una Fanta Peach alla pesca, un Rich Green Tea al tè verde, un Precious Coffee Moments Milk Coffee al caffè latte e un Ramune al melone, — disse Nozomi appoggiandole.
Inuko e Shame erano molto meravigliate del cibo che avevano preso tutti perché non erano abituate a mangiarle nell’epoca Sengoku.
Alla fine del pranzo, Nozomi tolse dalla scatola il flauto e iniziò a suonarlo, era la prima volta che lo suonava e suonò “Kiss the Rain” di Yiruma, sembrava che lo sapesse suonare da sempre dato che era molto brava a far uscire un suono così dolce e così incantevole. I quattro amici rimasero sbalorditi della sua straordinaria bravura e la guardavano come se fossero ipnotizzati, anche la gente che era seduta nel prato ascoltava il suo canto e dopo, intorno a loro, arrivarono molte persone a sentirla suonare. Quando finì, partirono tantissimi applausi e qualcuno urlava.
A un certo punto si avvicinò a Nozomi un ragazzo dai capelli biondi.
— Sei bravissima! Suono il pianoforte e frequento una scuola di musica, vorresti iscriverti?
Nozomi era stupita sia della tanta la gente che era intorno a lei e sia della proposta di quel ragazzo.
— Non posso, devo proteggere mio fratello, per me la musica non è né una professione e nemmeno un passatempo. È il mio potere e grazie a ciò posso calmare gli animi della gente, — spiegò.
— Capisco le tue intenzioni, mi dispiace che non accetti la mia proposta. Addio bella ragazza.
Il ragazzo se ne andò via e i cinque amici non seppero più nulla di quel musicista.
 
Prossimo episodio:_Episodio 41_“Di nuovo a casa (per sempre?)” Inuyasha_
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: giugiu9605