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Autore: ThreeRavensBlondie    04/08/2015    5 recensioni
Sequel della ff Emerald Coast: un'estate straordinaria.
Sono passati mesi ormai da quando Sonic e i suoi amici hanno concluso la loro straordinaria vacanza estiva a Casa della Quercia, la casa di Tails sulle rive dell’Emerald Coast. L’estate è stata un puro concentrato di mare, sole, divertimento, litigate, avventure, strategie e amori trionfanti (tra Sonic ed Amy e Knuckles e Rouge). Tuttavia, il male è giunto anche in un posto idilliaco come quello. Sconfitto Metal Sonic nella sua forma più mostruosa, Metal Obscuria, e morto il loro amico robot E-123 Omega, Sonic, Tails, Knuckles, Amy, Rouge, Shadow, Espio, Vector, Cream e Charmy si salutano e sperano con tutto il cuore di vedersi ancora nonostante le loro strade, per adesso, stiano divergendo. Le loro vie, però, sono destinate a incontrarsi ancora una volta, per una nuova esperienza.
Se mi lasciaste una piccola RECENSIONE ne sarei molto contenta!
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Amy Rose, Knuckles the Echidna, Rouge the Bat, Sonic the Hedgehog, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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KNUCKLES
 
 
 
 
 
 
Inutile dire che stanotte non ho chiuso occhio.
Se c’è una cosa che sono certo al cento per cento di poter dire, è che nella vita non c’è cosa più bastarda dell’insonnia.
Ogni volta che provavo ad abbandonarmi, poggiando la testa sulla sabbia, un miliardo di pensieri si affollavano nella mia testa.
Dopo il tramonto e la conversazione con Abigail, Tails ci ha velocemente costruito un prototipo di capanna fatto con delle canne di bambù che affiancano anteriormente la spiaggia.
Roba che io non sarei riuscito a fare nemmeno in una settimana  impegnandomi.
Mi alzo in piedi, tentando di non svegliare i miei compagni e neanche Adam e Leonard, dopodiché mi avvio a passo pesante fuori dalla capanna.
È una notte molto fredda, ma il cielo è sereno e le stelle sono ben visibili come schizzi di pittura argentata su una tela nera.
Con la mia insormontabile bravura nell’orientamento, riesco da subito a distinguere la costellazione del Grande Carro, e poco più in là, la Stella Polare.
Ben presto mi rendo conto che non me ne fotte assolutamente niente delle stelle.
Deve andare bene domani. Non potrei mai perdonarmi un fallimento. Non mi tocca neanche il pensiero che sia capitato qualcosa al Master Emerald durante la mia assenza. Questo indica che la situazione qui è grave.
Inizio a sentire il gelo penetrarmi nella pelle, ma non mi interessa. Va bene così.
“Sei preoccupato, non è così?”
Il sussurro è quello di Tails, che viene al mio fianco e mi imita nel fingere di osservare la volta celeste.
“Non lo sono” ribatto, incrociando le braccia.
“Non c’è nulla di male nell’ammetterlo” scuote il capo, lui “Io, per esempio, ho paura”
“Non è che non lo voglio ammettere” obietto, guardandolo storto “Semplicemente sono convinto che io non debba esserlo. Anche solo qualche dubbio potrebbe mandare tutti i nostri sforzi a farsi fottere”
“Hai ragione” afferma Tails, sorridendo “Ce la faremo. Siamo o non siamo i Sonic Heroes?”
Sbuffo “Sì, i Sonic Heroes senza Sonic. Che grandissima stronzata!”
“Ci ricongiungeremo anche con lui, vedrai” ridacchia lui.
Dopo qualche secondo di silenzio, Tails apre di nuovo bocca.
“Sembrano passati mesi e mesi da quando ci siamo ritrovati di nuovo a Casa della Quercia” riflette, fissando il mare calmo e nero.
“Già. Un mesetto a malapena ed è capitato il finimondo” acconsento.
Cazzo, è proprio vero. Sembra ieri che ho scoperto il tradimento di Rouge e che sono tornato a Casa della Quercia con il pesante bagaglio in mano.
“Riesci a credere che sia passato quasi mezzo anno da quando Omega è morto?” mi chiede, stupito.
Io alzo lo sguardo e per la prima volta fisso cielo veramente. Una stella luminosa in particolare. Omega.
Faccio di ‘no’ con la testa, senza trovare altre parole da dire.
“Posso farti una domanda, Knuckles?” dice Tails, guardandomi in faccia.
“Avanti” annuisco.
“Oggi pomeriggio Adam ti ha detto delle cose per provocarti” incomincia, lento “Delle cose riguardanti te e una certa ragazza…”
Stringo i pugno e serro le labbra.
Quello stronzo di uno scienziato e la sua lingua bastarda!
“E quindi?” sbotto io, guardando Tails, che d’istinto fa un passetto indietro.
“Non si stava riferendo a Rouge… dico bene?” continua la volpe.
Non è una domanda. Lui già sa la risposta. Tutto ciò che vuole è sentirlo dire da me.
Ma conoscendomi da molti anni, sa già che non avrà questa soddisfazione.
Rilasso i tratti del mio viso e faccio dietrofront “Andiamo a letto. Mi è venuto sonno”
Tails sospira rassegnato, e alla fine, senza più guardare il cielo, mi accompagna dentro.
 
 
 
 
 
 
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Al contrario delle mie parole, non ho mai avuto sonno.
Quando tutti si sono svegliati, ci siamo preparati in fretta.
“Non possiamo fare colazione? Sono affamato” chiede Adam, storcendo la bocca.
“No. Se proprio muori di fame, mangiati la sabbia. Toh!” gli esclamo contro, lanciandogliela addosso con un piede.
Quello tossisce e mi manda a fanculo con la mano.
“Va tutto bene?” mi fa Tails.
“Benissimo” rispondo secco.
Sono contento che Tails non sappia leggere il pensiero. Sono così nervoso che distruggerei tutta Mobius a suon di pugni.
“Ricaricate tutte le vostre armi e accertatevi che il tasto che le trasforma in geneticamente modificate funzioni alla perfezione” ci ordina Shadow.
Tutto ciò che segue è un continuo rumore di pulsanti schiacciati, suoni metallici e meccanici. Per non parlare del forsennato tintinnio dei proiettili.
Premo il pulsante della mia pistola, e in men che non si dica il suo colore muta in verde. Funziona perfettamente. La inserisco nella mia tasca.
“Mi raccomando” ci avvisa Vector “Ricordatevi di non tirar fuori le armi mentre siamo lì. Non avvicinate le mani alle tasche, non fate movimenti bruschi o sospetti”
Tutti annuiamo.
“Bene” conferma Charmy “Il momento è arrivato. Vado a recuperare Sonic”
Ammicco verso di lui.
Tails fa un respiro profondo.
Vector si avvicina all’apetta e gli posa una manona sulla gracile spalla “Sta attento, Charmy, per favore. Non voglio che ti capiti nulla di male”
Charmy gli sorride “Mi stai crescendo come un valido membro del Team Chaotix. È venuto il momento di renderti orgoglioso di me”
Giurerei di aver visto gli occhi di Vector riempirsi di lacrime, ma fingo di non averlo notato.
Charmy scatta di corsa in direzione della prigione di Station Square, tenendo la sua piccola arma stretta in una mano. Noi restiamo immobili a guardarlo finché non scompare alla vista.
“Bene. E anche questa è fatta” affermo, battendo le mani.
“E adesso?” chiede Tails.
“E adesso” ripete Shadow, voltandosi verso il mare aperto e fissando la lontana isoletta “Dobbiamo arrivare fin laggiù”
“Qui finiremo affogati, te lo dico io!” grida Adam nell’orecchio di Leonard.
“Adam, per favore, secondo te ci lasceranno morire?” fa Leonard, esasperato.
“Certo!” tuona Adam “Sono dei tali incapaci. Vedrai se non ho ragione io! Al primo problema ci lasceranno crepare come carne da macello”
BANG!
Un gigantesco buco nella sabbia si apre vicinissimo alla testa di Adam.
Alziamo tutti la testa di scatto alle sue spalle. Tre scheletri-robot si stanno dirigendo verso di noi circondati da luce rossa.
Senza un attimo di esitazione, tiriamo fuori le pistole e facciamo fuoco. Uno dei fulmini lanciati da quei bastardi maledetti colpisce precisamente la mia pistola e gli rimbalza contro, uccidendolo all’istante.
Dopo che Shadow e Vector hanno abbattuto gli altri due robot e ammassato i rottami da un lato, Tails si rivolge ad Adam.
“Cosa stavi dicendo a proposito del fatto che non vi avremmo protetti?”
Adam sbuffa.
“Non siamo così idioti da farvi ammazzare. Ci servite vivi per portare a termine l’accordo” aggiunge Vector.
Abbasso lo sguardo sulla mia pistola.
“Ehm.. ragazzi…”
Tutti si girano a guardarmi.
Alzo la mano per mostrargliela.
“Temo che quel figlio di puttana mi abbia messo fuori uso la modalità geneticamente modificata”
E in effetti è così. L’arma, da verde acceso che era, è tornata grigia, color metallo.
Tails la osserva e preme un paio di volte il pulsante per la seconda modalità, e la mia tesi viene confermata.
“Ahimè” sospira la volpe “Spero per te che se dovessimo incontrare altri robot ci saremmo noialtri nelle vicinanze”
Alzo gli occhi al cielo. Ci mancava solo questa.
“Quindi, come facciamo ad arrivare fin là?” domanda Leonard.
“Dunque” comincia Tails, con voce da professore “Io posso volare e trasportare con me due persone”
“E io posso nuotare” interviene Vector.
“Beh, direi che è chiaro” dice Shadow “Tails, tu porterai me e Knuckles”
Tails annuisce freneticamente “Quanto a te, Vector, posso creare una sorta di zattera con il muro della capanna costruita ieri notte, su cui potrai trasportare i due scienziati nuotando”
Un formicolio mi riempie lo stomaco. È segno che ci siamo.
Per la prima volta, inizio a sentire una seria preoccupazione farsi strada in me.
 
 
 
 

 
 
 
 
SONIC
 
 
 
 
La piccola Cream si è addormentata con la testa sulle mie ginocchia, e vi ha dormito tutta la notte.
Non so quanto tempo è che non corro, ma sento che le mie gambe sono così indolenzite per questo che potrebbero andare in frantumi.
Espio, come me, è rimasto sveglio tutta la notte.
“Non puoi capire quanto io sia felice” gli dico, mentre lui annuisce.
Amy è viva. La mia Amy, io mio angelo. È viva e sta bene. Sta solo aspettando di rivedermi.
“Arriveremo in fondo a questa storia, Sonic. E quando tutto sarà finito saremo di nuovo una famiglia unita” afferma Espio, con espressione seria.
Sorrido, incapace di nascondere l’emozione.
 
 
 
 
 
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Cream si è svegliata da circa un’ora, credo. Al sapere di Amy e Rouge, non ha fatto che esultare, svolazzando e saltellando per tutta la stanza.
Io la guardo contento, fino a che non sento un sibilo nella mia testa.
‘Siamo partiti’
La voce di Shadow non può non essere riconosciuta.
Questo significa che qualcuno sta venendo a salvarci.
Attendiamo un altro po’.
 
 
 
 
 
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Essere rinchiuso all’interno di queste quattro mura mi fa diventare pazzo. Riesco a sentire ad alta voce ogni mio pensiero e comincio veramente a non poterne più.
Sembra che lo stesso valga per Espio, che tiene la fronte poggiata sulla mano da tempo, e si mimetizza con il muro retrostante per passare il tempo.
“Signor Sonic?” esordisce Cream, aggrappandosi alle sbarre “Che cosa è stato?”
Le parlo con la fronte corrugata “Di che parli?”
Mi alzo e mi avvicino a lei, ponendo un orecchio tra le sbarre.
Poi, anche io sento rimbombare un rumore dal piano inferiore.
Io ed Espio ci guardiamo allarmati.
Sentiamo dei passi salire le scale. Tutti e tre contemporaneamente facciamo qualche passo indietro, acquattandoci contro il muro, quando all’improvviso…
“CHARMY!” grida Cream, volando a tutta velocità verso le sbarre.
È proprio Charmy. Ed è felice di vedere sia lei che tutti noi.
Tuttavia, c’è qualcosa di strano in lui.
“Stai bene, Charmy?” gli domanda Espio, incerto.
Lui fa un sorriso stiracchiato “Perché me lo chiedi?”
Espio scrolla le spalle “Mi sembri… diverso”
Charmy si sbatte una mano sulla fronte “Oh! Dev’essere per il mio nuovo taglio!”
Poi si volta di spalle e rimaniamo tutti senza parole.
Cream si porta le mani alla bocca e lancia un urletto.
Charmy non ha più le ali.
“Ma come diavolo è successo?” fa Espio, sconvolto.
“Un robot” taglia corto lui.
“E come hai fatto ad arrivare fin qui?” aggiungo io.
“Camminando… visto che ho anche le gambe!” esclama “E poi per superare la grata qua fuori mi sono riscoperto un grande scavatore di buche”
E detto questo, ci mostra le mani sporche di terra.
“Allora, come faccio a farvi uscire?” chiede poi.
“Uh.. ci sono delle chiavi appese giù nell’ufficio” gli spiego.
Charmy osserva il numero della nostra cella e poi va a prendere le chiavi apposite.
 
 
 
 
 
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La libertà non è mai stata tanto dolce.
Usciti dalla prigione e oltrepassato il cancello (che stavolta abbiamo aperto dall’interno), abbiamo percorso a ritroso la strada in discesa fino ad arrivare di nuovo alla biforcazione.
Mentre gli altri si avviano già verso la spiaggia est, mi torna in mente una cosa.
“Aspettate un secondo!” li fermo.
“Che cosa succede?” chiede Espio.
“Ti ricordi la via che scende verso la vallata? Rouge aveva detto che il suo senso di cacciatrice le diceva che non avremmo dovuto trascurare nessuna delle due strade” rispondo.
“È vero!” conferma Cream.
 ‘Sonic, vi abbiamo lasciato le armi fuori dal cancello. Se qualcosa non va, le troverete lì fuori’ interviene improvvisamente la voce di Shadow.
Nella mia mente riesco a visualizzare cosa fare.
‘Perfetto. Ce la farete! A dopo’  gli rispondo, fiducioso.
“Sonic! Uno di quegli scienziati che hanno rapito Rouge disse qualcosa sul fatto di non andare giù, se non sbaglio” mi avverte Espio.
Ha ragione, lo ricordo come se fosse ora.
Credo che sia chiaro ciò che dobbiamo fare adesso.
 
 
 
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Alla fine della vallata, troviamo un muro ricoperto di sterpaglie.
“Ma qui non c’è niente!” faccio io. Forse quegli scienziati avevano solo ideato un piano per rallentarci.
“Un momento” obietta Charmy, avvicinandosi.
Comincia a osservare l’erbaccia e l’edera rampicante. Poi ne tira qualche filo.
Con nostra grande sorpresa, una porta scorrevole si apre sul muro, sollevando polvere e rivelando una tana buia.
“Charmy, ma come hai fatto?” dice Cream, sbalordita.
Lui incrocia le braccia e alza il mento “Osservare il minimo dettaglio: questo contraddistingue un detective mediocre da uno eccellente”
Una volta entrati, delle luci tremolanti appese al muro ci illuminano i volti e un forte odore di umido e chiuso ci riempie i polmoni.
Davanti a noi, una scalinata che sale in circolo. Mostruosamente lunga, così lunga che, perfino alzando la testa verso l’alto, non riusciamo a distinguerne la fine.
Un’imprecazione mi sfugge dalla bocca.
“Ecco. E adesso?” mormora Espio.
“Dobbiamo arrivare lassù e vedere cosa c’è” spiega Charmy.
“Ci vado io” dichiara Cream.
“Cream” dico subito io “Non puoi andare da sola, è pericoloso!”
“Infatti l’accompagnerò io” aggiunge Charmy, deciso, rivolgendosi a lei “Credi di potermi trasportare in volo fino a lassù?”
“Sarà un onore” risponde lei, librandosi in aria, permettendo a Charmy di aggrapparsi ai suoi piedi.
Poi, senza aspettare un’altra parola, spiccano il volo in su. Sempre più su.
Quasi come un palloncino sfuggito dalle mani di un bambino.
 
 
 
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Sono passati almeno cinque minuti da quando Cream e Charmy sono scomparsi al di sopra della scalinata.
“Dici che dovremmo andare a riprenderli?” borbotta Espio.
“Decisamente” confermo io.
Ma mentre poggiamo i piedi sui primi scalini, sentiamo un suono rimbombare sempre più forte.
“Yuuuuuuu- huuuuuu!”
Torniamo entrambi al centro della tromba delle scale per vedere giusto in tempo Charmy e Cream scendere planando nel vuoto.
Cream sta tenendo in mano qualcosa.
Non appena toccano terra, ci fissano eccitati.
“Non potete capire cosa abbiamo trovato” canticchia Charmy, indicando Cream.
Lei, inizia a raccontare, trattenendo il fiato.
“Non appena siamo arrivati lassù, abbiamo fatto gli ultimi scalini a piedi. Dopodiché ci siamo accorti che il tutto terminava col soffitto congiunto con la scala. Mentre riflettevo su come proseguire, ho sbattuto la testa sul soffitto librandomi per sbaglio e… quello si è alzato!”
“Era una botola!” continua Charmy “Siamo saliti sopra e abbiamo trovato una sorta di marchingegno che racchiudeva al suo interno questo!”
E punta il dito verso l’arnese che Cream tiene in mano, che si rivela essere un pulsante.
“E senti la parte più bella” conclude Cream “Sopra di noi c’era un’altra botola. E indovina dove portava?”
La verità si fa strada nella mia testa e inizio a capire “Nella cella di Eggman”
Cream e Charmy annuiscono in modo repentino.
“Ma certo” capisce Espio “Shadow ci ha riferito del piano di Abigail e della Dimensione Beta dove ha ibernato tutti gli abitanti della Terra. Scommetto che ha nascosto il pulsante per farli tornare sotto quella cella, affinché venisse accusato Eggman, nel caso il suo piano non avesse funzionato”
“Esatto” esclamo io “Che strano, però.. non sapevo che Abigail conoscesse Eggman”
“Cosa stiamo aspettando?” dice Cream, eccitata “Usciamo di qui e premiamo quel tasto!”
 
 
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Abbiamo premuto il pulsante non appena arrivati sulla spiaggia di Station Square.
Come per magia, le auto ferme, i marciapiedi, le case vuote e i negozi desolati sono di nuovo animati da persone, risate, urla e stridii.
‘Non hanno il minimo ricordo di ciò che è successo’ penso fra me e me, osservando una madre che spinge una carrozzina con dentro un neonato.
“Tutto è tornato alla normalità, finalmente” constata Espio “Adesso non ci resta che attraversare il mare e raggiungere l’isola”
Un brusio si accumula sulle mie tempie. Shadow sta per dirmi qualcosa.
Qualche secondo e avrò i risultati dello scambio.
Con lo stomaco chiuso per l’ansia, ascolto.
 
 
 
 

 
 
 
 
SHADOW
 
 
 
 
Appena sfiorato il suolo dell’isoletta con i piedi, sento l’adrenalina farsi strada in me.
Knuckles è più rigido della colonna di un tempio greco. È terribilmente preoccupato, ma non vuole darlo a vedere.
Tails, si sgranchisce la schiena per il lungo viaggio, mentre Vector aiuta Adam e Leonard a scendere dalla zattera.
Ci dirigiamo verso il laboratorio, un edificio bianco con il tetto in ferro a forma di cupola. Percorrendo la stradina che conduce all’entrata, decido di fermare Vector con una mano.
“Lascia il borsone con le armi fuori dal cancello” gli ordino.
“Perché?” mi domanda lui, confuso.
“Sonic non arriverà tra molto, non possiamo lasciarlo disarmato! Stessa cosa vale per Espio e Cream, che sono senza armi. Meglio prevenire, okay?”
“Ricevuto” risponde Vector, facendo dietrofront e andando a posizionare la borsa nell’intercapedine formato dal muro e la grata del cancello.
Sonic, vi abbiamo lasciato le armi fuori dal cancello. Se qualcosa non va, le troverete lì fuori’ avverto il mio gemello.
La risposta non ci mette molto ad arrivare ‘Perfetto. Ce la farete! A dopo’
Avanziamo verso il portone in ferro, che non lascia vedere nulla al suo interno. Lancio uno sguardo a Knuckles, che annuisce impassibile. Poi, busso tre volte.
Cerco di far rimanere il mio respiro calmo e regolare, e ci riesco a fatica.
Tails, dietro di me, è scosso dai brividi.
Anche Adam e Leonard hanno un’espressione ansiosa.
“Stiamo tranquilli, ragazzi” provo a dire “non ci vorrà molto”
Una voce che riconosco come quella di Abigail fuoriesce dal citofono al lato della porta.
“IDENTIFICATEVI”
“Sono Shadow. Ho con me Knuckles, Tails e Vector. Sono venuto a riportare Adam e Leonard” dichiaro con voce distinta.
“METTETE VIA LE ARMI ED ENTRATE” continua Abigail.
Mi volto verso gli altri e faccio di ‘sì’ con la testa. Tutti infiliamo le nostre armi nelle cinghie o nelle tasche dei pantaloni. Dopodiché la porta si apre, e noi facciamo il nostro ingresso.
 
 
 
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Camminiamo attraverso un lungo corridoio buio a passo lento e cauto. Non ho mai temuto un attacco a sorpresa come adesso.
Non mi stupisco nel vedere come Tails si tenga stretto al braccio di Vector. È a dir poco terrorizzato.
Quando svoltiamo l’angolo a destra, però, ci troviamo di fronte ad una porta aperta. Al suo interno, la stanza è grande e illuminata, e in fondo ci sono delle persone in piedi.
Entro per primo, seguito da Knuckles e dagli altri.
La donna che si trova di fronte a me, ma a diversi metri di distanza, mi fissa con un sorriso. Noto da subito il rigonfiamento della sua tasca laterale: una pistola.
Meno male, almeno le regole non valevano solo per noi.
Abigail. Deve essere per forza lei. Chissà perché me la immaginavo più alta e possente.
Su ogni lato, una schiera di scienziati in camice bianco dall’aria non troppo convinta.
“Benvenuti” saluta Abigail “Sono contenta di vedervi qui per attuare questo pacifico scambio”
Knuckles, al mio fianco, ha gli occhi che si spostano freneticamente da una parte all’altra.
“Stai cercando Amy e Rouge, Knuckles?” gli chiede Abigail “Eccole. Sono qui, sane e salve”
Due buchi si spalancano tra alcuni scienziati, ed Amy e Rouge si fanno avanti accanto ad Abigail.
Sento il respiro di Knuckles farsi pesante come piombo.
Guardo Rouge, il cui volto si apre in un sorriso vedendo tutti noi, soprattutto Knuckles. E poi osservo Amy, che sembra quasi trattenersi da lacrime di gioia.
Non sono ridotte affatto bene. Rouge ha bendaggi su braccia e gambe, e in più zoppica mentre cammina. Amy invece ha un taglio sul labbro inferiore, dei lividi sulle guance e un braccio ingessato.
In fretta, facciamo passare avanti Adam e Leonard.
Mi sarei aspettato una reazione più accogliente da parte di Abigail nel vederli, quasi come il padre che vede tornare il figliol prodigo. Invece, li fissa comunque con la sua espressione fredda.
“Come puoi vedere, stanno bene” le dico, indicandole i due scienziati.
“Lo vedo, e ne sono lieta” risponde lei “Amy e Rouge hanno qualche acciacco. Sapete, non sono state molto buone e disciplinate mentre erano qui, specialmente Amy. Ma nulla di grave”
Sento un basso ringhio provenire da Knuckles.
“Stai calmo” gli bisbiglio.
“Siamo pronti per lo scambio, direi” annuncia Abigail. Si rivolge a Amy e Rouge “Care mie, è stato un piacere avervi qui”
Loro due annuiscono e non dicono altro.
Abigail gira lo sguardo verso di noi “Datemi Leonard e vi lascio una di loro”
Guardo Leonard “Vai”
Leonard inizia a fare passi in avanti e si ricongiunge alla schiera degli scienziati.
Rouge ed Amy si guardano per un istante.
“Vai tu, Rouge” la invita Amy “A fatica stai in piedi, dai”
“No, Amy, tu sei qui da più tempo. Sei tu che meriti di andare per prima” protesta Rouge.
“Dai, sta tranquilla e vai!” la rassicura Amy.
Rouge, un po’ a malincuore, si fa avanti zoppicando verso di noi. Io vado verso di lei e in un secondo è tra le mie braccia. La stringo forte a me e lei fa lo stesso. Respiro il suo profumo, e il cuore mi batte a mille.
Quando la lascio andare, lei si avvia da Knuckles e gli si butta fra le braccia, esplodendo in lacrime. Lui ricambia il suo abbraccio, ma in modo molto meno enfatico, semplicemente cingendola con le braccia attorno ai fianchi.
“Oh Knuckles! Sono così felice di rivederti” gli dice.
L’istinto di arrossire mi sale naturalmente, ma lo reprimo. Non amo trovarmi davanti a scene passionali.
Tuttavia, Knuckles si scioglie dall’abbraccio e dice soltanto “Sono contento che tu stia bene”
Lei si asciuga le lacrime e saluta affettuosamente Vector e Tails.
“Che scena… commovente” commenta Abigail, ridacchiando “Avanti, datemi Adam e facciamola finita”
Adam si incammina verso il suo lato, mentre Amy viene a passo svelto verso di noi.
La abbraccio, forte, quasi come se in me ci fosse il mio gemello.
Sono sollevato dal vedere che nonostante tutto stia bene. Mi sono reso conto che è una ragazza forte come poche.
Non appena la lascio andare, succede qualcosa che non mi sarei mai aspettato.
Knuckles si fionda su di lei.
La abbraccia con una forza tale che la solleva da terra. Amy, che pare sorpresa da tanto affetto da parte sua, lo stringe a sé sorridendo.
Non posso fare a meno di voltarmi, e leggere l’espressione sul viso di Rouge. Serena, ma con una venatura di tristezza e delusione.
Non appena Knuckles ed Amy si staccano, lui la spinge dietro di sé, proteggendola col suo corpo.
“Stai bene? Sei armata?” le domanda.
Lei scuote il capo “Non ci fa tenere nessun’arma, qui dentro”
“Non appena usciremo prenderai la tua dal borsone” le dico, mentre lei mi fa un cenno di intesa.
“Dov’è Sonic?” chiede Amy con una vocina.
“Sta bene” la rassicuro “Sta per arrivare qui fuori”
Lei fa un sospiro di sollievo. Il che mi fa tornare in mente un’altra cosa.
Mi posiziono in fretta le dita sulle tempie ‘Sonic, ci sei? È fatta! Le abbiamo prese, stanno bene!’
Il tono di risposta di Sonic è emozionato quanto le campane delle nozze ‘Grazie Shadow! Sapevo che ce l’avreste fatta. Stiamo per attraversare l’oceano. Quindici minuti massimo e saremo lì! Non vedo l’ora!’
‘Ci vediamo fuori’ lo congedo, sorridendo.
“Avanti” dico ai miei amici “Torniamo a casa”
 
 
 
 
 
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Mentre i miei compagni si voltano per uscire dalla stanza, una voce rompe il silenzio.
“Dove pensate di andare?” fa Abigail in modo autoritario.
Ci giriamo tutti di colpo verso di lei.
“Ehm, via” risponde Vector “Lo scambio è fatto. Adesso, ognuno va per la sua strada”
“Oh sì, lo scambio è fatto. Ma la questione è risolta al novanta percento” insiste lei.
Aggrotto la fronte.
“Come sarebbe a dire?” chiedo.
“Non mi pare di aver ancora completato la mia bomba, no?” continua Abigail, imperterrita.
Amy, accanto a Knuckles, spalanca gli occhi.
“Hai detto che ti serviva Amy per farlo, no?” ribatto “Tu l’hai lasciata andare. Quindi si presuppone che tu non voglia portare a termine il tuo piano”
Abigail chiude gli occhi “Mi dispiace.. mi dispiace, Shadow. Ma temo che tu ti stia sbagliando”
Faccio un passo in dietro. Che cosa sta succedendo?
“Vedi..” spiega Abigail, unendo le mani “Amy si è impegnata davvero molto nel cercare di farmi cambiare idea. Ma è proprio questo il punto debole di voi Sonic Heroes, e io sono riuscita a scovarlo. Non appena vedete una persona buona, abbassate subito la guardia”
“Oh mio Dio” mormora Amy, rabbiosamente.
“Davvero avete creduto che avrei lasciato perdere il piano su cui ho lavorato per anni, solo per farvi riunire felicemente come una stucchevole famigliola? Siete davvero ingenui, miei cari, lasciatevelo dire. Non mi sorprende che quel fallito di mio padre vi abbia dato del filo da torcere!” scatta lei.
“Tuo padre?” fa Knuckles “E chi cazzo sarebbe tuo padre?”
Abigail schiocca le dita, e una struttura portante su delle ruote ci mostra niente di meno che un intrappolato Eggman in persona. La sua bocca è tappata dal nastro isolante, ma i suoi occhi di fuoco parlano chiaro.
“Tu sei la figlia di Eggman! Oh porca troia, tutto questo è pazzesco” impreca Knuckles, ridendo per l’isteria.
“Con il suo piano intende vendicarsi di lui e della sua assenza. Vuole mostrargli cosa significhi essere un conquistatore del mondo di successo” afferma Rouge, disgustata.
“Tutto questo è ridicolo, Abigail!” interviene un biondo nella schiera degli scienziati “Avevi promesso che avremmo fatto questo scambio e che poi sarebbe finito tutto! Avevi detto che avresti liberato le nostre famiglie!”
“Silenzio Eric!” lo ammutolisce Abigail “Voi scienziati siete ancora più sciocchi e creduloni. Dovreste unirvi ai Sonic Heroes, qui, data la vostra collettiva stupidità”
“Che cos’altro vuoi, Abigail? Una battaglia? È questo che desideri?” sbotto io, infuriato.
“Tutto quello che voglio è concludere il mio progetto” dice Abigail “C’è la parte finale della montatura della mia bomba che non riesco mai a finire. Ci ho provato e riprovato per anni, dopodiché sono arrivata alla conclusione che anche il migliore degli ingegneri ha un tassello del puzzle che non riesce ad assemblare. Per questo, l’unica persona in grado di aiutarmi è…”
“Io non so come aiutarti Abigail, te lo ripeto per la centesima volta!” strilla Amy “E anche se sapessi farlo io non ti…”
“Non parlavo affatto di te, dolcezza” rivela sorridendo ad Amy “Parlavo del nostro tecnico per eccellenza, Tails!”
“Che cosa?!” esclama Tails, sentendosi chiamato in causa, il volto come una maschera di puro stupore.
“Sono troppo avanti mentalmente per voi” si vanta lei, passandosi una mano tra i capelli corti “Io avevo in mente questo scambio da molto tempo prima che venisse in testa a voi. Rouge è stata solo un contrattempo, non avevo mai avuto l’intenzione di prenderla. Ma Amy… quanto l’ho osservata! Lei è l’amica di tutti, quella che trova il momento adatto per consolare chi è triste o si sente in colpa. È quella che ha sempre il consiglio giusto da dare, che ti ascolta e cerca di darti una mano. È più che logico che tutti tengano a lei. Chiunque avrebbe acconsentito a uno scambio tra lei e Tails”
Indica l’attaccapanni vicino all’armadio, su cui sono attaccati un cappello e un mantello.
“La figura misteriosa che ci spiava..” realizza Knuckles “Eri tu! Brutta testa di cazzo!”
“Ecco perché continuavi a dire che ero necessaria per completare la tua opera” dice Amy, sbattendo il piede a terra “Non ti sono mai servita per finire la bomba. Io ero solo un ostaggio per un baratto! Volevi cedere me e prenderti Tails, perché sapendo che tutti loro mi vogliono bene avrebbero accettato!”
“Come potrei non volere Tails? Lui è l’unico che probabilmente mi supera in genialità” spiega Abigail, indicando la volpe, che indietreggia “Ho sentito molto parlare di te, Tails, mi sono informata. Sapevo delle tue creazioni e della tua bravura. Non ho resistito all’idea di vederla dal vivo. Per questo, non appena ho sentito i vostri piani sul rincontrarvi a Casa della Quercia, ho messo fuori uso le porte automatiche del supermercato di Station Square, conscia che sicuramente Tails ci sarebbe andato per farvi rifornimento di cibo”
Tails lancia un ululato improvviso “Io… io mi ricordo di te! La donna col cappello! Ti ho stretto la mano dopo aver riparato le porte automatiche!”
“Proprio così” conferma lei, soddisfatta “Quel giorno hai fatto un lavoro formidabile. Non ho mai visto nessuno capace di riparare un disastro del genere in così poco tempo. Per questo, Tails, devi restare qui con me, e finire la bomba che poi farò esplodere su tutto il pianeta”
“Abigail, è una follia!” grida un altro scienziato dai capelli neri “Lasciali andare e finiamola qui”
“Zitto Corey!” sbraita lei, girandosi verso gli scienziati “Proferite un’altra parola e vi giuro che ucciderò voi e tutti i vostri parenti nella Dimensione Beta!”
Corey torna al suo posto senza fiatare, ma visibilmente irritato.
“Forza, Tails, vieni qui da me” riprende Abigail.
“Così lo ucciderai una volta che avrà finito la bomba? No grazie!” le urla Vector.
“Non siete i suoi tutori. Può fare quello che vuole!” insiste lei.
“Questa cosa non era negli accordi!” sibilo a denti serrati.
“Non resterà qui. Puoi levartelo pure da quella tua testa di minchia” sbotta Knuckles, spingendo indietro Tails.
Eggman fa uno sguardo soddisfatto.
I tratti di Abigail si distendono “Bene. Non mi lasciate altra scelta. Dovrò annientare tutti i parenti dei miei scienziati, dal primo all’ultimo, e infine ucciderò Sonic The Hedgehog e i suoi patetici amici che sono diretti qui”
“Che cosa? NO!” grida Amy, rabbiosa, tra le lamentele degli scienziati.
“Per fortuna le microtelecamere funzionano ancora, e ho controllato le sue mosse dal mio monitor fino ad ora. Non mi ci vorrà niente a ordinare a un centinaio di scheletri-robot di ammazzarlo” esplica Abigail.
Non sappiamo cosa dire. Ci guardiamo l’un l’altro senza sapere minimamente cosa fare.
“Basta così” decide Tails “Io vado da lei”
Gli afferro il braccio con forza “No, Tails, no! Morirai una volta che avrai fatto quello che dice!”
“Tails non puoi farlo!” protesta Knuckles.
“Devo farlo” insiste Tails, tirando fuori il coraggio “Se rifiuto un sacco di persone moriranno a causa mia. Compreso il mio migliore amico. E probabilmente anche voi. Se non lo faccio, Amy dovrà rimanere qui, e sarà lei a morire! Non voglio farlo, ma devo”
E detto questo, si avvia verso Abigail, che lo guarda con aria compiaciuta.
Non ce la faccio a guardarlo mentre si avvia verso il suo destino. Non ci riesco. Sto per dire qualcosa, ma Amy mi precede.
“TAILS, ASPETTA UN ATTIMO!” grida, alzando il braccio ingessato per indicargli di fermarsi. Knuckles, accanto a me, sussulta vistosamente.
Tails le obbedisce, confuso, e rimane a guardarla che si avvicina ad Abigail.
Amy si posiziona di fronte alla figlia di Eggman, e per un attimo capto il suo sguardo. Una scintilla di determinazione, tristezza, e accettazione fuse assieme.
“Mi sbagliavo su di te” confessa ad Abigail “Ero convinta che tu non fossi come Eggman ti aveva descritta. Sbagliavo alla grande. Tu sei molto, molto peggio”
Abigail sbuffa e la fissa negli occhi, annoiata.
“Mi dispiace per la tua vita insulsa, Abigail” continua Amy “e per il fatto che nessuno ti ami. E mi dispiace che con conoscerai mai il vero significato di speranza. Mi dispiace davvero tanto”
Abigail ora ha uno sguardo duro, come se quello che ha detto Amy, in qualche modo l’avesse toccata nelle viscere.
Poi, accade tutto in un secondo, ma io lo visualizzo come a rallentatore.
Vedo Amy portare una mano verso l’interno del cardigan e cercare di afferrare qualcosa. Ma cosa? Un’arma? Non è possibile, è disarmata.
In un battito di ciglia mi rendo conto di essermi dato da solo la risposta: è un tranello.
Scatto in avanti, urlando il suo nome. E la stessa cosa fa Knuckles.
Lei tira fuori la mano vuota e la alza accanto a sé. Nessun’arma, come pensavo. Ma l’istinto si è già ormai impadronito di Abigail. Tira fuori la pistola dalla cintura e spara.
Chiudo gli occhi e giro la testa indietro. Le orecchie mi fischiano per il forte rumore.
Quando li riapro, Amy è accasciata a terra, con un foro del proiettile che le attraversa la testa.
No. È un incubo. Non può essere vero. Eppure, è tutto reale. Spaventosamente reale.
Il grido lacerante di Rouge arriva ovattato ai miei timpani. Vedo Tails fissare la scena inorridito e indietreggiare a bocca aperta fino a schiacciarsi contro il muro.
Gli scienziati si portano una mano alla bocca, ed Eggman spalanca gli occhi.
Anche Abigail è sconvolta. Si gira verso di noi allarmata, tentando di spiegare
“NO, ASPETTATE! NON L’HO FATTO DI PROPOSITO, CREDEVO FOSSE ARMATA! CREDEVO…”
Un fruscio al mio lato. Knuckles ha afferrato la sua pistola non geneticamente modificata. Non ci provo nemmeno a fermarlo, e lo lascio sparare dritto nel cuore di Abigail, che si riversa sul pavimento, morta.
Io e Vector alziamo le nostre armi contro gli scienziati, con il cuore che ci sprofonda nel petto.
“Non fateci male!” supplicano loro “Noi non abbiamo niente a che fare con questo!”
Dopo qualche attimo di silenzio, nonostante la mia mente mi dica ‘Uccidili dal primo all’ultimo’, io abbasso la mia arma. L’unico a rimanere con la sua puntata è Knuckles, le cui lacrime cominciano a sgorgargli dagli occhi.
Rouge, distrutta, cammina verso di lui e gli toglie la pistola fumante dalla mano. Poi Knuckles cade a terra in ginocchio, piangendo a dirotto, e si trascina verso Amy. Le prende una mano e le accarezza i capelli, sporcandosi di sangue rosso scuro.
Rouge si porta le mani al volto. E io sento una lacrima solitaria bagnarmi la guancia.
Mentre Tails è ancora immobile e Vector sbatte gli occhi umidi, Eric fa qualche passo avanti.
“Se possiamo fare qualcosa per voi… testimoniare alla polizia… qualsiasi cosa” ci informa, incredibilmente dispiaciuto “Siamo a vostra disposizione”
Io annuisco, mentre un’altra goccia salata solca il mio viso.
“Disattivate…” le parole mi escono a scatti “Disattivate tutti i robot rimasti”
“Certo” risponde uno scienziato dai capelli biondi armeggiando lentamente con la tastiera del computer di Abigail “Lo faccio immediatamente”
“Volete rimanere qui per stanotte?” domanda Eric, di nuovo “Possiamo trovarvi una sistemazione… del cibo, se volete”
Un suono rompe l’assordante silenzio del mio cervello.
Shadow, abbiamo trovato il pulsante per la Dimensione Beta e ora l’umanità è tornata! Siamo a arrivati a terra! Siete ancora dentro?’ chiede la voce di Sonic nel mio cervello.
Mi passo una mano sugli occhi. Non voglio rispondergli.
Chiudi la mente. Serrala ermeticamente.
“Per adesso” dico, e la voce mi esce così tremante da sembrare deformata “ce ne andremo solo a casa”
Il cadavere di Abigail giace sotto lo sguardo del padre con le braccia aperte e gli occhi fissi in un punto vuoto, mentre il sangue inzuppa la sua camicia blu di una macchia ancor più scura.  Eggman non guarda lei, però. Il suo sguardo vuoto e perso passa da Amy, a Knuckles, a Tails e infine a me. Non so ben dire quale sia il suo stato d’animo, al momento. Ma sicuramente non sta provando felicità o trionfo nel vedere la sconfitta di uno dei Sonic Heroes, al contrario di ciò che andava sempre dicendo.
Con il dorso della mano mi asciugo rudemente le lacrime e mi volto, accostandomi alla porta aperta dell’ufficio. Vector sembra capirmi, perché mi segue immediatamente. E così, mano a mano, fanno tutti gli altri.
Non rimarremo qui un altro minuto.
Non più.
 
 
 

 
 
SONIC
 
 
 
 
 
Oh santo cielo. Ci siamo.
Sono a un passo dal rivederli tutti: i miei migliore amici Tails e Knuckles, mio fratello Shadow, Rouge, Vector... ma soprattutto lei. Il mio angelo, Amy.
Stupido cuore. Mi batte all’impazzata solo a pensarci.
Strofino le scarpe a terra per asciugarle dall’acqua del mare (visto che vi ho corso sopra alla velocità della luce per arrivare fin qui). Poi, mi assicuro che Charmy e Cream stiano bene.
“Ti ha risposto Shadow?” mi domanda Espio, affiancandomi.
“Non ancora. Ma hanno finito, dovrebbero uscire fuori da un momento all’altro” dico.
Raggiungiamo il cancello, e subito noto il borsone con le armi incastrato nell’angolo. Afferro la mia carabina e la tengo stretta con piacere. Passo le rispettive armi a Espio, Cream e Charmy.
Alla fine, entriamo.
Il cortile è deserto. Strano.
“Ma dove sono tutti?” fa Charmy, confuso.
“Non saprei…” commenta Espio, guardandosi attorno.
Shadow, siamo qui fuori!’ lo avverto mentalmente ‘Ma dove siete finiti?’
Nessuna risposta. Ma che succede?
“Shadow non mi risponde” affermo, lievemente preoccupato “Non capisco”
Volto la testa a destra e poi a sinistra. Magari sono già usciti prima che noi arrivassimo.
Poi, Espio mi scuote il braccio “Sonic, guarda!”
La sua mano mi indica in portone d’ingresso, da cui stanno uscendo tutti i miei amici, uno dopo l’altro.
Tiro repentini sospiri di sollievo e sorrido involontariamente. Sono proprio loro.
“Eccoli!” sussurro, eccitato e confortato dalla loro visione.
Abbassiamo tutti e quattro le armi contemporaneamente e ci dirigiamo verso di loro.
Il primo che esce dalla porta è Shadow, che mi lancia uno sguardo lungo mezzo secondo e poi scuote il capo, abbassandolo.
“È finita, ce l’abbiamo fatta!” esulta Espio, ridendo di gioia.
Continuo a sorridere, anche quando vedo uscire Vector che sorregge una Rouge il lacrime, ben cauto a non fargli poggiare il piede a terra. Sono felicissimo di vedere che, nonostante qualche ferita, sia sana e salva.
Manca davvero poco, rivedrò la mia Amy! Non sto più nella pelle.
Poi esce Tails, che sembra nascondere a noi il suo volto. Apre la porta e la tiene spalancata per far uscire Knuckles.
Strizzo gli occhi per visualizzare meglio. Knuckles sta portando tra le braccia qualcosa.
No, non qualcosa. Qualcuno. Lo capisco dalle gambe, e dalle braccia abbandonate.
Accanto a me, Espio sbarra gli occhi e si immobilizza.
“No…” mormora.
Osservo ancora una volta Knuckles che si avvicina…
Poi, sento la carabina scivolarmi dalle mani e cadere a terra, e il mio cuore con essa.
Mi scaravento a terra, e il mio urlo straziante mi arriva muto alle orecchie.
Knuckles piange senza sosta, tenendo stretta lei tra le braccia.
Non è possibile. Dev’esserci un errore.
Prego che sia solo un brutto scherzo.
Amy ha gli occhi chiusi. Alla vista di tutti potrebbe sembrare addormentata, se non fosse per il colpo di pistola che le marca la testa.
‘Ha sempre amato farmi degli scherzi. Anche stavolta me ne sta facendo uno, e io ci sto cadendo come un cretino’ penso e spero tra me e me.
Ma quando le prendo la mano è fredda come il ghiaccio, e comprendo perfettamente che non si risveglierà.
Dietro di me, sento Cream e Charmy gridare spaventati, vedo Rouge piangere lacrime amare dagli occhi già rossi e gonfi e Shadow alzare la testa verso il cielo, incapace di guardare questo tremendo spettacolo per un altro secondo.
Afferro delicatamente Amy dalle braccia di Knuckles, che si butta a terra e piange forte con la testa sulle ginocchia.
Poggio la mia fronte su quella del mio angelo, ignorando le mie lacrime che le cadono sul volto e il dolore che mi dilania il corpo; chiudo gli occhi.
Rimarrò così fermo.
Sperando che in qualche modo, per qualche assurdo gioco del destino, possa risvegliarsi.
Anche se l’ultimo briciolo di razionalità che mi è rimasta urla a gran voce che non sarà così.
 
 
Ho perso.


Ho amato…
 
 
Ed ho perso.
  
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