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Autore: kibi    26/01/2009    4 recensioni
Undici anni lontano. Undici anni a chidersi perchè l'avesse fatto. Solo undici anni ... qualcosa è cambiato?
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Shikamaru Nara, Sorpresa
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: Spoiler!
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riscrittura 10


Rideva divertita nel vedere Kiba  sballottato di là e qua .  Quei pazzi di Lee e Gai erano riusciti a scombussolare la perfetta festa di Tanabata. Meglio così, gli imprevisti rendono sempre quel tocco particolare in queste occasioni. Non sapeva quanto si sbagliava.
Girò la testa per cercare gli altri ma la folla le ostacolava la visuale. Questa volta il ritardo non aveva favorito l'entrata "trionfale",anzi non riusciva nemmeno a orientarsi bene visto che spintonata una volta si trovava di qua  e l'altra di là. Pessima idea quella di aggirarsi tra le bancarelle giusto quando i fanatici della giovinezza erano all'opera. Eppure Choji le aveva detto che sarebbe passato a fare prima incetta di dolci e insieme avrebbero salutato gli altri.
 Rassegnata si rese conto di essere compleatamente sola. Si mordicchiò il labbro inferiore elaboranto in fretta una strategia.
Respirò a fondo svuotando poi completamente l'addome. Niente. Niente strategia militare ninja. Doveva solamente arrivare dall'altro lato. Semplice no?
E invece la giovane donna non lo trovava affatto semplice. Un miracolo per separare quel mare di gente e lasciarla passare tranquillamente non sarebbe avvenuto.
Pazienza. Pazienza? Scherziamo? Lei della pazienza aveva solamente una vaga conoscenza. Gonfiò le guance sembrando una bimba capricciosa. Si guardò intorno conscia che avrebbe dovuto aspettare qualche minuto prima che la calca si diradasse. Gli occhi si illuminarono quando vicino vide lo stend di una pasticceria. Ichigo daifuku* con le fragole. Le era giusto venuta un'irresistibile voglia di mangiarne uno. Si avvicinò attirando l'attenzione della commessa.
"Due daifuku con fragola,grazie"
"Glieli impacchetto.."
"Non si preoccupi li mangio ora"


Piegò le labbra in un sorriso felice e grato quando la commessa le consegnò i dolci e piano piano, morso dopo morso si mosse. C'era davvero tutto il paese. Dal nuovo gruppo di genin a Yamato.Iwashi e Raido brindavano con Anko  mentre Kurenai salutava il figlio Hiruzen..così simile al padre.
Un velo appannò gli occhi. Straziante. Doloroso. Tormento. Spasmo violento che chiude i polmoni nella sua morsa crudele. Potrebbe morire solo col dolore dell'anima.
Potrebbe si,ma non lo fa.
Non lo fa perchè quando guarda il giovane Hiruzen Yuhi rivede gli occhi di chi ha saputo sondarle l'anima,di chi l'ha trattata per quello che è ma non per come appare e sa che non vorrebbe mai vederla distrutta a causa sua. Non lo fa perchè non può abbandonare ciò che ha costruito.
Non li può abbandonare,sono la sua vita.

Gli occhi scacciarono l'aura cupa che li avvolgeva e Hiruzen le mandò un bacio volante mimando con le labbra "ti voglio bene zia".  Fece una liguaccia al giovanotto e alzò la mano libera dai dolci per salutare i jonin che avevano alzato i bicchieri verso di lei.  
Riprese l'ardua impresa di attraversare la piazza. Impresa decisamente lenta e grazie al cielo c'erano i dolcetti a farle compagnia. Si  imbronciò lievemente quando diede l'ultimo morso al 
daifuku. Peccato,finiti troppo in fretta. Si portò l'indice e il pollice sinistro alle labbra per leccare via quella punta di zucchero che era rimasta su. "Davvero ottimi"pensò.


Dita fredde intrappolarono con una presa salda e forte,ma gentile, il polso roseo della donna. Muschio bianco. Non ci fu motivo di usare gli occhi per sapere chi fosse. Muschio bianco. Aroma profondo,forte e sicuro. Profumo di chi con la sua sola silenziosa presenza ha colmato i vuoti del cuore e della mente. Sorrise lasciandosi cullare dal respiro caldo dell'uomo vicino all'orecchio.
"Tana per ....."



"...Ino.."
 Imbambolato aveva pronunciato quel nome. Incantato.  Quel nome non aveva sapore di per se ma i due occhi che lo accompagnavano  bastavano  a imprimere a fuoco nella mente  ciò che era.La sua essenza. Una ragazza fuori dagli schemi. No doveva smetterla, non era più una ragazza. Era una donna.  
Sentiva il cuore muoversi,la musica dissolta. Un fuoco che scoppia dentro. Lo sentiva. Un brivido lungo la schiena. Un colpo che fa centro in pieno.
Come apparsa,scomparve. L'amaro in bocca. Scoccò la lingua sul palato frustrato.
Impossibile,non era lei. Si invece. Era lei.  Serrò la mascella. Non era pronto per vederla. Non era pronto a scorgere quelle gocce di cielo. Non dopo averle viste bagnate di lacrime salate quella notte.


<< Arrabbiato e deluso camminava tra le strade nere di Konoha. Il fumo si alzava dalle macerie di diverse case,
caricava l'aria appesantendola ancora di più.
Occhi ridotti a due fessure e una smorfia increspava le labbra sottili.
Come pretendeva che non si accorgesse che lo stava seguendo se si nascondeva tra le ombre.
"Va via."
"Shikamaru...aspetta.."
"Te l'ho già detto va via."
"Ti prego ..aspettami ..dove stai andando..."
"Vattene. Lasciami solo.via."
"Shik.."
"Cosa non ti è chiaro nella parola va via o vattene? No perchè dimmelo che te lo spiego.."
E il veleno iniziò a scorrere tra le sue parole.
"Cosa Shika ti prego...vieni a casa con me.."
"Cosa Ino ! Cosa? "
"Shika andiamo.."
"NO! Allontanati lasciami solo! non voglio più avere a che fare con Konoha..con tutti ..con te...ora mi  CAPISCI??"
"Shikamaru andiamo a casa Cho ci aspetta...non facciamo tardi si può preoccupare."
Una mano poggiata delicata sulla manica della felpa nera.
"Non mi TOCCAREEEE!!! Va via ...non me ne frega niente  se Choji si preoccupa e non me ne frega niente se vuoi tornare casa!"
Uno strattone per liberarsi da quella presa così lieve eppure potente.
Scottava quella mano.
"Shika ti prego..lo so è difficile..ora sei arrabbiato..ti fa male lo so non sei il solo...tutti abbiamo perso qualcuno..."
"Ma cosa dici...ma cosa ne sai tu..ma cosa vuoi eh?"
"Andiamo..ti prego..."
"Basta..Basta..basta..tu non sai niente..tu non sai quello che sento..TU COSA HAI PERSO EH? COSA PUOI SENTIRE TU? NIENTEEE!"
"Shikamaru..non sono tue queste parole..ti prego..andiamo.."
"NO! Andrò via da questo posto..odio questo posto..odio tutto ..Odio Konoha!!"
"Ti prego..."
"Non mi hai sentito? Ino ,Ino"e scosse rassegnato e amareggiato la testa"tesoro forse non hai capito
odio tutto e tutti quelli che abitano questo posto..compresa te.."
"No..non è vero lo so..."
Occhi lucidi che cercano disperataemnte occhi che bruciano di rabbia,occhi che le sfuggono.
"Oh sono stanco...non ti illudere Ino...tu per me non sei niente...capisci ora?"
"Smettila...io lo so che mi ami.."
"Sai cosa? che ti amo ?cazzate...smettiamola con questa recita.."
Vide le nocche dei suoi pugni sbiancare..aveva i capeli stranamente sciolti e un pantalone marrone dal taglio maschile,largo.
La osservò penetrante senza incrociarne gli occhi cerulei.
Era stanca e provata dal collo della maglietta spiccava una fasciatura e sapeva con certezza che altri lividi e ferite più o meno gravi erano disseminati sul giovane corpo.
" ti amo.."
"Non me ne faccio niente del tuo amore...cosa me ne faccio di te? eh? me lo dici ragazzina?
Cosa me ne faccio di te e del tuo amore quando mio padre è morto...quando non ho più un maestro? eh?
Cosa me ne faccio di te? Di una casa? Di Konoha? che me ne faccio dimmelo dannazione!"
"Shikamaru ti prego ...non puoi parlare lucidamente..so che non pensi queste cose.."
"Ti odio Ino..penso questo..tu non hai perso nulla..cosa potevi perdere poi? Forse se saresti morta tu non sarebbe successo tutto questo..
Chissà eh Ino?"
"Shikamaru non dire questo .."
"Addio..."
E l'ultima cosa che vide furono lacrime solcarle il viso.Lacrime che affondavano crudeli in quella carne giovane.
E l'ultima cosa che le sue orecchie udirono fu l'eco delle proprie parole di rabbia cieca e bugiarda.
Quella notte piansero in due distrutti dalle perdite.
Distrutti.
Nemmeno l'amore poteva tendere loro la mano.Uno non lo accettava,l'altra rifiutata.
Quella notte Ino strinse le dita nella terra sporca della via e portando le mani lorde al volto si insudiciò la faccia mescolando terriccio a lacrime.
Quella notte Shikamaru spaccò le nocche delle mani colpendo ripetutamente il tronco di un albero.
Mani insanguinate che stringevano febbrilmente i capelli.
Un urlo disperato infranse il silenzio sacro del bosco.
Un mormorio sommesso si ripeteva come un mantra.
Una ragazza inginocchiata. Sguardo vacuo.
Un sussurro.
" Asuma-sensei..Sakura.."
La notte li inghiottì >>


Pentito. S'era pentito subito dopo di quelle parole. Non l'aveva mai veramente odiata e si nascondeva vigliaccamente dietro un sentimento che non esisteva,eclissando l'amore. L'amore che era l'unica cosa sana in quel mondo infettato dalla guerra.
E lei era lì.Undici anni di distanza. Lei era lì nascosta dalla folla.
Ora si poteva beare finalmente di un altro ricordo felice della donna che gli aveva strappato il cuore. Non più quella ragazzina disperata. Colpita alle spalle dalla persona che più amava. Abbandonata. L'ombra di se stessa.
Ora ..ora era diversa.Bella. Bellissima. L'alta coda raccoglieva i biondi capelli. Un sorriso rilassato stendeva le labbra. E  lo yukata blu scuro dai ghirigori panna ai bordi metteva in risalto la pelle rosea. Bella e elegante.Come era sempre stata. Chissà se il resto del carattere era ancora quello della ragazzina di anni prima.Eccentrica. Esuberante. Impulsiva. Violenta. Forte.Determinata. Ambiziosa.Infantile. Rompiscatole. Competitiva. Fragile. Dolce.
Si perse nell'elencare tutti gli aggettivi che gli venivano in mente.Tutto ciò che ricordava lei. Si distrasse quando la coda bionda della Yamanaka sfrecciò a poca distanza. Fiondata su Kiba che era appena stato mollato dai tutina-man.


Panico.Caffè e cielo. Limpido e torbo. Shikamaru sorrise tirato.Occhi che si incrociano nuovamente. Occhi che fronteggiano.
La lingua intrappolata tra i denti bianchi per evitarle di urlare. "Impossibile.."riuscì a formulare nella testa.






Ecco qui il decimo scempio..e qui si continua con la serie delle carrambate ... Shika vede Ino..Ino alla fine vede Shika. Oddio sperando di non farli prendere a capelli
Facciamo delle piccole delucidazioni bene :
*Ichigo Daifuku è un dolce tipicamente giapponese e significa letteralmente "grande fortuna" composto da un piccolo mochi (dolce di riso glutinoso) farcito di ripieno dolce, di solito “anko”, pasta di fagioli rossi dolcificata a base di fagioli rossi azuki.. .. la varietà che ho citato è stata inventata negli anni '80 contiene fragola e ripieno dolce, di solito anko in un piccolo mochi rotondo. A volte per il ripieno si usano anche creme dolci.
....ooooookkkkkkk....ora passiamo all'angolo recensioni
 Lily Evans 93:  piegata in due ihihihhi bè se potevo scrivere quello che mi passava della testa su Lee e Gai non bastava un capitolo...sono dell'idea che questa fic è nata in funzione di questa scena..cara mi sa che ti farò aspettare qualche giorno per gli aggiornamenti ho le simulazioni d'esame e un raffreddore carogna... decimo capitolo che ne pensi Giulia???? baciiiiiiiiii ^^

Rikuzza: Oh grazie per i complimenti..tra uno starnuto e l'altro ho aggiornato ihihhihi te gusta questo chappy?? kiss ;)

Finleyna 4 Ever: Ciaooo..Gai e Rock Lee non cambieranno mai e non credo che qualuno voglia cambiarli ahahahah li adoro :D..Fede ecco il capitolo ihihih tutto per te uccidilo di critiche.... bacii

Ramiza: contenta per così poco??? bè sono davvero happy ;)  Neji e TenTen è la coppia da copione !!una delle mie canon preferite..grazie ancora e un bacio anche a te ..

Un saluto a tutti...e buona notte....  
baci,Anna...


I personaggi della storia non mi appartengono.Sono di proprietà di Masashi Kishimoto e vengono da me utilizzati non a scopo di lucro.



  
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