Capitolo 6: Non posso averti qui con me
Kagome si rigirò
dolorante. Le faceva così male muoversi, ma aveva udito il grido di dolore di Inuyasha. Lui era là e lei lo sapeva, e sapeva anche che lo
stavano attaccando. Il suo potere... non aveva ucciso lo youkai?
(Qui si fa riferimento al potere che era scaturito dal corpo di Kagome - vedi capitolo 4 NdT)
Dei, il potere che aveva evocato dal proprio
corpo le squarciava ancora la mente. Quel potere aveva bruciato lo youkai, aveva ustionato la sua carne e lo aveva strappato dal
suolo come un'onda distruttiva. Si era ferita nell’evocare un potere tanto
stupefacente, del quale non pensava neppure di esserne capace.
Ma... non era morto?
Gli occhi di Kagome
iniziarono a mettere a fuoco, mentre lei cercava di alzarsi in ginocchio. Con
le vertigini e sopraffatta dalla nausea, Kagome non
desiderava altro che lasciarsi cadere all'indietro e dormire. Guardandosi
attorno, vide per la prima volta Inuyasha. Era steso
al suolo, immobile, coperto di sangue. Lo youkai era
su di lui, e gli si faceva sempre più vicino.
Fu percorsa dal panico, mentre urlava "Inuyasha, alzati! Corri!"
Inuyasha non si mosse, ma
la sua voce attirò l'attenzione dello youkai. Esso si
girò verso di lei con i suoi freddi occhi demoniaci e sogghignò, mentre si
leccava il sangue sul mento. "Ancora viva...?" la canzonò. "Che
mi ha ferito, lo sai... La tua piccola dimostrazione di energia era potente, ma
non abbastanza per liberarti di me".
Kagome guardò in
perpetuo orrore lo youkai che avanzava ancora di più
verso Inuyasha. "Porrò fine alla sua vita ora.
Non dovrà più soffrire a lungo. E tu non vuoi che lui soffra, vero?"
sibilò.
Kagome ansimò ed
indietreggiò lentamente, terrorizzata. Il suo calcagno urtò contro qualcosa e
ciò la spinse a guardare verso il basso. Si trattava del suo arco e della sua
faretra con le frecce. Era stato Inuyasha a
portarglieli? Kagome rimase confusa per un momento,
prima di guardar fisso lo youkai, afferrare l'arco e
incoccarvi una freccia. "Tu morirai per mano mia, prima che ti lasci
toccarlo ancora!" urlò, tendendo l'arco con tutte le proprie forze.
Il mostro si lanciò verso di lei con un
ringhio e Kagome scoccò la propria freccia. La
freccia si infiammò, circondata da un'energia purpurea, ed andò diritta verso
lo youkai. Con movimenti abili e quasi invisibili, lo
youkai schivò facilmente l'attacco e sogghignò in
direzione di lei, mentre la sbatteva contro un muro di macerie.
Kagome urlò. Era così
veloce! Doveva essere a causa della scheggia della Shikon!
Sì, doveva proprio essere per quello.
"Tu, stupida donna. Il tuo sangue mi ha
reso più forte e il frammento della Shikon che
portavo già addosso mi ha dato abbastanza potere per sopravvivere al tuo primo
attacco. Cosa ti fa pensare che io sia così stupido farmi colpire dalla tua
freccia?" esso guardò con ira il volto di lei: file e file di aghi,
bianchi denti perlacei, brillavano nella sua direzione.
Kagome lottò contro di
lui, ma senza risultato. L'inutile arco nella sua mano sinistra non le era
d'alcun aiuto e sapeva che di lì a poco sarebbe morta. Il mostro sarebbe andato
ad uccidere Inuyasha... Kagome
singhiozzò per la frustrazione, mentre tentava di liberarsi.
Inuyasha socchiuse gli
occhi e sentì le proprie orecchie torcersi spasmodicamente, mentre riprendeva i
sensi. Il suo caldo sangue stava già iniziando a seccarsi sotto di lui, e
gemette mentre tentava di usare Tessaiga per risollevarsi.
Kagome. Kagome. Kagome.
Questo era tutto quello che la sua mente riusciva
a registrare. Lei era ancora lì e quel bastardo di uno youkai
non si stava affatto preoccupando di lui; probabilmente stava cercando di
finire Kagome. Non avrebbe... lasciato che quel
demone lo facesse. Non finché lui era in vita. Non finché lui poteva ancora
tentare e reggersi in piedi.
"Kagome..."
bisbigliò.
Inuyasha lottò per alzarsi
e guardò verso lo youkai, il quale incombeva su un’inerme
Kagome. Così, è
sopravvissuta. Pensò Inuyasha con sollievo. Lei
era viva. Il suo sangue aveva funzionato. Inuyasha
voleva ridere dalla felicità e, allo stesso tempo, ringhiare con disprezzo al
demone che stava ancora cercando di prendersi la sua vita.
"Bastardo..." ringhiò profondamente
Inuyasha nella sua gola. "Tu, demone
indegno!" strillò, brandendo la Tessaiga non
trasformata. "Non... è ancora finita!"
Kagome, da dietro lo youkai, aprì gli occhi e fissò Inuyasha
con uno sguardo sorpreso. "Inuyasha!"
gridò.
Inuyasha si limitò ad
annuire in direzione di lei, per poi rivolgere la sua piena attenzione al
demone. "Liberala. Sono io il tuo primo avversario."
Lo youkai sorrise e
la liberò. "Ho promesso a questa ragazza che avrei reso la tua morte
semplice e pulita. Solo, non sapevo che tu fossi così desideroso di morire
tanto velocemente." Detto ciò, si tuffò verso Inuyasha,
proprio mentre lui usciva dall'orbita dello youkai.
"Sarai tu l'unico a morire!" gridò Inuyasha, mentre sollevava di nuovo Tessaiga,
bloccandolo e tentando di colpire il demone con tutta la propria forza.
Kagome raggiunse il suo
arco. C'era ancora qualcosa che non andava. La Tessaiga
di Inuyasha non si trasformava. C'era di sicuro
qualcosa che non andava e lei ne era spaventata. Più spaventata di quanto lo
fosse mai stata nel poco tempo che aveva trascorso con Inuyasha.
Kagome perlustrò il
terreno in cerca di una freccia che non si fosse frantumata quando era stata
attaccata, o persa nelle macerie. Trovandone una, la mise nell'arco e lo tese. Kagome tentò di focalizzare il suo avversario, ma
inutilmente. Inuyasha e il demone si stavano muovendo
troppo velocemente e avrebbe potuto colpirli entrambi, se non fosse stata attenta.
"Inuyasha"
urlò "Non posso scoccare! Si sta muovendo troppo velocemente!"
Inuyasha si sforzò per
respirare, mentre colpiva ancora forte la coda muscolosa dello youkai. "Solo... tentaci!" Respirò con maggiore
difficoltà. "Per favore... sbrigati!" Inuyasha
grugnì, mentre veniva spinto indietro dallo stupefacente potere del demone.
"Sbrigati!" gridò di nuovo con insistenza.
Inuyasha corse a tutta
velocità verso il demone e usò la propria forza per afferrarlo ed inchiodarlo
sul posto, conficcandogli Tessaiga nella schiena, tra
le squame che la rivestivano. Il mostro urlò dal dolore, ma Inuyasha
cercò di trattenere il proprio appiglio e guardò verso Kagome.
"Ora, Kagome! ORA!"
L'energia naturale dei due era sorprendente e
Kagome ebbe di nuovo le vertigini. Questa era la sua
unica chance, mentre Inuyasha aveva in quel modo
messo il demone con le spalle al muro. Chiudendo gli occhi, Kagome
lasciò volare la freccia, piena dell’energia che vi aveva trasferito, ed essa
prese improvvisamente fuoco con fiamme purpuree.
Il demone emise un ruggito e venne
istantaneamente purificato dalla freccia e ridotto in cenere. Un singolo
luminoso frammento volteggiò nell'aria per un momento, prima di cadere
delicatamente sul cumolo di polvere, là dove era stato lo youkai.
Inuyasha respirò
pesantemente, guardando Kagome con occhi sollevati
mentre lasciava cadere a terra Tessaiga, e crollò
esausto. Il suo sangue stava ancora fuoriuscendo, per essersi mosso tanto
violentemente, e lui gridò, mentre i suoi muscoli venivano assaliti dai crampi
a causa dell’eccessivo sforzo.
Kagome lasciò cadere l’arco
e corse verso di lui. "Stai bene?" chiese.
"Sto bene... Solo, lasciami riprendere
fiato." Inuyasha respirò, mentre chiudeva gli
occhi per riposare.
Kagome lo guardò con
tristezza. "Sei venuto per me."
Inuyasha non rispose.
Tenne gli occhi chiusi e si concentrò per un momento. "Dovevo."
"Perché?" chiese Kagome, mentre si toglieva il fazzoletto dalla tasca ed
iniziava a strofinare via il sangue dalla faccia di lui.
"Che razza di domanda stupida è
questa?" rispose Inuyasha con un leggero
sogghigno. "Sapevo che ti saresti cacciata nei guai. Inoltre, quello
stupido monaco e quel piccolo marmocchio frignone vogliono che tu
ritorni."
Kagome guardò in basso
per un momento. "Sono lieta... che tu mi abbia aiutata Inuyasha,
ma..."
"Ma cosa?" domandò aprendo gli
occhi e guardando il volto triste di lei.
Il suono di sirene in sottofondo distolse
l'attenzione di entrambi. "Che cos'è?" chiese Inuyasha.
"È l'ambulanza e probabilmente la
polizia. Quando lo youkai mi ha attaccata, la gente, presumibilmente,
è corsa a ripararsi. Qualcuno deve averli chiamati." Kagome
raggiunse il petto di Inuyasha e lo aiutò a mettersi
in posizione seduta. "Forza, dobbiamo andarcene di qui prima che loro
arrivino."
Inuyasha la guardò per un
momento, poi si mise in piedi con un grugnito e usò Tessaiga
per bilanciare il proprio peso. "Il frammento" iniziò a dire.
Kagome guardò per un
attimo il frammento che brillava di energia maligna. Abbassandosi, lo raccolse
e, in un istante, la malignità scomparve. "Andiamo" disse Kagome, offrendogli il proprio braccio per aiutarlo ad
arrivare a casa.
Giunta a casa, Kagome
iniziò ad occuparsi silenziosamente delle ferite di Inuyasha.
La sua famiglia era andata a trovare sua zia in città e sarebbe stata via per
tutta la notte.
Inuyasha non riusciva a
pensare a nulla da dire per aiutare a dare il via ad una sorta di
conversazione, e Kagome stessa non sembrava
desiderosa di iniziare alcunché. Lei teneva gli occhi abbassati e non guardava Inuyasha in volto se non per pochi secondi alla volta,
prima di spostarsi per prendere altra garza, acqua ossigenata, o nastro adesivo
(ok, qui sono andata per intuito, visto che "band aids" non so
proprio cosa siano… Si accettano suggerimenti… NdT)
Inuyasha sospirò. Tutto
ciò lo annoiava e non sapeva come superare quella barriera di silenzio creatasi
tra loro. Il sole stava iniziando a tramontare ed Inuyasha
si sentiva ancora stanco. Voleva dormire e rimettersi in salute, ma non prima
di aver parlato a Kagome ed aver messo le cose in
chiaro.
"Kagome"
iniziò.
"Cosa?" chiese lei, mentre gli
fasciava dolcemente il braccio.
"Sei ancora arrabbiata con me?"
Kagome si fermò per un
attimo, ma rifiutò di incontrare gli occhi di lui. "Ho... deciso che ti
avrei lasciato totalmente a lei. Non interferirò con qualunque cosa voi due desideriate
fare d'ora in poi."
Inuyasha sembrò scioccato
per un momento. "Kagome, tu non sei mai stata un
intralcio per me. Soltanto, io... sono molto in debito con Kikyou
dopo l'inferno che lei ha passato. Non riesci a capirlo?"
"Sì, lo capisco. L'ho sempre capito. So
che lei è speciale per te."
"Lo sei anche tu."
"Non tanto quanto lei."
Inuyasha rimase in
silenzio. "Non posso lasciarla a Naraku."
"Lo so."
"Ritornerai indietro con me
allora?"
"No."
Le parole fredde di Kagome
lo colpirono duramente. "Perché no?"
"Te l'ho già detto. Io non posso solo...
sedermi là ed essere con te. Tu non hai per niente bisogno di me e lo sai. Puoi
continuare il tuo viaggio con Kikyou e,
probabilmente, trovare i frammenti molto più velocemente con lei invece che con
me" sussurrò Kagome.
"Questo non è vero" disse Inuyasha mentre tentava di cambiare posizione.
"Non muoverti. Riaprirai le
ferite."
Inuyasha ringhiò.
"Ascolta, donna! Ora non mi importa dei miei dannati tagli! Voglio farti
capire! Inoltre, quello non è vero!"
Kagome gli lanciò uno
sguardo bizzarro. "È una bugia, lo sai che io non posso raccogliere i
frammenti del gioiello velocemente quanto Kikyou."
Inuyasha scosse la testa.
"No, non quello. Volevo dire che non è vero che tu non significhi nulla
per me."
Kagome si fermò per un
momento prima di sentire le lacrime iniziare a riempirle di nuovo gli occhi. Mise
giù le garze e si alzò velocemente, ma Inuyasha le
afferrò il polso, prima che lei potesse andarsene.
"Per favore, lasciami sola..."
pregò Kagome.
"No, dannazione! Non mi stai ancora
capendo!" Inuyasha si alzò, nonostante le sue
condizioni. "Guardami!"
Kagome chiuse gli occhi
e distolse lo sguardo, mentre Inuyasha bloccava nelle
proprie mani le braccia di lei. "No, non posso..." iniziò a dire,
mentre le lacrime cominciavano a cadere liberamente dai suoi occhi.
"Fallo!" disse Inuyasha
con rabbia.
Kagome aprì lentamente
gli occhi... il marrone incontrò l'oro. Gli occhi di lui tenevano quelli di lei
paralizzati in uno sguardo fisso, e lei si sentì incapace di fare alcunché. Si
abbandonò tra le braccia di lui, e tentò di distogliere lo sguardo, ma Inuyasha non la lasciò.
"Io non so perché tu sia così cocciuta e
non riesca a capire che ti voglio là con me, Kagome.
Ho bisogno che tu sia là con me! Quando sei con me, io sono felice e in pace.
Senza di te, non sono in grado di fare nulla. Non lo capisci?!" la scosse
dolcemente per le braccia per enfatizzare la propria opinione.
Kagome lasciò che le
lacrime cadessero liberamente e singhiozzò. "Io... non posso solo stare
accanto a te, Inuyasha." Si sentiva così infame
davanti a lui. Così piena di rammarico e così stupida. Senza preavviso, Inuyasha se la tirò al petto e la strinse in un abbraccio. Kagome era scioccata da questa sua aperta dimostrazione
d'affetto, ma si limitò ad appoggiarsi contro di lui, lasciandosi trasportare
dal suo profumo e dall'odore della menta dei medicinali sulle sue ferite.
"Hai salvato la mia vita oggi" le
parlò dolcemente nell'orecchio. "Ti sono davvero grato per questo."
"Anche tu hai salvato la mia ..."
bisbigliò sul petto di lui, mentre cercava di asciugarsi le lacrime. "Ma Inuyasha... Tessaiga non si è
trasformata."
Inuyasha la abbracciò più
forte. "Lo so. E per questo pensavo di averti persa. Non so cosa avrei
fatto se non mi avessi chiamato. Quasi non pensavo che avrei potuto ancora
alzarmi. Sono... solo molto sollevato."
Kagome singhiozzò. Le
parole di lui la toccarono ad un livello di cui non credeva Inuyasha
capace. Senza pensare, Kagome lo spinse un poco
indietro e portò le proprie labbra ad incontrare quelle di lui per la prima
volta.
Inuyasha la guardò
sbigottito per un momento, prima di sprofondare nel gentile bacio. Fu breve e
delicato e, prima che sapesse esattamente cosa fosse successo, Kagome si ritrasse.
"Inuyasha...
io ti amo, ma non posso sopportare il dolore. Mi dispiace così tanto, ma... Non
posso proprio averti qui con me." Kagome si
ritrasse dolcemente da lui, rivolgendogli un debole sorriso finale, prima di
lanciarsi verso la porta ed andarsene.
Inuyasha rimase là,
stordito, mentre portava le dita alle labbra, ancora calde per il breve
contatto. "Kagome..."
…Continua…
Nota
della Traduttrice: bene, dopo tanta attesa eccovi finalmente il sesto
capitolo. Mi scuso del ritardo ma in questo periodo ho avuto parecchi casini e
non sono riuscita ad approntare la traduzione prima di oggi. Che dite vi piace
questo capitolo? Tenetevi pronti, perché il prossimo sarà quello finale. Alla prossima