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Autore: salf    27/01/2009    2 recensioni
"La prima volta e unica volta che l’aveva visto era quando aveva 13 anni, quel giorno era stato concordato il loro matrimonio." Questa è la prima ficci che posto, fatemi sapere se vi piace.
Genere: Romantico, Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ma cosa sta succedendo? Si chiese Alex mettendosi a sedere sul letto, sentiva molti rumori provenire sia dal cortile del castello che dal corridoio, gente che correva cavalli che nitrivano. Sentì la porta della camera di suo padre che si apriva e sentì i suoi passi veloci nel corridoi, sembrava che borbottasse qualcosa come “a quest’ora ma a quello lì non hanno insegnato le buone maniere.” Senti la voce di Mark chenel cortile dava ordini agli stallieri urlando di trovare posto per i cavalli, dopo circa mezz’ora qualcuno bussò alla sua porta: era Anne. “Alex alzati e vestiti Raphael è arrivato e vuole vederti subito. Sono venuta ad aiutarti. Quel ragazzo non sa cosa siano le buona maniere, tuo padre è furioso”. Alex si alzò e aiutata da Anne si vestì e si pettinò ovviamente vista la fretta della donna non poteva decidere come farsi le trecce o quale vestito mettere cosi si mise il primo vestito che le capito sotto mano: era rosso con una scollatura a v, a lei non piaceva tanto perché il colore non era un dei suoi preferiti, ma non aveva molto tempo. Anne la trascinò per i corridoi mentre finiva di aggiustarsi le trecce e quando arrivò davanti alla sala del trono era rossa in viso per la corsa. La donna si girò verso di lei e le disse: “Non avere paura”, e le diede un bacio sulla guancia. La porta si aprì e lei entrò nella sala: erano state accese solo le torce vicino al trono molto probabilmente a causa dell’ora, era difficile intravedere le persone in fondo alla sala, il gruppetto sembrava formato da cinque persone; suo padre era seduto sul trono e guardava verso un uomo alto con i capelli neri mentre gli altri erano in piedi davanti a loro, da dove si trovava in quel momento non capiva chi fosse Raphael ma vedeva che tra gli uomini in piedi c’era uno che assomigliava molto al ragazzo dei suoi sogni. Il suo battito accelerò finalmente l’attesa era finita. Quando sentirono i passi di Alex che entrava nella sala suo padre e l’uomo vicino a lui alzarono lo sguardo. “Finalmente Alex, non ho detto ad Anne di fare in fretta”. “Certo Padre, mi scuso per il ritardo”, avrebbe anche voluto dire che non si poteva presentare in camicia da notte e spettinata. Gli uomini davanti al trono si fecero da parte per far passare Alex che appena davanti al trono fece un inchino al padre. “Alex ti ho chiamato a quest’ora”, e guardò verso l’uomo accanto a lui, “perché il tuo fidanzato è appena arrivato e pretendeva”, la voce di suo padre era molto contrariata, “ di vederti”. A quel punto l’uomo accanto a lui si diresse verso di lei e l’abbracciò:“Lo so che per te sarà difficile riconoscermi ma sono Raphael” , disse quelle parole all’orecchio come se volesse che solo lei le sentisse. Alex si sentì persa come era possibile che il ragazzino dei suoi sogni fosse quell’uomo . Mentre si avvicinava al trono e quindi alla luce l’aveva visto meglio ed era veramente bello, un po’ sperava che fosse lui il suo promesso sposo ma sapeva già dai suoi sogni che non poteva essere lui. Era ancora più alto e gli occhi ancora più neri, i capelli ora li portava corti mentre nei suoi sogni erano ancora lunghi come quelli di un ragazzo. Mentre lasciava il suo corpo si diresse verso i tre uomini in piedi dietro di loro e iniziò le presentazioni: “Ti vorrei presentare Ephram, Jules e Martin, sono miei amici e compagni di viaggi, siamo venuti a prenderti”. “Come ti ho gia detto Raphael mia figlia non andrà via di qui se non dopo il matrimonio, che capirai non può essere celebrato questa notte. Ti aspettavamo solo tra qualche giorno e il nostro cappellano è in missione nei territori vicino per delle cerimonie…” “Non capisco il problema Jules è un druido e ha il potere di celebrare il matrimonio e credo che basti questo, la festa e tutto il resto la faremo al nostro arrivo ad Andolfe, quindi come vedi non ci sono problemi”. Il tono di voce dell’uomo era molto deciso “Ma non puoi arrivare qui durante la notte e pretendere un matrimonio cosi su due piedi penseranno che abbiamo qualcosa da nascondere”. “Carissimo re Millian purtroppo non ho tempo di pensare a quello che la gente penserà del nostro matrimonio, ho aspettato 5 anni come mi è stato chiesto, questi sono scaduti ieri quindi è mio diritto sposare Alexandra”. “Alex” , suo padre e l’uomo si girarono a guardarla fino ad allora si erano dimenticati di lei “Mi chiamano tutti Alex, nessuno mi ha mai chiamato Alexandra. Per quanto riguarda il matrimonio, padre si potrebbe fare comunque la celebrazione se il signore ha così tanta premura e domani fare il banchetto per festeggiare. Sempre che voi siate d‘accordo” e abbasso leggermente la testa come voler fare un altro inchino. “Per me potrebbe andare così dopodomani possiamo ripartire.”. disse Raphael guardando la donna accanto a lui. Re Millian si alzò dal trono e si avvicinò ad Alex la prese tra le braccia e disse: “Se per te va bene bambina mia, andrà bene anche per me”, Alex lo guardò per qualche istante e fece di si con la testa, non riusciva a parlare gli occhi di suo padre erano pieni di tristezza, sembrava quasi che gli chiedessero di rinunciare di dire di no, ma ormai le cose erano state decide 5 anni fa e né lei e né lui avrebbero potuto cambiarle. “Va bene, vai a prepararti. Rapahel penso che vorrai lavarti e prepararti, chiederò a Mark ti portarvi agli alloggiamenti dei soldati e cosi farà vedere dove dormiranno i tuoi compagni”. Nella sua stanza Alex si preparava i capelli erano ormai legati e aggiunse solo qualche fiore mentre vicino a lei Layla piangeva come una fontana. “Mi dispiace che tu vada via così in fretta, credevo che saresti rimasta ancora qualche mese almeno fino alla primavera non credevo che quel zoticone ti portasse via cosi presto”. “Smettila Layla , lo sapevamo che prima o poi sarebbe successo, risparmia qualche lacrima per la cerimonia. Comunque su una cosa hai ragione: quel Raphael è uno zoticone”, disse Anne con tono di voce più contrariato possibile, odiava quell’uomo per il semplice motivo che l’aveva costretta ad alzarsi nel cuore della notte. “Aiutatemi con il vestito voi due”, disse Alex, non aveva bisogno di molti abbellimenti visto che la sala del trono non sarebbe stata piena e molto illuminata. Era contenta che ragazzo dei sogni non era l’uomo che stava per sposare, era molto meglio. Qualche volta nei suoi sogni il ragazzo l’abbracciava ma non come questa sera, sentì un brivido mentre le braccia di Raphael erano intorno a lei, e mentre mormorava quelle parole all’orecchio i brividi divennero molti di più, fu un dolore atroce quando lui si allontanò da lei. Quando capì che voleva che il matrimonio fosse celebrato subito il suo cuore ebbe un sussultò, era felice che avesse fretta, anche lei ora l’aveva visto voleva abbreviare la sua sofferenza. “ Sono pronta”, disse guardandosi allo specchio i suoi capelli color oro erano illuminati dalle torce e sembravano ancora più dorati, si diressero verso la porta e uscirono nel corridoio. Le tre donne si diressero verso la sala del trono tenendosi per mano, appena giunte davanti alla porta trovarono il padre di Alex ad aspettarle; “ Figlia mia, prima che tu entrassi volevo donarti una cosa” , si avvicino a lei e le porse una collana di perle rosa, “era di tua madre, la notte in cui è morta mi chiese di darla a te il giorno delle tue nozze, quindi è tua” mentre finiva di dire queste parole l’aiutò a mettere la collana, e poi aprì la porta. Entrarono nella sala in processione: il padre di Alex a braccetto con Layla, Alex e dopo di lei Anne. Jules era a metà corridoio e fermò il corteo. “ Accompagnerò io la sposa, voi andate avanti” , il padre la guardò e si diresse verso il trono con la moglie e Anne. Jules prese la mano di Alex e pronunciò alcune parole incomprensibili e poi la guardò negli occhi, sembrava un’altra persona: anche la voce era diversa. “Vieni Figlia è ora che tu segua la tua vera natura di donna” mentre si avvicinavano al trono l’uomo continuava a parlare una lingua sconosciuta, ad un certo punto Alex ebbe l’impressione che fosse in trance, aveva paura che Jules crollasse da un momento all’altro. “ Eccomi padre”, Raphael si avvicinò a loro come se stesse rispondendo a una qualche domanda, Jules lasciò la mano della donna e si diresse verso una finestra e scostò il pesante tendone che proteggeva la sala dal freddo, la luna illuminò la stanza mentre le torce si spegnevano, anche l’aria si raffreddò. Alex ebbe un brivido. “Solo la luna può benedire quest’unione: due dei suoi figli prediletti oggi uniranno il loro destino. La madre ha voluto così. Tu, Alexandra, questa notte diventerai regina…”, per un attimo l’uomo restò in silenzio, “ molti avranno paura di te e vorrano la tua morte, ma Raphael è nato con il solo scopo di protteggerti. Non avere paura” si avvicino a lei e le diede un baciò sulle labbra poi si girò verso Raphael, “ora questa Donna è donna, dea e Regina, fai del male a lei e fare male alla dea che ti ha donato la vita, alla donna che ti ama e alla Regina a cui sei fedele. Baciala” Rapahel la brese tra sue braccia e la baciò, il bacio era leggero, dolce non come quelli di Mark, un po’ dispiaceva ad Alex che suo marito non fosse passionale, ma avrebbe avuto tempo per convincerlo a baciarla con più passione Poi Jules si girò verso il padre di Alex “ Tu hai voluto nasconderla ma noi l’abbiamo trovata. Pagherai per aver voluto negare la sua natura” e cadde a terra svenuto. Il padre di Alex guardava l’uomo per terra con gli occhi sbarrati: in un attimo la finestra fu chiusa e le torce riaccese. Millian si alzò e uscì dalla sala del trono. “Credo che sia meglio andare a dormire, disse Raphael, la cerimonia è conclusa, vieni moglie”, e fischiò in un attimo un grosso cane si avvicinò a loro due e li seguì lungo il corridoio. Quando arrivarono in camera Alex aprì la porta ed entrò mentre l’uomo resto per un attimo in corridoi come se aspettasse qualcosa: “vuoi un invito?” Chiese Alex ma lui non disse niente come se ascoltasse qualche rumore, a lei non sembrava niente di anormale era il solito silenzio del castello; ad un certo punto il cane inziò a ringhiare. “Calma Shy” “Saranno le cuoche che preparano il pranzo di domani, di la si accede alle cucine”. “Si, forse hai ragione tu”. Il tono dubbioso di Raphael offese non poco Alex, era proprio un bell’ inizio sapere che suo marito non si fidava di lei. “Scusa se sono nervoso ma non mi aspettavo un viaggio cosi lungo per raggiungerti e ho avuto l’impressione che alcuni uomini di tuo padre non erano molto contenti del nostro arrivo e la stanchezza fa brutti scherzi”, mentre diceva queste ultime parole entro nella stanza, si avvicino al camino e aggiunse della legna, e poi si girò verso di lei. “Devo scusarmi anche per la fretta ma dobbiamo partire al piu presto: lo so che un matrimonio cosi…come dire…” “Di fretta”, lo aiutò Alex “Si di fretta non è proprio nel programma di ogni donna ma per le feste avremo tempo piu avanti, ti devo prima accompagnare a Linden e poi devo proseguire per Madon prima che inizi la neve. Ti prometto che la prossima primavera faremo una grandissima festa, e mi farò perdonare”. Disse queste ultime parole con un sorriso malizioso, Alex arrossì a quelle parole e a quel sorriso, si girò e iniziò a prepararsi per il resto della notte. “Devo chiamare Anne per aiutarmi a slacciare il vestito”, e si diresse verso la porta. “Non ti preoccupare ti aiuto io se per te non è un problema”. Alex scosse la testa e si girò in modo che lui l’aiutasse con i bottoni dietro, il suo cuore batteva forte era la prima volta che un uomo la toccava in quel modo, Mark ci aveva anche provato ma lei era sempre riuscita a tenerlo lontano, ora non aveva piu scuse e si preparava per la prima notte con suo marito. Raphael sbottonava il vestito e pensava che quella ragazza era veramente nervosa anche se questa sua agitazione era molto eccitante, purtroppo aveva fatto una promessa. Arrivò all’ultimo bottone e il vestito cadde a terra: la schiena di Alex era bellissima, a Raphael mancava il respirò e senza pensare disse: “sono stato davvero molto fortunato”. Alex dopo queste parole era ormai di un colore rosso vivo, “vado a prendere la camicia da notte” disse in modo da allontare dalla sua pelle le dita di Raphael “Certo” mormorò lui. Raphael si avvicinò al letto e si tolse i pantaloni, il gilet e la camicia e si mise sotto le coperte in attesa di Alex, “Tu Shy non pensare di venire a dormire sul letto, siamo gia in due e non abbiamo bisogno del terzo incomodo”, Shy si allontanò dal letto e si buttò davanti al camino. Alex si mise sotto le coperte non sapendo cosa fare e un po tremava dalla paura. “Alex hai freddo?” Chiede Raphael guardando la donna tremare accanto a lui, “tremi come una foglia e si mosse verso di lei. “Ti scaldo io”; per fortuna quando Alex si era messa a letto aveva spento l’unica torcia rimasta accesa e così Raphael non poteva vedere il suo viso perché era ancora piu rosso ripetto a prima. Raphael l’abbracciò, “non avere paura di me se è quello che ti fa tremare non ti farò nulla questa notte, ho fatto una promessa e poi tu non sei pronta”. “Ma domani mattina verrano a controllare…” Alex provò a controbbattere visto che non capiva cosa voleva dire Raphael. “Ci penseremo domani ora dormi”.
  
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