Taisuke non è tipo da preoccuparsi delle
piccole cose: quando ai tempi del liceo, che non sono nemmeno così lontani poi,
gli hanno chiesto quale sia il suo tipo ideale ha risposto che non c’era mai
stato un vero e proprio tipo. Crede fermamente che nei rapporti con le persone
quel che conta davvero sia l’alchimia, ciò che si forma insieme conoscendosi.
Certo ci sono sempre state cose che non ha mai cercato negli altri, nemmeno in
amicizia, ma è una mente semplice.
Semplice abbastanza da essere quello dei due ad aver preso meglio il
riscoprirsi omosessuale e attratto da uno dei suoi compagni di squadra. Lo
stesso non si può dire di Miyaji in effetti, tanto che a un certo punto Taisuke ha creduto non ci fosse niente da cominciare ma
tutto da finire; nemmeno l’amicizia e il buon rapporto tra compagni di squadra
li avrebbe salvati.
Invece, per dinamiche che a volte continuano a sfuggirgli visto che Miyaji non
ama affrontare l’argomento, la loro relazione va avanti da mesi. Ed è qui che
inizia la prima, vera preoccupazione di Taisuke; non
ha mai pensato troppo alle dimensioni, e non che Miyaji abbia molti termini di
paragone a parte se stesso, ma… potrebbe portare a
situazioni davvero imbarazzanti per la loro prima volta. Una cosa che Ootsubo vorrebbe davvero evitare. È convinto che se
dovessero fermarsi una volta, non sarebbero mai più in grado di fare il grande
passo.
«Kiyoshi…» mormora mentre le mani di Miyaji si fanno
spazio sotto la sua maglietta, accarezzandogli il torace e scendendo verso il
bordo dei pantaloni. Non si aspetta da lui una qualsivoglia dimostrazione di
esperienza e forse questo lo coglie impreparato quando la bocca del suo
compagno scende giù per il collo mentre le mani iniziano a sbottonargli i
pantaloni come se fosse naturale o un gesto compiuto quotidianamente (sugli
altri, non su se stesso).
«Non mi distrarre.» ribatte a mezza bocca l’altro, tirando verso il basso i pantaloni
in un invito silenzioso per Taisuke ad aiutarlo a
spogliarlo. Sente che insieme a quelli le dita hanno arpionato anche il bordo
dei boxer e deglutisce.
Miyaji tira giù gli indumenti e resta in silenzio. L’espressione che assume, un
po’ contrita e un po’ qualcosa di intellegibile per Ootsubo,
suggerisce a quest’ultimo una sorpresa di fondo da parte del suo amante. Beh,
gli basta abbassare lo sguardo per capire: non c’è dubbio, a colpo d’occhio,
che Miyaji abbia una presenza più importante
della sua. Niente di esagerato o inverosimile, ma al tempo stesso si nota a
colpo d’occhio. Miyaji abbandona i suoi indumenti e porta una mano a sistemare
una ciocca di capelli dietro l’orecchio (sexy,
è il pensiero che formula Taisuke) e gli sorride, una
sorta di ghigno divertito che Ootsubo ha sempre visto
sul suo viso quando Kiyoshi aveva tutte le intenzioni di farla pagare alle
matricole per qualcosa.
«Oh, beh» pronuncia Miyaji leccandosi le labbra «vedremo di farlo germogliare.»
Evidentemente una delle cose che non ha mai saputo di Kiyoshi è che si fosse
informato sul dirty talk.
E che non fa proprio per lui.
Credo fermamente nell’headcanon per cui non esistano solo
uomini superdotati e che il dirty talk di Miyaji
faccia davvero schifo.