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Autore: _Nancy_    04/08/2015    1 recensioni
[Tratto dal terzo capitolo]
Molly Weasley, con un asciugamano tra le mani e l’espressione preoccupata sul volto, si appresta a ricoprire il figlio di cibo e pozioni.
-Ron, è tutto apposto. Sono andati via, sei al sicuro.-
-RAGNI! RAGNI! RAGNI!- Urla, ancora una volta.
-Ronald, non hai bisogno di … non avere paura.- Gli passa un braccio attorno alle spalle, mentre avvicina il piatto di zuppa calda davanti al ragazzo rosso. –Devi mangiare.- Riempie il cucchiaio, portandolo alla sua bocca. –E’ buonissimo, devi solo provare.-
Annuisce, appena. E manda giù il primo boccone, sotto lo sguardo di tutti i presenti.
-Questo scherzo è stato … epico!- Ridacchia, afferrando il braccio del fratello. –Come diavolo l’hai ideato?-
Genere: Comico, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Grattastinchi, Hermione Granger, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: Angelina/George, Fred Weasley/Hermione Granger
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Grimmauld Place è in subbuglio.
Molly Weasley, con un asciugamano tra le mani e l’espressione preoccupata sul volto, si appresta a ricoprire il figlio di cibo e pozioni.
-Ron, è tutto apposto. Sono andati via, sei al sicuro.-
-RAGNI! RAGNI! RAGNI!- Urla, ancora una volta.
-Ronald, non hai bisogno di … non avere paura.- Gli passa un braccio attorno alle spalle, mentre avvicina il piatto di zuppa calda davanti al ragazzo rosso. –Devi mangiare.- Riempie il cucchiaio, portandolo alla sua bocca. –E’ buonissimo, devi solo provare.-
Annuisce, appena. E manda giù il primo boccone, sotto lo sguardo di tutti i presenti.
-Questo scherzo è stato … epico!- La piccola di casa Weasley, ridacchia, afferrando il braccio del fratello. –Come diavolo l’hai ideato?-
-L’aiuto di Sirius è servito!- Ride, osservando Ron accettare un’altra cucchiaiata di zuppa, aiutato da Hermione.
-Ci siete andati pesante! La mia gamba ne risente!- Sussurra, appoggiato alla parete. –Dov’è finito quel cane?-
-Non chiamarmi cane, Lunastorta.- Marca l’ultima parola, aggregandosi.
-Fred e George, sareste così gentili da spiegarmi?- Alza un sopracciglio, la madre dei due, facendo qualche passo nella loro direzione. –Vostro fratello poteva sentirsi male per colpa vostra!-
-Ma io non centro niente!- Prova a giustificarsi, Fred. –Lo giuro, stavo scendendo per fare colazione quando ho incrociato Hermione e … -
-Non mi interessa! Stavi per prendertela pure con quella povera ragazza!- Sbotta, senza voltare lo sguardo su Hermione, che cerca di nascondersi dietro Ron. –Punizione! Arthur?-
-Ritengo che … - Un’occhiata ai figli, che lo supplicano mimando qualcosa con le labbra. –Potremmo obbligarli a pulire gli armadi pieni di Doxy e a studiare per l’anno a venire.-
-Arthur, sono meravigliata!- Lo abbraccia, lasciandogli un tenero bacio sulla guancia. –Allora, scegliete. Studio o Doxy.-
-Doxy!- George, saltella sul posto.
-Grazie mille, gemello brutto.- Sbuffa, incrociando le braccia. –Cosa dovrò fare?-
-Ti aiuterà Hermione, lei si che ti metterà in riga.- Le sorride. –Potresti farmi questo enorme favore?-
-Dovrei studiare anche io.- Deglutisce, smettendo di imboccare Ron. –E rispondere ad alcune lettere arretrate.-
-Come quella di Krum?- Fred, tenta di metterla in imbarazzo, con gran successo. –Se vuoi, tu mi aiuti con la punizione e io con le lettere.-
-Puoi risparmiartelo.- Denti stretti e occhiataccia al ragazzo. –Nove e mezza, domani.-
-Non pensi che sia tardi?-
-Del mattino.- Afferma, più sicura di sé. –E porta i libri, ti serviranno.-
-Hermione, dimmi che scherzi!-
Una risata da parte di Ginny, che è già pronta ad aprire un pacchetto di Api Frizzole.
***
Passa lo strofinaccio sul vecchio mobile, cercando di non starnutire una terza volta.
Sente pizzicare il naso, proprio nel momento in cui Fred entra tranquillamente. Nota lo sguardo teso, il passo lento, e le mani infilate nei pantaloni leggeri che indossa.
-Sei venuto ad aiutarmi?- Sorride, e stavolta gli sfugge uno starnuto, molto potente. –Se mi ammalo per colpa di tutta questa polvere, voglio vedere come mi farà partire per Hogwarts la mamma!-
Nessuna risposta.
-Sei arrabbiato, per caso?- Cantilena, e bagna lo strofinaccio. –Sai benissimo che non sono stato io.-
-Sei sicuro? Perché Ginny si è sfatta sfuggire qualcosina.- Lo raggiunge, guardando l’armadio accanto, che si muove in continuazione. –Ci sono dei Doxy, immagino.-
-Si, me ne occupo alla fine. Userò la bacchetta. Ah, no. Non posso, è vero.- Un respiro profondo. –La mamma me l’ha confiscata.-
-A me, no.- La tira fuori, mostrandola in tutto il suo splendore. –Credo che sia arrivata l’ora di smettere di viziare Ginny, e occuparti del tuo amato gemello. Ti sei divertito a vedermi con la Granger addosso, eh?-
-Diciamo, che non è cosa di tutti i giorni.- Ride, strofinando a fondo. –Hai già ideato cosa fare per scampare alle sue lezioni private? Sempre che tu non le renda più private e intime.-
-Può darsi.- Un lieve tocco, quando le piccole creature magiche si disperdono nella stanza. –Buon lavoro.-
-Fred! Non puoi fare sul serio!- Scaccia via uno degli esseri, attento a non farsi mordere. –FRED!-
La porta si richiude dietro le sue spalle.
***
Gira la maniglia, cauto e con lentezza, cercando di non attirare l’attenzione su di sé.
Si siede sul letto, notando che il grande amico di una vita, è intento a scrivere una lunga lettera.
-Non lo farò.-
-Oh, invece si! Ginny conta su di noi! E pure George! Ti ricordi quello che abbiamo detto?- Scuote la testa, lasciandolo la pergamena sulla scrivania. - … “Nessuno infrangerà il patto, o ne ripagherà le conseguenze”.-
-Preferisco ripagarne le conseguenze, che andare avanti in questo modo! Sono dei ragazzini, chi siamo noi per decidere che devono stare insieme?-
-Siamo i loro … salvatori!- Afferma, convinto delle sue stesse parole. –Non influirà su di te, è una promessa.-
-Come quella volta che hai venduto il fantastico Boccino D’oro di James?-
-Oh, non pescare fatti del passato, e diamoci da fare nel presente!-
***
Si sdraia sul letto, socchiudendo gli occhi.
Stanca, distrutta e priva di forze per cominciare a studiare.
Accarezza le lenzuola bianche e bollenti, sotto le sue piccole mani.
Passa la mano sulla fronte, bagnata di sudore.
Ha bisogno di fare una doccia, fredda!
Prende i primi asciugamani disponibili e puliti, dei vestiti leggeri e si dirige in bagno.
Chiude la porta, a chiave. In caso, di avere visite inaspettate come la presenza di Fred. Appoggia la roba a bordo del lavandino, e dopo essersi spogliata, e aver controllato per la quarta volta, entra in vasca.
Si tiene ai lati, stando attenta a non far scivolare i capelli nell’acqua. Gioca con alcune bolle di sapone, proprio come faceva da bambina, mentre un lieve torpore la rilassa.
-Hermione! Proprio te cercavo!- Apre e richiude, sedendosi sul bordo della vasca.
-Potrei avere un po’ di privacy?!- Si copre più che può. –Fammi uscire almeno!- La scaccia via, mettendosi il primo accappatoi che trova, e raccogliendo i capelli in un asciugamano piccolo. –Che c’è di tanto importante da farmi interrompere il mio attimo di quiete?-
-Cosa farai studiare a Fred?- Ridacchia, estasiata. –Perché io volevo suggerirti alcune cose, per non trovarti impreparata!-
-Non devi darmi nessun consiglio.- Stringe la cordicella che tiene chiuso l’accappatoio. –Fred non può competere con la mia … con me!-
-Sapevi l’anno scorso, dopo aver portato Angelina al Ballo del Ceppo, lei gli ha dato ripetizioni?- La segue, attenta a non inciampare nei propri passi. –Inoltre, successivamente si sono messi insieme, e da quello che lei ha raccontato, Fred era proprio bravo ad ascoltare le sue lezioni.-
-Dovrebbe interessarmi?- Stringe le labbra, quando un rumore la fa sobbalzare. –Cos’è stato?-
-E io cosa ne so? Sono qui con te!- Mette le mani sui fianchi, proprio come mamma Weasley. –Quindi, dicevo … -
-Ginny, perché la informi? Vedrà con i suoi occhi, domani.- Ghigna, guardandola dall’alto al basso. –Granger, copriti, si vede tutto. Ah, ti vestirai con il pigiama di mia sorella o metterai quei deliziosi pantaloncini verdi che hai? Io sono indeciso, magari, senza maglia sono più allettante, no?-
-Sparisci!- Lancia la prima cosa che trova, costringendolo a scappare.
-Fred è proprio … un bel ragazzo! Se non fosse mio fratello, credo che avrei scelto lui al posto di Harry.- Ride, e si siede a bordo del letto, mentre con una mano apre il baule ed estrae un pacchetto di Api Frizzole.
-Mi spieghi perché sei piena di dolci? Molly e Arthur sono stati generosi per la promozione o le hai rubate a Ronald?-
-Come?- Morde la prima caramella, guardandola. –No, semplice ho fatto degli scambi.- Ridacchia, tirando fuori altri pacchetti, tra cui della Gelatine tutti i gusti + 1.
-Mi sembra strano. Hai regalato a George una nuova scopa?-
-Mm, no.- Sembra sovrappensiero. –Ho saputo guadagnarmi ciò che mi spettava.-
-MAMMA! UN DOXY MI HA MORSO!- Urla una voce, che passa per il corridoio, superando la camera delle due. –MAMMA! POTREI MORIRE DISSANGUATO!- Cade a terra, strisciando verso di loro. –AIUTATEMI!-
-E come? Noi non abbiamo l’antidoto!-
-SIRIUS! SIRIUS! SIRIUS!-
Il riccioluto uomo corre, scontrandosi con il povero ragazzo riversato sul pavimento freddo. Lo osserva, con un lieve accenno di sorriso nell’espressione finta preoccupata.
-Te l’ha fatta pagare, eh! Fred è un vero burlo!-
-Perché Fred deve essere in mezzo?- Sbotta, prendendo una pergamena nuova, per iniziare a scrivere la lettera ai genitori, che attendono notizie da due settimane. –Potresti portare George lontano? Ci stai disturbando.-
-Andiamo, prima che debba fare a meno di una mente così geniale!- Lo afferra per un braccio, mettendo una mano sul fianco, in modo da reggerlo. –Mi servirebbe aiuto!-
-Io sono occupata.- Indica l’amica, intenta a dare attenzione ad altro, piuttosto che ai tre. –Prediti cura di lui.- Torna a mangiare, tenendola d’occhio.
-Sei insensibile!- Piagnucola, guardando con orrore i grandi morsi che ha sulle braccia e sul collo. –Non ha nessuna parola di conforto per il tuo adorato fratello? Queste potrebbero essere le mie ultime parole!-
Scuote la testa, notando con stupore, che Hermione è seduta e concentrata a scrivere sulla pergamena.
-Remus, finalmente!- Stringe George, passando una parte del peso nella mani del compagno, che cerca di portarlo in camera del malcapitato.
 -Stavo facendo quello che mi hai chiesto!- Ribatte, un po’ offeso dal comportamento nei suoi confronti. –Non è stato facile, Molly passava lì proprio in quel momento!-
-Ci credo, oggi doveva lavare i panni sporchi!- Incita il rosso a fare qualche passo, continuando a discutere. –Senti, spero che tu sia riuscito a fare tutto alla perfezione, o siamo fregati. Non vedi come è ridotto George?-
-Fred è perfido, ma ama vedermi in difficoltà.- Si sforza di ridere, quando entra in camera. –FRED!-
-Ho sentito delle urla, credevo che fossi più furbo.- Ride, aiutandola a sdraiarsi sul letto. –E non sono perfido.- Tira fuori l’antidoto, sotto le occhiate stranite dei due uomini. –Perché non mi dici cosa stai escogitando?-
-Perché non facciamo una scommessa?- Si mette sui gomiti, riprendendosi lentamente.
-Quello che sta scommettendo da troppo tempo, sei tu.- 
  
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