Anime & Manga > Pokemon
Segui la storia  |       
Autore: Justice Gundam    04/08/2015    3 recensioni
Reborn, un continente sconosciuto, dove smog nero e piogge acide rovinano ancora di più gli edifici fatiscenti che costeggiano le strade della capitale Reborn City. Intere città ridotte in rovina, Pokemon in fuga, e dietro le scene, un'organizzazione che tira i fili per i propri terribili scopi. Questo mondo ha bisogno di eroi... e sarà qui che, mentre Ash e Misty affrontano il loro viaggio attraverso Unima, accadimenti misteriosi porteranno Vera, Drew, Max ed Hitomi, in una corsa contro il tempo per fermare il Team Meteora e riportare un raggio di luce agli abitanti di quel mondo crudele. (Contestshipping)
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Drew, Max, Nuovo personaggio, Vera | Coppie: Drew/Vera
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Anime
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Pokemon: A World Reborn
Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam
 
----------
 
Capitolo 12 - Una minaccia rimossa
 
"Attenti! Cercate di evitare quei tentacoli!" esclamò Vera, osservando con allarme le liane che PULSE-Tangrowth stava facendo spuntare direttamente dal terreno, e che cercavano di avvinghiare Blaziken e il resto dei loro Pokemon. Con un grugnito d'allarme, il Bagon di Heather saltò all'indietro, schivando per un soffio un gruppo di liane che lo stavano prendendo di mira da varie direzioni... poi, quando Heather gli fece un cenno, il draghetto prese fiato e scagliò un attacco Braciere: dalle sue fauci uscì una piccola palla di fuoco che colpì i tentacoli fibrosi, e questi ultimi si ritirarono nel terreno, contorcendosi come serpenti. PULSE-Tangrowth si ritirò, il suo unico occhio che brillava con fare inferocito, e un ruggito acuto e penetrante risuonò nella foresta, malgrado il Pokemon mutante non sembrasse avere una bocca.
 
"Ci vorrà ben altro che questi colpetti per fermare un Pokemon mutato dal PULSE..." affermò Taka. "Presto, Chatot, colpiscilo con il tuo attacco Schiamazzo!"
 
"Blaziken, usa Calciardente!" esclamò Vera. Il Pokemon simile ad un pappagallo si stabilizzò in aria, aprì il becco, e scagliò una raffica di dirompenti onde sonore che colpirono in pieno PULSE-Tangrowth. Il Blaziken di Vera attaccò subito dopo, sollevando la ganba sinistra avvolta da lingue di fuoco scarlatte per poi sferrare un poderoso calcio circolare a quella che poteva essere la zona ventrale di quel caotico groviglio di liane! La tattica sembrò funzionare, e il Pokemon mutante, con un altra esclamazione rabbiosa, continuò ad indietreggiare. Ma ancora una volta, la creatura si dimostrò tenace: riuscì a restare in piedi, e stridette rabbiosamente prima di estendere le sue liane e spruzzare da esse dei getti di acido verdognolo, che si dispersero tutt'attorno e colpirono Blaziken e Chatot! Entrambi i Pokemon volatili si misero in guardia, stringendo i denti per il dolore quando il liquido urticante li colpì. PULSE-Tangrowth cercò di continuare l'attacco, ma era stato paralizzato poco prima dal Masquerain di Drew, e non riuscì a muoversi abbastanza rapidamente da reagire quando quest'ultimo e il resto dei Pokemon del gruppo di Vera scagliarono un attacco in perfetta sincronia!
 
"Bagon, continua così! Attacca con Ira di Drago!" esclamò la piccola Heather, ben sapendo che per quanto robusto potesse essere l'avversario, non c'era difesa che potesse opporre a quel particolare attacco. Il draghetto spalancò di nuovo la bocca e scagliò un vortice di fiamme bluastre verso PULSE-Tangrowth, colpendo il terreno vicino a lui e facendo sollevare una colonna di luce azzurra tutt'attorno a lui! La creatura si agitò convulsamente, uscendo dalla colonna di energia solo per ritrovarsi sotto attacco da parte del Masquerain di Drew e della Beedrill di Shelly!
 
"Masquerain, usa Aerasoio!" ordinò il ragazzo dai capelli verdi.
 
"Beedrill... per f-favore, attacca con Aeroassalto!" fu l'ordine, dato con voce un po' incerta, dalla piccola esperta di Pokemon Coleottero. Il Pokemon Occhi sbattè le ali con decisione, creando una folata di vento che prese la forma di una S di luce azzurra che volò verso PULSE-Tangrowth e lo centrò in pieno! La Beedrill di Shelly eseguì una spettacolare cabrata, sollevandosi sopra l'avversario e poi scendendo di colpo! Un abile fendente sferrato con entrambi i pungiglioni sulle braccia centrò il Tangrowth mutante, il cui unico occhio si spalancò, luccicando di furia incontrollabile! Lo Emolga di Julia scagliò un attacco Raggioscossa, che non fece molto al mostro, ma riuscì comunque a distrarlo quel tanto che bastava al Nidoking di Cain per mettere a segno un attacco a sua volta. 
 
"Sembra che lo stiamo mettendo alle corde!" esclamò Cain. "Adesso usa Movimento Sismico, Nidoking!"
 
"King!" esclamò il Pokemon Veleno/Terra, per poi abbassare la testa e scagliarsi con tutte le sue forze contro PULSE-Tangrowth, cercando come poteva di ignorare le liane che lo frustavano da ogni direzione! Nonostante i colpi presi, il Nidoking di Cain riuscì a raggiungere PULSE-Tangrowth e lo afferrò, per poi sollevarlo di peso con un grugnito feroce! Il Pokemon mutato dal PULSE ringhiò e cercò di frustare Nidoking con le sue lunghe braccia, ma Nidoking tenne duro e cominciò a girare su sè stesso, facendo volteggiare PULSE-Tangrowth assieme a lui! Nidoking continuò a girare per qualche istante, accumulando sempre più potenza... e infine, spiccò un salto altissimo, e scagliò PULSE-Tangrowth contro il terreno, facendolo sbattere a terra con un boato spaventoso e con abbastanza forza da provocare un piccolo terremoto! 
 
"Bel colpo!" esclamò Taka. "Non mi stupisce che la mia organizzazione abbia avuto tante difficoltà contro voi della resistenza! Siete tutti in gamba, anche voi due bambine!" Strizzò un occhio in direzione di Shelly ed Heather, e la piccola allenatrice dai capelli fucsia fece un verso irritato e voltò la testa dall'altra parte.
 
"G-grazie..." mormorò Shelly ingenuamente.
 
"Shelly!" la rimproverò aspramente Heather. "Quel tizio è il nemico! Non farti lodare da lui!"
 
PULSE-Tangrowth, tuttavia, non era ancora sconfitto. Il Movimento Sismico di Nidoking lo aveva letteralmente piantato in un piccolo fossato... ma aveva ancora abbastanza energia da rimettersi in piedi e continuare ad avanzare, lento ma implacabile, verso il gruppo di Pokemon di Vera e dei suoi compagni! Il mostruoso mutante lanciò un altro spaventoso ruggito... e le liane avvinghiate che costituivano il suo corpo si mossero e formarono un grosso tentacolo che si dipartì dal corpo del mostro e volteggiò pericolosamente verso il gruppo!
 
"Attenti! E' un attacco Vigorcolpo!" li avvertì Taka.
 
PULSE-Tangrowth mosse la sua enorme frusta di liane e sferrò un colpo tremendo che spazzò l'area attorno a lui e colpì tutti i Pokemon che lo circondavano, sparpagliandoli come se fossero stati dei giocattoli! Il Bagon di Heather e il Nidoking di Cain finirono a terra storditi, con gli occhi trasformati in spirali... mentre il resto, pur resistendo al temibile attacco, si ritrovarono sparpagliati e doloranti, e PULSE-Tangrowth sollevò nuovamente il tentacolo per colpire un'altra volta!
 
"Oh, no! Bagon!" esclamò Heather. "Maledizione, ma quanto è potente quel Pokemon?"
 
"Non ho mai visto niente del genere... è davvero una gran fregatura!" commentò Julia, il cui Emolga si stava rialzando in quel momento, scuotendo la testa infastidito. "Emolga, cerca di usare Doppioteam per sfuggirgli! Forza, ragazzi, dobbiamo tenere quella cosa sotto pressione!" 
 
"Temo che non sarà facile... adesso, poi, temo di non potervi aiutare..." affermò Cain, richiamando il suo Nidoking sconfitto. 
 
Vera annuì. "Non importa, ce la possiamo fare ugualmente..." disse. "Forza, Blaziken, sembra che ormai quel Pokemon sia alle strette... anche se non credo di aver mai visto un Pokemon reggere a così tanti attacchi!"
 
"Blaziken..." esclamò il Pokemon Fuoco/Lotta, rimettendosi in guardia malgrado cominciasse anche lui a sentire la stanchezza. Squadrando PULSE-Tangrowth nell'unico occhio, lo starter di Vera cercò di fare un rapido calcolo di quando il mostro avrebbe sferrato il suo prossimo attacco Vigorcolpo, in modo da prepararsi a saltare al momento giusto.
 
Drew annuì tra sè. "Dobbiamo fare da supporto a Vera e Blaziken in modo che possano sferrare il colpo decisivo." affermò il ragazzo dai capelli verdi. "Shelly, Julia, ho bisogno del vostro aiuto. Per favore, potete cercare di distrarre quel Tangrowth mentre io creo le condizioni giuste per Vera?"
 
"Come capitano della squadra di cheerleader della Scuola Allenatori Onice, creare le condizioni favorevoli è il mio lavoro!" esclamò con tutta tranquillità Julia. "Okay, Emolga, dobbiamo fare del nostro meglio! Fai un'Acrobazia e lascia quel Tangrowth abbagliato!"
 
"Momolga!" esclamò il Pokemon Petauro.
 
"Va... va bene!" esclamò Shelly. "Beedrill, per favore... puoi usare Missilspillo per bloccare Tangrowth?"
Mentre lo Emolga di Julia si scagliava contro PULSE-Tangrowth, eseguendo un volteggio su sè stesso, Beedrill puntò le sue braccia-lance contro il mostro e scagliò da esse una raffica di punte acuminate che piovvero attorno al bersaglio, limitando i suoi movimenti e costringendolo a scansarsi e a piazzarsi esattamente nel punto dove era più esposto agli attacchi di Emolga! Per puro e semplice istinto, PULSE-Tangrowth alzò un braccio, parando l'attacco Acrobazia di Emolga e scagliando indietro lo scoiattolo volante elettrico per un breve tratto... e un attimo dopo, il Masquerain di Drew riuscì a scivolare oltre la guardia di PULSE-Tangrowth e a sferrare un attacco Coleomorso, colpendo il mostro vegetale in un punto sensibile, nella giuntura tra la spalla e il torace! PULSE-Tangrowth cedette, e il tentacolo che aveva creato dal proprio corpo si disfece, le liane che lo componevano riassorbite nell'ammasso di materia vegetale. Poi, con rapidità, Masquerain si allontanò e si mise a distanza di sicurezza, rivolgendo al ragazzo uno sguardo di intesa con le sue grandi ali.
 
"Rainnnn!" esclamò il Pokemon Occhi con voce cinguettante. Drew fece il segno dell'oky, e Vera colse l'occasione per far sferrare al suo Pokemon più forte un attacco che sperava essere quello decisivo!
 
"Va bene... Blaziken, usa Fuocobomba!" esclamò la bambina castana!
 
"Chatot, prendi un bel respiro... e usa di nuovo Schiamazzo!" ordinò Taka.
 
Blaziken aprì le braccia e scagliò una fiammata che prese la forma di una stella a cinque punte, mentre il Chatot di Taka riprese a bombardare PULSE-Tangrowth con una tremenda bordata di onde sonore! I due attacchi si combinarono e volarono verso il mostro, che non potè fare nulla per evitarli. Si sentì uno schianto tremendo quando la combinazione Fuocobomba / Schiamazzo centrò in pieno il Tangrowth mutante e lo inghiottì in una gigantesca esplosione, il cui boato riecheggiò per tutta quella sezione della Foresta Malachite e costrinse tutti gli allenatori presenti a tapparsi le orecchie con le mani! La palla di fuoco illuminò di rosso tutto il paesaggio circostante, facendo cadere qualche arbusto ed incenerendo l'erba nel punto dove era esplosa... e ci vollero diversi secondi prima che il fragore si calmasse, e Vera e i suoi compagni potessero vedere il risultato dell'attacco combinato.
 
PULSE-Tangrowth era a terra, con un'espressione stordita e confusa nel suo unico occhio, i tentacoli afflosciati attorno a sè e le braccia che penzolavano senza forza. Il suo corpo vegetale era ricoperto di scottature e segni neri, e le piastre di armatura d'acciaio che gli proteggevano le braccia erano rimaste parzialmente fuse. Una tenue aura azzurrina si accese attorno al corpo del Pokemon mutante, e si diffuse fino ad inghiottirlo completamente... poi, dopo un paio di secondi, l'aura scomparve, e Tangrowth riapparve davanti agli occhi del gruppo di Vera, ritornato finalmente normale! 
 
"Sembra che ce l'abbiamo fatta... ma vediamo se sta bene." affermò Drew. Per fortuna, pochi istanti dopo, Tangrowth si rimise in piedi, barcollando per qualche istante prima di stabilizzarsi, e guardò il gruppo di allenatori e Pokemon con fare confuso, come se non si rendesse conto di ciò che era successo mentre era sotto l'influsso della macchina infernale. 
 
"Tan... grrrrowth?" mormorò, cercando a tentoni con le sue lunghe braccia prima che la vista gli si schiarisse del tutto, e vedesse Blaziken e Chatot davanti a lui, con il fiato corto, ma vincitori. Il Pokemon Fuoco/Lotta fece un cenno con la testa a Tangrowth, come per dire che non aveva bisoogno di preoccuparsi... e dopo essersi ripreso del tutto, il gigantesco Pokemon Erba si chinò, un gesto che voleva esprimere gratitudine e scuse, e cominciò ad allontanarsi, sempre tenendo lo sguardo sugli allenatori.
 
"Va tutto bene, Tangrowth." disse gentilmente Vera. "Non è stata colpa tua. Tu... non sapevi cosa stavi facendo. Vai pure, sei libero."
 
"Growth..." mormorò il Pokemon, continuando ad indietreggiare mentre osservava i compagni di Vera. Nessuno di loro sembrava avercela con lui... neanche Heather, che a Vera dava l'impressione di essere la più vendicativa dei membri della resistenza, e che invece in quel momento restava a guardare Tangrowth con espressione neutrale, e gli faceva cenno con la testa, invitandolo ad andare pure dove voleva. Finalmente, vedendo che nessuno gli stava impedendo di farlo, il Pokemon si ritirò nel folto fogliame e scomparve nel profondo della Foresta Malachite.
 
"Vai pure, Tangrowth... e cerca di non farti catturare di nuovo, okay?" disse Drew, un attimo dopo che Tangrowth se ne fu andato. Poi, il ragazzo dai capelli verdi si voltò verso Taka e i suoi Chatot e Klefki, che erano rimasti lì ad assicurarsi che Tangrowth riuscisse a riconquistare la sua libertà. "E per quanto riguarda voi... d'accordo che ci avete aiutato, e di questo vi siamo grati, ma avremmo un po' di domande da farvi, se non vi dispiace."
 
"Drew ha ragione. Adesso non pensate che, solo perchè siete stati gentili con noi, possiamo guardare dall'altra parte." riprese Julia. "Voi siete del Team Meteora, e avete piazzato voi questa macchina... o almeno, avete collaborato, vero?"
 
Taka, come se la cosa non dovesse preoccuparlo, alzò un braccio e permise al suo Chatot di appollaiarsi su di esso. "Aaah, la vostra curiosità è davvero lodevole. Ammiro la vostra determinazione, sul serio." affermò il giovane comandante del Team Meteora. "Sfortunatamente, temo di non poter rispondere a tutte le vostre domande. E non penso che questo sia un male per voi. Adesso... devo andare, visto che la mia presenza è richiesta altrove."
 
"No, aspetta un momento, Taka!" esclamò Vera, col tono di una che non avrebbe accettato un no come risposta. "Abbiamo visto tutti che non sei poi una persona cattiva. Hai detto tu stesso che ti dispiaceva per quel Tangrowth rinchiuso in quella macchina, e sei stato anche tu contento quando ha potuto andarsene senza problemi. Quello che voglio dire è che tu non mi sembri una persona cattiva, anche se stai con il Team Meteora! Allora perchè collabori con loro?"
 
Taka continuò a sorridere mentre accarezzava il suo Chatot, ma Vera e Drew notarono un pizzico di amarezza nel suo modo di fare. "Una domanda legittima, immagino. Posso capirvi. Il mio comportamento vi può sembrare contraddittorio, e non posso darvi torto. Anch'io a volte penso che quello che faccio non abbia molto senso." affermò.
 
"Senti, non girare attorno alla domanda. Perchè non puoi rispondere in un modo semplice e chiaro?" chiese Drew, permettendo al suo Masquerain di posarsi sulla sua spalla. Il Pokemon Occhi si voltò verso Taka, scrutandolo con fare di avvertimento, ma ancora una volta, il giovane comandante del Team Meteora non sembrò eccessivamente preoccupato, e si limitò ad alzare le spalle e a fare cenno al suo Klefki di avvicinarsi.
 
"Eeeh, sarebbe bello se tutto a questo mondo potesse essere spiegato in modo semplice e chiaro." continuò Taka. Vera stava cominciando a provare una certa irritazione - lei voleva dargli fiducia, ma come poteva farlo se Taka continuava a fare il misterioso? "Purtroppo, voi non sapete nulla della vera natura di Reborn, e delle persone che lo popolano. Voi non potete capire. Anzi, è meglio se non capite. Ci sono delle verità che non fanno dormire meglio la notte se vengono apprese. Questo è tutto quello che posso dirvi, e mi dispiace che dei ragazzi di Hoenn come voi ne siano rimasti coinvolti. Ma se volete ascoltare il mio consiglio, fareste bene ad andarvene da qui, prima che sia troppo tardi. Klefki... usa un Cannonflash sul terreno!"
 
"Klefkiiiii!" esclamò con voce tintinnante lo strano Pokemon simile ad un portachiavi, illuminandosi lievemente prima di scagliare contro il terreno una sfera di luce argentata che esplose a contatto, sprigionando un bagliore accecante! Vera, i suoi compagni e i loro Pokemon si coprirono rapidamente gli occhi, evitando di restare abbacinati... e quando la visuale tornò normale, pochi istanti dopo, non c'era più traccia di Taka, Chatot e Klefki. Il giovane comandante del Team Meteora e i suoi Pokemon si erano dileguati, lasciandosi dietro fin troppe domande che non avrebbero ricevuto risposta presto...
 
"Accidenti! Potevamo prenderli, e invece ce li siamo lasciati scappare!" esclamò Heather. "E cos'è tutta questa storia che non possiamo capire? Accidenti a lui... se solo si spiegasse, invece di fare tutti questi discorsi a vuoto..."
 
"Immagino che fare i discorsi a vuoto fosse il punto, piccola Heather..." affermò Cain con un'alzata di spalle. "Quel tipo mi ha dato l'impressione di non essere completamente d'accordo con quello che sta facendo il Team Meteora, ma al tempo stesso sta collaborando con loro perchè pensa che in qualche modo debba farlo. Non so bene cosa pensare di lui, se devo essere sincero."
 
"Blaz..." mormorò Blaziken, scuotendo la testa.
 
"Forse pensa che collaborando con il Team Meteora potrà fare qualcosa di buono più avanti?" azzardò Vera. "Però... perchè non si rende conto che quello che stanno facendo in questo momento potrebbe fare ancora più danni a Reborn di quanti non ne siano già stati fatti?"
 
"Emolga..." affermò lo Emolga di Julia. La cheerleader dai capelli verdi, comprendendo che la situazione si stava facendo un po' troppo seria per i suoi gusti, si schiarì la voce e fece un passo avanti, prendendo in mano i suoi pon-pon. 
 
"Ma... hey, gente, cos'è questa storia? Cosa sono quei musi lunghi? Sembra quasi che abbiano vinto quelli del Team Meteora!" esclamò allegramente, nel tentativo di ravvivare un po' l'atmosfera. "Coraggio, non restiamo qui a farci tante malinconie! Per adesso abbiamo vinto, no? Le piante smetteranno di crescere, e i quartieri che hanno invaso torneranno alla normalità... più o meno! Al resto penseremo dopo, che ne dite? Per adesso, dobbiamo festeggiare la vittoria!"
 
Con una allegra danza da cheerleader, che a Vera ricordò enormemente quella che la sua amica di Sinnoh, Lucinda, era solita fare con i suoi Piplup e Buneary, Julia e il suo Emolga si misero a saltellare, calciando in aria e agitando i loro pon-pon! "Due, quattro, sei, otto! Chi sono i migliori del lotto? Noi della resistenza!" esclamò. "Uno, tre, cinque, sette! E queste cose andavano dette! Urrà! Urrà! Urrà!"
 
"Momo! Momo! Momolga!" continuò lo scoiattolo volante elettrico, dalle cui guance si sprigionavano delle scintille dorate che avevano lo scopo di rendere la scena più buffa!
 
La performance di Julia ed Emolga venne accolta all'inizio con un silenzio stupefatto... poi, vedendo la parte divertente di tutto questo, Vera fece un sorriso e scoppiò a ridere vivacemente, con Blaziken che si metteva una mano davanti alla bocca e cercava di soffocare le risate! "Hehehehee... Hahahahaaa! Sapete che vi dici, ragazzi? Che Julia non ha tutti i torti! In fondo, quello che dovevamo fare lo abbiamo fatto, e abbiamo salvato Reborn City!"
 
"E' vero. E' la seconda volta che il Team Meteora è costretto a ritirarsi e ad andarsene con le pive nel sacco." commentò Drew, privatamente contento che Julia e Vera avessero visto il lato positivo della situazione. "Per adesso è un buon inizio. E abbiamo anche salvato quel Tangrowth."
 
"Blaziken!" esclamò lo starter di Vera.
 
"Sapete che vi dico? Che avete ragione! Al diavolo quello che potrà dire Florinia!" fu la volta di Cain. "Abbiamo vinto e ci meritiamo di festeggiare un po', tesori miei!"
 
"Visto? Anche Cain è d'accordo con me!" esclamò Julia, per poi tirare fuori una clavetta da ginnasta da chissà dove, farla volteggiare in aria e riprenderla al volo! "Per la resistenza... hip hip... Urrà!" continuò, eseguendo poi una spaccata da ballerina! Shelly fece un breve applauso... poi si voltò verso la sua migliore amica e si accorse che Heather era voltata di spalle e teneva una mano sulla bocca e gli occhi chiusi, in un trasparente tentativo di soffocare le risate!
 
"Hey, avete visto? Anche Heather sta per ridere!" esclamò Shelly.
 
La più piccola dei membri della resistenza scattò improvvisamente su. "Cos...? No! Un momento! Che vi salta in mente? Io non stavo per ridere! Sono assolutamente seria! Dobbiamo distruggere il Team Meteora e non abbiamo tempo per le battute e gli scherzi!" esclamò, con un ben visibile rossore sul viso, nel tentativo di negare che anche lei trovava divertente il breve numero di Julia.
 
"Non volevamo... prenderti in giro, Heather." si scusò Shelly. "Ero solo contenta... di vederti sorridere... visto che sei... spesso così cupa. E poi... beh... s-sei molto più... carina quando sorridi." La bambina dai capelli violetti terminò la frase con un sorriso un po' goffo e abbassò la testa, sperando di nascondere il rossore delle sue guance. Heather si mise una mano stretta a pugno davanti alla bocca, e tossì per nascondere il suo imbarazzo... 
 
"Non c'è bisogno di vergognarsi, piccola Heather. A chi è che non piacciono le coreografie della sottoscritta, la vostra inimitabile, solare, imprevedibile ed esplosiva Julia? Io sono... un'esplosione di energia! KA-BOOM!" esclamò l'esperta di Pokemon Elettro, muovendo in aria i suoi pon-pon una volta di più, e facendo scendere una grossa gocciolona di sudore dalla fronte dei presenti.
 
Vera ridacchiò e si sfregò la fronte. "Beh, se non altro, adesso le piante che invadevano Reborn City si sono fermate. Non ci resta che tornare indietro e vedere come se la stanno cavando Max e gli altri." affermò, prima che il suo Blaziken le facesse notare che, in effetti, c'era ancora qualcosa a cui era il caso di pensare...
 
"Blaz, blaziken?" chiese il Pokemon Fuoco/Lotta, indicando la macchina PULSE ormai inerte.
 
"Ehm... in effetti, è un bel pezzo di ferro da smaltire..." commentò Shelly. "Da dove si può cominciare?"
 
 
----------
 
Nei quartieri Diaspro e Berillio, gli effetti del PULSE erano cessati nel momento stesso in cui la macchina che li produceva era stata disattivata. I rampicanti che stavano soffocando gli edifici si erano fermati, e molti di essi avevano cominciato ad avvizzire e a rinsecchire. I Pokemon che, in preda ad una sorta di frenesia, avevano invaso i quartieri, ora si erano fermati e stavano tornando nella foresta da dove erano venuti. La popolazione di Reborn stava tirando un collettivo sospiro di sollievo, anche se purtroppo, molte case erano andate perse nell'invasione delle piante.
 
Il gruppo di Venipede e Sewaddle con cui Hitomi e i suoi compagni stavano avendo a che fare si stava dileguando, permettendo così ai giovani allenatori di tirare il fiato. Ortilla, Alty e il suo Scraggy, in particolare, sembravano affaticati: non era mai successo loro di sostenere una battaglia così lunga e con così tanto in ballo. 
 
"Uff... mamma mia, questa sì che è stata una battaglia... non credo di aver mai provato una simile scarica di adrenalina in vita mia!" esclamò Ortilla, sedendosi ai piedi di un lampione assieme ai suoi due Pokemon. Scraggy si massaggiò la schiena per un attimo, poi scattò in piedi, sollevandosi la pelle in più che era rimasta attorno ai suoi fianchi come se si stesse infilando una calzamaglia!
 
"Scrrr... Scrrrrraggy!" esclamò il buffo Pokemon Buio/Lotta.
 
Florinia osservava con fredda espressione calcolatrice i Pokemon e le piante in ritirata. "Nemico in rapido allontanamento. Espansione vegetale sul quartiere, azzerata." affermò, in quel tono piatto ed analitico con cui diceva ogni cosa. "Ne segue necessariamente che il gruppo della Foresta Malachite è riuscito nella missione."
 
"Tsk. Classica fortuna dei principianti." disse Fern. Lui ed il suo Krokorok non sembravano per nulla impressionati da come Vera e i suoi compagni avevano gestito l'emergenza. "Sicuramente si sono trovati davanti qualche mezza cartuccia di agente del Team Meteora, e hanno avuto gioco facile. Che ci vuole?"
 
Hitomi gettò un'occhiataccia all'arrogante allenatore dai capelli verdi. "Hmph... sì, certo, continua pure a dirti quello che ti fa più comodo." affermò. Di solito era distaccata, ma quel tizio riusciva veramente ad irritarla. "Quello che conta, comunque, è che Vera e gli altri hanno fermato la crescita delle piante, e tu non eri là a prenderti il merito. Ti secca?"
 
Fern strinse i denti, ripromettendosi che quella marmocchia avrebbe pagato per la sua insolenza. 
 
"Krok?" chiese Krokorok, voltando lo sguardo verso il suo allenatore, che si aggiustò gli occhiali e rispose con un sorrisetto maligno.
 
"Tranquillo, Krokorok, non rischiamo di restare indietro." disse Fern. "Per adesso quella mocciosa di Hoenn e i suoi amichetti hanno avuto fortuna, ma non durerà a lungo."
 
"Okay... allora adesso credo che sia il caso di riorganizzarci... e soprattutto, di ritrovare gli altri." affermò Ortilla, spazzandosi la polvere dal vestito con le mani. La sua Altaria svolazzò accanto a lei, indicando con un'ala la strada che da lì portava al quartiere Diaspro, e la giovane promessa delle gare Pokemon guardò in quella direzione. "Hm? Che succede, Alty? C'è qualche problema? Con tutto quello che è successo oggi, vorrei sperare di no..."
 
"Taria!" esclamò il Pokemon Drago/Volante, scuotendo la testa con un'espressione tranquilla sul volto. Con una delle sue ali, indicò il gruppo che stava riunendosi a loro, composto da Max, Amaria, Vittoria e Pietro che portavano con sè una recluta del Team Meteora con le mani legate davanti a sè. A quanto pareva, anche nel quartiere Diaspro la situazione era tornata alla normalità.
 
Se Florinia era sorpresa di vederli, non lo diede a vedere. "Alleati in avvicinamento. Rendez-vous imminente. Cattura di un componente del Team Meteora confermata." disse. "Confermata inoltre presenza del soggetto Amaria tra di loro."
 
La reazione di Amaria alla vista di Florinia fu completamente diversa. La ragazza dai capelli azzurro-verdini sembrò illuminarsi in viso, e corse davanti al gruppo, agitando la mano verso Florinia e Fern. "Hey, Florinia! Che bello rivederti!" esclamò. "Vedo che vi state dando da fare, da queste parti, eh? Avete mandato via il Team Meteora e fermato queste piante che rischiavano di soffocare tutto!"
 
"Ah, è la stupida amichetta di mia sorella." borbottò Fern, dopo aver dato un'occhiata. "E con lei ci sono anche gli altri babbei. Moccioso di Hoenn compreso. Hmph. Per quello che mi interessa."
 
Florinia si voltò verso Amaria per risponderle. "Saluti al soggetto Amaria. Vorrei raccomandarmi di non usare plateali quanto inopportune esternazioni di..." cominciò a dire, prima che Amaria la avvinghiasse in un abbraccio che la lasciò senza parole!
 
"Awww, usi ancora quella parlata da computer, Florinia? Andiamo, è passato abbastanza tempo da quella volta con Tania, no?" esclamò Amaria, sorridendo gentilmente alla sua amica apparentemente priva di emozioni, che si divincolò senza alcun apparente entusiasmo dall'abbraccio. "Comunque... vedo che avete raccolto un bel po' di giovani di belle speranze! E ho già visto che sono molto abili!"
 
"Buongiorno, signorina... il mio nome è Ortilla, e questa è la mia amica Hitomi... e questi con me sono i miei Pokemon! Il mio migliore amico Alty... e il mio Scraggy, che ho conosciuto solo poche ore fa." si presentò la piccola coordinatrice di Pokemon, facendo un educato inchino all'esperta di Pokemon Acqua. "Possiamo dire... che siamo rimasti coinvolti in tutto questo per puro caso. Ancora non so come mai il Team Meteora abbia cercato di rapirmi, ma siamo determinati ad andare in fondo a questo mistero."
 
"Capisco, capisco..." rispose Amaria. "Devo dire che fino ad adesso, ve la siete cavata molto bene! Non è da tutti affrontare un attacco così massiccio... da quanto ne so, il Team Meteora ha usato una macchina per far crescere a dismisura le piante della Foresta Malachite."
 
"Esatto." rispose Vittoria, seguita a breve distanza dal suo Pignite, che stava distruggendo le piante rimanenti con il suo attacco Lanciafiamme. "Per fortuna, sembra che Vera e gli altri siano riusciti a fermarla. Anche se purtroppo, i danni che le piante hanno già provocato non si ripareranno tanto presto."
 
Hitomi annuì lentamente, e il suo Walrein guardò malinconico ciò che era rimasto degli edifici del quartiere Berillio, ora che le piante si stavano ritirando. Pochi erano rimasti intatti - nella maggior parte dei casi, era una fortuna che soltanto i vetri fossero stati sfondati. Alcune costruzioni erano letteralmente implose, le fondamenta collassate dopo essere state minate dalle radici delle piante senza controllo. Sulle strade si erano aperte delle grandi fessure, e alcuni idranti erano stati sradicati, provocando degli zampilli d'acqua. Ci sarebbe voluto del tempo, probabilmente mesi, prima che quella zona di Reborn City tornasse ad essere abitabile, e chissà quante persone avevano perso la vita o tutto ciò che possedevano in quel disastro?
 
"Beh, che te ne pare, amico? Ecco cosa avete combinato, tu e i tuoi compagni." disse Pietro, indicando la devastazione al membro del Team Meteora che avevano catturato. "Prova ad immaginare cosa devono provare adesso gli abitanti di questo quartiere. Avete distrutto le loro case, le loro vite, tutto quello che avevano. Vi sentite fieri di voi stessi, adesso?"
 
"Io... sono mortificato per quello che è successo..." affermò la recluta, tenendo la testa bassa. Se non altro, notò Max tra sè, quell'uomo sembrava provare rimorso messo di fronte alle conseguenze delle loro azioni. "Credetemi, se avessi potuto evitare che questo accadesse, lo avrei fatto... ma ci sono delle considerazioni più importanti!"
 
"Di cosa stai parlando?" chiese Max. "Hai visto che cose terribili ha provocato quella macchina che avete usato per far crescere le piante... non ti basta ancora?"
 
L'uomo esitò prima di rispondere. Si rendeva conto che quello che stava per dire sarebbe suonato come una vuota scusa alle orecchie di quei ragazzi... ma non poteva certo restarsene lì a subire le loro accuse senza neanche cercare di rispondere. "Mi rendo conto... che noi del Team Meteora abbiamo fatto delle cose terribili. Ma non possiamo fermarci adesso. Una volta che il nostro obiettivo sarà stato completato, tutte le sofferenze che abbiamo provocato non saranno mai accadute."
 
Questa frase, detta in questo modo sibillino e allo stesso tempo con tale determinazione, lasciò per qualche attimo gli allenatori del tutto spiazzati. Anche l'arrogante Fern si ritrovò a chiedersi cosa volesse dire la recluta catturata... e fu proprio Hitomi a dire la sua in risposta alle giustificazioni dell'uomo. "Non saranno... mai accadute? Di cosa stai parlando?" chiese la ragazzina di Hoenn, mettendosi a posto un ricciolino ribelle. "Stai parlando di... cambiare ciò che è già accaduto? Che razza di invenzione è mai questa?"
 
"Non vi dirò altro." rispose la recluta del Team Meteora. "Potete farmi tutto quello che volete, ma io non tradirò mai i miei compagni e i miei superiori."
 
"In tal caso, la precauzione più indicata è il contenimento del soggetto recalcitrante in uno spazio ristretto, limitando la sua libertà di intraprendere azioni indipendenti." affermò Florinia. Si avvicinò alla recluta, che rabbrividì per un istante - quella donna dava veramente l'impressione di non essere nient'altro che un gelido automa. "Nell'eventualità che il suo desiderio di rivelare la vera natura dei piani della sua organizzazione si manifesti, sarà più semplice tenerlo sotto controllo."
 
"Bastava dire che lo chiuderemo in cella..." affermò Hitomi. "Beh, poco male. Adesso torniamo alla base, immagino."
 
"Affermativo." rispose Florinia, iniziando a condurre la recluta catturata con sè. "Il soggetto è pregato di seguire le imposizioni dei suoi attuali accompagnatori. Il rifiuto di collaborare comporterà conseguenze negative."
 
"Senti, potresti almeno evitare di parlare come un computer, signorina? Mi fai venire la pelle d'oca..." disse la recluta catturata, ritraendosi come se avesse paura che Florinia gli potesse trasmettere qualche malattia.
 
"Richiesta negata." rispose Florinia. "Impossibilitata ad operare nelle dette circostanze. Prossima azione suggerita: ritrovo e raggruppamento."
 
"Va bene, va bene..." rispose Pietro, con un sospiro rassegnato. Mettendosi a seguire il resto del gruppo che stava scortando la recluta catturata, il giovane rockettaro si sfregò la nuca con una mano e cominciò a spiegare la situazione a Max, Hitomi ed Ortilla, che apparivano piuttosto incuriositi. "Scusate, ragazzi... immagino che siate già stati esposti più che abbastanza al... particolare modo di fare di Florinia, per dirlo in maniera educata."
 
"Sì, e sono d'accordo con quel tipo del Team Meteora quando dice che è inquietante." affermò Max. Davanti a lui, Amaria stava cercando di iniziare un po' di conversazione con Florinia, che però rispondeva costantemente in quella fredda, distaccata voce monotona con cui diceva ogni cosa. Fern camminava staccato dagli altri, indifferente a quello che sua sorella e la sua amica stavano facendo. "Ma cosa è successo, esattamente, per farla diventare così? Tu lo sai, per caso?"
 
Pietro alzò le spalle. "Spiacente, ragazzino... non posso dire molto nemmeno io. Non so che cosa esattamente sia capitato per far diventare Flo così... strana." affermò. "So soltanto che è successo qualcosa tra lei e mia sorella Titania... Tania per gli amici, se ne avesse qualcuno oltre ad Amaria e a Julia... e che dopo questo fatto, Florinia ha deciso di abbandonare per sempre ogni forma di emozione o di sentimento. Però... mi dispiace, i dettagli non li so. Dovreste chiederli a mia sorella, e buona fortuna."
 
Hitomi annuì lentamente. Allora era come si era immaginata... Florinia si stava nascondendo dietro quel modo di fare asettico per nascondere qualcosa che probabilmente l'aveva ferita nell'animo. La ragazzina di Hoenn non osava immaginare che cosa grave doveva essere, per aver convinto la giovane esperta di Pokemon Erba a comportarsi in quel modo...
 
Beh, per il momento, queste considerazioni potevano attendere. 
 
"Alla fine, si può dire che è andata... relativamente bene. I danni, tutto sommato, sono stati contenuti." affermò Max. "Purtroppo non è stato possibile evitare danni collaterali, ma almeno adesso siamo sicuri che queste piante non potranno più fare del male a nessuno."
 
"Già... è stato un lavoro di squadra." rispose Ortilla, guardando la Pokeball nella quale aveva richiamato in quel momento il piccolo Scraggy. "E sono contenta di avere un nuovo Pokemon con me. Spero di andare d'accordo con lui... e che la mia piccola Alty non sia troppo gelosa, eh?"
 
La bambina dai capelli verde-azzurrini si voltò verso il suo Pokemon preferito strizzando un occhio... ed Alty guardò dall'altra parte con una comica espressione di imbarazzo sul viso, strappando una breve risata anche alla seriosa Hitomi. In qualche modo, anche con tutti i danni subiti da Reborn City, c'era ragione di credere che ci fosse qualche barlume di speranza. 
 
"Il Team Meteora ha subito delle sconfitte. Non enormi, ma comunque significative." pensò Pietro tra sè. "E' ancora presto per essere entusiasti, ma forse questa volta non ci stiamo arrampicando sugli specchi se pensiamo che abbiamo una possibilità di annientarli una volta per tutte! Dobbiamo ringraziare questi ragazzi di Hoenn, ci hanno veramente dato una marcia in più..."
 
 
----------
 
 
L'atmosfera non era altrettanto rilassata nella sede centrale del Team Meteora, dove Taka e Zel stavano facendo rapporto dell'operazione fallita direttamente a Lord Solaris. Quest'ultimo, seduto alla sua scrivania, stava ascoltsndo freddamente quello che il figlio e il misterioso individuo dalla personalità multipla stavano raccontando, senza dare nessuna indicazione di partecipazione tranne per qualche cenno della testa di tanto in tanto. Al fianco di Solaris si trovava Blake, che ascoltava compiaciuto il figlio del capo descrivere come quei marmocchi di Hoenn avevano interferito con il piano, e come il Tangrowth che avevano usato per la macchina PULSE avesse perso il controllo.
 
"Questo conclude il mio rapporto." affermò Taka. "Sono spiacente, padre. Zel e io abbiamo fatto il possibile, ma cause di forza maggiore hanno fatto sì che Tangrowth venisse corrotto dall'energia del PULSE e iniziasse a sfogare la sua ira su ciò che lo circondava."
 
"Se posso dare il mio parere, Lord Solaris, credo che avremmo bisogno di più tempo per migliorare le nostre macchine PULSE e fare in modo che siano più stabili." affermò Zel, che in quel momento parlava con la voce femminile della sua personalità più razionale. "Se avessi un po' più di tempo, potrei migliorare la resa delle nostre macchine PULSE, e fare in modo che anche i Pokemon che vengono mutati da esse non perdano il controllo. In effetti, potrebbero anche essere controllati direttamente, ora che ci penso."
 
"Tch! E voi credete di essere in diritto di fare queste richieste a Lord Solaris?" li prese in giro Blake, con un sorrisetto arrogante sul suo volto dai lineamenti eleganti. "Avete fallito, e nulla di quello che dite potrà cambiare la realtà dei fatti."
 
Taka gettò un'occhiataccia a Blake, ma non disse nulla. Fu invece Solaris che, alzando una mano, fece cenno al giovinastro dai capelli bianco-azzurrini di non dire altro. "Blake. Il tuo parere in questo momento non è nè richiesto, nè voluto." disse seccamente. Blake si zittì all'istante, ma mormorò qualcosa tra i denti e restituì lo sguardo astioso a Taka.
 
"Hmm... i tempi sono quelli che sono, Zel, ma penso che sia possibile. Se riuscirai a migliorare le nostre macchine PULSE, potrebbe essere quello che ci vuole per sferrare un colpo decisivo alla resistenza. In fondo, abbiamo visto che una sola ha dato loro notevoli problemi." affermò il leader del Team Meteora. "Va bene. Permesso accordato. Tuttavia, sia ben chiaro che esigo risultati."
 
"E li avrete, Lord Solaris." rispose Zel, la cui voce era passata ad un timbro maschile e profondo. "Non deluderò le vostre aspettative, state tranquillo."
 
Solaris annuì, per poi rivolgere lo sguardo al figlio, che si schiarì la voce. "E tu, Taka... visto che hai avuto diretta esperienza dell'abilità di quegli stranieri di Hoenn, cosa puoi dirmi a loro riguardo?" chiese severamente.
 
"Se devo essere sincero, padre, nulla che credo tu non sappia già." rispose il giovanotto. Il suo Chatot, appollaiato sulla sua spalla, sbattè le ali e gracchiò un paio di volte per confermare quello che il suo allenatore stava dicendo. "Tuttavia, posso aggiungere che ho visto Vera e Drew in azione, e mi sembrano molto più pericolosi di quanto noi abbiamo ipotizzato. Dobbiamo tenerli d'occhio più degli altri."
 
"D'accordo, Taka. Mi fido del tuo giudizio." concluse Solaris. "Per adeso è tutto, potete tornare alle vostre mansioni. Ma tenetevi pronti, potrei avere bisogno di voi in qualsiasi momento."
 
"Certamente, padre." fu la risposta di Taka, che poi però alzò la testa e fece un cenno con la mano, come se si fosse ricordato di qualcosa all'ultimo momento. "Ah, a proposito, visto che ci troviamo... avrei una richiesta da inoltrarti, da parte di due dei nostri subordinati."
 
Gli occhi di Lord Solaris si fecero una fessura. "Se la cosa è fattibile. Di cosa si tratta?" chiese. Taka annuì e si voltò verso la porta d'ingresso dell'ufficio, chiamando chi attendeva dietro di essa.
 
"Okay, voi due. Potete venire." disse il giovane comandante. Con un po' di esitazione, le persone in questione aprirono la porta ed entrarono bell'ufficio del loro comandante, mettendosi immediatamente su un ginocchio in segno di deferenza.
 
"Cavaliere Astro e Dama Eclisse a rapporto, Lord Solaris." esordì la ragazza, cercando di non far sentire tremiti nella voce. "Perdoni il disturbo, mio signore... io e il Cavaliere Astro... vorremmo chiederle il permesso di intraprendere una missione indipendente, su richiesta di una nostra sottoposta. Una recluta è stata catturata dalla resistenza durante l'attacco ai quartieri Diaspro e Berillio di Reborn City, e temiamo che... possa rivelare particolari vitali sulla nostra organizzazione sotto interrogatorio."
 
"Vitali! Vitali!" gracchiò il Chatot di Taka.
 
Taka, Zel e Blake non dissero nulla, lasciando che fosse il leader del Team Meteora a decidere... e Lord Solaris, dopo aver riflettuto per qualche istante, decise che non c'era nulla di male nel fare un tentativo, a condizione che i rischi non fossero eccessivi. "Permesso accordato." sentenziò infine. "Tuttavia, se i rischi si dovessero rivelare eccessivi, siete tenuti ad abbandonare le operazioni di recupero e tornare alla base. In ogni caso, abbiamo già pronti dei piani di contingenza nel caso la nostra recluta dovesse farsi estorcere delle informazioni."
 
"La ringraziamo, Lord Solaris." rispose Astro con un mezzo sorriso. Era quanto di meglio potessero aspettarsi, in fondo.
 
"Molto bene. Allora, cosa ci fate ancora qui?" li punzecchiò Blake. "Su, forza, liberateci dalla vostra presenza e andate a recuperare quell'incapace! Non abbiamo tutta la giornata da dedicarvi!"  
 
"Certo... perdonate il disturbo, comandante Blake!" si scusò Eclisse. Se solo quel presuntuoso non stesse usando il rango più alto come scusa per umiliarli, avrebbe saputo lei che risposta dargli... 
 
I due agenti del Team Meteora si alzarono, inchinandosi un'ultima volta davanti al loro leader e ai loro superiori, poi uscirono dall'ufficio e si diressero verso le sale di cui le reclute usufruivano. "Tutto sommato, ci possiamo accontentare, Eclisse. Lord Solaris ci ha concesso una possibilità di recuperare Simone..." commentò Astro, e la sua compagna annuì, restando però concentrata e pensierosa.
 
"Sì, ma è una sola, Astro. Non possiamo sprecarla." lo avvertì Eclisse. "Dobbiamo agire in un modo che ci assicuri di poter recuperare la recluta Simone... oh, e ovviamente tieni conto del fatto che Tara vorrà venire con noi. E' stata lei a chiedere il permesso di tentare questo salvataggio, e noi siamo andati a chiederlo a Lord Solaris in vece sua soltanto perchè era l'unico modo di convincerlo. Figurati se avrebbe ascoltato una semplice recluta."
I due raggiunsero finalmente un'altra stanza, dove una giovane donna dai capelli ricci di colore castano scuro stava attendendo, appoggiata con la schiena ad un distributore di bevande. La giovane alzò gli occhi dal caffè che stava bevendo e si mise sull'attenti davanti ad Astro ed Eclisse, ma il Cavaliere del Team Meteora le fece cenno di restare comoda.
 
"Recluta Tara a rapporto, Cavaliere Astro... Dama Eclisse..." disse la giovane donna. "Allora... ehm... posso chiedere che notizie ci sono da parte del nostri superiori?"
 
"Lord Solaris ci ha concesso una possibilità... ma una sola, se dovessimo fallire, dovremmo abbandonare Simone al suo destino." rispose Astro. "Ovviamente, recluta, parteciperai anche tu a questa spedizione. Sei stata tu a chiederlo, dopotutto."
 
"Certamente, signore. Non era mai stata mia intenzione restarmene in disparte." affermò Tara. "Dite dunque... qual'è il piano?"
 
Eclisse rimase per qualche istante in silenzio, raccogliendo le idee. "Non è proprio un piano, se devo essere sincera. Quello che propongo è invece uno scambio di ostaggi." affermò Eclisse. "Se c'è una cosa che quelli della resistenza hanno in comune con noi due, è che farebbero qualsiasi cosa per i loro compagni. Quindi, se dovessimo rapire uno di loro e proporre di liberarlo in cambio della libertà di Simone, sono sicura che riusciremmo a farci ascoltare. Oltretutto... se giochiamo bene le nostre carte, potremmo impadronirci della Collanasmeraldo e dell'Anellorubino. Sarebbe un vero colpo da maestri, non vi pare?"
 
"Hai già in mente qualcuno come esca, Eclisse?" chiese Astro. "Ti ricordo che quelli della resistenza non sono esattamente delle pappemolli..."
 
La ragazza fece un cenno della testa. "Ho bisogno di pensarci un po' su, Astro, ma credo di avere già un'idea..."
 
 
----------
 
 
Orfanotrofio del quartiere Lapislazuli, la sera di quella giornata frenetica.
 
In una delle asettiche sale di quel grigio ed inquietante edificio, considerato uno spauracchio da tutti gli abitanti della claustrofobica metropoli, era in corso una di quelle occasioni che il proprietario della struttura, tale Dr. Sigmund Connal, definiva sedute di terapia per pazienti difficili... e che chiunque altro avrebbe probabilmente descritto come sessioni di tortura.
 
Quella notte, in una stanzetta che ricordava in maniera inquietante un ambulatorio medico, il Dr. Connal stava assistendo con espressione spaventosamente distaccata alla scena davanti a lui: il suo Raichu stava scagliando un attacco Tuonoshock dopo l'altro contro una piccola figura legata alla lettiga per i polsi e le caviglie... una ragazzina di circa sedici o diciassette anni con i capelli rossi splendenti, legati in due codini ai lati della testa, con una frangetta ribelle che le ricadeva sull'occhio destro e con il viso spruzzato di lentiggini. Indossava una giacchetta rossa a maniche lunghe sopra una maglietta nera, una gonna nera orlata di rosso, con un paio di collant neri e stivaletti rossi alti fino al ginocchio, e dava l'impressione di essere un tipetto focoso e ribelle... impressione che non veniva in alcun modo sminuita dai segni che aveva sui vestiti e sul volto - macchie di cenere e bruciature superficiali, causate dalle scariche elettriche che di tanto in tanto la attraversavano.
 
"Raichu?" chiese Raichu al suo allenatore... che senza cambiare espressione, fece un cenno di assenso, facendogli cenno di continuare. Il Pokemon Elettro scosse la testa dispiaciuto e lanciò un altro Tuonoshock addosso alla ragazzina, che strinse i denti per il dolore e si contorse, ma non cacciò un grido, resistendo in maniera ammirevole a quella dolorosa scossa. Raichu cessò l'attacco pochi istanti dopo, lasciando che la ragazzina si accasciasse sulla lettiga, respirando affannosamente. Con alcuni passi lenti e cadenzati, evidentemente misurati in modo da fare quanta più paura possibile, il Dr. Connal si avvicinò alla lettiga, tenendo le braccia conserte.
 
"Allora, Charlotte? Hai deciso di collaborare?" chiese, torreggiando sopra la ragazzina che stava ancora riprendendo fiato. La scarica elettrica le stava ancora provocando qualche movimento involontario. "Sappi che quello che hai fatto non è una sciocchezza. Se però ti sei pentita di quello che hai fatto, ci sarà per te un occhio di riguardo. Allora? Cosa dici?"
 
Il direttore del temuto orfanotrofio avvicinò l'orecchio al viso di Charlotte... e la ragazzina ansimante sfoderò un piccolo sogghigno e bisbigliò qualcosa nell'orecchio del suo aguzzino.
 
"Sì, doc... ho una cosa da dirti... Abbasso i tiranni!"
 
"Tsk... dalle un'altra scarica, Raichu." ordinò Connal, allontanandosi e lasciando che il suo Pokemon facesse il suo "lavoro". Freddamente, Connal osservò Charlotte che si contorceva per l'improvviso dolore, cercando in qualche modo di liberarsi dei lacci che la tenevano stretta alla lettiga, ma senza successo.
 
Dopo un po', Raichu cessò la scarica, e Connal si avvicinò alla ragazzina, scuotendo la testa con disapprovazione. "Sei incosciente e malvagia. Incosciente, perchè hai permesso di scappare da qui alla tua amichetta Heather, una ragazzina altamente instabile che costituisce un pericolo costante per sè e per gli altri." sentenziò il dottore. "E malvagia perchè offendi chi vuole farti del bene correggendoti. Allora, sentiamo un po'! Chi hai voluto indicare come tiranni?"
 
Charlotte ghignò sarcastica, nonostante i muscoli le facessero male da morire per gli spasmi. "Uno è il re di Pokelantis." rispose prontamente. "Un altro è Grings Kodai, un altro è il Predone dalla Maschera di Ferro, e un altro è..."
 
"Sei anche un'impertinente, ecco tutto." tuonò il Dr. Connal, aprendo i legacci che la tenevano ferma sulla lettiga. Charlotte rotolò a terra e si rialzò a fatica, solo per essere presa per un polso dal Dr. Connal e trascinata via. "Per stasera te la cavi così, ma non ti illudere. Riuscirò a farti parlare. Raichu, se cerca di divincolarsi, sai cosa fare."
 
"Raichu..." rispose controvoglia il Pokemon, seguendo il suo allenatore mentre trascinava la stordita Charlotte attraverso un corridoio spoglio, passando davanti ad alcune celle simili a quelle di un carcere, in ognuna delle quali era tenuto un bambino! Connal si fermò davanti ad una cella vuota e la aprì, per poi spintonare Charlotte all'interno, e la ragazzina incespicò e cadde a faccia in giù su un pagliericcio che le faceva da letto.
 
"Vuoi essere trattata con rispetto? E allora dimostra di meritarlo!" esclamò Connal, prima di chiudere la porta bruscamente. Charlotte gli mostrò la lingua mentre il dottore se ne andava invelenito... mentre Raichu gettò a Charlotte uno sguardo comprensivo prima di seguire il suo allenatore. Sembrava che volesse scusarsi di averla colpita con quei dolorosi attacchi Tuonoshock, ma non aveva altra scelta...
 
"Rai... raichu..." mormorò.
 
"Scuse accettate, piccolo Raichu... tranquillo, non ce l'ho con te..." mormorò Charlotte, trascinandosi stancamente verso il pagliericcio, e distendendosi su di esso, per poi avvolgersi nella coperta gettata sopra di esso. Per quel giorno, le emozioni erano state sufficienti... domani, forse, sarebbe stato un altro giorno...
 
 
----------
 
 
CONTINUA...
 
 
Note dell'autore: E con questo, la mini-saga di PULSE-Tangrowth si conclude... ma l'azione continuerà molto presto, e il Team Meteora non dà tregua! Come ho detto, tra non molto i nostri dovranno visitare uno dei posti più malfamati e spaventosi di Reborn... e intanto abbiamo dato anche un'occhiata all'orfanotrofio da cui Heather è fuggita. Considerato il luogo, non mi stupisce che la nostra piccola amica abbia voluto andarsene da lì.
 
Il prossimo capitolo arriverà il prima possibile... intanto, sto dando priorità a Best Wishes Reload, e pubblicherò anche un nuovo capitolo di Digimon abbastanza presto, ma adesso che ho un po' di vcanza, credo che gli aggiornamenti saranno più rapidi fino a fine agosto. 
 
A presto! Mi raccomando, recensite!   
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pokemon / Vai alla pagina dell'autore: Justice Gundam