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Autore: Horse_    05/08/2015    8 recensioni
Sono passati quasi sette anni dall'ultima stagione di The Vampire Diaries, precisamente la settima. Ogni attore ha intrapreso la propria via da percorrere, cercando di vivere al meglio la propria vita, così come hanno fatto Ian e Nina.
Ian si è sposato con Nikki Reed, storica attrice di Twilight, mentre di Nina si sono perse le tracce. Nina, in realtà, ha proprio voluto sparire dal mondo che l'aveva aiutata a diventare famosa e ben amata da tutti perchè si porta dietro un segreto troppo importante da proteggere. Due bambini con gli occhi azzurri come il mare da tenere al sicuro da chi non li vuole e non si è mai interessato a loro.
Le cose tra Ian e Nikki, intanto, vanno sempre peggio e sono più i giorni in cui litigano che quelli in cui sono felici.
La ripresa dell'ottava stagione porterà tanti guai e a galla cose non dette, ma forse aiuterà due persone che si amano ancora alla follia a ritrovarsi dopo tanto -troppo- tempo.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Candice Accola, Ian Somerhalder, Nina Dobrev, Nuovo personaggio, Paul Wesley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                    Don't worry, be happy.



Thirty-Third Chapter.

Pov Nina.

I gemelli mi hanno appena chiamata per raccontarmi la loro giornata scolastica e non ho capito molto visto che continuavano a parlare uno sopra l’altro, ma ho continuato a sorridere per tutto il tempo sentendo quanto fossero felici, anche se ci sono già state delle lamentele -soprattutto per l’orario in cui devono alzarsi e per i compiti che molto probabilmente hanno già cominciato a dare.

Ma, a parte questo, sono felice che in qualche modo questo loro primo giorno sia andato bene e mi hanno anche detto di essere entusiasti di andare con Ian questa sera perché li porterà al Luna Park, mentre io ho un appuntamento con Eric, anche se è più una cena in compagnia, penso. Si, insomma, non usciamo fuori a cena, ma comunque è lo stesso una cena e… Non so nemmeno io cosa pensare. Sono solo un po’ agitata, ecco. Lui sembra realmente interessato a me e io lo sono a lui e poi ci sto bene veramente e mi fa sentire tranquilla e felice, anche se un po’ di agitazione c’è sempre.

Non uscivo con un uomo da un po’ -tanto- tempo e mi fa uno strano effetto, ma credo che essere nervosa non risolvi nulla.

 

“Nina, ci sei?”- sento una voce chiamarmi e mi volto.

 

Candice mi fissa leggermente preoccupata mentre si siede accanto a me nel divanetto del mio camerino. Quando è entrata? Io non ho sentito entrare nessuno.

 

“Ho bussato due volte e non hai risposto, mi stavo preoccupando, Paul mi ha detto che eri qui.”- mi dice e io mi volto verso di lei. -“Stai bene?”

“Si, sto bene.”- le rispondo.

“Non sembra, insomma… Fisicamente si, ma mentalmente sei da un’altra parte. E’ successo qualcosa con Ian?”- mi domanda.

 

Con Ian va anche fin troppo bene sinceramente. Non litighiamo più, forse è per la tregua, con i gemelli non ha più fatto danni e si sta comportando da padre perfetto.

Non è Ian il problema, sono io.

 

“No, con Ian va tutto a gonfie vele.”- le dico sincera e lei mi fissa accigliata. -“Can, davvero, non potrebbe andare meglio.”

“E allora cosa c’è che ti preoccupa? Edna e Robyn sono arrabbiate?”- mi domanda ancora.

 

No, neanche loro sono il problema, hanno accettato la situazione fin troppo bene e sono convinte che la colpa sia loro, nonostante io più volte abbia detto che in parte -perché lo è- sia anche colpa mia.

 

“No, con loro va bene e i gemelli adorano la loro nuova famiglia.”- le spiego.

“E allora qual’è il problema?”- mi domanda sinceramente preoccupata.

“Pensi…”- sospiro indecisa se continuare. -“Pensi che se io uscissi con qualcuno i gemelli se la prenderebbero?”

 

Candice sgrana gli occhi e un sorriso malizioso spunta sulle sue labbra mentre si sistema meglio sul divano, complice il suo pancione di otto mesi circa.

 

“Ti vedi con qualcuno?”- urla.

 

Le faccio segno di abbassare la voce, perché non voglio che la notizia per ora si diffonda, ed annuisco piano. Le braccia di Candice mi avvolgono presto e la sento sorridere sulla mia spalla felice.

 

“Ma è fantastico Nina!”- mi dice allegra. -“Hai diritto di farti una vita anche tu.”

“Lo so è che… Vedi, la situazione è complicata con Ian e i gemelli e io… Sai, hanno incontrato Nikki”- Candice mi rivolge uno sguardo schifato. -“e non sembrano apprezzarla molto e ho paura che la stessa cosa possa capitare con lui e che in qualche modo mi odiassero.”

“Nina, i bambini hanno quasi sette anni e capiranno sicuramente se vuoi provare a stare con qualcuno.”- mi dice seria e convinta. -“Hai quasi trentaquattro anni ed è giusto così. Sai quante coppie ci sono che non hanno figli propri?”

“Ho paura di stravolgere i bambini.”- ammetto abbassando lo sguardo.

“Quando ti vedranno felice capiranno quello che è meglio per te. Hanno quasi sette anni e non sono stupidi, anzi, sono i bambini più intelligenti che abbia mai conosciuto e poi… Sono loro. Ti amano in un modo incondizionato e accetteranno qualsiasi cosa. Ma dimmi… Lo sanno?”- mi domanda.

“Sanno chi è, si. L’hanno visto due volte e beh… Sono andati subito d’accordo e lui è stato bravo con loro, davvero.”- ammetto e le mie guance si colorano di rosso.

 

Candice scoppia a ridere di gusto vedendomi così imbarazzata e io la fulmino con lo sguardo.

 

“E lui com’è?”- mi domanda curiosa.

“E’ bello, veramente.”- ammetto. -“Ha gli occhi azzurri e i capelli castano-chiari, più sul biondo. E’ alto, atletico, e simpatico. Non è affatto invadente, mi lascia i miei spazi. Quando ha visto i gemelli ha instaurato un certo legame e sai quanto loro possano essere timidi con chi non conoscono, eppure con lui hanno legato subito. E mi piace. Sa farmi stare bene e mi sento tranquilla quando sto con lui. Non mi capitava da tempo, ecco.”

 

Candice mi rivolge uno sguardo strano, uno di quelli che fanno intendere tante cose e che hanno capito già tutto.

 

“Ti piace, Nina, e si vede. In più che i gemelli siano tranquilli e parlino con lui è già una bella cosa, no?”- mi dice e io annuisco. -“Provaci e sono sicura che andrà bene. Devi farti una vita anche tu, Ian l’ha già fatto.”

“A proposito di Ian, lui… Mi ha raccontato di avere alcuni problemi con Nikki e non l’ho mai visto così abbattuto…”- mormoro leggermente preoccupata.

“Nina, quelli sono problemi suoi e non tuoi. E’ sua moglie, non la tua, quindi deve risolverseli da solo. Ha scelto lui, quindi affari suoi. Non fraintendermi, sai che voglio bene a Ian come ad un fratello, ma ha fatto determinate scelte e deve prendersene i pregi e i difetti, non sei un consulente di coppia.”- mi dice.

“Hai ragione, questo non spetta a me.”- le dico sorridendo finalmente. Mi ha fatto bene parlare con lei. -“Devo vivere la mia vita e lo farò.”

“Ora riconosco la mia Nina!”- esclama felice abbracciandomi di nuovo in poco tempo, poi si stacca da me. -“Ma siete già usciti? Forza, racconta!”

“Lui… Siamo usciti a bere qualcosa, poi mi ha invitato a cena.”- sorrido ricordando quei giorni. Candice spalanca la bocca e mi fissa euforica, quindi io decido di continuare. -“Siamo usciti ed abbiamo passato una bella serata, davvero. Ma poi sono dovuta correre in ospedale da Joseph.”

“E?”- mi invita a continuare. -“Da come mi guardi c’è sotto dell’altro. Forza, racconta.”

“Usciamo anche questa sera.”- prima che possa dire qualcosa la blocco. -“Non è proprio un’uscita, perché verrà a casa mia. Lui cucina.”

“Qui la cosa si fa interessante!”- mi fissa maliziosa ed io arrossisco di nuovo. -“Come ti vestirai?”

“Ecco, io… Non lo so, rimaniamo a casa, quindi-”

 

Candice mi blocca prima che io possa continuare a parlare e si alza scrutandomi seria. Incrocia le braccia al petto e mi fissa pensierosa.

 

“Lui certamente non verrà in pantaloncini corti, quindi ci vuole qualcosa di elegante…”- mormora pensierosa.

“E’ logico Can, siamo ad ottobre in pratica!”- le faccio notare.

“Non fare la stupida, hai capito quello che intendo!”- mi rimbecca portandosi una mano sul mento. -“Verrà vestito elegante e dovresti esserlo anche tu. Quindi credo proprio che ti darò una mano.”











 

 

 

                                                         * * *













 

 

Siamo a casa da un’ora e Candice ha disfatto quasi tutti i miei armadi alla ricerca di un vestito per indossare questa sera mentre io sono sull’orlo di una crisi di nervi. Da una parte perché Candice sta continuando a parlare a macchinetta, dall’altra un po’ perché mi sta facendo venire ansia, che prima sicuramente non avevo, e un po’ perché ho casa da sistemare e non ho tempo per un vestito.

 

“Candice, io… Dovrei dare una sistemata, e…”- cerco di fermarla.

“Io mi occupo del vestito, tu va’ a dare una sistemata. Ti do tempo mezz’ora, quindi dai una sistemata alla buona e sei apposto. Dopo ti aiuterò con il trucco e i capelli.”- mi ordina perentoria.

 

Decido di non ribattere perché in questo momento mi sta facendo molta paura. Scendo le scale il più velocemente possibile, cercando di non ruzzolare a terra e inizio a sistemare quanto meno la cucina e il salone destreggiandomi tra Spike, che è alla ricerca di coccole, e il disordine che regna per colpa dei giocattoli dei gemelli sparsi qua e là. In mezz’ora, forse qualche minuto in più, rendo la casa molto più presentabile di prima e sono soddisfatta del lavoro fatto e mi siedo un secondo sul divano. Spike salta sul divano e si accoccola vicino a me e non gli dico niente, lo accarezzo solo dietro le orecchie e sistema meglio la testa sulla mia gamba e di tanto in tanto mi lecca la mano felice.

Candice scende poco dopo e mi volto verso di lei che trionfante sta reggendo in mano un vestito rosso con delle ballerine -e la ringrazio mentalmente per non aver scelto delle scarpe con il tacco.

 

“Ero indecisa su due vestiti, uno blu e uno rosso.”- inizia. -“Questa è colpa tua perché stai bene con tutto, ma alla fine ho optato per un vestito rosso. Con il rosso hai sempre fatto faville ragazza.”

 

Mi alzo dal divano e prendo il vestito dalle mani di Candice, poi le sorrido.

 

“Credo… Credo che possa andare bene.”- le dico.

“Credi?”- mi domanda accigliata. -“Questo va più che bene. A che ora dovrebbe venire?”

“Per le otto.”- le dico. -“Che ore sono?”

“Le sei e mezza circa, quindi dobbiamo muoverci.”- mi dice. -“Andiamo, su!”

 

La seguo ridacchiando ed anche un po’ spaventata per quello che ha intenzione di fare.
Un’ora dopo sono praticamente pronta, con il vestito rosso che mi fascia, a detta di Candice, perfettamente le curve, un trucco non troppo pesante -e qui ho obbligato Candice per non fare grandi cose-, i capelli lasciati mossi e le ballerine ai piedi. Candice mi squadra e poi sorride soddisfatta dal suo lavoro.

 

“Penso che tu sia perfetta.”- mi dice facendomi voltare. -“Si, perfetta. Ora me ne vado, il tuo ragazzo misterioso dovrebbe arrivare tra poco.”

 

Accompagno Candice alla porta e questa volta sono io ad abbracciarla e a ringraziarla per quello che ha fatto perché, molto probabilmente, da sola non avrei combinato molto. 

Candice, prima di uscire, si volta verso di me.

 

“Mi raccomando, dopo voglio sapere com’è a letto.”- mi dice audace.

“Candice!”- la fisso sbigottita. -“Non andremo a letto insieme!”

 

Candice se ne va via ridendo mentre io rimango per qualche minuto sulla porta a fissarla ancora truce.

Ma che cosa le viene in mente? Ci conosciamo da così poco.

Decido di non pensarci più e rientro in casa prima che mi prenda di nuovo qualcosa, anche perché non ho intenzione di ammalarmi di nuovo.

Poco dopo sento il campanello suonare e quasi inciampo sui miei piedi nella foga di andare ad aprire la porta. Davanti a me trovo Eric e noto, con piacere, che Candice aveva ragione sul fatto dell’eleganza ed è veramente bello vestito con una camicia bianca, dei pantaloni beige mentre mi porge una scatola di… Cioccolatini?

 

“Non volevo essere monotono, così ho optato per i cioccolatini.”- mi sorride e lo faccio accomodare ancora piacevolmente stupita. -“Sei bellissima.”

“Gr… Grazie.”- balbetto imbarazzata.

“Scusami, non volevo renderti in imbarazzo.”- mi dice scusandosi. -“Ho detto solo quello che pensavo…”

“Non preoccuparti, io… Grazie.”- gli sorrido sincera, poi andiamo insieme in cucina. 

 

Eric si guarda attorno e mi sorride. 

 

“Hai arredato proprio bene la casa.”- mi dice sorridendo. -“Mi piace.”

“Era un po’ troppo monotona prima.”- gli dico.

“Sono d’accordo anche io.”- annuisce sorridendomi. -“Allora, cosa vuoi mangiare?”

 

Mi appoggio sul tavolo di legno e penso a cosa mangiare. Sinceramente a me va bene qualsiasi cosa, non ho nessun tipo di problema. Il frigo è praticamente pieno, dovrebbe esserci qualsiasi cosa.

 

“Non saprei, a me va bene tutto.”- gli dico sinceramente.

“Possiamo iniziare con della pasta, sempre se ti va.”- mi dice chiedendo il mio parere e io annuisco. -“La mia specialità è preparare il pomodoro.”

“Allora non vedo l’ora di assaggiare questa tua specialità.”- gli sorrido mentre inizio a cercare qualche pentola.

 

In poco tempo, complice dell’aiuto di Eric, abbiamo tutti gli ingredienti sul tavolo e io lo guardo un po’ imbarazzata perché non sono proprio un asso in cucina. Eric lo capisce al volo e invece di dire qualcosa mi rende partecipe su tutto spiegandomi varie particolarità e su come preparare ogni cosa. Alla fine, mentre lui taglia il pomodoro, io metto al fuoco la pasta tentando di non scottarmi inutilmente.

In poco tempo Eric sta già mescolando il sugo e devo dire che dall’odore che si sente verrà fuori parecchio bene. Lui mi fa segno di avvicinarmi e io lo ascolto, andando vicino a lui tanto che i nostri fianchi si tocchino ed è una sensazione piacevole questo avvicinamento. Prende il mestolo con un po’ di sugo e si volta verso di me.

 

“Vuoi assaggiare?”- mi domanda dolcemente. -“Penso che a questo punto serva il tuo parere.”

“Non mi avvelenerai vero?”- scherzo.

“Assolutamente no.”- mi dice ridacchiando.

 

Assaggio il sugo e rimango meravigliata dal suo gusto perché è eccezionale, forse non ho mai mangiato un sugo così buono in tutta la mia vita.

 

“E’ buonissimo, davvero.”- gli dico. -“Forse è il più buono che io abbia mai assaggiato.”

“Me l’ha insegnato a cucinare mio nonno. Ho origini italiane.”- mi spiega.

“Ecco svelato il mistero del perché tu sappia cucinare così bene. L’Italia ha la miglior cucina del mondo.”- gli dico ridacchiando.

“Non hai tutti i torti.”- mi dice sorridendomi. -“Sei mai stata in Italia?”

“No, mai.”- scuoto la testa. -“Ma comunque basta assaggiare il cibo dei ristoranti italiani qui per capire.”

“In Italia è tutta un’altra storia, fidati.”- mi spiega. -“Ed è un posto stupendo.”

 

Continuiamo a parlare dell’Italia per un altro po’, poi lo aiuto a scolare la pasta e ci mettiamo a mangiare sul tavolo che avevo apparecchiato. Passiamo il resto della cena a conversare dei gemelli e lo informo sullo stato di salute di Joseph, visto che me l’ha precedentemente chiesto, e alla fine il nostro discorso cade sulla nostra infanzia e di come l’abbiamo passata.

Parliamo dello sport e mi dice che lui ha sempre fatto basket, poi gli racconto che per anni ho fatto ginnastica artistica e continuiamo ancora a parlare per un po’ finché Spike non ci interrompe per reclamare cibo.

 

“Ma è bellissimo.”- mi dice Eric coccolando Spike che gli sta affettuosamente leccando la faccia facendomi ridere. -“Prima non l’ho visto.”

“Era di sopra, se non ci sono i gemelli lui se ne sta tranquillo.”- gli dico. -“Sembri piacergli.”

“Adoro gli animali, ma non ho tempo per loro purtroppo.”- mi dice mentre Spike viene da me per avere del cibo.

 

Cerco di alzarmi di slancio, ma metto male un piede e sarei quasi scivolata rovinosamente a terra se non ci fosse stato Eric dietro di me che mi ha prontamente afferrato prima che mi abbattessi al suolo. E mi maledico mentalmente per aver fatto nuovamente la figura dell’idiota, ma è il mio scarso equilibrio a giocarmi continuamente brutti scherzi facendomi fare spesso e volentieri la figura dell’idiota.

 

“Ti sei fatta male?”- mi domanda Eric preoccupato mentre mi tiene ancora per evitarmi di cadere a terra.

“No.”- sorrido scuotendo la testa e mi accorgo di stare piacevolmente bene tra le sue braccia. -“Non mi sono fatta niente grazie a te. Non ho un’equilibrio perfetto.”

 

Eric ridacchia e mi guarda divertito.

 

“Sono pessimo anche io, ma mi fa sempre piacere accorrere in aiuto di una fanciulla in difficoltà.”- mi dice sorridendo.

“Non ero in difficoltà, ero solo-”

“Quasi caduta rovinosamente a terra.”- termina lui per me.

“Non è divertente!”- ridacchio tirandogli un pugno sulla spalla.

“Non pensavo fossi violenta.”- ridacchia anche lui.

“Non sai molte cose su di me.”- gli rispondo divertita.

“Penso che prima o poi dovrò scoprirle, no?”- mi risponde con lo stesso tono.

 

 

Ci alziamo dal pavimento freddo -anche se io credo quasi di scottare visto quanto sono bollente- e ci sistemiamo meglio sul divano quando sento il campanello suonare. Getto uno sguardo all’orologio e mi accorgo che sono le 10.30 pm e spalanco gli occhi nel notare di come siano passate in fretta queste ore e getto uno sguardo ad Eric che mi fissa incuriosito. 

E’ tardi e per i bambini è ora di andare a letto, quindi questo vuol dire che sono arrivati e c’è… C’è anche Ian.

 



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Buongiorno a tutte ragazze, eccomi qui puntuale ^^
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto anche se è particolarmente incentrato su Eric e Nina. Penso che dovrei trovare un nome per questa nuova ship... Niric... Nineric... Erina... Boh, ci penserò ahahahaha
Diciamo che sono molto tesa per questo capitolo ed è sempre un po' così quando si introduce una nuova coppia, ma spero, almeno un po', di farvi piacere questo personaggio che sta riportando a Nina il sorriso :)
Siamo con un altro Pov Nina e finalmente Candice viene a scoprire che Nina frequenta un uomo ed è entrata in modalità Caroline-organizzo tutto io. Penso che anche nella vita reale sia così e a me piace immaginarla anche qui un po' manica del controllo e pronta a tutto per Nina, così come Nina lo è per lei. Vediamo i primi dubbi che aleggiano sulla mente di Nina e che ogni mamma single sicuramente ha in questi casi... I bambini sono esseri fragili e introdurre figure nuove è sempre difficile, così come lo è per Nina. Certo, i bambini hanno già visto Eric, ma venire a sapere che la loro mamma sta provando ad uscire con qualcuno può essere un brutto colpo -come no, chi lo sa u___u
L'appuntamento sostanzialmente è stato tranquillo, Nina è reduce -sebbene sia passato molto tempo- da una storia importante, così come Eric, quindi entrambi vanno con calma, ma entrambi provano un'attrazione reciproca. 
Nel prossimo capitolo Ian verrà a scoprire che Nina esce con Eric? Come reagirà? E i bambini come reagiranno?
Ringrazio le fantastiche otto ragazze che mi hanno lasciato una recensione nello scorso capitolo con veramente belle parole, la storia continua sicuramente per voi. Mi è dispiaciuto un po' il fatto che qualcuno abbia tolto la storia dalle preferite e dalle seguite, mantenendo invariato quelle delle ricordate, ma vabbeh... La storia non può piacere mica a tutti, ma sono felice che le mie solite lettrici continuino ad essere qui *^*
Ci vediamo sabato 8 agosto <3

 

 

  
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