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Autore: _Nancy_    05/08/2015    1 recensioni
[Tratto dal terzo capitolo]
Molly Weasley, con un asciugamano tra le mani e l’espressione preoccupata sul volto, si appresta a ricoprire il figlio di cibo e pozioni.
-Ron, è tutto apposto. Sono andati via, sei al sicuro.-
-RAGNI! RAGNI! RAGNI!- Urla, ancora una volta.
-Ronald, non hai bisogno di … non avere paura.- Gli passa un braccio attorno alle spalle, mentre avvicina il piatto di zuppa calda davanti al ragazzo rosso. –Devi mangiare.- Riempie il cucchiaio, portandolo alla sua bocca. –E’ buonissimo, devi solo provare.-
Annuisce, appena. E manda giù il primo boccone, sotto lo sguardo di tutti i presenti.
-Questo scherzo è stato … epico!- Ridacchia, afferrando il braccio del fratello. –Come diavolo l’hai ideato?-
Genere: Comico, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Grattastinchi, Hermione Granger, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: Angelina/George, Fred Weasley/Hermione Granger
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Lo osserva, timoroso di essere attaccato nuovamente.
Tira indietro i capelli, rimanendo con lo sguardo fisso sulla sua identica copia, che è seduto su una sedia, vicino al letto.
-Diciamo, che è stata un’idea in comune.- Un’occhiata su Sirius e Lupin, quest’ultimo impallidisce. –Naturalmente, Ginny fa parte di tutto.- Ride, notando l’espressione di Fred. –Volevamo divertirci, Sirius afferma che sembrate Lily e James Potter quando litigate!-
-Mettiti in testa questo, fratellino. La Granger è un osso duro, non ho bisogno di aiuto per conquistarla, il mio fascino è potente, e lo sai, gemello brutto.- Ghigna, poggiando le mani sulle ginocchia. –Quanto scommetti che riesco a entrare nelle sue grazie e …  non in quel modo, George!- Ridacchia, vedendo la bocca del ragazzo allargarsi in un gran sorriso. –Ti dimostrerò che posso farlo, senza che tu interferisca.-
-Ne dubito! Qui, quello amato sono io!- Batte il cinque, ridendo di gusto. –Come pensi di riuscire a competere con il rosso che è riuscito a aggiudicarsi la nota di “fidanzato bellissimo” della bella Angelina Johnson?-
-Ringrazia che te l’abbia lasciata!-
-RAGNI!-
-Ron, non c’è nessun ragno!-
Molly Weasley, corre a perdifiato, senza dar conto al resto della famiglia, che sta già cominciando a complottare nei confronti di Hermione Granger.
***
Sono passati solo due giorni, e le lezioni non sono ancora iniziate.
George è stato costretto da Molly ad abbandonare l’idea di poter scacciare i Doxy, inoltre, gli ha restituito la bacchetta, per ogni evenienza, visto l’ultimo problema che si è venuto a creare.
Ron è chiuso in camera, dei genitori, per di più, ha deciso di non uscire per i prossimi mesetti prima della partenza di Hogwarts.
Bussa alla porta, attendendo una risposta, che non arriva. Gira la maniglia, ed entra.
Alcuni vestiti sono sparsi a terra, compresi delle asciugamani grandi e non, che sono posate a bordo del letto o incastrate sopra le spalle di Ron.
La osserva, con gli occhi fuori dalle orbite, mentre si avvicina.
-Come sta andando? Hai preso il tè per calmarti?- Prova a sedersi, quando i lamenti del ragazzo e la paura, la bloccano. –Scusami, non volevo. Ti ho portato una cosa, Arthur mi ha detto che ti avrebbe fatto piacere.- Intrufola la mano nella tasca, tirando fuori un paio di dolcetti appena comprati. –Ti piacciono?-
-Mm.- Annuisce, prendendo le caramelle. –Dov’è la mamma?-
-Sta preparando il pranzo.-
Si sdraia, dandogli le spalle e accovacciandosi su sé stesso.
-Potremo prendere una boccata d’aria, ti va?-
-RAGNI!- Si raggomitola, nuovamente.
-Va bene.- Sussurra, e dopo essersi assicurata che è vivo e vegeto, ritorna in camera.
***
Tenta di muoversi, quando un gomito gli perfora la pancia, costringendolo a gemere di dolore.
Stizzito, e dolorante, sbuffa. Alza il braccio, provando a raggiungere l’uscita, proprio nel momento in cui una mano gli arriva dritta sul viso.
-Basta! Mi state soffocando!- Li respinge, facendo spazio a sufficienza per riprendere fiato. –Ginny, ti verrà mal di pancia per tutte le Api Frizzole che stai mangiando.-
-Il mio stomaco è perfettamente abituato, non ho tempo per queste sciocchezze. Sareste così gentili, da farmi uscire?-
-Il mio specchio! Lo sapevo! Allora, Remus aveva ragione!- Prende tra le mani l’oggetto, tenendolo a distanza dal rosso.
-Sirius, era un prestito. Te l’avrei riportato … -
- … Mai.-
-Non imitare Fred e me, vecchio lupo!-
-Non sono vecchio!- Sbotta, spazientito da quella situazione abbastanza scomoda. –Ginny, perché mi tocchi la caviglia?-
-Io non ti sto toccando …  Ah! George! Il mio povero occhio!-
-Scusa, sorellina!- Ride, aggrappandosi al muro.
-Perché siamo qui? E non nella stanza dell’altra volta?- Si muove, superando la folta chioma della rossa, che viene schiacciata molto dolcemente verso il fratello.
-Perché Fred sta per baciare Hermione!-
-Veramente?-
-Remus, sai quanto Ginny possa essere molto brava a creare storielle, non credere a tutto ciò che dice!-
-Stai dicendo, che quando ti ho chiesto se Ninfadora mi stesse guardano a tavola l’ultima volta, mi hai mentito?-
-Può darsi. Ma non ho mentito sul fatto che potreste essere una bellissima coppia!- Ridacchia, aprendo un altro pacchetto di deliziosi dolci. –George, potresti tentare di non mettermi le dita nell’orecchio?-
-Scusami, è divertente.- Un calcio ben assestato, lo fa zittire. –Ginny, potrei avere problemi a procreare!-
-Ti dai da fare con quella Angelina di cui parli sempre, eh?-
-Felpato, non impicciarti in affari altrui!-
-Ah, perché tu non lo fai? Ti ricordo che hai firmato quel contratto, e sei colpevole quanto noi!-
-Mi hai costretto, io non … -
-Ginny!-
-Non sto facendo niente, amato gemellino preferito!- Un fruscio, mentre qualcosa le sfiora la gamba. –Merlino, cos’è stato?-
-Non so a cosa ti riferisca!- 
Qualcosa di caldo e molto peloso, passa vicino ai quattro.
Uno sguardo di terrore, da parte di Remus e tre sguardi perplessi da parte dei restanti.
-Morgana, aprite questa dannata porta!- Si scaglia contro di essa, cadendo faccia a faccia con il pavimento. –Sono un elfo libero!- Alza i pugni, in segno di vittoria. –Aiuto!-
Purtroppo per lui, non aveva calcolato bene la sua fuga. Visto che Sirius era scivolato, seguito a ruota da Remus, sui cui era caduta con poca grazia Ginny. E per di più, l’animale che sfrusciava da una parte all’altra, non era che il gatto di Hermione, Grattastinchi.
-Ragazzi, come mai eravate rinchiusi nel ripostiglio?- Bill Weasley, accigliato da quella strana posizione da parte di tutti, li osserva dall’alto, mentre regge una cesta piena di panni sporchi.
-E tu quando sei arrivato?- George, gracchia, sentendo i muscoli e le ossa spezzarsi sotto quell’enorme peso.
-Stamattina, se mi avreste dato ascolto, a quest’ora saremmo tutti a giocare a scacchi, e invece, siete sgattaiolati via come dei ladri! Cosa state ideando?-
-Niente che possa … aspetta, potresti esserci utile.- Una scintilla divertita, attraversa lo sguardo della rossa. –Cosa sai sui contratti, Bill?-
-Una volta ne ho fatto uno con Charlie, Percy si è dileguato, e siamo finiti in punizione. Perché?-
-Lo sai, che sei il mio fratello preferito?- Ghigna, notando che George, Sirius e un Remus per niente sorpreso, si sono alzati. –Vieni in camera, abbiamo alcune questioni da risolvere.-
***
Il silenzio regna.
La miglior arma e il peggior nemico di Fred Weasley, che chino sul un libro di Pozioni, prova a scampare a quella tortura.
Non poteva partecipare anche George? Almeno, si sarebbe fatto quattro risate!
No, giusto. Lui, deve mostrare alla Granger quali sono i vantaggi del bruciare libri, e divertirsi!
-Hermione, mi sembri un vermicolo sul punto di morire! Non potremo fare una pausa?-
-Fred, sono due minuti che stai leggendo la lezione. Cosa sai dirmi a riguardo?-
-A parte il fatto che sei noiosa?- Scoppia a ridere, nonostante l’aria imbronciata e contrariata della riccia ragazza. –E va bene! Parla di filtri d’amore!-
-Bene, dimmi i suoi effetti.- Si volta, afferrando un quaderno dal baule aperto. –E quanto può durare.-
-E se te lo facessi vedere?-
-Cosa stai dicendo?- Un lieve rossore le imporpora le guance, quando Fred è deciso a distrarla. –Non c’è bisogno, ho visto numerose volte che … cosa fa.-
-Se parli di Ronnie, lui non è sotto l’effetto dell’Amortentia. Piuttosto, non avevi detto di voler vedere cosa c’è di meglio dello studiare?-
-Non ritengo che sia il momento adatto.-
Fa qualche passo, rimanendo alle sue spalle.
La bacchetta che esce dalla tasca del pantalone, le mani che sfiorano le schiena, la bocca a pochi centimetri dal suo orecchio sinistro.
Sente il respiro sul collo, tanto da essere sicura di essere così bianca in volto, che potrebbero scambiarla per la moglie di Nick-Quasi-Senza Testa.
-Rilassati, non ti ho ancora detto qual è il modo migliore per abbattere i tuoi amati libri.-
-Non c’è nessuno modo.- Sussurra, poco convinta. –Cosa vuoi?-
-Tu cosa vuoi?- E nel dirlo, le sfiora le dita della mano. –Sono certo, che sia qualcosa di molto … romantico.-
-Il romanticismo non fa per me.- Abbassa la testa, vedendo il braccio di Fred stringerle in vita. –Perché lo fai?- Voce roca e rotta dal un lieve terrore.
-Ti mostro quello che ho appreso.- Un sorriso pieno di gioia, gli incornicia il viso. –L’Amortentia, provoca un’ossessione (da parte del soggetto che la ingerisce) verso la persona che l’ha creata e ha scelto, è il filtro d’amore più potente e pericoloso del mondo.- Si sposta a sinistra, appoggiando la testa sulla sua spalla. –Oltre a dimostrare un amore “finto”, induce la persona colpita a comportarsi da perfetto innamorato. Può portare i due, a condividere non solo esperienze, ma anche sensazioni nuove e mai provate sulla pelle.-
-E … basta. -
-Non così in fretta, Hermione.- La vede irrigidirsi, e ricomporsi all’istante. –Sai cosa fa un fidanzato?-
-Perché non dovrei saperlo?- Alza un sopracciglio, irritata.
-E’ una semplice domanda.- Adesso, le accarezza la guancia, nonostante la piccola protesta. –Se fossi colpito da questa pozione, probabilmente, farei questo.- E la bacia.
Una mano si intrufola tra i capelli rossi, che lo costringono ad abbassarsi per avere maggior accesso alle labbra di Hermione, a sua volta la stringe in quella strana morsa.
Ora, entrambe le braccia di Fred la imprigionano, e la tengono premuta contro il petto, mentre il respiro di entrambi si fa affannato, in quei piccoli momenti di distacco leggero.
Socchiude la bocca, e assaggia, piano, tranquillamente. Prima la lingua, poi il palato, lasciandole sfuggire un gemito di piacere.
Un gran soddisfazione per Fred, che sorride sulle sue labbra.
-Interessante, questa lezione.- Si scosta. –Stessa orario la settimana prossima?- Si copre con le braccia il seno, che fa su e giù per la mancanza di aria. –Chi tace, acconsente.-
La saluta, e dopo essersi assicurato di non essere seguito, scende in cucina per sgranocchiare qualcosa.
-FRED! LASCIA STARE QUEI BISCOTTI, SONO PER RON!-
-Ma … mamma! Hai altri figli a cui badare!-
-FRED WEASLEY!-
  
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