Fandom: Star Trek (Reboot
cinematografico)
Genere: fantascienza
Tipo: flash-fic
Parole: 321
Personaggi: James T. Kirk, Spock
Rating: PG, verde, K
Avvertimenti: movieverse, AU
PoV: terza persona
Disclaimers: i personaggi non sono miei, ma di Gene Roddenberry (J.J. Abrams). I personaggi e gli eventi in questo racconto
sono utilizzati senza scopo di lucro.
Contest: Drabble Weekend indetto dal gruppo “We are
out for prompt” su FaceBook dal 31 luglio al 2 agosto 2015.
Prompt: Star Trek - Spirk Accademy!AU - Il primo incontro tra Kirk e Spock in
accademia (ovviamente con modalità diverse rispetto a
ST).
Gentilmente proposto da Koa.
Compagni di stanza
di Bombay
James Tiberius
Kirk si sistemò meglio la giacca della sua uniforme rossa, da cadetto della
Flotta Stellare, aspettava quel giorno da tutta una vita.
Si passò una mano
tra i capelli biondi ravvivandoli un po’ ed avanzò nel
cortile dell’Accademia dispensando i suoi sorrisi magnetici ed affascianti a
più fanciulle che poteva.
Sarebbero stati
quattro anni molto interessanti.
Seguì il gruppo
di cadetti della sua età per i vari corridoi dell’Accademia, disbrigò le ultime
faccende burocratiche e quindi si diresse ai dormitori, per sistemare le
proprie cose.
Entrò nella
stanza assegnatagli e la prima cosa che lo colpì fu la temperatura elevata
dell’alloggio, poco male, mise mano al termostato e lo impostò su un clima più
vivibile.
Era davvero
curioso di conoscere il suo compagno di stanza, già s’immaginava che avrebbero
fatto faville insieme.
Tutte le sue aspettative furono infrante quando dopo un paio d’ore il suo
compagno di stanza fece il suo ingresso nell’alloggio.
Era un vulcaniano
ed era risaputo che i vulcaniani non fossero
propriamente una razza avvezza al divertimento non nel senso di Kirk almeno.
Il giovane
cadetto biondo non si lasciò scoraggiare e si avvicinò tendendo la mano
“Piacere James T. Kirk” si presentò, ma l’altro lo
guardò impassibile senza ricambiare la stretta di mano.
“Ci deve essere stato uno sbaglio, ho chiesto un alloggio
singolo.”
Kirk rimase
interdetto per qualche momento ma non si scoraggiò “Da quanto mi risulta non c’è nessun errore, sono lieto di conoscerti, ci
divertiremo parecchi insieme.”
Il sopracciglio
del vulcaniano si alzò andando a sfiorare la frangetta nera “Questa è
un’accademia militare signor Kirk, atta a formare
ufficiali della Flotta Stellare, non un parco giochi.”
Kirk si sedette
sul letto con uno sbuffo sconsolato mentre il suo compagno di stanza alzava
nuovamente la temperatura dell’alloggio e snocciolava come un computer parte
del regolamento del dormitorio.
Jim si lasciò
andare indietro sul materasso con un gemito afflitto: sarebbero stati quattro
lunghi anni.