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Autore: Christi    06/08/2015    2 recensioni
Tre ragazze e cinque ragazzi nella soleggiata Los Angeles.
Un'estate appena iniziata, che aspetta solo di essere vissuta.
Genere: Comico, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Carlos, James, Kendall, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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L.A. baby!
Chapter Nine
God, you're so perfect.

 


Joe non era esattamente felice. Cioè, era felice per Alexandra, che stava raccontando per l'ennesima volta quanto fosse fantastico Kendall, ed era felice per Rebecca che aveva confidato di avere una cotta per Logan. 
Aveva sentito una strana stretta allo stomaco, quando Christina aveva esclamato che essere innamorati in maniera corrisposta era una cosa favolosa. 
Adesso, seduta ad un tavolino di una gelateria, la bionda era completamente assorta nei suoi pensieri. 
Aveva bisogno di qualcuno. 
Insomma, la vita da single a Los Angeles, era pazzesca, ma cos'era quel brivido che le attraversava la schiena ogni volta che una coppietta le passava davanti? 
Joe sospirò. Dubitava di riuscire a trovare l'amore ma ne aveva davvero bisogno. 
Era pur sempre la ragazza forte del gruppo, ma sentiva il bisogno di essere dolce con qualcuno. 
-Joe, la tua granita- 
La voce di Alex la riportò alla realtà. Joe le sorrise grata, prima di iniziare a bere la bevanda rinfrescante. 
-Ehi tutto okay?- le domandò Bekie dolcemente, portando una ciocca di capelli dietro l'orecchio. 
Rebecca era una ragazza estremamente dolce ed aveva il pregio di interessarsi delle persone. 
Joe annuì distrattamente. 
-No, non è tutto okay- sentenziò Christina, accomodandosi sulla sedia. -Joe avanti che c'è?- le domandò con dolcezza la castana, per poi sorseggiare il suo frappè alla mora. 
Joe scosse la testa. -Sul serio ragazze- iniziò, accompagnando la frase con un gesto della mano. -Va tutto bene, sono solo un po' sovrappensiero- concluse, sfoderando il suo sorriso più convincente.
L'ultima cosa che desiderava in quel momento era mettere tristezza alle sue amiche.
-Allora Bekie, Logan ti piace non è vero?- domandò la bionda, cercando di cambiare discorso. 
Rebecca arrossì fino alle punte dei capelli, sorridendo. -James mi ha parlato di lui, e mi ha incuriosito. Così con una scusa sono stata con lui e mio fratello e beh- ridacchiò, abbassando lo sguardo -Mi sono presa una bella cotta- concluse, facendo ridere le altre. -Se vuoi possiamo aiutarti io e Jamie- parlò ad un tratto Chris, giocando con un tovagliolo. Rebecca la guardò interrogativa. 
-Intendo- iniziò la castana, sotto lo sguardo divertito di Joe ed Alex che avevano capito dove volesse andare a parare. -Possiamo aiutarti a conquistarlo, con Alex e Kendall ci siamo riusciti- concluse, sorridendo beffarda. 
-Questo non è assolutamente vero!- esclamò contrariata Alexandra, incrociando le braccia al petto. 
-Io e James ci eravamo accorti dei vostri sguardi complici da un po'- rispose ovvia Chris. -E sono stata io a parlare con Kendall poco prima che venisse da te- concluse la castana, sorridendo sorniona. 
Alexandra non poté non riconoscere l'espressione di Kendall in quel sorriso, e sorrise a sua volta. 
-Beh, grazie- rispose, fingendosi comunque irritata. 
In realtà, avrebbe voluto saltare addosso all'amica e ringraziarla fino alla fine dei suoi giorni. 
-Comunque- cambiò discorso Christina, spostando gli occhi su Bekie. -Dammi il tempo di parlare con James, e tu e Logan diventerete un allegra coppietta- sentenziò la ragazza. 
Joe scosse la testa. -Con Carlos non è andata molto bene- rise divertita la bionda. 
Chris la trucidò con lo sguardo. -Non è stata colpa nostra- borbottò imbarazzata. -Era quella Susan ad avere qualche problema- 
Le tre ragazze scoppiarono a ridere. -Sarei grata di ricevere il tuo aiuto- parlò ad un tratto Bekie, sorridendo a Christina, che accettò volentieri. 
Una scusa in più per passare del tempo con James. 
La serata si concluse tranquillamente, come ogni volta ed ogni ragazza tornò alla propria abitazione.  
Alexandra aveva ordinato una pizza ad asporto e dopo essersi seduta sul divano, aveva guardato tre commedie romantiche, pensando per tutto il tempo a Kendall. 
Christina era tornata a casa ed aveva trovato il fratello alle prese con i fornelli, con il suo grembiule rosa addosso, perché "adoro questa maglietta, non posso permettere che si rovini, ma non avevo un grembiule".
Rebecca aveva abbracciato il fratello sorridente ed avevano passato la serata giocando con giochi da tavola. 
Joe invece aveva mangiato del gelato, tanto gelato. 
Non era felice. Le mancava qualcosa. 
O qualcuno. 
Mentre cambiava canale, troppi film romantici quella sera, la sua attenzione fu richiamata dal suo cellulare che squillava sul tavolo. Due messaggi. 
"Domani mattina alle cinque e quaranta in spiaggia, solito posto, tavola e pagaia" e poi "Lo so che è molto presto, ma è veramente molto importante. Ti voglio bene."
Joe sorrise. 
Ma alle cinque e quaranta era esageratamente presto. 



 

***



La leggera brezza mattutina scivolava leggera tra i capelli biondi di Joe, che, ammaliata dall'alba, camminava verso la spiaggia. 
Era stato duro svegliarsi così presto, ma non appena vide la figura di Noah in acqua, seduto sulla sua tavola, il sonno le passò completamente. 
Accelerò il passo, colta da un'improvvisa voglia di buttarsi in acqua. 
-Noah!- gridò la ragazza, iniziando a muovere il braccio in segno di saluto.
Il giovane si voltò, e non appena vide la figura di Joe sorrise, ricambiando il saluto. 
La ragazza non esitò e dopo aver sfilato il leggero vestitino, corse in acqua, con la sua tavola sottobraccio. 
-Buongiorno stella!- esclamò Noah, non appena la ragazza lo raggiunse. 
-Ehi- sorrise lei, salendo sulla tavola e sedendosi. -Non credi sia veramente molto presto?- domandò Joe, divertita. 
Noah scosse la testa. 
-E' per un buon motivo- le rispose, sorridendo. 
In quel momento Joe realizzò di non sapere affatto perché l'amico le avesse chiesto di raggiungerla. 
-A proposito- iniziò, legando i capelli in una cipolla spettinata. -Perché mi hai chiesto di venire?- 
Noah sorrise, come se avesse aspettato quella domanda da sempre. 
-Bene- iniziò infatti, battendo le mani. -Questa è la tua prima lezione di surf- spiegò Noah, voltandosi verso Joe, che aggrottò le sopracciglia confusa. 
-Noah io so surfare- borbottò, quasi offesa. O il suo migliore amico era impazzito o la stava prendendo in giro. 
-Sì- precisò il ragazzo. -Ma adesso ascoltami. La prima lezione è bastata completamente sulla concentrazione. Esclusivamente su noi, le onde e le nostre tavole.- iniziò a spiegare Noah sotto lo sguardo ormai concentrato di Joe. 
-Guardati intorno Joe, che cosa vedi?- domandò il ragazzo. 
Joe esitò un secondo per poi rispondere. -L'alba, il mare, la mia tavola e, se mi volto, vedo te- 
-E non trovi che sia tutto spettacolare? Insomma, guardaci. L'alba è stupenda stamani, il mare ci sta cullando, e siamo seduti su queste tavole come fossero poltrone.- 
Effettivamente l'atmosfera era bellissima. 
L'alba colorava il cielo di un celeste rosato, e qualche nuvola macchiava il cielo. 
Il mare aveva rubato gli stessi colori al cielo ed era calmo, e cullava i due giovani. 
Il leggero venticello mattiniero rendeva tutto più magico e profumava l'aria di libertà. 
-E' bellissimo qua Noah, ma non riesco a capire dove vuoi arrivare- parlò Joe, a bassa voce quasi avesse paura di spezzare il momento. 
-Voglio dirti solo una cosa Joe. Questa è la prova di quanto tu sia fortunata. Non devi aver paura che tutto questo si distrugga. Non devi aver paura di nulla.-
Quella frase fece scattare un pensiero nella mente di Joe, che sorrise involontariamente. Noah stava facendo tutto quello per aiutarla per la gara. 
-Ho capito Noah, grazie- disse allora. -E' tutto così perfetto, insomma, guarda- Joe continuò a parlare, gli occhi puntati davanti a se -E' come se io, te, cielo e mare fossimo, fossimo una cosa sola- concluse, in un sussurro. 
-Dio, sei così perfetta
Joe si voltò di scatto. Doveva aver sentito male. Non c'era altra spiegazione. 
Vide Noah abbassare lo sguardo, e lo trovò stranamente più bello quella mattina. 
Si morse il labbro, prima di parlare. -Scusa?- chiese. Era l'unico modo per capire se la frase che adesso le rimbombava in mente fosse stata solo uno scherzo della sua mente. 
Noah alzò gli occhi su di lei. 
Joe lo vide esitare, passarsi una mano nei capelli, lasciandoli bagnati e sospirare. 
-Sei perfetta- ripeté il ragazzo. 
Joe sentì il cuore esploderle. Stava scherzando. 
-Io, io non sono perfetta Noah.- brobottò, abbassando gli occhi. 
-Joe, guardami- le ordinò dolcemente il ragazzo. Joe alzò gli occhi scontrandoli contro quelli del ragazzo, oro misto a smeraldo. 





 
It's in your lips
And in your kiss
It's in your touch
And your fingertips
And it's all the things and other things 
That make you who you are
And your eyes
Irrisitible




-Lo sei. Lo sei per le tue labbra, che mi hanno donato solo baci sulle guance, ma che vorrei baciare ogni santo giorno. Lo sei per il tuo tocco, quando mi sfiori anche solo per scherzo, ma che mi fa impazzire e non so nemmeno il perché. Lo sei per tutte quelle piccole cose che ti rendono te stessa. Lo sei per i tuoi occhi che, Dio, sono irresistibili.- 
Noah riprese fiato, gli occhi puntati in quelli di Joe, che sorrideva timidamente, colta all'improvviso da quel discorso. 
Si era buttato. Non aveva la più pallida idea di come si sarebbe comportata Joe, ma gli importava meno di niente. 
-Noah, mi sono chiesta più volte se dovessi uscire con qualcuno ultimamente. Ma non ci riuscivo. Ed ora ho capito perché.- parlò Joe improvvisamente. 
-E perché?- domandò sussurrando Noah, il cuore che gli batteva a velocità insostenibile. 
-Perché ti stavo aspettando
In quel momento i dubbi di entrambi scomparirono. Noah realizzò di avere davanti la stella che aspettava da tempo, la sua stella, la sua persona. 
Joe capì che Noah era l'unico che potesse accontentare i suoi desideri, quello di essere amata e di amare, quello di sentirsi al sicuro e che ogni attimo passato accanto a lui era stato un passo in più verso quel momento. 
Entrambi si fissarono per qualche secondo, poi Joe sorrise. Noah fece lo stesso ed un secondo dopo le sue labbra erano su quelle di Joe. Poteva sembrare una situazione alquanto surreale, dato che Joe faceva leva con le braccia sulla tavola del ragazzo, mentre le gambe erano appoggiate sulla sua. 
-Sai che cadremo?- sussurrò Noah, staccandosi di malavoglia. 
Joe sorrise timidamente. -Quanto credi che mi interessi?- domandò lei, poggiando di nuovo le labbra su quelle del ragazzo. 
Rimasero lì per tutta la mattina, Noah con la sua stella, Joe con il cuore tremendamente leggero. 


 
It makes your lips
So kissable
And your kiss
Unmissable


***



Kendall, Yuma ed un divano. 
Combinazione perfetta per una pigra mattinata. 
Non ne era pienamente d'accordo Christina, che durante quella mattina non si era fermata un attimo. 
-Kindle puoi per favore accendere il forno?- domandò la ragazza, scendendo dalle scale. -Dobbiamo scaldare la torta salata- spiegò la ragazza, legando i capelli in una coda. 
Kendall emise un mugolio, poi, con la velocità di un bradipo in coma, si lasciò scivolare giù dal divano, cadendo sul pavimento di parquet. 
-Kendall- lo richiamò la sorella, questa volta con una montagna di panni da stirare fra le braccia. 
-Te ne prego- tentò di nuovo la ragazza, notando con dispiacere che il fratello era ancora sdraiato a terra. 
Non notando reazioni, lasciò i panni sul divano e si sdraiò accanto a lui. 
-Mi dici che ti prende?-
-Non sono riuscito a dormire-
-E perché mai?- 
-Ho pensato per tutta la notte a quanto Alexandra sia perfetta e a quanto io sia fortunato- 
La ragazza sorrise teneramente, abbracciando di slancio il fratello. 
-Posso essere sincera?- 
Il ragazzo spostò gli occhi verdi sulla sorella e sorrise. 
-Puoi essere sincera-
-Non ti ho mai visto così felice, fratellone- 
-Perché non sono mai stato così innamorato
Christina sorrise prima di alzarsi. -Non preoccuparti per il forno, ci penso io- disse, afferrando di nuovo i panni e sparendo al piano di sopra. 
Kendall si alzò sorridendo ed in quel momento il cellulare di sua sorella, posato sul tavolino davanti al divano, squillò. 
-Chris, un messaggio!- urlò, per farsi sentire al piano di sopra. 
-Che dice?- domandò sempre urlando Christina. 
-In realtà sono due! Uno dice "Chris ho assolutamente bisogno di parlarti, al LA, oggi pomeriggio alle quattro" da Noah ed uno da Alex che dice "Chris brutta notizia. Torna Sarah da Miami"- 
Kendall finì di leggere i messaggi e posò il telefono sul divano. 
Vide la sorella scendere le scale tranquilla, per poi bloccarsi sull'ultimo gradino. 
In quel momento, entrambi spalancarono gli occhi, colti dallo stesso tremendo pensiero. 
Pochi secondi dopo, parlarono allo stesso momento, entrambi spaventati. 
-Torna Sarah?!




Chris' corner
BUONGIORNO!
Ebbene sì, dopo un ritardo immenso ho il coraggio di ripresentarmi ma sono sicura che mi perdonerete perché lo farete vero? 
No, scherzi a parte, mi dispiace molto per il ritardo, ma ho avuto una specie di blocco dello scrittore e questo caldo non aiutava ad alimentare la voglia di mettersi a scrivere. Inoltre mi sono venute in mente un sacco di idee ed ho dovuto modificare alcune cose per poter infilare tutto in questa ff.
Ma eccomi qua!
Che ve ne pare del capitolo? Scopriamo un bel po' di cose, non è vero?
Bekie ha una cotta per Logan e nei prossimi capitoli scopriremo come Chris e James hanno intenzione di aiutarli. 
JOE E NOAH CHE AJHDSUDGYFFFFHUBDX 
Non trovate che l'alba, il mare, la brezza e le tavole da surf siano perfetti per un primo bacio? Bene, io sì.
Voi non potete capire quanto io shippi quei due, lo faccio in maniera paranoica e nel prossimo capitolo vedremo un Noah particolarmente cuccioloso che parla con la nostra Chris.
Volevo precisare che il LA di cui parla Noah è il nome di un bar che mi sono completamente inventata ma who cares. 
Poi vediamo il discorso tra Kendall e Chris che mi piace troppo perché avanti quanto è cucci Kendall innamorato? Troppo. 
Ma, ma, ma, chi l'è Sarah? Si accettano scommesse. (Scusate il toscanismo, ma sono della Toscana e ci stava troppo, rido)
Eheheheheh sappiate che porterà un bel po' di problemi e che sarà una dei pochi antagonisti della storia. (Mi scuso in anticipo per tutte le Sara che leggono la ff, non ho nulla contro di voi mi serviva un nome ed ho pensato ad una persona che proprio non mi va a tiro, gne. Ed inoltre mi scuso in anticipo per tutte le persone che assomiglieranno a lei fisicamente. Sul serio, nulla di personale.) 
Va bene ora vi lascio, ma non senza ringraziare i tre meravigliosi angeli che hanno recensito lo scorso capitolo: tall_blonde_pretty, Lacora & Arcadia_ 
GRAZIE GRAZIE GRAZIE
Ora vi lascio piccole, mia madre mi uccide se non vado a mangiare, un bacione
Aloha 
Chris 


 
   
 
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