Parte Il Duello

-Davvero, pensavi di non incontrarmi, drago? Dì piuttosto che lo SPERAVI.
Vegeta non era affatto preoccupato di trovarsi faccia a faccia con Li Shenron. Questo, però, valeva anche per il drago malvagio.
-Non sei cambiato per niente, saiyan. Spavaldo come sempre, anche di fronte alla realtà dei fatti.
-Fatti? Ah già, la solita storia: tu credi che mi finga coraggioso nonostante sappia di non avere speranze contro di te. Va bene, ammettiamo pure che sia così. La mia recita sarebbe comunque molto meno patetica della tua.
-Sporco saiyan, cosa vuoi insinuare?
-Ora che Kakaroth è diventato Chaos Goku, ti sei autoconvinto che niente e nessuno possa più farti del male…
-Stai forse dicendo che sono diventato un mammone, a cui piace nascondersi dietro la gonna della mamma quando vede arrivare i bulletti fuori dalla scuola?
-Ah, questo te lo sei detto da solo! Io volevo semplicemente darti del fifone, ma se per te questa descrizione è più adatta…
Umiliato, Li Shenron cominciò a tremare di rabbia. Vegeta lo guardò un attimo, sogghignando, per poi tornare subito serio e rivolgersi alla moglie Bulma, alle sue spalle.
-Presto, rientra nella navicella.
-Vado a prendere il Bluz Buster?
-No, Bulma, non hai capito. Chiuditi dentro e non uscire fin quando non te lo dico io. Tra poco qui sarà un vero macello!
-Ma… sei proprio sicuro di non…
Invece di una risposta, Bulma ricevette dal marito uno spintone, che la rispedì direttamente nel mezzo spaziale, facendo anche richiudere il portellone con lo spostamento d’aria.

-Ma guarda te se questo è il modo di trattare la propria moglie!- borbottò la donna, dolorante -ah, ma se spera di passarla liscia si sbaglia di grosso! Adesso torno fuori e gliene dico quattro…
Come si rimise in piedi, Bulma cadde nuovamente sedere a terra, cortesia di una scossa simile al terremoto. A gattoni, la moglie del principe raggiunse uno dei oblò del veicolo e vi si affacciò timidamente, rassegnata all’idea di dover assistere al combattimento senza fare niente.

Complice anche la nebbia del luogo, i movimenti dei due guerrieri erano talmente rapidi da rendere impossibile la visione del combattimento, se non con un occhio duramente allenato. Da ormai parecchi minuti Vegeta e Li non facevano altro che inseguirsi, in attesa che l’avversario commettesse un minimo errore utile per attaccarlo. Di punto in bianco, Li cambiò strategia e si bloccò a mezz’aria, concentrandosi sugli spostamenti dell’aria intorno a sé.
“Trovato.”
Sentendo uno spostamento particolarmente vicino, al drago bastò sollevare un braccio per arrestare il volo di Vegeta e centrarlo in pieno stomaco. Seguì un doppio pugno alla schiena col quale il saiyan precipitò al suolo, lasciando un grosso cratere nell’asfalto. Non pago, il drago malvagio volse le spalle al rivale e si lasciò cadere all’indietro, a velocità sempre maggiore, con l’intenzione di trafiggere il corpo di Vegeta con i suoi aculei. L’attacco andò a segno…
-Con questo si conclude la triste storia del principe senza sudditi… ma che diavolo!?
…solo in parte. Con uno sforzo neanche tanto immane, il saiyan si caricò Li sulle spalle e se lo scrollò di dosso, scagliandolo lontano, sprigionando tutta la sua energia.
-Però… pesantuccio… il drago… Se non ti dispiace, ora tocca a me condurre le danze!
Vegeta partì al contrattacco, mettendo a segno una sequenza impressionante di pugni, calci e ginocchiate, schivando ogni tanto alcune sfere d’energia sparategli contro e rispondendo con dei raggi energetici molto più potenti, che il drago riusciva appena in tempo ad evitare. Questo scambio tra i due si ripetè diverse volte, finché il drago non riuscì a volgere nuovamente la situazione a proprio vantaggio, afferrando il saiyan per un polso e attirandolo a sé, per poi stritolarlo in un doloroso abbraccio. Nonostante il momento di difficoltà, sul volto di Vegeta persisteva un sorriso soddisfatto.
-Beh, cos’è quella faccia? Sorridi già al pensiero di finire all’altro mondo e rincontrare i tuoi vecchi amici Cell e Freezer?
-Giusto per sapere come si sono rammolliti quei due… in realtà sto ridendo per un altro motivo. Guardati un po’ attorno…
Il drago obbedì, e subito cominciò a sudare freddo: da ogni lato stavano giungendo a tutta velocità tutti i raggi d’energia sparati da Vegeta in precedenza.
-Gran bella strategia, Vegeta, complimenti. Così però anche tu verrai colpito dalla tua stessa tecnica!
-Non finché rimango invischiato nel tuo abbraccio…
Li Shenron realizzò troppo tardi di essere stato fregato. Senza più il tempo di spostarsi, una decina di ondate energetiche lo investirono da ogni parte mentre, involontariamente, faceva scudo al corpo di Vegeta, che ne uscì senza alcun graffio.
Distrutto, Li si lasciò cadere pesantemene al suolo. A molti metri sopra di lui, il principe dei saiyan osservava il suo malandato avversario con una punta di disgusto.
-Che delusione. Sapevo che avrei avuto vita molto più facile rispetto al nostro primo incontro, ma non pensavo fino a questo punto. Beh, vorrà dire che mi troverò faccia a faccia con Chaos Goku molto prima del previsto.
Vegeta, senza nemmeno essersi trasformato in super saiyan, si preparò ad eseguire uno dei suoi attacchi migliori, il Big Bang Attack. Quando improvvisamente qulcosa attirò la sua attenzione: un’aura piccola, quasi insignificante, si stava dirigendo a gran velocità verso il campo di battaglia. La fonte di quell’aura passò rapidissima vicino alla testa del saiyan e raggiunse il drago malvagio, fermandosi a mezz’aria di fronte a lui. Si trattava di una sfera del drago, che Li Shenron prese tra le mani e osservò attentamente.
-Una, due, tre, quattro, cinque stelline… Non ci sono dubbi, questo è Woo Shenron. Lo sapevo che quel piccoletto si sarebbe fatto ammazzare per primo…
-Ehi, che storia è questa?- protestò Vegeta -che cavolo ci fa QUELLA qui?!
-Hai la memoria corta, saiyan. Non ricordi che io ho il controllo suelle sfere del drago? Non ricordi che posso richiamarle a me e sfruttare i poteri dei miei sei fratelli?
-E con questo?
-Guarda questa sfera. Si tratta proprio di uno dei miei fratellini, che a quanto pare è stato sconfitto. Credimi, è solo una questione di tempo, prima che anche tutti gli altri vengano a me.
Detto questo, Li spalancò la bocca e ingoiò in un solo boccone la sfera delle cinque stelline.