Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: summer_day    07/08/2015    4 recensioni
Salve a tutti!! Sono tornata con una nuova storia ma questa volta i protagonisti non saranno Sesshomaru e Rin, bensì Inuyasha e Kagome. Vi avverto, è ispirata ad un sogno che facevo molto spesso quindi sarà un po' strana...
Ma bando alle ciance ed eccovi un estratto dal primo capitolo:
"Mentre guardava il cielo stesa sul prato, vide con la coda dell’occhio una strana luce proveniente dalla pietra: invece di averne paura si sentiva attratta da quello strano oggetto, come se ci fosse stata una calamita che la stesse attirando a sé. Così si avvicinò lentamente e notò che in quella luce pian piano si stava definendo una strana sagoma."
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Inuyasha, Kagome | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
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 Terrore
 
Kagome correva a perdifiato nel suo grande giardino evitando i colpi rabbiosi degli affilati artigli del demone.
Non si sarebbe mai aspettata che qualcuno arrivasse al posto di Inuyasha, né tantomeno che quel qualcuno fosse un Oni gigantesco con il preciso obbiettivo di ucciderla lentamente e dolorosamente, per vendicarsi della morte del fratello. Aveva pensato di cercare un nascondiglio, ma anche nella lontana ipotesi che ci fosse riuscita cosa avrebbe fatto l’Oni? Molto probabilmente avrebbe distrutto ogni cosa e poi avrebbe diretto le sue attenzioni anche sul vicinato.
Non poteva permettere che gente innocente morisse per qualcosa di cui non era nemmeno a conoscenza.
“Ma come posso sconfiggere un essere così grande e…mortale?!” pensò “Non ho armi e anche se ne avessi dubito che riuscirei a colpirlo e che queste gli facciano anche solo il solletico”.
Mentre pensava e i dubbi le avvolgevano la mente la sua corsa perse velocità e l’Oni colse al volo l’occasione per colpirla con i suoi artigli: tutto a un tratto Kagome si trovò a fluttuare in aria col fiato mozzato e il fianco dolorante, la camicia da notte azzurra insanguinata. Scioccata la ragazza cadde nell’erba diversi metri più avanti da dove il demone l’aveva colpita.
Spaventata ed inorridita dalla quantità di sangue che vedeva uscire, portò la mano al fianco si accorse che la ferita non era molto grave, ma lo era abbastanza da impedirle di correre al massimo delle sue forze. L’essere intanto di avvicinò lentamente con un ghigno stampato sul volto che non prometteva niente di buono, e l’acido verde che gocciolava sempre più vicino a Kagome. Assalita dal terrore provò a rialzarsi ma l’Oni le afferrò una caviglia, impedendole quindi ogni movimento.
“Che c’è? Ora non scappi più eh? E dire che mi stavo quasi divertendo a giocare al gatto e il topo con te…” disse con tono di scherno. “Beh ora è il momento di fare sul serio, non credi?”
Il ghigno sul suo volto si allargò minacciosamente facendo allo stesso tempo cadere l’acido sulla gamba libera di Kagome, che urlò dal dolore. Era come se il liquido incandescente stesse scavando fin alle sue ossa lasciando dietro di sé nient’altro che piccole lingue di fumo. L’essere allora la tirò per la caviglia e la trascinò per parecchi metri girando in tondo: la schiena di Kagome bruciava, le braccia erano coperte di tagli e la gamba colpita dall’acido oramai non riusciva più a muoverla.
“A questo punto non so proprio cosa fare…” pensò terrorizzata e rassegnata. “Non posso scappare né difendermi, ed è escluso che qualcuno possa aiutarmi. Ho paura che non mi rimanga che aspettare che questo mostro mi uccida”.
Delle lacrime amare scesero lungo le sue guance. Gocce di paura, perché non voleva soffrire e morire; di rabbia, a causa della sua impotenza. Ma soprattutto stille che racchiudevano rimpianto, per le cose che avrebbe voluto ancora fare, per non essere riuscita a impedire a quell’Oni di vendicarsi, per non aver potuto rivedere ancora una volta Inuyasha…
“Ti prego Inuyasha perdonami! Perdonami e non venire, perché non potrei sopportare di essere causa di sofferenza per te!” pensava.
Intanto il demone si fermò e osservava sadico la sua vittima che piangeva.
“Ahahah! Piangi pure, tanto tra poco sarà tutto finito!” rise malvagiamente.
Ma ciò di cui nessuno dei due si accorse era che, alle loro spalle, una seppur flebile luce aveva cominciato a brillare.




Salve... si sono ancora viva. Avrei voluto aggiornare molto tempo fa ma per me è stato un periodaccio e non sono riuscita a scrivere nemmeno una parola per mesi.. Se ci saranno ringrazio i temerari che sono arrivati a leggere fin qui e gli chiedo ancora scusa per l'attesa così lunga <3
Il capitolo è un po' corto ma ho preferito lasciarlo così su suggerimento anche di KagomeNoTaisho, perchè così fa più suspence xD
Ancora grazie e alla prossima
Summer_day <3
   
 
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