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Autore: Edimburgh_    07/08/2015    2 recensioni
Qual è il vero significato della parola viaggiare? Cambiare località? Assolutamente no! Viaggiare è cambiare opinioni e pregiudizi.
(Anatole France)
Una raccolta di storie incentrata sul personaggio più schivo del manga, sul suo passato e quegli avventi che sono stati taciuti o sorvolati, sui suoi pensieri molto spesso ignorati all'interno della storia portante.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Sesshoumaru, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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 Sesshomaru non poteva dire di aver trascorso l'infanzia in una famiglia, stretto com'era tra i due grandi fuochi dei genitori. Suo padre era uno dei demoni più potenti, continuamente sfidato dai suoi simili, costantemente forzato a mettere in discussione il proprio potere e la propria abilità, e per quanto avesse a cuore quella cascata bianca di capelli che caparbia lo seguiva ovunque andasse, proprio non aveva tempo di essergli anche padre. Sua madre se possibile era anche peggio, ammantata di quell'aura di superiore eleganza che mai poteva essere contaminata da un amorevole abbraccio, restava in disparte nella sua fortezza e di un figlio quasi non sapeva cosa farsene. Così il giovane demone si era cresciuto da solo, imparando a combattere guardando il padre e replicando i gesti sui sui sventurati avversari, convinti che fosse una preda facile, e reprimendo tanto a fondo tutti quei naturali impulsi affettivi che per accorgersi di tenere davvero a qualcuno era stato costretto a vederlo morire due volte tra le braccia. Non aveva ricordi infantili, se non qualche ombra di passeggiata aggrappato alla veste materna, ma erano troppo lontane per essere ricordate, se non le continue e infinite corse per sfuggire -poi in seguito per trovare un posto più ampio per lo scontro- ai nemici di suo padre decisi a divorare la sua prole. Se davvero tutto ciò che suo padre gli aveva voluto lasciare era Tenseiga, con la sua inutile abilità taumaturgica, era riuscito a lasciarci sopra una patina di pericolo dal quale non si sarebbe mai liberato, un bersaglio che gli si era segnato in fronte nel momento esatto in cui suo padre aveva esalato l'ultimo respiro. Morto il grande demone cane, era divenuto lui l'ambizione di molti, l'avversario con cui si volevano battere tutti; e continuamente demoni su demoni si presentavano sul suo cammino per sfidarlo o ringraziarlo, quasi non fosse una creatura a sé stante ma solo un simulacro del padre e ne potesse fare le veci una volta che questi fosse morto. La deferenza con cui veniva trattato non era per la sua giovane età e la sua fibra schiva e ribelle schiacciata da una rigida autodisciplina, era per il coraggio e la potenza paterna che in lui veniva continuamente vista e testata. In troppi l'avevano definito l'unico in grado di poter rivaleggiare con il padre per potenza, e aveva finito per crederci lui stesso. L'idea che tale confronto non gli fosse più possibile aveva seppellito quel barlume di amore filiale che ancora tenace resisteva, rinchiudendolo in un bozzolo, e aveva accresciuto la sua smaniosa brama di potere, quasi degli orpelli potessero competere con suo padre . Rin era riuscita a far schiudere quel bozzolo, a ricordargli dei voli lunghissimi fatti tra le braccia di un uomo che in fondo aveva voluto il suo bene, ma Jaken le aveva aperto la strada, dimostrando lui per primo che pur senza conoscere l'identità dei suoi genitori a lui si potevano rivolgere ossequi, che anche solo il potente Sesshomaru, non il figlio del Generale, era degno di ammirazione e reverenza.

Temo di essere in ritardo con la pubblicazione, anche se sulla carta è sempre Venerdì come avevo detto. Non è lunga quanto l'altra questa storia (507 parole contro le 1199 dell'altra) ma ho tentato di fare del mio meglio. Spero di aver reso il messaggio di fondo nel racconto (della serie 'W la famiglia felice') e di aver dato un poco di giustizia a Jaken, povero il mio kappa bistrattato. Sarei felicissima se qualcuno volesse condividere la sua opinione sugli argomenti trattati di volta in volta nelle storie, ad esempio come possano essere interpretatele relazioni interfamiliari, che non mi sembrano funzionare granché.
Ringrazio tantissimo chiunque abbia letto
   
 
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