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Autore: Hermione_strega    28/02/2005    5 recensioni
Harry Potter è al sesto anno, che si prospetta più intenso dei precedenti: Lord Voldemort è tornato, il destino di Harry si va via via delineando, mentre aumentano i suoi poteri e le emozioni da sedicenne...
Genere: Avventura, Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 4

 

Il giorno dopo tutto era tornato alla normalità, compreso Ginny che non accennò minimamente a qualche problema.

Il pomeriggio ci furono i primi allenamenti di quidditch ed Harry fu lieto di notare che la situazione non era del tutto drastica. Erano circa le sei ed Harry era di ritorno dal campo di quidditch, quando per i corridoi del castello incontrò Cho Chang: era come al solito molto carina, i lunghi capelli neri le scendevano morbidi lungo la schiena e aveva un’andatura elegante, ma quando vide Harry trasalì. Non si erano rivolti la parola dall’inizio dell’anno scolastico.

<< Ciao Harry! >> disse lei alquanto imbarazzata.

<< Ciao Cho! Come stai? >> domandò lui cercando di essere gentile.

<< Bene e tu? >>

<< Bene! >>

<< Ho sentito dire che sei il nuovo capitano della squadra di Grifondoro, complimenti! >>

<< Grazie! >>

<< Peccato che prima o poi giocheremo uno contro l’altro! >>

<< Già! >>

<< Allora…ci vediamo?! >> disse lei sconsolata.

<< Certo! Ciao! >> concluse lui e si avviò verso la torre di Grifondoro.

Quella sera Harry pensò, mentre andava a dormire, che non era molto felice di scontrarsi con Cho a quidditch, la situazione lo imbarazzava, inoltre già si aspettava i commenti e le occhiate dei suoi compagni di squadra. Con questo pensiero si addormentò. Ma quella notte i sogni di Harry non furono molto sereni: continuò ad agitarsi per ore ed ore, vedeva immagini contorte, persone squartate e una grande botola di legno sporca di sangue, mentre la voce di Voldemort echeggiava nella sua mente e la cicatrice gli bruciava terribilmente.  

Il mattino dopo Harry era più stanco di quando era andato a dormire, ma decise di non dire nulla della sua notte “tormentata”, né ai suoi amici né tantomeno a Silente.

Era molto presto quando Harry scese nella sala grande, non vi era quasi nessuno a parte un piccolo gruppetto di Corvonero e Neville al tavolo dei Grifondoro.

<< Buongiorno! >> disse Harry.

<< Ciao! >> rispose il ragazzo senza alzare la testa dall’enorme libro di Pozioni: Neville infatti aveva “miracolosamente” ottenuto il G.U.F.O. in Pozioni, suscitando il disgusto di Piton che ora lo aveva praticamente condannato a morte.

Harry si servì la colazione, ma non mangiò quasi nulla: la cicatrice non gli faceva più male, ma aveva comunque un gran mal di testa.

Il suo terribile sonno quella mattina sarebbe stato messo a dura  prova dalla lezione del professor Raf.

<< Non capisco perché dobbiamo continuare a seguire il corso di storia…a cosa ci serve? >> domandò Ron piagnucolando.

<< A ricordare, in modo da non ripetere gli stessi errori! >> rispose prontamente Hermione.

Ron stava per replicare, ma fu interrotto dall’apparizione del prof-fantasma che con voce melliflua invitò gli alunni ad aprire il libro a pag. 354.

Con stupore di tutti il nuovo capitolo di storia aveva un titolo inconsueto: IL PRINCIPE MEZZO-SANGUE.

<< Oggi concluderemo la guerra tra maghi e babbani, terminata grazie all’intervento del principe mezzo-sangue! >> iniziò Raf, ma le sue intenzioni erano ben lontane da ciò che tutti si aspettavano da quel capitolo. Dopo circa mezz’ora di date, nomi e riferimenti storici che tutti avevano già da tempo eliminato dalle loro menti, Hermione intervenne: << Professore, perché veniva chiamato principe mezzo-sangue? >>

<< Signorina Granger, io insegno storia non racconto favole! >> rispose Raf che subito dopo riprese la sua noiosissima lezione.

 

<< Oggi la McGranitt è stata particolarmente severa! Quattro pagine di pergamena solo per aver sbagliato a trasfigurare un molliccio?! >> disse Ron amareggiato il pomeriggio, mentre tornavano dalla lezione di Trasfigurazione.

<< Si, ma con le sembianze umane…se fosse stato un vero essere umano? >> precisò Harry: quest’anno avevano iniziato la trasfigurazione umana, per la quale Ron sembrava non essere portato.

<< Ciao Ginny! >> disse Harry vedendo la giovane Weasley andare nella loro direzione.

<< Dove stai andando? >> le chiese il fratello.

<< In biblioteca, devo fare una ricerca per Piton! >>

<< Anche Hermione è lì, tanto per cambiare! >> replicò Ron in tono aspro. Poi Ginny si allontanò e i due ragazzi raggiunsero la sala comune di Grifondoro dove iniziarono a svolgere i loro compiti.

Stavano ormai giocando a scacchi, quando Hermione irruppe nella sala con un grande libro in mano e un largo sorriso pieno di soddisfazione.

<< Sapete chi era il principe mezzo-sangue? >> disse la ragazza. Poi notando lo sguardo perplesso dei suoi amici disse: << Godric Grifondoro >>.

Harry e Ron si stupirono non poco.

<< Cosa? Ma come non era un purosangue? >> disse Harry sgranando gli occhi.

<< No! Suo padre era un mago, sua madre una principessa babbana! Questo è il castello dove vivevano i suoi genitori! >>

<< Quindi Hogwarts era la dimora dei Grifondoro? >>

<< Esatto Ron! >>

<< Alexander Grifondoro era un mago potentissimo, si innamorò di Lady Merion e lei di lui. Si sposarono e dalla loro unione nacque Godric, ma non conobbe mai i suoi genitori! >>

<< Perché? >> chiesero all’unisono i due ragazzi.

<< La famiglia di Alexander aveva antiche e rispettabili origini, non aveva mai accettato Merion e speravano che un giorno o l’altro lui si fosse stancato  di lei e l’avrebbe rinnegata, ma ciò non avvenne, così……la uccisero! >>

<< La uccisero?! >>

<< Alexander disperato andò dalla sua famiglia, voleva ucciderli tutti, ma erano molti e potenti. Ormai avevano capito che non vi era più nulla da fare e decisero di eliminare anche lui, ma prima di morire Alexander giurò che un giorno sarebbe ritornato e lui e Merion avrebbero vissuto insieme per sempre >>

<< E Godric? Con chi è vissuto? >> chiese Harry.

<< Con i nonni materni. Poi quando divenne più grande fu istruito da un fratello del padre che era scappato di casa quando la famiglia uccise Alexander e la moglie. Poi divenne adulto e……il resto lo conoscete già! >> concluse Hermione.

Ci fu un momento di silenzio, poi Hermione aggiunse perplessa: << Quello che non riesco a capire è perché questa storia non viene neanche accennata in “Storia di Hogwarts”! >>

<< Io ho sempre detto che quel libro è inutile, per questo non l’ ho letto! >> la interruppe Ron, ma Hermione lo ignorò e continuò: << E per di più questo libro era nella sezione proibita! >> concluse mostrando l’enorme libro che aveva in grembo.

Harry e Ron si guardarono per un momento, poi Harry esclamò: << Hermione, cerchiamo almeno quest’anno di farci gli affari nostri o ci cacceremo in qualche guaio ed io personalmente ne ho abbastanza! >>

<< Già! Hai ragione Harry, forse nessuno conosce la storia perché non è importante…anche se molto affascinante! >> concluse la ragazza con aria sognante, ma ad irrompere nei suoi pensieri fu la voce di Ron: << Ginny è ancora in biblioteca? Ha deciso di farti concorrenza? >>

<< Ginny? Perché era in biblioteca? >>

<< Si! Perché non vi siete incontrate? >> disse Ron sospettoso.

<< Forse…ero troppo immersa nella lettura e non l’ ho notata! >>

 

Ginny comparve nella sala comune in tempo per la cena e Ron non mancò di chiederle spiegazioni.

<< Ero in biblioteca! >>

<< Hermione non ti ha vista! >>

<< Nemmeno io ho visto lei…la biblioteca è grande! >>

Ron la guardò torvo e la sorella non poté più trattenersi e urlò con quanto fiato aveva in gola: << NON SONO AFFARI TUOI, RON! >>

Tutta la sala grande si zittì e tutti si voltarono a guardare Ron, che era diventato rosso come i capelli.

Pian piano gli studenti delle quattro case ripresero a mangiare, mentre l’imbarazzo del gruppo fu rotto da Seamus: << Ragazzi avete letto l’articolo di stamani sul “La gazzetta del profeta” ? A quanto pare Voi - sapete - chi è tornato a colpire! >>

Hermione afferrò il giornale e iniziò a leggere velocemente: << Hanno trovato il corpo di quattro maghi, assassinati brutalmente, i corpi erano stati nascosti in una…>>

<< Botola! >> terminò Harry. Hermione si voltò verso di lui, pietrificata. Solo lei sembrava aver capito, gli altri ripresero a cenare, anche se alquanto preoccupati, ma Harry non ci riuscì.

<< Non mi sento molto bene! >> disse e alzandosi si diresse nella torre dei Grifondoro.

 

Era da solo a rimurginare sull’accaduto, quando il passaggio si aprì ed entrò Hermione con aria preoccupata.

<< Harry, va tutto bene? >> disse sedendosi accanto a lui su un divano.

<< L’ ho sognato! >>

<< Lo avevo capito! >> disse la ragazza poggiandogli una mano sulla spalla in segno di conforto.

<< Sta tranquillo, qui sei al sicuro, Silente ti proteggerà! >>

Harry non poté trattenersi: << Hermione, c’è una cosa che devi sapere! >>

<< Cosa? >>

<< Ma devi promettermi di non dirlo a nessuno……neanche a Ron! >>

Hermione lo guardò ansiosa: << Va bene Harry, te lo prometto! >>

<< Quella che si ruppe al ministero non era la vera Profezia! Quella vera è in un posto sicuro, ed io l’ ho ascoltata……attraverso i ricordi di Silente! >>

<< E cosa diceva? >>

<< Che l’unico in grado di sconfiggere il Signore Oscuro sarebbe nato alla fine di luglio! >>

<< Tu! >> la ragazza lo guardò esterrefatta.

<< Io o Neville…….ma Voldemort uccidendo i miei genitori e segnandomi a vita (Harry si sfiorò la cicatrice) ha involontariamente scelto me! >>

<< Quindi tu…>>

<< Io sarò vittima o carnefice: o uccido Voldemort e divento un assassino……o lui uccide me! >> concluse amaro il ragazzo.

Hermione non sapeva cosa dire, sembrava sconvolta, poi delicatamente prese la mano dell’amico e con voce dolce gli disse: << Noi staremo al tuo fianco Harry! >>

Harry carezzò la mano di lei con la sua, ma il terribile ricordo di quando Hermione stava per perdere la vita a causa sua lo invase; si alzò di scatto e andò verso la finestra.

<< Cosa c’è Harry?>>

<< Non potete Hermione, è troppo pericoloso! >>

<< Ma siamo stati sempre al tuo fianco, anche in situazioni difficili e pericolose! >> anche Hermione si alzò.

<< Avrei dovuto impedirvelo! Invece mi sono comportato da egoista! Ti ho quasi costretta a venire al ministero con me qualche mese fa……e stavi per morire! Sarebbe stata tutta colpa mia! >>

<< Allora è per questo! Per avere la coscienza pulita, per non avere rimorsi! >>

<< Ma cosa dici! >> Harry si girò di scatto: << Se tu saresti morta, non so se sarei sopravvissuto! >>

Hermione lo fissò con le lacrime agli occhi.

<< Non sono pronto a vederti morire! >> disse lui quasi in un sussurro.

<< Neanche io a vedere te! >>

<< I miei genitori sono morti per salvarmi la vita, così come Sirius……tutti quelli che amo muoiono per me! Devo allontanarmi da loro…per salvarli! >>

<< Non puoi vietare a qualcuno di amarti! >> ora le lacrime le rigavano il viso.

Harry si avvicinò. Si abbracciarono, lui le diede un tenero bacio sulla fronte, poi Hermione alzò il volto e i loro sguardi si incrociarono. Le loro labbra erano molto vicine. Loro chiusero gli occhi, ma un rumore li riportò alla realtà: decine di ragazzi stavano ritornando dalla sala grande.

Hermione si asciugò le lacrime e senza voltarsi corse su nel dormitorio delle ragazze, lasciando Harry stordito incrociare lo sguardo di un Ron ancora furibondo.

 

P.S: Grazie 1000 a tutti quelli che hanno recensito...un mega bacio, V.V.U.M.D.B. : )

  
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