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Autore: kamiyabae    08/08/2015    3 recensioni
Alla scuola superiore Konoha gli esami di maturità sono finalmente finiti. Naruto e Sasuke sono sempre stati compagni di classe che non perdevano mai l'occasione per litigare ma ormai a tutto questo si poteva definitivamente mettere la parola 'fine'. E se per uno scherzo del destino, durante il viaggio per festeggiare la maturità, i due si rincontrassero e scoprissero che non solo alloggiano nella stessa località balneare ma anche nello stesso hotel e per di più sono vicini d'ombrellone?
Attenzione: può contenere ItaNaru
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Fugaku Uchiha, Itachi, Minato Namikaze, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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ATTENZIONE: RATING ROSSO

Quella sera uscirono di nuovo tutti fuori a cena. L’atmosfera tra i due era tesa come la corda di un violino; non si parlarono per tutta la serata anche se a volte qualche occhiata ci scappava. Sasuke più di una volta aveva alzato lo sguardo per vedere l’espressione sul volto del biondo, e Naruto aveva fatto lo stesso, ma i loro occhi non si incontrarono mai.
Sasuke era bello e ben vestito, non c’era ragazza all’interno del locale che non lo fissasse: la camicia bianca in contrasto con i suoi occhi neri facevano quasi mancare il respiro, e anche Naruto sentiva la mancanza del tanto desiderato ossigeno.
Finita la cena le strade si divisero: i genitori di entrambi si diressero verso un bar per fare quattro chiacchiere prima della partenza, Itachi invece volle andare a ballare un po’ in una discoteca lì vicino. Mentre Naruto voltò le spalle a Sasuke per dirigersi verso l’hotel sentì il moro chiamarlo:
“Naruto non penserai che la storia di oggi si sia conclusa così vero?”
Il biondo si voltò di scatto senza però rispondere perché vide due ragazze dietro Sasuke:
“Scusate… siete da soli? Perché anche noi siamo sole e volevamo chiedervi se vi va di venire a bere qualcosa con noi!” –disse la più audace due mentre l’altra ragazza era visibilmente in imbarazzo.
Sasuke le guardò con lo sguardo più carico d’odio che avesse mai potuto mostrare; non rispose a nessuna delle due ma anzi andò da Naruto e prendendolo per mano disse:
“Vieni, andiamo” –lasciando a bocca aperta sia le due ragazze che Naruto.
 
“Sasuke… Sasuke, per favore mollami!” –il moro lasciò la presa quando arrivarono davanti al cancello del bagno Rasengan, in quel momento chiuso.
“Forza, seguimi” –e così dicendo scavalcò con facilità il cancello del bagno. Naruto, inizialmente perplesso, decise di scavalcare ma nel farlo si sbilanciò e cadde di faccia, sulla sabbia, con un sonoro tonfo. Sasuke si fece scappare un sorrisino beffardo vedendo quell’Usuratonkachi a gambe all’aria. Accortosi di quel sorriso Naruto si rimise in piedi alla massima velocità come se nulla fosse successo, ma il rossore sulla sua faccia contraddiceva le sue azioni da spavaldo.
Sasuke si incamminò e Naruto pochi passi indietro di lui. Di colpo il moro si fermò davanti al mare mostrando a Naruto un paesaggio mai visto prima: la luna, che quella sera era piena e nel massimo del suo splendore, e le stelle si riflettevano sulla superficie del mare, donavano uno spettacolo mozzafiato.
“Grazie” –disse il biondo mostrando il suo migliore sorriso, guardando finalmente Sasuke dritto negli occhi. Sasuke si sentì mancare un battito, mentre Naruto si tolse le scarpe, si fece il risvolto ai pantaloni per non bagnarli e immerse i piedi in acqua fin troppo fredda perché, in quel momento erano stati al caldo dentro le scarpe.
Sasuke ancora perso in quel sorriso si accorse troppo tardi che Naruto aveva preso dell’acqua in mano e gliela stava lanciando dritta dritta in faccia.
“Questa è la mia vendetta!” –disse il biondo; Sasuke, subito pronto all’azione, non se lo fece ripetere due volte e subito entrò in acqua e si mise a schizzare il biondo di rimando.
Era come se fossero tornati improvvisamente bambini e tra una schizzata di qua e una spinta di là, Naruto perse l’equilibrio e si ritrovò tutto bagnato dalla testa ai piedi. La camicia, ormai bagnata fradicia, metteva in risalto la sua corporatura; Sasuke deglutì anche la saliva che non aveva.
Naruto, ancora dolorante per la botta alla schiena, fece per alzarsi ma venne trattenuto dalla mano del moro che lo fece stendere sulla bagno asciuga, baciandolo.
La marea continuava ininterrottamente, bagnando i due per poi ritirarsi, per poi ribagnarli.
Il primo a staccarsi fu Naruto per via della mancanza d’aria; anche se Sasuke lo copriva, il moro poteva dire con certezza che il volto del biondo era paonazzo, ormai conosceva bene le sue reazioni.
“Naruto… senti… ti amo anche io! Fin dal primo momento che ti ho visto, quando abbiamo cominciato le superiori”.
Le lacrime cominciarono a rigare le guance del biondo che nascose il suo viso tra le braccia.
“Non nasconderti, non scappare più da me!”
“E io che pensavo di essere l’unico a provare questi sentimenti per te!! Tu sei sempre stato bravo in tutto: a scuola, negli sport, per non parlare di tutte le ragazze che ti stavano intorno. Mentre io invece sono il tuo esatto opposto. Decisi quindi che tu saresti diventato il mio rivale ma a lungo andare mi accorsi che tutto quello che facevo era solo per attirare la tua attenzione, per fare in modo che ci parlassimo, anche se per poco, anche se litigavamo. Una volta Shikamaru mi disse che questo è l’unico modo che conosciamo per parlarci liberamente e dirci le cose in faccia.”
“Penso che Shikamaru abbia ragione”
La luce della luna illuminava la schiena di Sasuke e parte del viso di Naruto: Sasuke riuscì a specchiarsi nei suoi occhi.
“Naruto… sono anni che aspetto…”
“Allora non aspettare altro”
I due si baciarono ancora e ancora: le loro lingue si unirono in una danza senza fine e nel mentre Sasuke cominciò a slacciare la camicia di Naruto. Piccoli granelli di sabbia ricoprivano il corpo del biondo ma al moro questo non creava alcun problema, anzi, prese piacevolmente a leccargli il collo, facendogli emettere piccoli gemiti quasi impercettibili. Dal collo passò alle scapole per poi arrivare ai capezzoli. Mentre la bocca si concentrava su quello destro una delle due mani libere si divertiva a stuzzicare il sinistro. Il corpo di Naruto stava quasi per raggiungere l’estasi: il biondo sentiva che poteva venire da un momento all’altro solo perché era Sasuke a fargli tutte quelle cose.
“Ti piace…?”
“Non… chiedere!” –il tono del biondo suonò così erotico che il moro decise imperterrito di continuare.
Ritornarono a baciarsi, nel mentre Naruto prese coraggio e finì di slacciare la camicia del moro. Sasuke si diresse con la lingua a leccare l’ombelico del biondo che con un gemito inarcò la schiena scosso da un brivido di piacere. Mentre con la lingua continuava questa dolce tortura, le mani andarono ad aprire i pantaloni e a togliere i boxer mostrando un Naruto interamente nudo con il membro ormai bello turgido.
Senza troppi convenevoli Sasuke fece per prenderlo in bocca ma venne fermato:
“Aspetta… anche io… voglio farti provare piacere!” –disse il biondo mettendosi a sedere, riuscendo così ad arrivare a massaggiare il membro del moro che era nelle stesse condizioni di quello del biondo. “Mi sembra che tu non possa continuare così ancora per molto”.
E così dicendo Sasuke cambiò posizione: il biondo era sopra il moro, avendo così vicino al loro volto l’uno il membro dell’altro. Si scambiarono una rapida occhiata di consenso ed entrambi presero in bocca il membro dell’altro e cominciarono a leccarselo e a pomparselo a vicenda.
“Sasuke… togli… togli la bocca… sto per…!” –Naruto, che era già stato stuzzicato in precedenza, non ci impiegò molto tempo per venire e si liberò sullo stomaco del moro.
“Naruto… non ti fermare!” –mentre la lingua del biondo riprese la sua danza, Sasuke ricominciò a massaggiare il membro del biondo mentre la sua lingua cominciò a giocherellare con l’apertura di Naruto.
“Cosa fai! Smettilaaah! È…sporco li!” –Sasuke cominciò ad inserire il primo dito!
“Usurantokachi devo lubrificarlo e fare in modo che si allarghi un po’. Altrimenti proverai solo dolore e non piacere” –le dita di Sasuke diventarono due e cominciarono a muoversi, a entrare e uscire, facendo provare a Naruto delle scosse di piacere lungo tutta la schiena. In quel momento le uniche cose che si potevano udire erano le onde del mare, i loro gemiti e i loro sospiri.
“Sasuke…basta…” –bastarono solo queste parole per fare in modo che le posizioni fossero nuovamente ribaltate.
“Mettiti in questa posizione!” –disse il moro facendo posizionare Naruto a novanta gradi.
“No! Non mi piace questa posizione! Non riesco a vederti in volto se sono così”
“Ma se ti volti verso di me potrebbe farti ancora più male”
“Non ha importanza” –disse il biondo voltandosi a pancia in alto. La sabbia, anche se in parte bagnata dalle onde del mare, graffiava la schiena del biondo.
Sasuke in quel momento prese le gambe di Naruto e le alzò, aprendole.
“Naruto, sto entrando” –bastò un silenzioso cenno del capo del biondo per dare il via libera. Sasuke cercò di utilizzare più gentilezza possibile e di non penetrare nel biondo troppo forte ma l’espressione e le lacrime sul volto di Naruto facevano pensare tutto il contrario.
“Forse è meglio che ci fermiamo qui!”
“Non osare pensare di fermarti. Posso farcela, non sono un bambino” –sentendo queste parole Sasuke decise di continuare e dopo qualche spinta riuscì ad entrare totalmente in Naruto.
“Sasuke… puoi muoverti!” –Sasuke, che fino a quel momento aveva aspettato qualche minuto per far ein modo che Naruto si abituasse e che il dolore si placasse, cominciò a spingere i suoi fianchi contro quelli di Naruto.
“Naruto… sto….”
“Dentro… vienimi dentro!”
In quella sera i due si amarono, illuminati solo dalla luce della luna che si rifletteva sull’acqua e che non permetteva di vedere le loro nudità ma solo di sentirla, di percepirla, di assaporarne l’odore salato misto al sudore e all’acqua del mare, con la sabbia che si era infilata nei posti più improbabili dei loro corpi.
 
“Stai bene?”
“Non preoccuparti. Ce la faccio” –disse il biondo mentre si alzava tremolante per via delle fitte dei dolore che provenivano dal suo fondoschiena.
“Sembri un vecchietto di ottant’anni”
“Taci Teme. Di chi pensi che sia la colpa?!” –ma Sasuke capì che il biondo lo stava dicendo in modo sarcastico e i due scoppiarono a ridere.
“Naruto… hai già pensato a cosa fare dopo che le vacanze saranno finite?” Andrai a lavorare, o continuerai a studiare all’università?”
“Sinceramente non ci ho ancora pensato. Lo sai che non sono un genio nello studio, quindi pensavo di cominciare a cercare lavoro, anche se non so ancora cosa. Tu invece?”
“Io…pensavo di andare a studiare all’università”
“Wow che bello. Penso che sia la scelta ideale per te. Bravo, ti sostengo in questa tua scelta.”
Sasuke non rispose, non sapeva cosa rispondere. Ma soprattutto non voleva separarsi da Naruto.
“Naruto senti…”
“Magari… se anche tu te la senti… potremmo provare avere una relazione a distanza… io troverò un lavoro nel quale non dovrò lavorare durante il weekend e se non mi ricordo male all’università non ci sono lezioni al sabato. Quindi potremmo vederci durante il fine settimana: una volta vengo a trovarti io, l’altra volta invece vieni tu da me. Con so se ci riusciremo o come andrà a finire, però non voglio lasciarti ora che finalmente ci siamo trovati. Che ne dici?”
“Dico che devi smetterla di togliermi le parole di bocca!” – i due si baciarono di nuovo; ormai avevano perso il conto di quanti baci si erano dati in quella sera.
 
 
“Ragazzi!! Cosa avete fatto!? Siete tutti bagnati e pieni di sabbia” –sulla via del ritorno, dalla spiaggia all’hotel, i due avevano ritrovato i loro genitori e Itachi che stavano ritornando all’hotel.
“Naruto accidenti. Fila in camera a lavarti e metti i vestiti bagnati in una borsina di plastica. Ma guarda te… proprio la sera prima di partire.” –i capelli di Kushina avevano preso vita propria dal tanto che era infuriata.
“Ma si può sapere cosa avete combinato?” –chiese itachi con aria molto curiosa, anche se in realtà conosceva già benissimo la risposta.
I due si guardarono, si presero per mano e dissero: “Niente. È solo che per la prima volta entrambi siamo d’accordo su una cosa importante.”
 
THE END
 
 
Ciao a tutti. Allora prima di tutto mi volevo veramente scusare per questo mio ritardo di 2 mesi nel postare quest’ultimo capito. Sono successe un po’ di cose e quindi purtroppo sono riuscita a postare solo adesso. Bene eccovi qui l’ultimo capitolo. Ringrazio tutti voi che mi avete recensito e che avete continuato imperterriti a seguire questa storia. Grazie di cuore. Vi voglio bene.
Kiss kiss. 
Zambo
  
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