Vi vorrei raccontare una storia..
La storia di Dorothy, una bambina.. Ecco.. Particolare. Vi chiederete perché? Questo perché lei aveva un’amica immaginaria di nome Rei..
“Cosa ci sarà mai di particolare in un’amica immaginaria? È normale alla sua età!”
Così direbbe un adulto, e tornerebbe a preoccuparsi delle cose materiali.. Quelle di cui si preoccupa tanto.. Quelle insignificanti e sciocche cose materiali!
Nessun adulto si accorgerebbe mai del terrore, la disperazione, la mancanza di affetto e la follia negli occhi azzurro ghiaccio di Dorothy.. Era una bambina così piccola e graziosa.. La gioia di sua madre che la considerava soltanto quando suonava il piano.. Era così brava a suonare il piano.. La piccola e graziosa Dorothy.. Mentre suonava muoveva la piccola testa riccioluta e color dell’oro.. Dimenticandosi di Rei..
Oh ma Rei non poteva permetterlo..
E fù così che in una notte di Agosto la bambina scese le scale.. La seta della vestaglia che si muoveva leggermente rendendo ancora più aggraziato il suo passo..
“Distruggilo.. Quel piano sta rovinando la nostra amicizia! E tu non vuoi questo, vero?”
La bambina, piangendo, annuì e continuò a camminare verso lo strumento da lei tanto amato.. La mazza da baseball del fratello in una mano..
Accarezzò per l’ultima volta quei tasti un po’ ingialliti dal tempo.. E infine.. Un colpo, poi due.. E il piano cadeva a pezzi..
Il giorno dopo si sentì la madre urlare;
“Markus! Vieni presto!!”
La voce
Scese di sotto e.. Il piano.. Il prezioso piano di Dorothy.. La loro figlia prodigio.. La figlia che tutto il vicinato invidiava..
Era distrutto!
Il padre andò a chiamare Dorothy, che era in lacrime.. Raccontò ai suoi genitori tutto…
I genitori la guardarono.. Sapevano cosa fare..
Semplicemente, senza abbracciarla o altro, le dissero; “Da domani andrai dallo psicologo.. Un amico di papà..”
“Ok Dorothy?”
“Ok mamma..”
E tornarono ad essere la famiglia perfetta che
I mesi passarono, e Dorothy non sentiva più la voce.. Era felice ma.. Sola. Nessuno aveva mai compreso il suo dolore tranne Rei..
Fino a quando..
“Dorothy..
Credevi davvero di poterti liberare di me così facilmente? Cattiva bambina.. Ma non te ne farò una colpa.. Devi solo prendere un coltello da cucina e uccidere mamma e papà.. Se lo farai.. Resteremo amiche.. Per sempre.”
Era tornata.. E Dorothy come sempre.. Non si poteva ribellare..
E così.. quel giorno.. La piccola e graziosa Dorothy cedette alla sua innocua amica immaginaria Rei..
Vi chiederete come so tutto questo? Semplice.. Sono un’amica molto importante per Dorothy.. La dolce e carina.. Dorothy.. Tutto ciò che non sono stata in vita..
Era perfetta come la sua famiglia perché Dorothy non ha mai avuto una sorella incapace per i suoi genitori.. Così tanto da ucciderla.. E quella sorella non è mai diventata un fantasma..
Non è così?
Firmato,
Rei.
Angolo autrice:
Salve!
Allora, non so dirvi come mi sia venuta in mente questa storia ma beh.. Io non sono normale X3
Tralasciando questo, sarei felice se mi lasciaste una recensione, anche se negativa, basta che non esageriate T-T
Detto questo vi saluto