Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Andreatorinista    28/01/2009    6 recensioni
la morte di una persona, sconvolgerà la vita di Hinata Hyuga, spingendola a compiere un viaggio ai confini del mondo.
Genere: Triste, Drammatico, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
ESPN
Epilogo-Sta passando novembre

“Zio Naruto, mi porti una tazza di cioccolata calda?”
“Subito.”
In una casetta immersa nel bianco, due angeli passavano con tranquillità la giornata seduti di fronte ad un tavolo all’aperto.
“Ecco a te, Nakama.”
“Grazie Zio…mmh buonissima, sei un drago in cucina.”
“Ah ah ah beh diciamo che ai fornelli me la cavo.” Rispose, mettendosi seduto di fronte al ragazzino.
“Allora come va?”
“Mh? In che senso zio?”
“Nel senso che adesso sei rimasto da solo. Non senti la mancanza di Kotaro e Hanabira?”
Erano passati ormai 7 anni da quel lontano 31 novembre 2007.
Nakama e Naruto ormai erano gli unici inquilini di quella piccola casetta ai confini del paradiso.
Da quando anche Hanabira era scesa sulla terra per cominciare una nuova vita, Naruto era diventato più protettivo nei confronti del primogenito degli Uchiha.
Purtroppo aveva già sprecato la sua vita ancor prima di nascere, anche se non era stato lui a deciderlo, ma il fato.
Naruto sapeva benissimo che l’addio a sua madre era stato tremendo per Nakama.
Avrebbe tanto voluto vivere insieme alla sua famiglia.
“Per niente Zio, con te io mi diverto un mondo. E poi si potrebbe dire che sei tu la mia famiglia.” Rispose l’Uchiha sorridendo, contento di vedere lo Zio adottivo preoccupato per lui.
“A proposito Zio, sai niente degli altri?”
“In che senso?”
“Beh…sono passati 7 anni da quel giorno. Adesso come stanno tutti?”
“Ah ti riferisci alla comitiva di Hinata, beh loro…loro stanno tutti quanti bene, anche se adesso le loro vite si sono…come dire…un po’ separate ecco.”
“Aaah ma è un vero peccato, erano davvero un bel gruppo.” Incrociò le braccia dietro la nuca.
“Ti ricordo che quel gruppo si era formato in maniera accidentale.”
“Ma tutte le amicizie nascono in maniera accidentale Zio. E’ il destino che ci fa incontrare per caso.”
“Ed è sempre il destino che ci fa separare Nakama. non tutte le amicizie rimangono, solo quelle vere perdurano nel tempo.”
L’Uchiha abbassò lo sguardo un po’ dispiaciuto.
“Però se vuoi ti racconto cos’hanno combinato tutti in questo 7 anni. Ti va?”
“SIIIIIIIIIII, VAI ZIO RACCONTA RACCONTA.”
“Ahio ah ah non urlarmi nelle orecchie. Mh vediamo, cominciamo da Matsuri.”
“Si.”
“Dopo aver saputo della morte di Gaara, decise di continuare a stare al suo fianco, e per chiedere al Sommo di proteggerlo in eterno, entrò a far parte del circolo delle suore di Assisi.”
“Matsuri una suora?”
“Già. Proprio così.”
Il ragazzino si dimostrava sempre più interessato.
“Choji decise di stabilirsi a vita in Nepal, facendo da guida per la scalata all’Everest a tutti i turisti che capitavano lì.”
“Insomma è rimasto lo stesso.”
“E’ qui che ti sbagli. Due anni fa ha trovato una ragazza splendida che divenne sua moglie, e che lo fece diventare papà di tre gemelli.”
“WOW, SIGNOR-CICCIA E’ DIVENTATO PAPA’?”
“Ah ah ah ah, carino questo soprannome, se fosse qui urlerebbe ai quattro venti SONO ROBUSTO.” Imitò Choji gonfiando le guance, facendo sbellicare dal ridere Nakama.
“Ah ah ah…yawn…ho un sonno.”
“Hai già sonno? Ma abbiamo solo pranzato.”
“Mi dispiace zio, ascolterò un’altra volta la storia degli amici di Hinata. Vado a dormire. Buonanotte.”
Dopo aver salutato lo zio, Nakama si ritirò in camera.
“Ah ah, non sembra proprio uguale a suo padre eh?”
“Già, e nemmeno a sua madre, mi chiedo da chi abbia ripreso.” Disse una seconda voce da dietro la parete della casa.
“Mmh…tu non avevi voglia di ritornare da Ino, Shikamaru?”
la figura del ragazzo col codino comparve di fronte al biondo, portandosi vicino al tavolo.
“Chissà, l’ultimo giorno della mia vita non mi ricordavo neanche quante dita avevo nella mano sinistra.”
“Però di la verità, te la sei cercata.”
“Diciamo che non avevo più motivo di esistere. Non avevo più nulla, la barca di mio padre, il bar sull’isola di Ponza, l’amore che avevo perduto da tempo, e gli amici che hanno preso tutti strade differenti. Quanto cambia il mondo in 7 anni, non te ne accorgi nemmeno.” Spiegò il Nara, mentre fumava una sigaretta.
“Lo sai che è vietato fumare? Se il sommo ti scopre sono cavoli amari.”
“Sai che me ne importa. Io sono il tipo che non fa caso a ciò che fa, e nemmeno alle conseguenze. Preferisco fare di testa mia, a modo mio, come ho fatto fin’ora quando ero in vita. Il modo migliore per morire è farlo mentre si vive come si vuole giusto?”
“A proposito, come cavolo hai fatto a morire?”
“Ma niente, ricordo solo che ero in un bar e stavo bevendo litri e litri di Gin Tonic, poi ho soltanto dei pezzi di memoria dove intravedo un ponte…e niente, sicuramente mi sono buttato per fare il figo, a chi poi, che era notte fonda.” Rispose sul vago.
La morte di Shikamaru aveva scioccato quasi tutti, ma si sa, col tempo le ferite del cuore si rimarginano, e alla fine il ragazzo divenne solo parte dei ricordi di chi l’aveva conosciuto.
“Ah non lo sai? Oggi è il 31.”
“Davvero? CHE CAVOLO ASPETTI A DIRLO? ANDIAMO.” Disse Naruto, alzandosi in fretta e correndo verso l’orizzonte bianco.
“EHI ASPETTAMI, NON MI SONO ANCORA IMPARATO AD ORIENTARMI QUI’, RALLENTA.”

“Ehi Hinata sei pronta?”
Un uomo sui trent’anni si affacciò alla porta del bagno.
Era vestito elegante, con giacca e cravatta nera.
“Si, ho finito.”
Una donna sui trent’anni uscì dal bagno dopo essersi truccata.
Indossava un abito lungo di colore nero, e il classico cappello con retina nera che gli copriva il viso.
“Come sto?”
“Sei splendida amore.” Rispose baciandola.
“Mh mh, Grazie Kiba.”
un ragazzino di 7 anni si affacciò dalla sua cameretta.
Aveva addosso gli stessi vestiti del padre, solo che al posto della cravatta c’era un farfallino.
“Papà, Mamma, potete baciarvi dopo che il Babbo ci aspetta?”

KOTARO HYUGA: 7 ANNI
FIGLIO DI HINATA HYUGA E NARUTO UZUMAKI

“Sta tranquillo Kotaro, il Babbo non va da nessuna parte.”
“Si ma la puntualità è essenziale, e se ci sta aspettando sotto la pioggia.”
“Vedrai tesoro che avrà trovato un posto per ripararsi…ah hai il farfallino storto.” Disse Hinata sistemandoglielo.
“Aah ma mamma, andava bene anche prima. Non ti sopporto quando sei così perfettina.”
“In effetti tuo figlio ha ragione, dagli un po’ di tregua.”
“Ti ricordo che è anche tuo figlio Kiba, a prescindere dal DNA.”
“Ah ah ah si è vero, hai ragione tesoro.”
Alla nascita del piccolo Kotaro non si sapeva quale cognome attribuirgli.
Il vero padre era Naruto, ma quello che lo avrebbe cresciuto era Kiba.
Quindi Hinata, per non fare torti a nessuno dei due, decise di comune accordo, e con l’accordo del comune di Roma, di dare al figlio il suo cognome.
“Kiba, dove hai messo quel…”
“Ah accidenti, devo averlo lasciato in soffitta, aspetta che torno.” Disse correndo verso le scale.
“DAI PAPAAAAAA’ NON VOGLIO FARE TARDI QUEST’ANNO.”
“Anche perché sarebbe la prima volta.” Aggiunse la madre.
“Eccomi. È nello zaino.”
“Allora andiamo.”
L’allegra famigliola uscì di casa, trovandosi di fronte ad una seconda macchina.
“Mh? ma quella Volvo non è di…”
“EHILA’ RAGAZZI.”
A salutare la famiglia Hyuga fu una ragazza dai lunghi capelli castani e dagli occhi color nocciola.
“Ten Ten.”
Hinata corse subito dall’amica, abbracciandola.
“Eeh che accoglienza, è solo da ieri che non ci vediamo.”
“Ciao Neji.” Salutò Kiba.
“Ehilà.”
“Rimandiamo i saluti a dopo? Voglio vedere il mio Babbo.”
“Ok Ok, non c’è bisogno di essere così insistenti. Forza ragazzi andiamo che si è davvero fatto tardi.”

“Dici che arriveranno?”
“Ti dico di si.” Rispose Shikamaru sempre con la solita sigaretta alla bocca.
“Beh se è vero sono molto in ritardo.”
“Rilassati Naruto, sono 7 anni che non mancano mai.”
“Ah eccoli.”
Alla fine arrivarono a destinazione.
Erano di nuovo lì, intorno a quella lapide.
“Ciao amico, siamo di nuovo qui.”
Kiba aprì lo zaino, tirando fuori un vaso con dei tulipani rossi, e poggiandolo vicino alla lapide.
Anche Sakura e Sasuke erano tra i presenti, e con lo sguardo basso, stringevano le mani di Hanabira, la loro bambina.
“7 anni…quanto tempo è passato.” Disse la rosa, guardando la lapide.
“Già, e sono contento di vedere che, nonostante l’avanzare del tempo, siamo ancora tutti qui. La forza dei ricordi è davvero qualcosa di eccezionale.”
“Papà è strano.”
“Cosa Hanabira?”
“Io quella persona la conosco.”
Sasuke sgranò gli occhi, fissando poi Sakura che gli rispose con una linguaccia.
“Dai ti prometto che appena torniamo a casa ti racconto tutto.”
Nel frattempo Kiba si era rimesso in piedi, unendosi agli altri, chiusi nel loro silenzio a pregare.
A pregare per colui che li aveva uniti, che era riuscito a cambiare il destino di tutti.
Naruto Uzumaki.
Nessuno di loro però notava la figura del biondo che in compagnia del Nara si era seduta vicino all’albero posto davanti alla lapide.
“E’ brutto non essere visti eh?”
“Va bene così, Shikamaru. Mi sento comunque soddisfatto. Quel giorno ho fatto veramente qualcosa di importante, e il frutto di quel giorno ce l’hai davanti.” Disse indicando Kotaro, che si passava una mano sui capelli castani.
“Che ne pensi? Secondo te mi assomiglia?”
“Io dico che assomiglia di più a Kiba con quel colore di capelli.”
“Guarda che è mio figlio in tutto e per tutto, il colore dei capelli l’ha ripreso dal nonno Hiashi.”
“Ah è vero, me ne avevi parlato. Si infatti ora che lo noto hai perfettamente ragione.”

È per te
Questo bacio nel vento.

“Si, è tutto suo padre.”

te lo manderò lì
con almeno altri cento.

“Ora cosa pensi di fare Naruto?”

È per te
forse non sarà molto

“Quello che fanno tutti gli angli custodi.”

la tua storia, lo so
meritava più ascolto

“proteggerò la mia famiglia, fino alla fine.”

e magari, chissà
se io avessi saputo

“Su forza ragazzi, è ora di pranzo.” Disse Kiba incamminandosi verso la macchina, seguito da tutti gli altri.

t'avrei dato un aiuto.
Ma che importa oramai
ora che…
Puoi prendere per la coda una cometa
e girando per l'universo te ne vai,
puoi raggiungere, forse adesso, la tua meta,
quel mondo diverso che non trovavi mai.
Solo che
non doveva andar così,
solo che
tutti ora siamo un po' più soli qui…

Anche Hinata si stava dirigendo verso le vetture, quando ad un tratto uno spiffero di vento la fece fermare.
Quel vento emanava un profumo familiare.
Troppo familiare.
Si girò velocemente, ritrovandosi di fronte a quel ragazzo che non vedeva ormai da 7 anni.
Si, lei poteva vederlo.
“N-Naruto.”
“Ciao Hinata. Ti sei fatta davvero bella sai?”
Non sapeva cosa dire, cosa fare.
Ma era felice.
Felice di vederlo di nuovo al suo fianco.
“Mi raccomando, sii felice piccola mia.”
“Si, certo.”
Detto questo, svanì nel nulla, lasciando posto alle lacrime che lente e delicate scendevano dalle guance della Hyuga.
“(Grazie di tutto, Naruto. Addio.)”

E’ per te
questo fiore che ho scelto,
te lo lascerò lì
sotto un cielo coperto.
Mentre guardo lassù,
Sta Passando Novembre
e tu hai vent’anni per sempre.
Ora che…

BUWAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHH ç.ç SIAMO ARRIVATI ALLA FINE.
e sulle note di questa bellissima canzone di Eros Ramazzotti, si chiude la fiction più lunga che abbia mai scritto.
un cammino durato ben due anni, è giunto al termine ç___ç oddio non riesco a smettere di piangere ç.ç
io davvero non so cosa dire, l'unoca cosa che mi viene in mente è ringraziare tutti coloro che mi hanno accompagnato in questo lunghissimo viaggio, leggendo la fiction capitolo per capitolo.
a tutti quanti io posso solo dire grazie, grazie mille di cuore. a tutti voi.
non vi dimenticherò mai.

puoi prendere per la coda una cometa
e girando per l’universo te ne vai,
puoi raggiungere, forse adesso, la tua meta,
quel mondo diverso che non trovavi mai…
non trovavi mai…

E adesso si passa al ringraziamento generale per tutti coloro che sono comparsi almeno uina volta tra i commenti.
ringrazio tutti coloro che hanno recensito la mia fiction ovvero:

SACLALA
TALPINA PENSIEROSA
ELFETTA93
LEA91
DREEM
HINATINA
YUMIBABYPUNK
ARYA010WIND
BABYDANY94
VIMAR
KIRACHAN95
PRINCESS OF DESTINY
NAMINE1593

ringrazio anche tutti coloro che hanno messo la mia fiction tra i preferiti:

AKATSUKINA FUR IMMER
ARYA010WIND
BABYDANY94
CHAKRA
DREEM
ELIE191
FAZIOOOSA
HINATINA
ILA_SABAKU
KIRACHAN95
LEA91
LIBY_CHAN
MARY_CRY
MAT HYUGA
NANA89
PICCOLA TEDDY
PRINCESS HINA
ROBY_HINATA
SONNY
TARGUL
VIMAR
YUMIBABYPUNK
_VIDEL_

siete numerosissimi, grazie di tutto ç_ç
bene direi che la fiction è davvero finita anzi no...manca la parte finale.
vi lascio quindi alle ultime righe di questa splendida fic, ancora grazie di cuore, continuate a seguire le mie storie, vi assicuro che non ve n pentirete ;^) SEE YAAAAAAAA
puoi raggiungere, forse adesso, la tua meta,
quel mondo diverso che non trovavi mai.
Solo che non doveva andar così,
solo che tutti ora siamo un po’ più soli…
tutti ora siamo un po’ più soli qui…
è per te.

Voltandosi con le lacrime agli occhi, Hinata Hyuga affrettò il passo per raggiungere tutti gli altri, e guardando avanti verso il futuro, con occhi pieni di determinazione, ricominciò a vivere, mentre novembre passava, ancora una volta.

Fine
  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Andreatorinista