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Autore: snowflakesliam    10/08/2015    1 recensioni
QUESTA STORIA NON E' MIA, MA UNA TRADUZIONE
"Che cosa hai intenzione di dipingere?"
"Te."
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o quella in cui Zayn è un artista di strada senzatetto e Liam è un uomo d'affari di successo.
Zayn decide di colorare la sua vita fuori dai bordi e, mentre lo fa, Liam scopre che Zayn ha più arte di quanto avesse pensato.
(zaynandliam)
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Zayn era seduto al tavolo della cucina mentre disegnava su un foglio di carta che aveva trovato. Con la matita iniziò ad ombreggiare il vaso che stava disegnando (era la prima cosa che aveva visto), facendo in modo che sembrasse più reale.

Mentre continuava a disegnare, della musica degli anni '90 suonava dolcemente in sottofondo, facendo diventare l'atmosfera ancora più tranquilla. Zayn canticchiò le canzoni familiari mentre cercava di aggiungere al vaso più dettagli possibili.

Si chiese cosa stesse facendo Liam.

Probabilmente era seduto alla scrivania, i suoi capelli spettinati dal continuo passarci in mezzo delle dita a casa dello stress dato dalle scartoffie e dalle chiamate incessanti, la sua cravatta e i primi tre bottoni della camicia slacciati. Un po' di barbetta sulle guancia, visto che si era fatto la barba la mattina prima. Di sicuro sembrava sexy senza nessuno sforzo.

Zayn aggrottò le sopracciglia a se stesso per avere questi pensieri su Liam.

Certo, si trovava a pensare a come sarebbe stato avere le labbra di Liam sopra le sue, o come sarebbe stato essere abbracciato e sentirsi dire cose dolci nell'orecchio. Svegliarsi ogni mattina in un casino di lenzuola aggrovigliate. Ma era tutto qui, non lasciava andare la sua mente più in dettaglio di questo.

Zayn sospirò e continuò a disegnare, canticchiando la musica calmante.

Ad un certo punto qualcuno bussò alla porta e Zayn fece un salto dalla sorpresa.

Forse è Liam. Pensò, mentre si avvicinava alla porta. Potrebbe aver dimenticato le chiavi quando se n'è andato stamattina.

Quindi aprì la porta con un sorriso (senza preoccuparsi di guardare chi ci fosse aldilà), pronto ad abbracciare Liam.

Il suo sorriso scomparve quando vide che l'uomo alla porta non era Liam.

L'uomo aveva rabbia che riempiva i suoi occhi verdi come lo smeraldo e i suoi pugni erano chiusi. C'era un ghigno sinistro sul suo volto e ridacchiò minacciosamente. Un brivido percorse la schiena di Zayn. Un terribile e vago ricordo, che coinvolgeva gli stessi occhi freddi, attraversò la mente di Zayn.

"Ti avevo detto che ti avrei trovato." La stessa voce delle chiamate. Il suo tono era rauco, forse addirittura più rauco del giorno prima e tutto questo gli sembrava davvero troppo familiare.

Zayn stava lì, immobile, cercando di dire qualcosa ma non uscì niente. Era senza parole e spaventato e non sapeva cosa fare. Avrebbe dovuto correre? Avrebbe dovuto rispondergli? Avrebbe dovuto urlare?

Ma immediatamente ricominciò a muoversi quando vide le mani dell'uomo davanti a lui come se stesse cercando di strangolarlo. Zayn reagì velocemente e, prima che potesse avvicinarsi di più, chiuse la porta. Gli mancò il respiro mentre premeva la schiena addosso la porta, chiudendo gli occhi sperando che se ne andasse.

L'uomo iniziò a prendere la porta a pugni, facendola sbattere aspramente addosso alla schiena di Zayn. Zayn sussultò all'impatto improvviso e gemette, mentre si guardava attorno cercando nella stanza qualcosa che avrebbe potuto aiutarlo.

"Zayn! Apri questa cazzo di porta!" Ci fu un calcio improvviso e Zayn urlò, sentendo come se la porta stesse per cadergli addosso. Premette la schiena più vicino alla porta, scivolando sul pavimento. Si girò, con le mani premute fermamente contro di essa, e iniziò a chiudere la serratura e la catena, sperando che potesse in qualche modo aiutare.

Mentre stava disperatamente cercando qualcosa che lo aiutasse, vide il telefono sul divano. Sussultò e velocemente corse a prenderlo. Corse verso la porta di nuovo. "Vattene via o giuro che chiamo la polizia, cazzo!" disse Zayn aspramente, forte abbastanza perché l'uomo lo sentisse.

Ma continuò a calciare a sbattere senza nessun problema. "Prova a vedere se il telefono funziona!" gridò.

Zayn si accigliò e guardo l'oggetto che aveva in mano. Nessun servizio. Gli mancò il respiro perché questa era la fine, questo era il momento dove veniva strangolato fino alla morta.

Ma non aveva intenzione di farlo accadere, non sarebbe caduto senza combattere. Premette la schiena ancora di più alla porta, chiudendo gli occhi mentre la sensazione del legno che sbatteva contro la sua schiena dolorante diventava sempre più intenso.

"Cazzo, non è finita qua, Malik!" Si fermò improvvisamente e si sentirono dei passi.

Zayn emise un respiro di sollievo ma non osò aprire la porta. Magari era una specie di scherzo.

I passi tornarono e gli occhi di Zayn si spalancarono per la paura. Ci fu un suono di chiavi nella serratura.

Stava cercando di scassinare la serratura.

Zayn premette di nuovo la schiena sulla porta.

Quando si aprì, Zayn spinse contro con tutta la sua forza per fare in modo che si chiudesse. Respirava pesantemente mentre cercava di calmarsi.

Ma poi qualcuno bussò alla porta gentilmente. "Zayn? apri la porta per piacere."

Zayn immediatamente riconobbe la voce dolce e gentile e sospirò sollevato. Si alzò dal pavimento, rimosse la catena dalla porta e sbirciò.

Vide un Liam preoccupato, che esaminava la porta piena di ammaccature e impronte.

Aprì la porta e avvolse le braccia attorno al collo di Liam. "Liam!" Si sentiva così sollevato e al sicuro, sapendo che lui era lì. Gli baciò la guancia e nascose la faccia nel suo collo.

Liam lo abbracciò di rimando, anche se confuso. "Zayn, perché ci sono ammaccature sulla porta?" chiese, tracciando con una mano i danni mentre con l'altra teneva Zayn stresso a sé.

Zayn alzò le spalle, "Non lo so, Liam." mentì.

Liam si accigliò, toccandogli il viso. "Zayn, stai sudando." disse, esaminando la fronte umida con alcuni capelli attaccati. Liam lo strinse ancora più forte, facendo pressione con le braccia sulla sua schiena dolorante.

Zayn sibilò di dolore e Liam lo guardò sospettoso. Improvvisamente, mise le sue mani fredde sotto la maglia di Zayn, facendole correre su e giù i suoi lividi. Zayn sussultò e cercò di allontanarsi, ma Liam lo tenne vicino.

"Cos'è successo? Perché sei ferito?" La sua faccia era solo a pochi centimetri dalla sua e Zayn dovette ammettere di essere un po' intimidito.

"Zayn." lo avvertì lentamente. "Se non me lo dici in questo istante, lo giuro, te lo farò uscire con la forza."

E questo lo terrificò completamente.

"Lo giuro, te lo farò uscire con la forza." diceva, "Ti picchierò finché non me lo dici."

Zayn si allontanò velocemente, spaventato dall'improvviso flashback. Gli mancava il respiro e il suo cuore batteva forte nel petto.

Liam non avrebbe potuto, non avrebbe mai fatto una cosa del genere a Zayn. Ma Zayn non riusciva più a pensare, tremava di paura che Liam potesse picchiarlo.

Liam gli afferrò il polso, non realizzando che quella mossa lo spaventò ancora di più. Zayn urlò e provò a togliere le sue dita. Ma la presa si strinse ancora di più e non realizzò che quello che stava facendo stava terrificando Zayn.

Zayn abbassò lo sguardo, chiudendo gli occhi. "Per favore..." La sua voce si ruppe.

Liam lo lasciò andare e lo guardò cadere sul pavimento, le braccia avvolte in maniera protettiva attorno alla testa.

Liam cadde sulle ginocchia e gli mise una mano sulla spalla, ma Zayn gemette e sobbalzò.

Liam non aveva intenzione di colpirlo, non lo avrebbe mai fatto. Con 'farlo uscire con la forza' non intendeva picchiarlo, ma ripetere e ripetere la domanda finché non avesse risposto. Ma realizzò che avrebbe dovuto formulare la frase in maniera diversa.

Zayn, d'altra parte, non vide gli occhi marroni amichevoli di Liam. Erano sostituiti da un paio crudele e azzurro che gli sembravano troppo familiari. Sapeva che Liam non l'avrebbe colpito, ma la persona con gli occhi azzurri l'avrebbe fatto.

Liam lo alzò e lo posizionò sulle sue gambe. Gli avvolse le braccia attorno in maniera protettiva e gli bacio la fronte. "Zayn" disse sommessamente, "Non ti farei mai del male." Il suo tono era triste, perché come avrebbe potuto fare del male a qualcuno come Zayn.

Zayn singhiozzò, "Lo so."

"E allora perché pensavi che lo facessi?"

"Perché" si strofinò gli occhi, stringendo la camicia di Liam, "Ha risvegliato alcuni ricordi."

Liam sospirò e lo tenne ancora più vicino, aspettando un po' di minuti prima di chiedere, "Dimmi cosa è successo." disse dolcemente, ma allo stesso tempo in maniera severa.

Liam si morse il labbro. Forse era meglio se Liam sapeva. "C'è questo uomo-" Liam si irrigidì, "-e ha continuato a chiamarmi, minacciarmi, dirmi che gli devo qualcosa." sospirò, "E' venuto e ha provato a buttare giù la porta, ma quando ti ha visto arrivare se n'è andato."

Liam si accigliò e guardò Zayn, "Chi è quest'uomo?"

"Non lo so, ma l'ho già visto da qualche parte."

"Che cosa vuole da te?"

"I-io, io non lo so."

"Perché non hai chiamato la polizia?"

"E' riuscito in qualche modo a... tagliare le linee del telefono."

"Cazzo." mormorò, "Zayn, lo giuro, se torna, lo picchio a sangue e-"

"Liam! Rilassati, ho come la sensazione che non tornerà" mentì, morsicandosi il labbro. Non poteva guardare Liam mettersi in guai seri a causa sua, aveva dovuto mentire per tenerlo fuori da ogni pericolo, anche se ciò significava metterci se stesso per primo.

Stettero così per un po', Zayn disteso sulle gambe di Liam finalmente calmo. La sua guancia era premuta contro il suo petto e giocava con i bottoni della sua camicia, quando finalmente si addormentò. Liam sospirò guardandolo respirare.

Era così bello.

Liam lo sollevò, realizzando che era rimasti seduti sul pavimento dell'entrata con la porta spalancata fino a quel momento. La chiuse con un piede e camminò verso la camera. Lo distese sul letto attentamente, coprendolo con una coperta.

Non gli importava che lui dormisse sul suo letto, gli andava bene dormire sul divano. Se Zayn era comodo, tutto il resto non importava.

Perché in quel momento, Zayn era tutto quello che gli importava

  
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