Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: eliseCS    11/08/2015    2 recensioni
Sono dell'idea che valga la sacra regola: "Quello che dice la Rowling è legge". Quindi se alla fine Draco ha sposato Astoria (e non Hermione...) un motivo ci sarà...
Non ho nulla contro le Dramioni (anzi...) però ho deciso che per una volta anche Astoria ha diritto alla sua chance per conquistare il suo futuro marito.
Questa è la mia personalissima versione di come sono andate le cose :)
-----------------------------------------------
[...]Quando Draco era nato uno dei primi pensieri di Lucius era stato quello di riuscire ad individuare una famiglia Purosangue che fosse abbastanza ricca, potente e importate, e che ovviamente avesse anche una figlia che sarebbe stata degna di diventare la moglie di suo figlio.
Quando, due anni più tardi, Agatha aveva dato alla luce Astoria, Lucius aveva quasi fatto i salti di gioia: quella bambina era la scelta migliore che avrebbe potuto fare. [...]
[...] ...volenti o nolenti Draco e Astoria si sarebbero sposati, onorando una volta per tutte quel contratto che era stato stipulato anni prima a loro insaputa.
-----------------------------------------------
Spero di avervi incuriositi almeno un pochino
Buona lettura!!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Astoria Greengrass, Draco Malfoy, Lucius Malfoy, Narcissa Malfoy | Coppie: Draco/Astoria
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'La ragazza e il Mangiamorte'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
11 – “No” disse Draco



Era successo tutto in fretta.
L’attimo prima stavano tutti cercando di far ragionare suo padre, quello dopo lui aveva confessato di amare una ragazza, un’altra persona si era aggiunta alla ‘riunione’ e sua madre aveva strappato il contratto di matrimonio.
Peccato che quella persona fosse nientemeno che Donovan Greengrass, il padre di Astoria.
 
Non aveva fatto alcuna fatica nel riconoscerlo, era uguale a come l’aveva visto nel ricordo che Astoria gli aveva mostrato: arrabbiato nero.
Quello che però gli sfuggiva era il motivo della sua presenza lì.
Che avesse saputo che Astoria era con lui e fosse venuto a riprendersela?
Però non sembrava essere quello il motivo…
Tra un urlo e l’altro riuscì a distinguere la parola ‘moglie’ rivolta da Donovan nei confronti di quella che Narcissa gli aveva presentato come la madre della sposa…
Moglie?
In un attimo prese le parti strappate del contratto che sua madre aveva lasciato sul tavolino, troppo impegnata a discutere, cercando febbrilmente il foglio in cui erano citati i nomi dello sposo e della sposa.
Dopo che lo ebbe trovato si mise le mani nei capelli non sapendo se ridere o piangere.
Il nome della sposa, scritto nell’elegante calligrafia in cui era vergato l’intero documento, era Astoria Greengrass.
 
 
// // //
 
 
Mentre Draco era andato avanti Astoria si era ritrovata a camminare su e giù, pestando nervosamente la ghiaia bianca che copriva il sentiero, nascosta dietro le siepi del roseto.
Si sentiva abbastanza agitata: non sapeva se l’idea di Draco sarebbe potuta funzionare, e di certo non voleva che finisse nei guai per colpa sua.
Si nascose dietro un cespuglio nel momento in cui sentì i passi di qualcuno avvicinarsi velocemente nella sua direzione.
Pochi secondi dopo Lucius Malfoy l’aveva superata senza accorgersi di niente.
Che strano: non sarebbe già dovuto essere lì?
E come se non bastasse sembrava anche parecchio arrabbiato.
 
“Non ti azzardare, donna!”
La sua esclamazione si sentì chiara e forte.
 
Cosa stava succedendo in quel giardino?
Vinta dalla curiosità si arrischiò a sbirciare sporgendosi appena oltre l’ultimo roseto: la scena non sarebbe potuta essere più strana.
Draco in disparte aveva un’aria stupita dipinta in volto, Narcissa Malfoy stava tenendo a bada con la bacchetta il marito che sembrava fuori di sè mentre nell’altra mano impugnava dei fogli e vicino a lei c’era… sua madre?
Ritornò al sicuro dietro la siepe per ragionare su quello che aveva appena visto.
Il suo cervello aveva giusto cominciato a formulare qualche ipotesi quando un rumore di passi attirò la sua attenzione: qualcun altro stava evidentemente per aggiungersi.
E quel qualcuno altri non era che suo padre.
Questa volta, per sicurezza, si appiattì talmente tanto contro il cespuglio di rose dietro al quale si era nascosa da sprofondarci quasi dentro (fortuna che quella specie di rosa era senza spine) attenta ancora di più a non emettere un fiato.
Da lui proprio non aveva intenzione di essere scoperta.
Sentì la sua voce chiedere cosa stesse succedendo, e alla sua domanda seguirono altre urla adirate da parte di Malfoy Sr. e Astoria ne approfittò per fare di nuovo capolino dal roseto.
Si sporse giusto in tempo per vedere Narcissa che strappava i fogli che aveva in mano, la carta aveva brillato per qualche secondo prima di tornare normale: la madre di Draco aveva appena strappato il contratto matrimoniale del figlio.
 
Lucius e Donovan ripresero ad inveire contro le mogli e contro Draco.
Suo padre soprattutto sembrava particolarmente arrabbiato con il ragazzo, e aveva cominciato a urlare che era tutta colpa sua se il contratto era saltato e che gli ci sarebbero voluti anni per metterne di nuovo a punto uno (dopotutto un contratto matrimoniale non si può mica fare dalla mattina alla sera).
 
Vide Draco fare una faccia strana, cercare qualcosa tra i fogli strappati del contratto e alla fine mettersi le mani nei capelli.
In quel momento il presentimento che Astoria aveva avuto la prima volta che si era affacciata nel giardino le ritornò alla mente reclamando con prepotenza la sua attenzione.
 
La presenza di sua madre prima e di suo padre poi, il contratto strappato e la reazione di Donovan: perché aveva reagito così quando il contatto matrimoniale di Draco era stato rotto?
La risposta poteva essere solo una: la promessa sposa di Draco Malfoy era lei.
 
Un peso le si levò dal petto: lei avrebbe sposato Draco più che volentieri, se solo i suoi le avessero detto prima il nome dello sposo invece di fare tanto i misteriosi non si sarebbe arrivati a quella situazione.
Certo che anche lei però avrebbe potuto pensarci…
Dai loro discorsi ascoltati con la testa altrove ricordava vagamente che avessero parlato dello sposo come un Purosangue la cui famiglia avrebbe sicuramente guadagnato dal matrimonio con lei, ma non per le ricchezze quanto per la reputazione… adesso capiva a cosa si stavano riferendo.
 
Vedendo Donovan estrarre la bacchetta magica e rivolgerla contro il ragazzo decise che era il momento che anche lei saltasse fuori: era sicuramente il caso di fermare suo padre prima che la situazione degenerasse definitivamente.
Uscì finalmente dal suo nascondiglio correndo verso il gazebo alla massima velocità consentita dalle scarpe che indossava, mettendosi poi tra Draco e la bacchetta di suo padre prima che quello potesse lanciargli una maledizione o peggio.
Tutti sembrarono bloccarsi sul posto sinceramente sorpresi dalla sua apparizione improvvisa: occupati com’erano a discutere nessuno si era accorto di lei finchè non si era messa in mezzo.
 
“Astoria?” esclamò Donovan palesemente stupito, e non solo per il vestito elegante che stava indossando, la bacchetta ancora levata.
Al contrario Agatha annullò con due passi la distanza tra lei e la figlia e la abbracciò: “Tesoro! Ero così preoccupata. Non sapevamo dove fossi finita e non sei più tornata a casa…!”
La ragazza si districò dall’abbraccio della madre cercando di riprendere le distanze e avvicinarsi a Draco al quale lanciò un’occhiata significativa.
Il ragazzo annuì impercettibilmente.
Il loro scambio di sguardi non passò inosservato.
Narcissa fece scorrere il suo sguardo dalla ragazza al figlio: “Voi vi conoscete”.
Non era una domanda.
Draco fece per aprir bocca, ma Astoria lo precedette: “È stato circa una settimana dopo che siamo tornati in Inghilterra, ci siamo incontrati per caso” spiegò come se a quello che aveva detto non servisse aggiungere altro.
“E potrei sapere come mai ti trovi qui?” Donovan aveva rimesso via la bacchetta, ma appariva ancora minaccioso.
Anche Agatha sembrava aver avuto un’illuminazione: “La lettera che ti ho mandato stamattina, in cui ti chiedevo di venire, mi è ritornata indietro perché il gufo non è riuscito a trovarti… dov’eri?”
A quella domanda anche Astoria sembrò in difficoltà: e adesso come faceva a rispondere?
Non poteva certo dire che…
 
“Ha passato la notte da me”
 
Stavolta fu Draco a rispondere al posto suo.
“Vista la situazione e lo stato in cui era ho pensato non fosse opportuno che se ne andasse in giro da sola, e le ho messo a disposizione la stanza degli ospiti”
“Cosa vuol dire lo stato in cui era?” a parlare era stato Donovan, e Astoria alzò lo sguardo incredula, con un moto di rabbia che iniziava a farsi sentire ruggendo nel petto.
Aveva davvero avuto il coraggio di porre una domanda del genere quando sapeva benissimo che era tutta colpa sua e del modo in cui l’aveva trattata solo il pomeriggio precedente?
Stava giusto per aprire la bocca per rispondergli con toni che una lady non avrebbe mai usato, ma…
“Vuol dire che sua figlia resterà da me finchè voi non capirete di non potervi permettere di trattarla come avete fatto”. Ancora una volta era stato Draco a rispondere: l’aveva fatto con una voce estremamente calma e pacata, ma dal suo sguardo e dal passo avanti che aveva fatto in modo da mettersi tra Astoria e suo padre si capiva benissimo che era arrabbiato quanto la ragazza, se non di più.
Ovviamente neanche a Donovan era sfuggita la provocazione: “Stai per caso cercando di dirmi cosa dovrei fare o non fare con mia figlia, ragazzino?” sibilò recuperando il tono minaccioso.
“No, le sto semplicemente dicendo che se proverà di nuovo ad alzare le mani su Astoria io…”
“Ok… credo che abbia afferrato il concetto…” lo interruppe Astoria prima che i due potessero arrivare alle bacchette – suo padre aveva di nuovo la mano in tasca, pronto a recuperare la sua.
Il suo intervento riscosse tutti i presenti che nel frattempo erano rimasti come incantati dalla surreale discussione che aveva preso luogo.
Narcissa in particolare era rimasta alquanto colpita dal modo in cui il figlio aveva difeso la ragazza.
Si fece avanti mettendo una mano sulla spalla di Draco per tirarlo indietro, visto che lui e Donovan si stavano ancora guardando in cagnesco.
“Lo perdoni, di certo non stava neanche pensando a quello che diceva” disse a Greengrass tirando un’elegante gomitata al figlio che, altamente contrariato, stava giusto per ribattere che lui lo pensava eccome quello che aveva detto, e portandolo in disparte.
 
“Prima hai detto che non volevi sposarti perché c’era già un’altra ragazza… stavi parlando di Astoria, vero?” domandò sottovoce.
Un segno di assenso appena accennato da parte di Draco fu una risposta sufficiente.
“Molto bene allora” commentò Narcissa tornando ad un tono di voce normale. “Signori vi chiederei di accomodarvi… fatevi servire il tè o andate a parlare di affari, quello che volete…” disse rivolta ai due uomini.
Lucius fece per protestare ma la moglie fu più veloce: “No caro, vorrei concludere la faccenda del matrimonio una volta per tutte, e possibilmente senza che si arrivi di nuovo a tirare fuori le bacchette, quindi… a più tardi” sentenziò senza dargli la possibilità di replicare e indicando con un gesto la villa.
Uno sguardo tagliente da parte di Agatha fu sufficiente a far desistere il marito da qualsiasi protesta, e alla fine, con grande sollievo di tutti, i due uomini lasciarono il giardino.
 
“Allora” ricominciò Narcissa sorridendo, guardando Draco e Astoria che nel frattempo si erano riavvicinati. “Penso sia arrivato il momento che voi due ci raccontiate come stanno davvero le cose…”
 
 
***
 
 
Dopo essersi guardati negli occhi, stringendosi la mano senza nemmeno essersene accorti, Astoria e Draco incominciarono a raccontare.
 
Della prima volta che si erano incontrati e Astoria aveva pensato che il Marchio Nero fosse solo un semplice tatuaggio, di come aveva chiamato Draco “babbano ignorante” in risposta all’indignazione di lui che, sentendosi preso in giro, l’aveva insultata a sua volta.
Lo scoprire che invece andavano d’accordo insieme fino al rendersi conto che Draco avrebbe probabilmente fatto qualsiasi cosa Astoria gli avesse chiesto (persino chiedere scusa e cenare in un McDonald’s) solo per vedere il suo sorriso e i suoi occhi che brillavano.
Confessare quanto davvero l’aveva turbato vedere la ragazza scoppiare a piangere davanti a lui, sentirsi impotente e pensare che avrebbe voluto davvero fare male a chi era la causa delle sue lacrime.
 
Draco si fermò lievemente in imbarazzo una volta arrivato al punto in cui aveva avuto l’incubo, ma Astoria continuò prendendo la parola al posto suo, senza tralasciare niente.
Ormai aveva capito che Astoria ricambiava quello che lui provava nei suoi confronti (il bacio di quella notte non era forse una prova?) ma sentirglielo dire faceva tutto un altro effetto, e di sicuro era la cosa più bella che chiunque avesse mai detto sul suo conto.
 
Mentre i due ragazzi parlavano Narcissa e Agatha non poterono impedirsi di sorridere e di pensare quanto sciocchi fossero stati tutti loro: forse se avessero detto tutto quanto fin da subito ai ragazzi  non si sarebbe arrivati a quella situazione. Aveva provato a far capire a Lucius che la sua idea di non dire a Draco chi fosse la sua promessa sposa per fargli una ‘sorpresa’ era ridicola, ma ovviamente lui non le aveva dato ascolto.
E quando poi era arrivato il momento che i due si incontrassero né Astoria né Draco si erano presentati e la cosa era andata avanti.
Se le cose fossero state messe in chiaro fin da subito la spiacevole situazione che si era creata quel pomeriggio probabilmente non avrebbe avuto ragione di esistere.
Forse avevano addirittura strappato il contratto per nulla.
 
A proposito di quello…
 
“Forse avremo potuto fare a meno di rompere il contratto se le cose stanno così…” commentò Narcissa quando i due ragazzi ebbero finito di parlare, e Agatha convenne con lei annuendo.
A quella considerazione, sorprendendo tutti, il viso del ragazzo sembrò adombrarsi improvvisamente.
“No” disse Draco. “Avete fatto bene a strappare quel contratto, madre. Se non l’aveste fatto voi l’avrei fatto io stesso. Vi ho detto che non ho nessuna intenzione di sposarmi…”


















Buon pomeriggio a tutti! (Mi sento come Madama Bumb la prima lezione di volo di Harry...)
Siamo ormai giunti al penultimo capitolo... piaciuto?
Sappiate che dopo il finale che vi ho rifilato (ho riscritto il capitolo più di un paio di volte per riuscire a farlo venire così e sono piuttosto soddisfatta del risultato) mi aspetto qualche recensioni con, boh, teorie, proteste... insomma, voglio vedere cosa salta fuori e cosa ne pensate. Quindi forza! Facciamo almeno due recensioni per l'epilogo?
Per chi non avesse capito da dove salta fuori Astoria che chiama Draco "babbano ignorante" e Draco che chiede scusa vi ricordo le due one-shot che ho scritto e che precedono questa long. Le trovate tutte e due nel mio profilo :) (E ad essere sincera non mi dispiacerebbe sentire cosa ne pensate anche di quelle...qualsiasi riferimento a richiesta di recensioni è puramente casuale...)
Come sempre grazie a chi segue la storia e... be', ci sentiamo martedì prossimo con l'ultima parte e l'epilogo.
Baci
E.

 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: eliseCS