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Autore: spiritodellaspada    12/08/2015    0 recensioni
Uccido. Scelgo di essere un assassino. È così. Tutti fanno così. È giusto così. Così deve essere.
Lei, ancora tra le mie braccia, esala l’ultimo respiro. Perde le forze e la lascio accasciarsi a terra. Ecco. Sono un sopravvissuto. Oggi.
Non sono più un “Non ancora morto”.
-In un mondo in cui per vivere è necessario sottrarre la durata vitale di altre persone, in un mondo in cui amare è una condanna, il protagonista crescendo si trova a dover affrontare la realtà ed a fare i conti con i propri sentimenti.-
Genere: Fantasy, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Kima diventa un “Non ancora morto”. Quando compi quindici anni sei sempre indeciso se festeggiare o chiuderti in camera tua e sentirti un condannato a morte. Lui preferisce festeggiare. Spero solo di vederlo vivo quando compirà sedici anni, ma una volta arrivato a quest’età  devi abituarti all’idea che non rivedrai più i tuoi amici. Nella migliore delle ipotesi perché moriranno tutti, scaduto il loro anno in dotazione, nella peggiore perché sarai tu a morire, una volta scaduto il tuo. Quindi…non dovrei essere così affezionato a Kima, ma d’altronde qui gli amici sono gli unici da cui puoi ricevere un po’ di affetto e calore umano. Nessuno ha i genitori vivi. Quindi, se vuoi un abbraccio ti serve un amico.

Sta parlando con dei tizi che gli augurano buon compleanno, io me ne sto seduto accanto a Jen a bere un bicchiere di succo finché una ragazza si avvicina e mi chiede:
«Ci fidanziamo?»
Panico.
«No.» rispondo. È la prima volta che qualcuno me lo chiede. In fondo ormai ho quasi sedici anni. Comincio a non sembrare più un ragazzino.
«Perché le hai detto no? Era carina!» mi dice Jen che era seduta accanto a me.
«Perché…no…non la conosco…» dico arrossendo.
«AHAHAHAH!» si fa una risata di quelle epiche. Ed ha pure ragione, anche io avrei riso. Cioè, il fidanzamento si chiama così proprio perché i due non si conoscono. Perché quando arrivi ad una certa età ci sono due modi per non avere delle carenze di affetto. Perché con ampie probabilità i tuoi amici di infanzia sono morti. I tuoi parenti non li ha neanche mai conosciuti. Se ami qualcuno senza che ti corrisponda e lo sfiori rischi di rimanerci secco. Quindi, o trovi qualcuno che corrisponda il tuo amore o ti fidanzi. Nel primo caso diciamo che sei fortunato. Se qualcuno corrisponde il tuo amore puoi farci quello che ti pare. Nessuno morirà. Neanche volendo. Finchè non scade il tempo di uno dei due, ovvio. Quando due si innamorano e si mettono insieme si dice matrimonio. Se non trovi nessuno che ti ricambi, allora o ti rassegni e vivi le tue carenze di affetto, o ti fidanzi. Si dice fidanzamento quando ti metti insieme a qualcuno che semplicemente… non ti fa schifo. Se vedi qualcuno che ti piace gli chiedi se si vuole fidanzare e basta. Fine. Non sarà l’apoteosi del romanticismo, ma gli esseri umani ne hanno bisogno. Detto questo, dire di no alla sua proposta perché non la conoscevo è totalmente insensato. Perché è normale che due fidanzati non si conoscano.
«Tu sei proprio strano eh!» mi dice Jen cercando di smettere di ridere.






Ok, ok, il capitolo è indicibilmente corto. Potrei pubblicare questo pezzo ed il continuo insieme, ma si suppone che fra un capitolo e l'altro passi un po' di tempo, quindi pubblico il pezzo successivo nel prossimo. Questi capitoli sono di introduzione, quelli che verranno saranno più corposi, non temete. Detto ciò, grazie per aver letto questo capitolo e alla prossima!
  
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