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Autore: Persefone3    12/08/2015    6 recensioni
Maine. Storybrooke sembra una pacata e tranquilla cittadina di provincia, quando non è al centro di qualche crisi fiabesca. Stavolta, però, qualcosa la scuote fin dentro le sue fondamenta e tutto quello che crediamo di sapere sulle favole viene messo in discussione. Si tratta di un qualcosa che porta Hook a volersi allontanare e a lasciarsi tutto alle spalle. Ma lui non è più lo stesso pirata di un tempo e la mancanza di quello che aveva in città lo porta a tornare indietro. Il punto è che la città che il capitano trova al suo ritorno non è la stessa che aveva lasciato lasciato otto settimane prima.
Genere: Angst, Avventura, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Henry Mills, Killian Jones/Capitan Uncino, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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XVII. The Consequences of An Untold Truth
 
Alle parole di Emma, i due si girarono immediatamente verso di lei. Henry provò un misto dentro di gioia e preoccupazione: era felice di vederla viva ma il fatto che non lo potesse ancora riconoscere era una cosa straziante.
 
- Emma – disse Hook cercando di mettere una pezza alla situazione – lui è Henry.
- Non sono suo figlio – intervenne il ragazzo cercando di aiutare il pirata – almeno non nel senso canonico del termine
 
Hook scompigliò i capelli del ragazzo in un gesto affettuoso che non lasciava il minimo adito a dubbi su quelli che erano i rapporti tra i due. Emma fissò il ragazzino attentamente: aveva la sensazione di averlo già visto da qualche parte, ma non riusciva a ricordare dove e come.
 
- Emma … – disse il ragazzo avvicinandosi.
 
E in quel momento Emma ricordò perfettamente dove lo aveva visto e in quali circostanze: rabbia, paura e tradimento esplosero in lei. Girò la testa verso il pirata incredula che le avesse fatto una cosa del genere e poi tornò a guardare il ragazzo: si allontanò di qualche passo da lui.
 
- Io so chi sei, ragazzo. Sei piombato nei miei giardini farneticando cose strane. Dicevi di essere mio figlio o qualcosa del genere e poi hai nominato Snow e i ribelli. Volevi che andassi a parlare con lei. Sei uno di loro!
 
E in quel momento la mente di Emma iniziò a collegare tutto: se Hook non aveva voluto rivelarle dove stavano andando era perché la stava portando proprio dai ribelli. Guardò il pirata con rabbia e Hook capì che tutto quello cui aveva lavorato stava andando a farsi benedire. Il capitano vide Emma trincerarsi nuovamente dietro la Dama e forse questa volte non poteva proprio biasimarla.
 
- Mi stavi portando dai ribelli Hook? – disse lei con rabbia.
 
Nel vederla così Hook sentì un dolore atroce, uguale se non peggiore a quello che aveva provato quando l’aveva creduta morta. Era esattamente quella la reazione che aveva temuto sin dall’inizio.
 
- Lascia che ti spieghi – disse lui cercando di avvicinarsi.
- Spiegarmi? Cosa esattamente, che mi stavi consegnando ai miei peggiori nemici? Come hai potuto farmi questo? Pensavo che provassi qualcosa per me! è questo quello che fai alle donne che ti interessano?
- Non dire sciocchezze!
- Ho capito – disse Emma guardando ancora Henry – ho capito tutto.
 
Il pirata non ebbe il tempo neanche di replicare che Emma iniziò a correre verso il folto del bosco. Si precipitò immediatamente dietro di lei, non prima di aver detto a Henry di aspettarli lì. Mentre correva tra gli alberi, il pirata sentiva l’ansia crescere dentro. La sua unica paura era che Emma incappasse in qualcuno che avesse davvero cattive intenzioni: gli uomini di Rumple per esempio. Era riuscito a starle dietro per un tratto e poi l’aveva persa di vista tra la folta boscaglia.
 
- Emma – gridò – ti prego non scappare!
 
Si guardò intorno in cerca di qualche traccia utile: si avvicinò a uno dei sentieri e vide delle impronte freschissime, segno che qualcuno ci era appena passato. Cominciò a correre immediatamente in quella direzione.  Fece ancora qualche passo, quando sentì, da dietro un cespuglio, dei singhiozzi disperati. Si fece silenziosamente strada verso il luogo da cui proveniva quel pianto. Lei era lì accasciata a terra a piangere, il corpo scosso dai singhiozzi, dalla delusione e dalla paura.
 
- Emma ti prego – disse avvicinandosi a lei
 
Emma, colta ancora una volta nella sua fragilità e nella sua impotenza di fronte a ciò che le accedeva intorno, reagì ancora con rabbia verso quell’uomo che ora amava e odiava allo stesso tempo.
 
- Non osare avvicinarti a me – gli urlò con tutto il fiato che aveva nei polmoni.
 
Il pirata si bloccò un momento cercando di ragionare con lei.
 
- So che sei arrabbiata – disse lui – e lo capisco. L’ultima delle mie intenzioni era ferirti – fece qualche passo verso di lei – ma ti assicuro che c’è una spiegazione, sembra assurda, ma c’è.
- Ti ho detto di non avvicinarti! – replicò lei sfoderando la spada e puntandola alla gola dell’uomo – Non solo mi hai mentito su dove mi stavi portando, ma anche su quello che provavi per me.
- Questo non è assolutamente vero!
- Comincio a capire il tuo piano.
- Emma, quello che provo per te è sempre stato vero, non ti ho mai mentito!
- Ma davvero? Io non credo proprio!
 
Con un gesto fulmineo, Emma infilò una mano nella tasca del mantello del pirata e ne tirò fuori il ciondolo che Hook le aveva detto di aver perso. Se prima di quella sera, la magia bianca lo aveva quasi ricoperto, ora era quasi tutta sbiadita e scomparsa. Era la conferma dei timori di Hook.
 
- Emma, amore …
- Osi anche chiamarmi amore? Mi avevi detto di averlo perso, quando non è vero, perché?
- La cosa è complicata … ti prego …
- Basta giri di parole! Voglio la verità una buona volta!
- Io non so da dove cominciare.
- Ti aiuto, io ti faccio le domande e tu mi rispondi. Perché mi hai detto di averlo perso, quando è chiaro che ancora ci tieni?
- Perché ho capito che ti spaventava! E volevo che ti fidassi di me.
- Ma certo, per farmi cadere meglio nella tua trappola! E io come una stupida ti ho creduto! La donna cui apparteneva era la madre di Henry, vero?
 
Hook era titubante, come spiegarle che lui, Henry, i ribelli appartenevano a quel passato che lei voleva tanto ricordare? Ma le menzogne lo avevano portato a quel punto e lui non sapeva davvero come uscirne.
 
- Sì, era della madre di Henry.
- E immagino che abbia un peso nel tuo cuore e sempre lo avrà, visto che ti prendi cura di suo figlio. Quindi io per te cosa sono stata? Un passatempo? Ti sei preso gioco di me, esattamente come tutti gli altri!
- Quello che provo per te è sempre stato sincero ed onesto! – disse guardandola dritta negli occhi
- Ma non mi dire, e ti aspetti che me la beva? Volevi vendicarti di me? Fammi indovinare, è morta a causa mia direttamente o indirettamente?
- Rumple è stato, le ha strappato il cuore e lo ha distrutto davanti ai miei occhi.
- Ecco dunque cosa ti serviva corteggiarmi! Arrivare a lui e poi fare fuori me! Ma hai sempre incontrato lo sceriffo …
- Non puoi mettere in discussione quello che abbiamo provato!
- Ti odio!
 
Emma sollevò la spada su di lui, ma la mano le tremò sull’elsa facendo scivolare l’arma a terra. Calde lacrime non avevano smesso di solcarle il viso per un solo istante. Si girò per non sentirsi ancora più vulnerabile. Non c’era menzogna sul viso del pirata quando aveva parlato dei suoi sentimenti. Ma il fatto che la stesse portando da Snow continuava a non avere senso.
 
- La verità è che ti sei approfittato della mia vulnerabilità e della mia fragilità. Non sei diverso da Rumple o da Nottingham, anzi sei forse anche peggiore.
 
Sentirsi paragonare a chi davvero voleva farle del male, fu un duro colpo per il pirata. La delusione che aveva letto nei suoi occhi era sempre stata la sua più grande paura da quando avevano iniziato la loro storia.
Emma stava per fuggire di nuovo, ma Hook la bloccò avventandosi su di lei.
 
- Lasciami immediatamente! – disse Emma cercando di divincolarsi.
- È troppo pericoloso per te!
- Più pericoloso dello stare con un bugiardo come te? Io non credo proprio! Se solo avessi la mia magia vi incenerirei tutti all’istante o mi prenderei i vostri cuori! Dovevo frantumartelo quando ne ho avuto l’occasione!
- Ti prometto che i ribelli non ti faranno del male, parlerò con Snow.
- E tu pensi che dopo tutto quello che le ho fatto, Snow avrà voglia di starmi a sentire? Io credo che mi consegnerà al castello e al mio destino pur di vedere salva la sua gente.
- Fidati di me.
- Io mi fidavo di te, ma non posso più, come potrei ora?
 
Hook la teneva stretta a sé. Non l’avrebbe lasciata andare per nessun motivo al mondo. Quando Henry li raggiunse erano ancora a terra e stretti l’uno all’altra.
 
- Hook, mam … Emma, che succede?
- Non parlarmi come si mi conoscessi ragazzino!  
 
Henry fece qualche passo indietro.
 
- Ora basta Emma! – intervenne il pirata – ti sto solo chiedendo di darci una possibilità.
- A me non stai dando nessuna possibilità, pirata: o muoio per mano di Snow o di Rumple.
 
Hook fece alzare Emma e le prese la mano. La strinse forte e poi se la posò sul cuore.
 
- Pronuncerò per te il giuramento dei pirati.
- Ma che sceneggiata … - disse Emma cercando di togliere la mano.
- Non sto scherzando, è una cosa molto seria – disse il pirata trattenendola sul suo petto – è quello che ha permesso alla pirateria di sopravvivere in tutti questi secoli. Quindi Emma, hai la mia parola che non ti succederà niente finché avrò aria nei polmoni e sangue nelle vene.
 
Emma tolse la mano dal cuore del pirata e lo guardò ancora un istante.
 
- Non ho scelta. Da sola in un bosco e senza magia: la mia unica speranza è che Snow sia davvero ragionevole come dici.  – disse lei – Questo non vuol dire che le cose tra noi potranno tornare come prima.
 
La donna fece qualche passo in avanti.
 
- Muoviamoci: prima arriviamo al villaggio, prima finirà questa storia.
 
Tornarono sui loro passi fino al punto in cui avevano incontrato Henry e dove avevano abbandonato le sacche con le provviste. Stavano per riprendere il cammino, quando Emma si accorse di avere il mantello sporco di polline.
  • - Dannazione! Non posso andare il giro così.
Cominciò a scrollare il mantello, quando inavvertitamente inalò un po’ di polline. Improvvisamente sentì le palpebre pesanti e la stanchezza invadere il suo corpo. Le voci di Hook ed Henry erano sempre più confuse e lontane.
 
- Il villaggio – stava dicendo Henry – dista un paio di ore di cammino da qui e siamo tutti sconvolti, che ne dici se ci fermiamo a riposare? Prima dell’alba saremo alle porte.
- Bene ragazzo, tanto non potremmo fare molto prima del sorgere del sole …
 
Hook aveva appena finito di pronunciare queste parole, quando vide Emma barcollare e cadere priva di sensi. Si precipitò a sorreggerla per evitare che si facesse male.
 
- Ma che diavolo …? – disse il pirata cercando di rianimare Emma.
 
Anche Henry si avvicinò e vide il polline sul mantello di Emma.
 
- Attento Hook! Questo polline è soporifero! Appartiene a una specie di papavero rosso che cresce proprio nel campo in cui Emma si è fermata! Nonna mi ha detto di stare attento.
- Ho capito – disse prendendola in braccio – se non altro potremo parlare tu ed io.
 
Davanti al fuoco del loro campo, Hook ed Henry lo stavano fissando senza parlare. Emma riposava accanto al pirata che l’aveva coperta anche con il suo mantello. Il capitano tirò fuori dalla tasca il ciondolo di Emma: la magia bianca si era ridotta notevolmente, o per meglio dire era quasi del tutto scomparsa. Per un attimo si era illuso di poter riavere indietro la sua felicità e la sua famiglia. Dopo essersi assicurato che Emma continuasse a dormire, si girò verso Henry. Il ragazzo era ancora chiaramente sconvolto.
 
- Tutto bene, ragazzino?
- Diciamo. Ma vederla così è un tormento. Quando la sono andata a cercare nel castello e l’ho vista per la prima volta, ero così felice che fosse viva. Mi sono gettato su di lei abbracciandola. E sai cosa ho visto nei suoi occhi? Nulla, non sapeva nemmeno chi fossi.
 
Hook gli accarezzò la testa.
 
- Mi sembra di risentire le parole di tua madre …
- Davvero?
- Sì. Ti ricordi quando abbiamo fatto il viaggio nel tempo? Be’ ad un certo punto il coccodrillo ci ha imprigionato nella sua volta. Emma si era fissata che voleva tornare a New York e stavo facendo di tutto per farle cambiare idea. Quando ha ammesso di non voler più fuggire da Storybrooke, mi ha detto che era stato il vuoto che aveva visto negli occhi di Snow a farle capire che stava sbagliando.
- Sono ancora un po’ arrabbiato con te pirata.
- E perché?  
- Credevo fossi morto! E mi avevi promesso che saresti tornato da me con lei.
- Chi ha osato dire che Capitan Hook fosse morto?
- Abbiamo avuto una soffiata sul patibolo costruito nel cortile del castello, il giorno dopo che sei stato catturato.
- Non nego che era destinato a me, ma lei – disse volgendo gli occhi verso Emma – mi ha salvato. Ha fermato l’esecuzione perché non l’aveva autorizzata.
- Ha sempre avuto un po’ il pallino del controllo in effetti … raccontami tutto.
 
Hook passò il successivo quarto d’ora a raccontare tutte le peripezie che aveva superato da quando era stato rinchiuso nelle segrete del castello, di come aveva incontrato Emma, del tradimento di Rumple e Nottingham, del bracciale e della fuga dal castello. Dal canto suo, Henry lo aveva informato di quello che era successo al villaggio e del quasi ammutinamento di Barian e dei suoi uomini.
 
- Questo Barian è davvero uno sciocco!
- Su questo non c’è dubbio, ma ha un grande seguito. Non so quanto i nonni, mamma e Robin potranno avere la situazione in mano.
- A proposito – disse Hook – forse è meglio che non chiami Regina mamma davanti a Emma. Non saprei davvero cosa dirle.
- Hai ragione, la situazione è già abbastanza ingarbugliata. Cosa le hai detto di me?
- Le ho detto che ho avuto una storia con tua madre e che dopo la sua morte mi sono occupato di te.
- Questa non è proprio una bugia però.
- Solo che lei non lo sa.
- Le faremo capire tutto in qualche modo.
- Abbiamo solo quattro giorni di tempo o l’esercito di Rumple ci piomberà addosso.
- Un modo lo troveremo, non possiamo arrenderci proprio ora.
- Tua madre aveva proprio ragione, il tuo ottimismo è davvero contagioso.
 
Rimasero ancora qualche minuto davanti al fuoco e poi Henry si stese per riposare un po’. Hook si avvicinò al corpo di Emma per assicurarsi che fosse ben coperta. Rimase a guardarla ancora un po’: ritrovarla e perderla contemporaneamente, ora anche lui sapeva come ci si sentiva. Ma avrebbe lottato fino alla fine per lei a qualunque costo. Non avrebbe permesso a Rumple di portargli via anche Emma. Le baciò la fronte e si stese accanto a lei.
Fu il lontano canto di un’allodola ad insinuarsi nel suo sonno, ma quel canto portava con sé anche qualcos’altro: un rumore indistinto che aveva il sapore di un singhiozzo. Hook aprì gli occhi e quando vide il posto di Emma vuoto, sentì l’adrenalina pomparsi nelle vene. Si guardò immediatamente intorno: Henry dormiva poco distante e oltre la sua figura ve ne era un’altra seduta con le ginocchia al petto e il viso affondato in esse. Era lei, ancora scossa e sconvolta da quello che era successo. Vide che aveva lasciato il mantello e l’aria della mattina era ancora fredda, dato che il sole non era ancora sorto. Le si avvicinò cercando di non svegliare Henry.
 
- Emma – disse sedendosi accanto a lei dopo averla avvolta nel mantello.
 
Come la donna sentì la voce del pirata girò immediatamente il viso dall’altra parte per non fargli vedere le lacrime.
 
- Cosa vuoi ancora?
- Ti prego, non fare così.
- E come dovrei stare? Rallegrarmi? Non solo mi stai portando da Snow ma ti sei ben guardato dal parlarmi del tuo passato che poi è anche il tuo presente.
- Sei ancora arrabbiata per il ciondolo.
- Non posso ignorare il significato di quel ciondolo e il legame che hai con quella donna. Legame che non hai la minima intenzione di recidere e che forse non potrai mai recidere. Per un attimo ho pensato che qualcuno si fosse interessato a me non perché ero la Dama, ma semplicemente perché aveva visto qualcosa in Emma.
- Ma non capisci che l’ho fatto perché volevo proteggerti!
- No, tu volevi solo portare la mia testa ai ribelli e mostrarti la parte più vulnerabile di me è stata la più grossa leggerezza che abbia mai commesso. E smettila di recitare la parte dell’innamorato affranto, non lo sopporto, così come non sopporto farti pena. Lasciami stare ora!
- Voglio dirti un segreto Emma, quel nostro primo bacio non è stato un semplice bacio, ma ha portato alla luce qualcosa di importante dentro di me. Fino a quel momento non avrei mai pensato di trovare un’altra persona dopo la madre di Henry prima di incontrare te. 
- Queste sono solo parole capitano, i fatti dicono semplicemente che mi hai ingannata e da questo non si torna indietro. E io ho chiuso con te, quindi, vedi di risparmiarmi le tue bugie una volta per tutte!
 
Da quando avevano iniziato a parlare, il tono di Emma era stato freddo e fermo, molto più tagliente e doloroso delle urla della sera precedente. Quel gelo e quell’indifferenza erano atroci da sopportare. Non solo i muri di Emma erano stati di nuovo innalzati, ma ora erano ancora più spessi del passato.
 
- Farò di tutto per dimostrarti il contrario. E spero che prima o poi capirai e tornerai a fidarti di me e dei miei sentimenti. Vado a svegliare Henry, quando sei pronta riprendiamo il cammino.
 
L’ultima ora di strada sembrò la più lunga di tutte. Nonostante l’alba illuminasse il cielo, la notte avvolgeva ancora le tre figure che si stavano dirigendo al villaggio dei ribelli. Emma si era trincerata nel suo ostile silenzio e nel suo mantello. Hook aveva camminato  a fianco a lei per tutto il tempo, ma la donna non lo aveva degnato di uno sguardo.
 
- Ci siamo – disse Henry – quelle sono le porte del villaggio. Hook, io e te andiamo avanti e ci annunciamo.
- Emma – disse il pirata – non toglierti il cappuccio e rimani vicino a me qualunque cosa accada.
- E così si compie il mio destino.
- Sei al sicuro con noi, te lo ripeto. Non permetterò che ti facciano del male.
 
Si avvicinarono alle porte e una delle sentinelle intimò loro di fermarsi e identificarsi.
 
- Sono Henry, Chuck e ho trovato Hook.
- Chi altro c’è con voi? – disse Chuck indicando Emma.
- Garantiamo noi per lei. Ora facci entrare.
 
Si aprirono le porte delle mura per lasciarli entrare. Emma aveva il cuore in gola: era nelle mani di un pirata e di un ragazzino. Perché mai Snow avrebbe dovuto dar loro retta e risparmiarle la vita?




ANGOLO DELL'AUTRICE:
Ci siamo, la resa dei conti è arrivata e Ema non ha reagito bene ovviamente. Jolly Roger mi sentite, abbiamo un problema! E mica piccolo per giunta. Emma si è sentita tradita dalla persona di cui si fidava di più. Doppio tradimento: la sta portando da Snow e il suo passato amore lo percepisce ancora come presente. Abbiamo sempre visto Hook essere geloso di se stesso, direi che ora è un po' il turno di Emma! Ha accettato di seguirli ma solo perchè sa che Snow è più ragionevole di Rumple. Ma le cose non sono come sembrano e la situazione al villaggio è ormai fuori controllo ... #bastaspoiler. Lo so che l'angst uccide tutti, ma vi chiedo di avere un po' di pazienza. Hook di certo non si arrenderà anche se il tempo stringe. Per giunta ora può contare sull'aiuto di Henry e gli altri ... sperando che basti ...
Grazie come sempre a chi commenta, legge e segue. La vostra pazienza è una grande gioia!
Un bacione e a prestissimo!
Persefone


 
  
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