Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Sabira    12/08/2015    1 recensioni
c'è chi non crede alla magia, pensando ad essa come all'invenzione di qualcuno per dare spiegazioni a cose inspiegabili, avvenute nel corso del tempo. C'è chi pensa invece che si sia estinta o che esiste solo in poche piccole cose, come i sogni. Oggi siamo lontani dal poter credere che esista qualcosa che l'uomo non può controllare, capire, spiegare... ma questo qualcosa c'è e ci sarà sempre, anche se probabilmente le persone che non sono in grado di utilizzarlo lo assoceranno a miti, leggende, storie ormai dimenticate nei secoli.
Maya era una ragazzina allegra, dai folti e ricci capelli neri e scintillanti e i grandi occhi di un rosso acceso. Viveva in una grande metropoli con i suoi genitori, andava a scuola, rideva con le amiche...insomma, era una normalissima ragazza di tredici anni, o almeno così credeva, finché un giorno le cose cambiarono. Vi narrerò una storia, una storia ambientata ai “tempi nostri” una storia di magia, di amicizia, ma anche di dolore e frustrazione. La storia di Maya e di molti altri amici che, come lei, studiarono in una scuola fuori dall'ordinario, una scuola per persone “speciali”, da poteri soprannaturali.
Genere: Comico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

~~20. INCONTRO COL NEMICO
La zia Mey aveva riunito tutti davanti un enorme quadro in camera sua.  Appoggiò un dito su un punto della parete che inaspettatamente si ritirò al suo tocco, in quel preciso momento il quadro si aprì lasciando intravedere un tunnel. Maya si girò verso i compagni, sapendo che era arrivato il momento dei saluti, sospirò.
Erano tutti davanti a lei, come posti su una linea orizzontale. Fece un passo verso Say e le accarezzò una guancia, con tenerezza, poi le consegnò una lettera di colore arancione.
Passò a Jo, gli prese una mano dove posò una lettera verde smeraldo: -Questa va a te, cugino- gli sorrise poi passò a Seb. E gli diede una lettera blu, dicendo: -Fai il bravo in mia assenza.
Si inginocchiò per abbassarsi all'altezza di Ji, gli scompigliò i capelli e lo abbracciò forte sussurrandogli: -Sii forte, ometto, tra poco sarà tutto finito, poi gli consegnò una lettera color oro.
La ragazza passò a Ryota, gli diede una lettera rossa e gli posò un bacio sulla guancia, non disse niente, ma non ce ne fu bisogno, proprio come per Say.
Il prossimo era Rick. Sorrise sadica e gli si buttò addosso costringendolo a prenderla in braccio.
-Mi mancherai fratellone- piagnucolò mentre lo stringeva forte, ricomponendosi gli diede una lettera azzurra come il cielo.
Ad Inal invece diede una lettera color grano.
-Tutto quello che devo dirti è scritto qui dentro, sappi solo che alla fine non porteremo a casa solo la libertà...
Infine abbracciò gli zii e consegnò loro una lettera. Per lo zio David una lettera viola, mentre alla zia Mey una rosa confetto.
-Bene, allora...io...io vado- disse con un leggero sorriso in volto e gli occhi un po' lucidi, ed si inoltrò nell'oscurità del tunnel.
“Ryo...qui è parecchio buio...”
“Non dirmi che hai paura?!”
“Io non ho paura...solo che mi sento un po' sola...”
“Non sarai mai da sola Maya”
“Grazie, Ryo...ti voglio bene” lo sentì sospirare.
“Purtroppo ormai ti voglio bene anch'io, mi chiedo come abbia potuto permetterti di diventare mia amica...
“Amica? Migliore amica vuoi dire!!!!”
“E da quando?”
“Da quando ho visto i tuoi occhi rispecchiati nei miei..Oh!
“Cosa succede?”
“Vedo una luce...la fine del tunnel...ora vado ti tengo aggiornato.
“Ok”
Notò che la luce proveniva da una botola chiusa sul soffitto che si poteva raggiungere attraverso delle scale a muro. Dopo cinque minuti riuscì ad aprire la botola e ad uscire. Si guardò intorno, l'uscita del tunnel  doveva essere stata coperta dal terreno, quindi iniziò a ricoprirla, quando ebbe finito notò che quello era un posto deserto...non c'era niente se non alberi e terriccio, inoltre il sole era da poco tramontato.
Doveva utilizzare i suoi poteri per attirare l'attenzione su di sé. Si sedette per terra e dalle mani fuoriuscì una pallina di fuoco che, dopo essersi un po' ingrandita, prese la forma del volto di un leone che ruggiva, a mo' di Aslan.
-Questo dovrebbe bastare- sorrise.
Iniziò quindi a far cambiare forma al fuoco...dal leone all'elefante, al lupo ed infine alla fenice.
Passarono circa due ore, lei stava per addormentarsi, quando sentì dei rumori alle sue spalle. Si alzò velocemente guardandosi intorno.
-Chi va la?!- chiese non vedendo nessuno -Lo so che siete lì...venite fuori- e l'ascoltarono...vennero fuori, tutti: un esercito.
-Tutti questi...solo per me? Bene!- dalla terra evoco quattro cavalieri e li mandò all'attacco, voleva farsi catturare, sì, ma avrebbe potuto scatenare sospetti se non avesse opposto resistenza, sapeva che non avrebbe potuto farcela da sola contro tutti quelli, quindi tanto valeva divertirsi un po'.
I suoi cavalieri sconfissero una quarantina di uomini. Bhé...ne restavano solo altri cento.
Col dominio del vento creò cinque trombe d'aria che ne eliminarono una cinquantina...ora ne restavano cinquanta.
Caspita non credeva, fosse tanto brava da sconfiggere 90 uomini, se ne sarebbe sicuramente vantata con Ryota! Stava per invocare anche il potere dell'acqua, quando sentì un forte dolore alla nuca, poi quel che vide fu buio.


Maya se n'era ormai andata e la casa era meno allegra del solito. Sandra aprì la porta della camera di Maya, voleva stare un po' da sola. Prese la lettera che le aveva dato e la lesse lentamente.

Hey, Say!!
Come vanno le cose lì? Non dirmi che senti già la mia mancanza ;)
Ora sei tu l'unica ragazza di casa eh...
Non essere triste, non sei mica sola!!!! Per darti coraggio ti ho lasciato un ciondolo nella busta, se guardi bene lo trovi, io sarò sempre accanto a te!!!
P.S.
Fatti avanti con Rick!!!
Sandra cercò nella busta e vi trovo una catenina con appeso un ciondolo il cui colore variava dall'arancione al rosso...
“Oh Maya...non cambierai mai” pensò mentre una lacrima di commozione le rigava il volto.


Delle mani delicate accarezzavano i morbidi capelli di Maya, la ragazza aprì lentamente gli occhi, all'inizio pensava di star sognando quindi si diede un pizzicotto sul braccio facendo ridere la persona che le era davanti.
-Maya, che fai?- era tutto vero!!!!
Aya si buttò tra le sue braccia urlando -Maricaaaaa!!!! Mi sei mancata tanto tanto- disse strusciandosi all'amica.
-Anche tu, quando ti ho visto non riuscivo a crederci.
La rossosangue si guardò in giro notando di essere in una stanza era stata messa in un letto morbido dalle coperte rosse.
-Dove siamo?
-A scuola...questa è la stanza del capo...
-Capo?
-Sì è quello che da gli ordini qui...non è molto più grande di noi...ha solo 17 anni.
-Ma tu piuttosto, dimmi cos'è successo qui
-Vedi, quella sera in cui tu, Ryota e il prof In siete spariti, siamo stati riuniti tutti nella sala delle assemblee. È arrivato il capo e ci ha detto che non potevamo continuare a studiare perché avremmo dovuto prestare servizio a loro, che combattevano per il nostro bene. Non avemmo neanche la possibilità di scappare e chiunque si ribellava finiva nelle segrete...
Maya non riusciva a credere alle sue orecchie...come avevano potuto trasformare la scuola nella base dell'A.S.I.M.
-Piuttosto...gli altri dove sono?- chiese riferendosi al loro gruppo di amici.
-Claudio è nelle segrete con Marcus e Martin- disse abbassando lo sguardo -Mentre Lolita e io siamo diventate cameriere- aggiunse poi facendo una smorfia.
-Il professore  Fernandez?
-Hanno scoperto che vi ha fatto scappare e...l'hanno messo in isolamento- un tuffo al cuore. Il professore e i suoi amici non meritavano questo...
-Iogi e Luis?- si costrinse a chiedere.
-In isolamento anche loro...cercano sempre di scappare e vengono pestati di continuo dalle guardie, ma non si arrendono mai.
Maya non poté più ascoltare. Si alzò ed iniziò ad urlare andando verso la porta: -E voi credete di essere quelli buoni? Tutti loro non avevano fatto niente di male! Volevano solo essere liberi di studiare o almeno di tornare dalle proprie famiglie...BRUTTI BASTARDI STO PARLANDO CON VOI- fece per aprire la porta, ma qualcuno lo fece al suo posto. Daniel era davanti a lei, sguardo freddo e strafottente. La guardò per un secondo poi volse il suo sguardo verso Marica.
-Ora puoi andare, hai già fatto abbastanza.
-S-si signore- guardò Maya mortificata e poi uscì chiudendosi la porta alle spalle.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Sabira