Un ragazzo, all’incirca della mia età, in un completo rosso stava raccogliendo i cocci della mia tazza preferita.
Appena mi sentì parlare fece una piroetta perfetta e mi rivolse un sorriso furbo.
Indossava uno strambo cappello, di un nero pece.
Un ciuffo biondo perfettamente pettinato gli ricadeva sulla fronte.
Con mio stupore mi rivolse un profondo inchino.
[...]
Il ragazzo inclinò la testa verso sinistra e poi mi sorrise.
Aveva un sorriso strano, ti catturava lo sguardo. Non importava quello che stavi guardando prima o quello che gli stavi dicendo, il tuo sguardo si sarebbe comunque posato sul suo sorriso.