Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: bohmacheneso    12/08/2015    2 recensioni
Eppure avevano deciso di fare quel gioco solo per impegnare il tempo libero a disposizione, nessuno pensava avrebbe dato dei risvolti, la verità ormai veniva a galla quando nemmeno loro ne erano a conoscenza.
Taehyung avrebbe preferito molto di più continuare come sempre a passare il tempo a giocare con il maknae che venire ignorato totalmente da lui.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Kim Taehyung/ V, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~~<< Yah ragazzino faremo tardi!! >>
Svegliare Jungkook era sempre stata un'impresa ardua ma per il povero Jin quella era diventata una missione impossibile quel giorno. Lo scuoteva, lo chiamava a gran voce, aveva perfino provato a soffocarlo con il cuscino ma non c'era ragiona. Ultimo metodo prima di prenderlo di peso.
Jin si siede sul letto sospirando, si abbassa verso il suo orecchio e cerca di imitare una voce che entrambi ben conoscevano.
<< Jungkookie-ssie, non vuoi giocare con il tuo V hyung? >>
<< hyung! >>
Jungkook si era immediatamete alzato guardandosi intorno, ma poi si ritrova la faccia di Jin d'avanti e capisce da subito la situazione. Jin rideva non riuscendo a credere che fosse davvero riuscito usare quel metodo, se lo doveva ricordare.
<< sapevo che fossi tu, ho detto a te 'hyung', la voce era diversa... >>
<< ceeerto hai ragione, adesso muoviti perchè dobbiamo andare. Ti svegli tardi ma mai così! >>
<< si si hyung...è che ieri mi sono esercitato nel ballo fino a tardi, deve essere per questo che mi sento tanto stanco >>
<< per questo non hai cenato? almeno mangia a colazione >>
<< non è tardi per mangiare? andiamo ora >>
Jungkook si alza dal letto anche se da gl'occhi che teneva ancora sbarrati sembrava dormire ancora, cerca di riprendersi facendo un grande sbadiglio e stiracchiandosi, e dopo esce con Jin per dirigersi nella macchina.
Al contrario, V era pimpantissimo. Era subito saltato dal letto di buon umore ed era il primo ad essersi preparato. Uscendo vede Rap Monster e Suga ancora intontiti dal sonno e subito si mette fra i due ragazzi e gli stampa un bacio sulla guancia e scappa avanti, andandosi a sedere sulla porta.
I due ragazzi lo guardano saltellare verso la macchina inorriditi e si puliscono la guancia.
<< ma che è, ha ribevuto il caffè? ? >>
<< o questo o ieri è andata molto meglio di quel che immaginassimo, ma mi rifiuto di credere che quell’idea malsana abbia funzionato >>
<< ehh caro Suga, qualche volta sono le cose più impensabili a darci risvolti positivi >>

In macchina nessuno parlava, tutti pensavano a riposare non essendosi ancora ripresi dalla scorsa giornata, Jungkook in modo particolare era completamente assopito e nonostante le curve che gli facevano sbattere la testa contro il vetro della portiera continuava a dormire.
L’unica nota stonata era V che cantava tutte le canzoni che gli passavano per la testa a squarciagola senza mantenere il silenzio che tutti volevano, ma lo ignoravano.
Jimin aveva a destra Tae e a sinistra J Hope, dopo una mezz'ora di viaggio non sopportava più la voce di Tae che gli stava distruggendo le orecchie e prende un lembo della maglia di J Hope tirandolo in continuazione per attirare la sua attenzione.
<< Hobie hyung...ti compro da mangiare, faccio da schiavo, quello che vuoi…ma cambiamo posto ti prego, le orecchie stanno sanguinando >>
<< anche se la cosa mi tenta...mai, non lo sopporto. Fai una cosa, sopprimilo, fai prima, il tuo hyung ti concede di farlo >>
Tae li sentiva e invece di fermarsi alzava la voce divertito, J Hope e Jimin reagiscono mettendo le mani sulle orecchie ma quando Jin, Suga e il leader gli urlano contro di tacere è costretto a farlo, ma sempre con il sorriso stampato sul viso.
Non pensava a quello che sarebbe successo oggi, pensava a quel che sarebbe potuto accadere, e le opzioni che gli venivano alla testa al momento erano solo positive dal momento che con quel suo "mi va bene così" accompagnato da quel sorriso dolce aveva capito che al minore l'idea di un appuntamento con lui non lo sdegnasse, chissà se anche l'idea di stare con lui...
<< ahh sto fantasticando troppo! scemo scemo scemo però…ahh chissà!! >>
Stava dicendo da solo Tae come se poi nella macchina non ci fosse anche il minore, che però al momento non lo sentiva proprio mentre dormiva. Avrebbero voluto avere la stessa fortuna gl'altri membri che si stavano seriamente preoccupando dello stato mentale di Tae, però almeno avevano la conferma che il loro piano avesse funzionato piuttosto bene.

L'intervista si sarebbe tenuta in una caffetteria di un hotel prestigioso che dista un'ora dal centro di Seoul, era stato prenotato esclusivamente per loro per non avere problemi con i fan.
<< siamo arrivati, sveglia Jungkook >>
Dice il leader a Jin che lo guarda davvero scocciato, ma non aveva avuto il tempo di ribattere perché era già sceso dall'auto insieme a gl'altri.
<< Jungkook svegliati dai… >>

<< Jungkook...Jungkook muoviti e uno...Jungkook muoviti e due...TAE VIENI UN SECONDO! >>
Jin si era affacciato fuori dalla portiera per farsi vedere da V, che sentendolo si avvicina tornando vicino alla macchina.
<< dimmi hyung >>
<< sveglialo >>
<< …io? >>
<< BASTA CHE FAI SENTIRE LA TUA VOCE!! >>
Jin si era alzato andando via, lasciando perplesso V che non credeva fosse possibile risvegliare dal suo lungo letargo il maknae così facilmente. Sapeva come fosse difficile svegliarlo e non era mai riuscito a farlo, mai. Quindi adesso come poteva credere che solo con la sua voce ci sarebbe riuscito?
<< proviamo va…Jungkook, Jungkook dobbiamo andar-- >>
<< SONO SVEGLIO, ECCOMI!!!!! >>
<< …… >>
Jungkook si era alzato di scatto come se fosse stato colpito dalla corrente elettrica, V non capiva come cavolo fosse possibile, si era pure spaventato nel vederlo alzarsi così all’improvviso. Non poteva credere fosse davvero per la sua voce, ma l’idea non gli dispiaceva, anche se era strano.
<< devo credere che a me ascolti? >>
Nel dire quelle parole gli rivolge un sorriso allegro, pigiandogli con l’indice le guancia perché con quell’aria intontita lo trovava carinissimo, oggi vedeva le cose solo in modo positivo, e Jungkook immaginava perché fosse così allegro, ma non gli avrebbe dato la soddisfazione di fargli credere che lo ascoltasse, anche se era vero, e lo spinge verso fuori per farlo scendere per poi scendere di sua volta.
<< …se mi chiamano rispondo, è normale! Sono bravo io! Andiamo >>
Jungkook non gli avrebbe mai detto che in realtà aspettava con ansia di potergli parlare, che non era nemmeno riuscito a dormire tanto da cercare le parole che avrebbe dovuto dire e allo stesso tempo, era semplicemente felice di uscire insieme, ed ora ogni volta che lo vedeva o sentiva la sua voce si sentiva felice.
Anche adesso, vedendolo non riusciva a non sorridere, ma non si sarebbe fatto vedere tanto allegro o non sapeva come potesse essere interpretato quel buon umore da tutti gl’altri, tanto il sonno aiutava parecchio a nascondere le cose, si sentiva ancora stanchissimo.
Arrivati insieme nei camerini per essere preparati prima dell’intervista, Jungkook riceve un applauso generale dai membri per essere finalmente vivo fra loro, non sapeva se ridere o sentirsi in colpa per quel gesto da parte loro. J Hope subito si alza dalla sedia e prende il braccio di V alzandoglielo in alto come se stesse annunciando il vincitore di una gara.
<< ED ECCO IL PRINCIPE TAE CHE HA RISUSCITATO DAL SUO SONNO LA PRINCIPESSINA JUNGKOOKIEE!!! UN APPLAUSO FORTE PER QUESTO PRINCIPE CANTERINO CHE TUTTI AVREBBERO VOLUTO MORTO OGGI…MA CON TANTO AMORE!  >>
<< come hai fatto a svegliarlo? Con un bacio passionale? >>
<< Jiminnie quindi ti sveglieresti se ti dessi un bel bacio? <3 >>
<< si, per farti rimpiangere il giorno in cui sei nato hyung >>
<< yaaaah lo so che ti piacerebbe invece >>
J Hope si avvicina al povero (?) Jimin facendo le labbra a pesciolino, ma Jimin cerca subito di fuggire facendo quasi impazzire le truccatrici che non sapevano come fermarli per dirgli che dovessero venire per essere preparati. Scherzando fra loro non si erano nemmeno resi conto di aver messo a disagio con la loro domanda i due ragazzi che si trovavano ancora sull’uscio della porta.
Jungkook stava mentalmente mandando al diavolo entrambi, perché adesso per la testa gli passava l’immagine del suo hyung che si avvicinava per provare a svegliarlo con un…no stava morendo, l’idea lo stava facendo sentire accaldato e non capiva come mai, o in parte, forse, aveva un’idea del perché, ma essendo solo un’idea avrebbe chiarito oggi se fosse una cosa vera o meno, così sperava.
Taehyung invece non la smetteva di sorridere in modo esagerato, pensando che l’idea gli sarebbe piaciuta, peccato che non avrebbe mai accettato la cosa il suo Kookie per lui. Anche se c’era questa consapevolezza, nella sua testa riusciva ad avere la meglio solo l’immagine creata in testa grazie a quei due che gli impediva di abbattersi.
<< hai messo in croce Jin, quando ti devi alzare, TI DEVI ALZARE >>
<< ah! Si si, scusami leader, prometto che proverò a svegliarmi in orario >>
<< no no togli “proverò” dev-- >>
Suga gli poggia una mano sulla spalla per fargli capire che fosse inutile insistere ancora.
<< Ha capito la lezione, lascialo perdere ora o con quelle occhiaie la truccatrice ci metterà ore a sistemarlo>>
Jungkook subita approfitta per svignarsela e finire il discorso la, V vedendolo andare saltella verso la truccatrice che lo chiamava per farsi preparare.
<< ma perché mi hai interrotto?? >>
<< ma come, non lo vedevi che non ti ascoltava proprio? Sprechi fiato. Deve essere davvero andata bene >>
Sorride girandosi e vedendo Tae tutti pimpante che faceva finta di mettersi il rossetto d’avanti allo specchio mentre la truccatrice lo sistemava, lo trovava cretino, ma almeno era tornato ad essere felice invece di essere depresso.
<< …stai sorridendo per quei due? >>
<< nah! Ma ti pare, sono felice perché potremo starcene in santa pace >>
<< eh si, hai ragione >>
Ma anche se potevano dire così, entrambi erano felici che quei due avessero risolto le cose, o almeno loro credevano che si fossero chiariti.

Gli era stato offerto del caffè durante l’intervista che però solo Suga gradiva volentieri. Erano seduti a tondo in un tavolo mentre una donna sulla trentina, snella e slanciata, corvina e dagl’occhi azzurri gli poneva delle domande con un nastro registratore fra le mani per segnare le loro risposte.
<< e prima di debuttare come qual’era il vostro modo di relazionarvi con le ragazze? >>
<< personalmente credo che con le ragazze bisogna avere sempre un certo rispetto e l’ho sempre pensato. Fra ragazzi ci si può scherzare, talvolta anche con comportamenti stupidi, ma con le ragazze…….. >>
Jin notava che Rap Monster la fissasse rivolgendole con un sorriso troppo cortese mentre parlava, essendo comunque una bella donna, allora essendo al suo fianco gli stava conficcando le unghie nella coscia per farlo stare buono, la cosa divertiva Jimin che poteva assistere a tutta la scena essendo alla destra del leader, cercando di non ridere per non essere sgamati.
Le domande alla fine erano quasi tutte le stesse di quelle che già gli avevano rivolto in passato, stavolta sembravano più concentrate sulla personalità dei membri in relazioni, e per loro quelle domande erano leggere, anche se si sarebbero impegnati a dare risposte esaurienti.
<< avete mai ricevuto una confessione romantica? Se si, quali sono le vostre reazioni a riguardo? ne vorreste mai ricevere ancora?  >>
<< questa è la domanda per V che ne ha ricevute tante! >>
<< lo stai dicendo con una punta di amarezza Jimin? >>
<< no Suga hyung, lui ha me, quale amarezza >>
<< che fortuna che ho ad avere lui, vero? >>
Si poteva capire l’umorismo dalla sua voce e di risposta tutti ridono, aspettandosi poi la risposta di Tae, che non sta molto a pensarci.
<< è vero ne ho ricevute parecchie ai tempi della scuola, ma mai di persona. Ero sempre un po’ sorpreso e mi faceva anche piacere, ma non conoscendo le ragazze che si dichiaravano…non ho mai accettato! >>
<< ma sei pessimo! Nemmeno una? Povere ragazze! >>
Tae continuava ad avere il suo sorrisetto innocente mentre diceva quelle cose mentre Jimin pensava a quelle povere ragazze dai sogni infranti a causa sua.
Mancava la seconda domanda a cui rispondere, “ne vorresti ricevere altre?” e quella domanda catturava particolarmente l’attenzione del maknae, che non capiva come mai si sentisse un po’ nervoso per la risposta che avrebbe potuto dare e lo guardava con attenzione. Taehyung si accorge da subito che lo stesse fissando, non aveva nemmeno bisogno di alzare lo sguardo, si sentiva i suoi occhi puntati addosso, e se prima alla domanda non avrebbe dato peso, adesso gli sembrava quasi che dovesse fare particolarmente attenzione a cio’ che diceva.
<< riceverne altre…ecco in realtà credo che adesso un po’ tutti ne riceviamo il doppio, o il triplo rispetto a prima. Vorrei ringraziare tutte coloro che mi danno questo amore e supporto personalmente se potessi, ma dato che non è possibile lo farò impegnandomi al massimo nel mio lavoro >>
Aveva deciso di non andare sul personale ma di rispondere in modo generico, una risposta che tutti si sarebbero aspettati da un’artista, ma a quanto pare alla giornalista non bastava quella risposta perché poi aggiunge alle domande “e c’è qualcuno in particolare da cui vorresti avere una dichiarazione?” ma a quella domanda si ammutolisce da subito, non sapeva mentire.
<< ….ecco…. >>
Alza per un secondo lo sguardo verso Jungkook ma lo riabbassa immediatamente, una persona c’era e lo sapeva, ma non poteva mica dirlo così.
Jungkook da canto suo si sente solo più agitato, ma dà un colpetto leggero, solo per catturare l’attenzione, con la mano alla gamba di J Hope per dirgli di fare qualcosa, lui capisce e interviene subito.
<< riceviamo tantissimo amore dalle nostre amate Army!! Il loro amore basta per riempire i nostri cuori e anche di più! Non una, ma tutte loro, i vostri gesti d’amore ci commuovono, vi amo tutte!! >>
E con quella risposta la giornalista sorride soddisfatta e non insiste più, continua con la sua lista di domande per un’oretta.

Prima di uscire e andare verso la macchina Tae si avvicina a Jungkook mentre camminavano verso la sala ricevimento dove c’era l’uscita, gl’altri ogni volta che li vedevano insieme si allontanavano per dargli i loro spazi finché non si sarebbero assicurati che avessero risolto al cento per cento, quindi era come se fossero solo loro due al momento perché i maggiori avevano aumentato il passo verso la macchina, mentre J Hope e Jimin restavano parecchio dietro da loro ma li tenevano d’occhio, un po’ per preoccupazione e un po’ per sapere come andassero le cose, per farsi i fatti loro in sintesi.
<< Jungkook…per oggi em… >>
<< non vorrai annullare vero?? >>
Nonostante la stanchezza che ancora sentiva, quando c’era lui gli sembrava di non sentirla perché al contrario iniziava a sentirsi agitato. Si poteva sentire l’incredulità mista a delusione dalla sua voce, e la cosa faceva piacere al più grande che capiva che allora ci tenesse a chiarirsi.
<< no no che hai capito, volevo dire, vediamoci dopo aver mangiato al dormitorio, alle due, di pieno pomeriggio nessuno uscirà di casa con il caldo ma la gelateria è aperta. Però usciamo separatamente. Prima vado io e poi mi raggiungi, così non capiranno che usciamo insieme >>
<< oh oh tutta questa necessità di tenere la cosa segreta, ma che mi dovrai mai dire hyung? >>
Dice guardandolo con un sorrisetto furbetto sul viso, e V vedendolo in quel modo non capiva se avesse capito le sue intenzioni oppure se stesse solo scherzando, ma doveva cercare di non andare nel pallone.
<< io…no cioè nulla di che ma …e perché tu?? Cosa mi devi dire? >>
<< ah…devo…devo…ne parliamo poi! >>
E la finisce il discorso perché nessuno dei due riusciva a parlare ma si limitano a camminare verso la macchina, entrambi però erano contenti e cercavano di non ridere per la situazione per non farlo capire.

Arrivati al dormitorio Jungkook si fionda in sala prove invece di andare a mangiare con il resto del gruppo, voleva scaricare un po’ di tensione e ci riusciva ballando fino allo sfinimento.
Era il turno di Rap Monster di cucinare, solitamente non era lui a farlo ma erano Jin e J Hope che qualche volta lo aiutava, solo che stavolta non avendo pulito la stanza gli avevano voluto dare questa punizione, che per lui era di quanto più tremendo avesse potuto fare perché non era portato e a controllarlo c’era un ragazzo che poteva sembrare pacato, ma sotto sotto era il più temibile fra tutti e avrebbe potuto distruggerlo da un momento a l’altro: Jin.
Se ne stava fermo sulla porta a controllare ogni sua più piccola mossa, sentiva quegli occhietti demoniaci fissarlo e questo lo metteva troppo in soggezione.
<< Namjoon…Namjoon…cosa stai facendo? >>
Ed eccolo che la voce del male chiamava il suo nome quasi in un sussurro per annunciare la sua morte. Si avvicinava con quei passettini lenti verso di lui, e il leader si gira subito verso la sua figura avvolta da un aura nera stringendo quasi tremante la cucchiarella sporca del sugo che aveva appena girato, puntandolo dritto a se quasi come arma di difesa.
Jin sorride vedendolo così, un sorriso malefico o per meglio dire beffardo, più adatto alla figura di Suga ma in cucina anche Jin era capace di mostrarla. I suoi occhi prima si posano sulla cucchiarella in legno, poi sulla mensola dove vi era risposta una confezione di zucchero.
<< Namjoon…non avrai aggiunto lo zucchero nel sugo, vero? >>
Aveva poggiato la mano nella sua spalla mentre gli rivolge quella domanda, che pian piano sentiva avvicinarsi sempre di più alla sua gola, e da li aveva capito che quella era la domanda che avrebbe decretato il suo destino.
Peccato che lo zucchero l’aveva davvero aggiunto e non sapeva come rispondere e quindi stava zitto, impaurito.
<< l’hai fatto, o no? >>
<< no no…zucchero nel sugo? No >>
Ma Jin dalla pausa che aveva fatto aveva capito che stesse mentendo, gli prende dalle mani la cucchiarella lasciandolo senza armi.
<< posso assaggiare allora, no? >>
Ma il leader non riusciva a reggere la tensione che gli mette il suo sguardo fermo, allora decide di confessare.
<< si si OK ho aggiunto lo zucchero ma hyung, era amaro! >>
Il viso di Jin si incupisce nel momento in cui sente quella frase ma il suo sorriso si allarga in modo inquietante sul suo volto, mentre porta entrambe le mani sul collo del leader atterrito che non riusciva nemmeno a muoversi.
<< adesso ti aiuterò io…ehehehe >>
<< AIUTOOOOOO!!!!!! CAZZO AIUTATEMI!!!!!!!!! >>
Le urla potevano benissimo essere sentite anche dalla camera da pranzo dove stavano tutti i membri, che sentendolo non riuscivano a non ridere, solo Jimin oltre le risate sentiva un filo di preoccupazione.
<< Dobbiamo andare ad aiutarlo? >>
Si guardano in faccia tutti e quattro e quasi contemporaneamente fanno tutti spalucce e rispondo all’unisono.
<< NAAAH >>

Passata un’ora ecco finalmente uscire un Jin tutto sorridente con i piatti da mettere a tavola e un Rap Monster che stava in silenzio con la pentola con il cibo appena preparato.
V guarda le sue mani, che avevano dei segnetti rossi sul dorso.
<< Hyung, ma che hai fatto alle mani? >>
<< lui mi ha colp-- >>
<< si è scottato con il sugo, volevi dire questo, vero? >>
Per un attimo al leader era risembrato di vedere gl’occhi pieni di malvagità nel suo sguardo e non osa contraddirlo.
<< …mi sono scottato con il sugo, come dice lui >>
Dal sapore del cibo che era buono, a tutti era stato ben chiaro che alla fine o aveva cucinato tutto Jin, oppure doveva aver seguito passo passo Rap Monster, ma si limitavano a mangiare senza chiedere nulla.
Appena ha finito V si alza dal tavolo ringraziando e dicendo che dato che aveva mangiato troppo di fretta, il cibo gli era rimasto sullo stomaco, quindi avrebbe fatto quattro passi per digerire.
Non sapeva se fosse la scusa migliore, ma era la prima che gli era arrivata per la testa e dal fatto che nessuno gli facesse domande sembrava fosse andata bene.

Prima di uscire prende un berretto rosso e degli occhiali da sole, sperando bastassero per non essere riconosciuto.
Per la strada faceva un caldo da morire, ma gli sembrava quasi di non sentirlo tanto era preso dai pensieri.
Facendo uno schema nella sua testa, lui avrebbe dovuto spiegare perché avesse tentato di evitarlo dopo quella recita dove alla fine non è che avesse recitato chissà quanto, e Jungkook dal canto suo avrebbe dovuto dirgli perché lo aveva trattato in quel modo strano arrivandogli a dire di non toccarlo.
Lo aveva evitato perché aveva paura che avesse capito i suoi veri sentimenti, dirlo nella propria testa era un conto, ma dirlo a lui…
Aveva deciso di parlare per risolvere ogni incomprensione, gli era sembrato di capire che anche se ci fosse stato un attimo di allontanamento da parte del più piccolo alla fine sarebbe riuscito ad andare oltre e sarebbero rimasti amici, così almeno sperava.
Prima fantasticava su una risposta diversa da un rifiuto, ma con il trascorrere del tempo si convinceva maggiormente del contrario, pensando anche che era meglio partire con la consapevolezza che lo avrebbe rifiutato, piuttosto che illudersi e restarne ferito, anche se sapeva che in entrambi i casi ferito un po’ lo sarebbe stato.
Però sorrideva, lo faceva pensando che almeno se avesse accettato di incontrarlo e discutere era già una conferma che ci tenesse a lui, e la cosa lo rendeva felice.
Nemmeno si era reso conto di essere già arrivato, la gelateria si trovava di fronte a lui, e lui decide di prendere posto al suo interno dove c’era il condizionatore, gente come previsto non ce n’era quindi avrebbe anche potuto prendersela un po’ comoda, adesso doveva solo aspettare.

Al dormitorio J Hope era ancora seduto a tavola. Aveva messo al caldo il cibo del maknae per evitare si raffreddasse, ma non veniva, vedendolo continuare a sbuffare mentre fissava quel piatto coperto Jin capisce che Jungkook non doveva essere tornato ancora a mangiare, e la cosa lo preoccupava un po’.
<< ma Jungkook? >>
<< ha detto che andava in sala prove hyung, ma sono passate due ore a quando siamo tornati, si vuole ammazzare? >>
<< ah non va bene, non ha mangiato nemmeno ieri per tutta la giornata e stamattina non ha fatto colazione, e già ieri ha fatto le ore piccole, deve mangiare. Andiamo a prenderlo a forza >>
J Hope obbediente lo segue, pronto a prendere il maknae anche in braccio, se avesse fatto storie sarebbe stato più divertente per lui trascinarlo a mangiare.
Uscendo dall’appartamento prendono l’ascensore fino ad arrivare al piano dove vi era la sala prove. Man mano che ci si avvicinava si riusciva a sentire la musica sempre più forte, e quando aprono la porta vedono Jungkook steso a terra palesemente sfinito, Jin vedendolo sospira.
<< Jungkook va bene allenarsi, non ti dirò mai che sbagli, ma non dovresti strafare, dovresti approfittare del nostro giorno libero, ma soprattutto fila a mangiare se non vuoi sentirti male >>
<< ah…hyung mi sa che è tardi per questo >>
J Hope dice riferendosi alla faccia pallida che aveva il più piccolo e adesso che anche Jin l’aveva notata, i due si avvicinano subito a lui preoccupati abbassandosi verso lui.
Jungkook aveva sentito la testa pesante improvvisamente e non riusciva più a muoversi fluentemente, si era dovuto per forza fermare ed era rimasto steso per un bel po’ a terra con gl’occhi chiusi aspettando di sentirsi meglio senza accorgersi dell’ora che si era fatta, solo adesso che aveva sentito le voci dei suoi hyung li aveva riaperti, ma le condizioni non erano migliorate.
L’ora…che ora era?? Sicuramente V doveva già essere arrivato al luogo del appuntamento.
<< …Devo andare!!! >>
<< ma se si vede che non stai bene, dove vai?? >>
<< deve aver avuto un calo di pressione, lo si capisce dalla faccia pallida. Deve solo risposare e mangiare o potrebbe svenire >>   
<< no Jin hyung…devo uscire…non posso riposare >>
Jungkook prova ad alzarsi ma nel momento in cui era in piedi stava per cadere a causa dei giramenti di testa, J Hope subito si affretta a prenderlo quando vede che si stesse sbilanciando, aveva pensato che l’avrebbe preso in braccio ma non pensava che l’avrebbe fatto perché si sarebbe sentito male.
<< chiudi gl’occhi, uscirai un’altra volta, non puoi ora >>
Jungkook non voleva seguire quel comando, doveva correre, doveva andare da Tae, dovevano chiarirsi, ma i suoi occhi sembravano non voler seguire quella sua volontà perché gli sembravano così appesantiti che li chiude, perdendo i sensi fra le braccia di J Hope che adesso era seriamente preoccupato.

V continuava a guardare l’orario sul telefono nervosamente, ma perché ritardava tanto? Non aveva capito il luogo dell’appuntamento? O forse aveva capito un altro orario? 
Nonostante le continue chiamate che facesse al telefono lui non gli rispondeva, aveva dovuto prendere già una vaschetta di gelato perché, essendo la da parecchio, gli sembrava maleducato non chiedere almeno qualcosa.
Passa ancora del tempo, ogni persona che vedeva passare la scambiava per lui, ogni volta una delusione, e il sorriso che aveva sulla faccia era scomparso completamente.
<< mi scusi, si sente bene? >>
Una mano poggiata sulla sua spalla ma la voce non era quella che avrebbe voluto sentire, si sfrega gl’occhi assonnati, si era addormentato?
Guarda la vaschetta di gelato, fragola e vaniglia erano diventati un tutt’uno ormai, sciolti. Fa un sorriso cortese alla cameriera annuendo per farle capire stesse bene, guardandosi intorno vede che si era un po’ riempita la gelateria, era pericoloso per lui e scostumato nei confronti loro continuare a restare.
Va vicino alla cassa per pagare quel gelato che alla fine nemmeno aveva mangiato per pagare, si sentiva così deluso…eppure era sicuro dovesse aver avuto qualche contrattempo ma poteva anche avvertirlo in questo caso, guarda il telefono, nessun messaggio, nessuna chiamata. In più erano le sei, lui era venuto alle due nella gelateria, gli era difficile ammetterlo, ma Jungkook non sarebbe venuto.
<< probabilmente…per lui, non doveva essere così importante… >>
Aveva deciso di tornarsene al dormitorio, tanto che restava a fare, si sentiva un cretino.
Tutte quelle cose le provava solo lui, solo perché si erano promessi di vedersi, quest’uscita aveva un significato speciale esclusivamente per lui, non doveva aspettarsi proprio nulla.
<< eppure anche se la penso così…perché… >>
Tentava di asciugarsi il viso dalle lacrime che non riusciva a controllare, ma scendevano e scendevano senza dargli tregua, era a pezzi, la seconda volta che quel ragazzino lo faceva sentire tanto male.

Sentiva il sapore di sale sul palato, apre gl’occhi con calma mettendosi seduto sul letto, la schiena poggiata allo schienale, si trovava nella propria stanza. Una bustina aperta di sale sul letto, un asciugamano umido sulla sua fronte e un pasto ancora da consumare sull’armadietto affianco al letto vicino ad una bacinella d’acqua. Toglie l’asciugamano dalla fronte la ripone sulla bacinella, vedendo poi gl’occhioni commossi di J Hope d’avanti a lui e la figura del maggiore in piedi di fronte al letto.
<< Jin hyung! Si è svegliato finalmente! AISH! Ragazzaccio, ma lo sai che colpo ci hai fatto prendere?? Ti pare che volessimo trascorrere il nostro giorno libero a disperarci a causa tua? Non lo fare più, che paura!! Da oggi non ti permett-- >>
<< Hoseok aspetta, lo starai intontendo con le tue parole, si è appena ripreso. Per fortuna hai ripreso colorito, come ti senti? >>
<< mi sento…bene, mi dispiace avervi fatto stare in pensiero per me… OH NO, Jin hyung ma che ore sono??? >>
<< le sette meno dieci, perché? >>
Jungkook spalanca gl’occhi quando sente l’orario e cerca subito si alzarsi, ma J Hope poggia le mani sulle sue spalle trattenendolo a letto.
<< hyung lasciami!!! >>
<< no no tu prima mangi, poi se ne parla! Hyung, controllalo tu, io vado ad avvertire gl’altri che si è svegliato >>
J Hope lasci la presa ed esce dalla stanza, Jungkook guardava Jin con occhi supplichevoli, voleva immediatamente sbrigarsi ad uscire, chiamare V e chiedergli scusa, anzi supplicargli di perdonarlo, era arrabbiatissimo con se stesso per cio’ che era successo, immaginava il suo hyung aspettarlo inutilmente e la cosa lo faceva stare male.
Jin dalla sua espressione capisce subito che fosse agitato, era troppo palese da come si guardasse intorno, stringesse le lenzuola e poi tornasse a guardarlo in faccia. Si siede vicino a lui provando a capirci meglio.
<< dovevi fare qualcosa di così importante? >>
<< era importantissimo… dovevo vedere V hyung >>
<< ahh era per questo! Ma sei così nervoso, prova a chiamarlo e spiegagli tutto, vedrai che capirà >>
<< no…non è lo stesso, dovevo uscirci…volevo uscirci, chiarire tutto uno volta per tutte…e invece ho mandato tutto a l’aria! >>
Aveva gl’occhi lucidi mentre diceva quelle parole, non era un tipo che piangeva spesso, l’aveva visto piangere per l’emozione qualche volta, ma mai per delusione e rabbia, quindi Jin vedendolo ne resta abbastanza sorpreso, ma capiva il suo stato d’animo.
<< Jungkook…ma per sentirti così, sei sicuro che Taehyung non ti piaccia? >>

J Hope saluta V che era appena rientrato, ma andando di fretta euforico sapendo che “il piccoletto di casa” stesse bene non fa caso alla faccia abbattuta che aveva il ragazzo in quel momento.
<< hyung… sai dov’è Jungkook? >>
<< ah si! È nella sua stanza, adesso sta bene! >>
Nel dargli la risposta non si era nemmeno fermato, l’aveva urlata correndo.
V voleva solo capire perché non fosse venuto, poi l’avrebbe lasciato in pace, non avrebbe assillato, ne chiesto di ricevere delle scuse per averlo fatto aspettare inutilmente per tutto quel tempo.
Si avvicina alla porta della sua stanza che era semi aperta, riusciva a vedere Jin hyung di spalle, mentre la faccia di Jungkook sembrava rossissima stranamente, solo vedere il suo viso, quel viso che aveva aspettato di incontrare per mezza giornata, gli impediva quasi di entrare, ricomparendo la sua parte ferita che gli stava facendo tornare la voglia di piangere.
<< P-PIA-CHE???? H-HYUNG SEI MATTO!!! NON POTREBBE MAI PIACERMI TAEHYUNG!!! COME LO PUOI PENSARE??? ASSURDO!! NON SARA’ MAI E POI MAI POSSIBILE, NON LUI! >>
Aveva risposto in preda alla confusione più totale perché non si aspettava di ricevere improvvisamente quella domanda in modo così diretto, domanda che si stava ponendo anche lui ormai.
Si aspettava di venire rifiutato, ma non così, così gli faceva solo troppo male, e adesso invece della tristezza si sentiva irato, irato con se stesso per quei suoi stupidi sentimento e irato con lui perché si sentiva preso in giro.
Entra nella stanza, sorridendo quando si accorge che entrambi si fossero spaventati, Jungkook era addirittura sbiancato vedendolo.
<< AHAAHAHAHAHA CHE?? Jin hyung , non gli avrai mica chiesto se gli piaccio? Ha ragione, è assurdo! non la smetterò mai più di ridere, probabilmente al contrario, gli devo fare talmente tanto schifo, me l’ha dimostrato in più occasioni, oggi tipo. Ma, no per carità, che schifo, nemmeno io mi metterei mai con lui, non diciamo cose impossibili!! Beh, a dopo >> 
Mentre diceva tutto quello continuava a sorridere, invece entrambi avevano colto benissimo la sofferenza in quelle parole, le parole potevano dire una cosa, ma i suoi occhi parlavano, e quelli erano occhi di una persona distrutta. C’era di tutto, sarcasmo, frecciatine, un rifiuto dato per auto difesa, e poi era uscito, senza dire più nulla.
Jungkook era fermo, pietrificato, non riusciva a credere fosse accaduto veramente, era tanto scosso che tremava, il suo sguardo e le sue parole lo avevano trafitto.
<< Jungkook…hai detto che stai bene ora? >>
L’unica risposta da parte del maknae è un cenno della testa, e con quel cenno Jin si alza e lo tira per il braccio facendolo alzare dal letto a forza.
<< allora mi spieghi cosa stai aspettando?? Muoviti a rincorrerlo, hai l’occasione per chiarire! >>
Entrambi sentono chiaramente la porta del loro appartamento sbattere, e Jungkook non se lo fa ripetere più volte, le cose non dovevano andare così, immediatamente esce dalla stanza correndo, attraversa il corridoio fino ad arrivare alla porta d’entrata, e la apre guardandosi intorno.
<< hyung dove sei dove sei… >>
Si avvicina all’ascensore, era occupato, doveva essere lui, scendeva, probabilmente voleva uscire fuori.
Corre verso le scale scendendole più velocemente possibile, non poteva lasciarlo andare, non se ne parlava assolutamente.
Con il fiato spezzato per la corsa riesce a raggiungere il piano terra prima dell’ascensore, e si piazza d’avanti alle porte.
Nel momento in cui le porte si aprono Taehyung resta subito a fiato sospeso quando si ritrova la sua figura d’avanti a gl’occhi, dal canto suo Jungkook si sente tremendamente in colpa quando vede le lacrime scendere dal viso del suo hyung.
Taehyung stava per cliccare un bottone dell’ascensore per andarsene, ma Jungkook capendo le sue intenzioni entra immediatamente, facendo chiudere le porte alle loro spalle mentre salivano per l’ultimo piano.
<< CHE COSA VUOI DA ME??!! NON TI SEI DIVERTITO ABBASTANZA?? BASTA GIOCARE CON ME! >>
<< HYUNG MA COSA STAI DICENDO?? PER QUALE RAGIONE PIANGI? DIMMELO! >>
<< SENTI SMETTILA!! LO SAI PER COSA PIANGO!!! MI SENTO Già RIDICOLO DI MIO! >>
Jungkook sentendo quel comando dato con rabbia e disperazione quasi si sentiva il cattivo della situazione, sentirlo rivolgersi in quel modo con lui gli metteva i brividi, lo faceva stare male, quasi non riusciva a guardarlo in faccia, ma doveva continuare.
<< …cosa mi volevi dire oggi? >>
<< se ci tenevi a saperlo, saresti venuto. Erano stupidaggini tanto, lascia stare >>
Le porte si erano riaperte e V stava per uscire, Jungkook lo stoppa subito per il polso e clicca il tasto per bloccare le porte, in modo tale da poterle richiudere e non farle aprire più.
Tae si gira subito dalla sua parte irritato e scocciato dal suo comportamento, ma Jungkook non poteva più vederlo piangere, sapere che stesse male a causa sua, e si avvicina a lui stringendolo forte e chiudendo gl’occhi, sorprendendo Taehyung, per prima cosa quell’abbraccio era un gesto per scusarsi, e lui lo sapeva.
Jungkook resta un po’ così, poi prende un gran respiro cercando di ignorare le guance rosse, il battito accelerato, la tensione che avvertiva, e le lacrime che non riusciva a trattenere.
<< io…mi vergognavo >>
<< ...come? >>
<< shh hyung…fammi finire perché per me già non è facile >>
V sta zitto come ordinato, volendo ascoltare cosa avesse da dirgli. Forse era brutto a dirsi, ma già si sentiva molto meglio stando fra le sue braccia, gli sembrava di dimenticare le motivazioni per cui fosse tanto arrabbiato, quasi come se non ce ne fosse mai stata alcuna.
<< sto…spiegando perché ti evitavo, non ti chiederò in cambio di dirmi la tua parte, limitati ad ascoltare la mia. E-ecco...quando tu mi hai…hai…mi…COME PUO’ ESSERE TANTO COMPLICATO?? RIESCONO BENE NEI DRAMA>>
Jungkook si sentiva troppo agitato, le parole non gli uscivano da bocca, e di questo se n’era accorto V, ma non pensava che spiegarsi anche per lui sarebbe stato tanto difficile, pensava che solo per lui dire le sue motivazioni sarebbe stato difficile.
Non capiva dove volesse andare a parare, ma lo trovava molto, troppo carino e questo lo fa sorridere. Quasi sperando fosse un po’ come un sostegno per lui, ricambia il suo abbraccio tenendolo stretto, e Jungkook non poteva che essere contento di quel gesto, che gli aveva dato più motivazione per continuare con il suo discorso, anche se tremendamente imbarazzante.
<< mi…ok lo ammetto, quel…b-bacio… >>
Jungkook solo a ridire quella parola ricordava ogni sensazione provata nel momento in cui l’aveva baciato improvvisamente, e di nuovo gli risultava difficile aprire la bocca.
Taehyung aveva sgranato gl’occhi capendo tutto, si distacca, ma solo per poterlo guardare in faccia, cosa che però il makane non faceva, si mordeva il labbro inferiore tenendo lo sguardo basso, e nel vederlo così la voglia di commettere quell’errore, di avvicinarsi a lui, tornava tutta, non riusciva a smettere di guardare le sue labbra.
Ma non era il momento di sbagliare e mandare in aria i suoi sforzi così, quindi prende il suo viso fra le mani solo per essere guardato in faccia, per provare di calmarlo, invece nel momento in cui posa gl’occhi contro i suoi sembrava che la tensione fra loro due crescesse, altro che calare.
<< ti ho messo a disagio quindi, per questo hai fatto così…scusa >>
Il più piccolo ormai aveva messo da parte l’imbarazzo, al diavolo, adesso gli avrebbe parlato senza troppi giri di parole. Poggia l’indice sulle sue labbra per azzittirlo, sorridendogli sempre con quella sua aria da furbo.
<< sh sh sh! Non ho detto di parlare! Come se poi non me ne fossi accorto. Hyung, ti vedo che mi stai fissando le labbra da tre ore! >>
V sprofonda sentendosi scoperto, agitazione ai limiti, gli lascia subito la faccia indietreggiando trovandosi con le spalle al muro.
<< c-che??? N-no no, ma…non è vero! >>
<< hyung guarda che so perché mi hai evitato, eri troppo serio, e la mia risposta sarebbe un no >>
<< che…che cosa? >>
Il mondo sembrava volergli cadere addosso oggi. Forse, si era un po’ illuso ascoltando il discorso fin’ora, no, si era proprio illuso, in realtà ci stava tornando a credere. Per fortuna che l’aveva messo al suo posto subito, allora forse era per questo che aveva evitato di incontrarlo oggi, la cosa lo rendeva triste, la voglia di rimettersi a piangere tornava.
<< no. E sai perché? Provavo a dire “no perché no perché” e darmi un spiegazione, e l’ho trovata alla fine >>
<< ah… >>
<< però non dici nulla per smentirmi >>
<< non…riesco più a mentirti… hai ragione >>
Jungkook si azzittisce per un secondo, doveva continuare ma quella conferma lo spiazzava, e lui che lo aveva solo supposto.
<< NO PERCHE’ SEI SLEALE!!! ECCO PERCHE’ ! >>
Non capisce perche’ improvvisamente urlasse, forse perché si era accorto che il suo sguardo tornava triste? Non lo capiva. Lo guarda più che confuso, che cavolo diceva improvvisamente???
<< …sleale??? E in che modo?? >>
<< L’OBBLIGO!!! >>
<< EH?? >>
<< MA ERA TUO O MIO L’OBBLIGO DI BACIARTI?? >>
<< CHE C---??? >>
Taehyung non ha il tempo di continuare la frase perché Jungkook avvicina il viso al suo di scatto, prendendolo completamente alla sprovvista, e anche se con molta molta molta vergogna, non poteva più farne a meno, chiude gl’occhi e blocca le sue parole con le proprie labbra, che adesso toccavano le sue, unendole in un bacio che entrambi volevano.
I loro cuori sembravano voler scoppiare, erano invasi da tante sensazione, brividi, calore, attrazione, sentimento, tutte in una volta.
Dopo aver superato la sorpresa anche Taehyung chiude gl’occhi, godendosi quel momento, scoppiando dalla felicità che non pensava arrivasse così improvvisa, prende ad accarezzargli il viso mentre piega la testa e muove le labbra contro quelle sue, dolci e morbide, che aveva tanto desiderato, gesto che viene subito ricambiato dal minore che non voleva proprio staccarsi, si pentiva invece di non averlo fatto prima.
Ad un certo punto si dividono, ma solo per riprendere fiato.
Si fissavano, Tae non riuscendo a smettere di sorridere mentre continuava ad accarezzargli il viso dolcemente, Jungkook cercava invece di contenere il sorrisetto da ebete, ma non riusciva nemmeno lui a farne a meno.
<< hyung, dimmelo. In cosa avevo ragione? >>
<< vuoi sentirlo proprio eh? Avevo paura a dirlo quando avevi già capito tutto. Mi…Jungkook, tu mi piaci >>
Jungkook non poteva proprio trattenere il sorriso e guardava a terra per evitare di essere visto e la cosa piace molto a Taehyung, che doveva infierire.
<< stai sorridendo >>
<< non è vero >>
<< oh si che lo fai >>
<< no… si…e mi piaci anche tu hyung >>
Ecco come azzittirlo, parole e gesti che nella sua testa che non immaginava sarebbero mai accaduti nella vita reale, quel ragazzino aveva la capacità di farlo sprofondare e farlo sentire il ragazzo più felice del mondo in un attimo.
<< oggi, venendo da te avrei detto le stesse cose che ho detto adesso, ma sono stato male, ed è SOLO per questo il motivo per cui non sono venuto, scusami…non volevo farti stare male >>
<< ahh ma allora… >>
Taehyung sentendolo capisce il senso delle parole “sta bene ora” dette da J Hope prima, allora era stato male seriamente, per questo non era venuto, e lui che si era fatto tenti imbrogli mentali, adesso si sentiva così stupido ma mai così felice di aver sbagliato.
<< non c’è bisogno di chiedermi scusa, è stato tutto un malinteso, tutto fin dall’inizio >>
Tornano a guardarsi e non serviva parlare, Tae si riavvicina subito alle sue labbra riprendendo quel bacio…
…Peccato che nella foga con la spalla urta il tasto per sbloccare le porte.

<< DOVE DIAVOLO SONO??? DOVE?? Jin hyung ma sei sicuro che siano andati da questa parte??? Sicuro??? >>
<< Jimin sono ansioso quanto te, ma calmo! >>
<< E SE STANNO PIANGENDO?? >>
<< em…credo proprio che non piangano…non li vedo nemmeno molto tristi >>
Dice Suga indicando d’avanti a se, attirando l’attenzione di tutti verso quel punto, mettendo poi la mano sulla bocca ridendo piacevolmente sorpreso.
<< sei troppo piccolo per vedere queste cose!! >>
J Hope appena vede copre subito gl’occhi a Jimin, restando a bocca aperta per la scena che gli si presentava d’avanti, tutti erano sorpresi, quasi sotto shock, anche se avevano capito che quei due si piacevano a vicenda…ma vederli mentre si baciavano in quel modo era troppo.
<< oh…sono felice che abbiano risolto >>
<< forse anche troppo, ma che gli hai detto per scaldarlo tanto, eh Jin hyung? >>
Commenta Rap Monster applaudendo alla coppietta felice, adesso guardava anche Jimin perché J Hope aveva deciso di concederglielo, ma si rimette la sua mano sul viso subito.
<< … >>
<< … >>
<< …>>
<< … >>
<< … >>
<< ok… non si accorgono della nostra presenza, diamogli la loro privacy allora >>
Dopo aver detto questo Suga clicca un tasto nell’ascensore, che riparte lasciandoli andare.
Silenzio generale per dieci minuti.
J Hope sorride alzando il pugno in alto, guardando tutti come per invitarli a fare lo stesso, non capivano il perché, ma decidono di assecondarlo.
<< RAGAZZI!! BANGTAN MISSION: LOVE ATTACK, MISSIONE COMPIUTA!!!!! >>
Sorridendo fra loro, annuiscono e applaudiscono sorridendo.
Missione compiuta, finalmente quei due li avrebbero fatti stare tranquilli, erano tutti felici per la nuova coppietta che si era formata, a cui tutti volevano un gran bene.

Fine.

Finalmeeeente!!!! dopo aver riscritto due volte questo capitolo, li volevo morti <3 siamo giunti alla fine, ringrazio tutti coloro che sono arrivati fino a questo punto, mi piacerebbe sentire le vostre opinioni, cosa ne pensate? io che sono tutti idioti, ehh l'amour
   
 
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