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Autore: lalle_jackson    13/08/2015    0 recensioni
Spoiler la Casa di Ade!
Da quando Nico aveva accettato il fatto di essere gay, aveva sempre guardato i ragazzi.
Ma, quando al Campo arriva September, ragazza vivace e carina, le sue convinzioni scompaiono.
Dal testo:
-Beh, quando una persona si innamora veramente, si innamora di quello che una persona è interiormente, non esteriormente. Sei gay perchè ti sei innamorato di ragazzi, ma che ti attraevano per quello che erano dentro, non fuori. Perciò che male c'è se ora ti piace una ragazza?-
Genere: Fantasy, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Annabeth Chase, Nico di Angelo, Nuovo personaggio, Percy Jackson, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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CONVICTIONS

 

Capitolo 10.

September p.o.v

 

-Okay?- chiese Annabeth dopo averci spiegato per l'ennesima volta il piano.

-Okay!- rispondiamo tutti spazientiti.

Dalla nostra parte ci sono le cabine di Atena, Poseidone, Zeus, Apollo, Efesto, Ade ed Ermes; dall'altra le Cacciatrici di Artemide con le ragazze di Ares (Clarisse sembra entusiasta *September ghigna*), di Afrodite e Demetra, i ragazzi sono con noi.

Quando Chirone dà il via, io corro subito dietro agli alberi vicino al ruscello, dove Annabeth mi ha detto di stare per difendere il territorio dove sta la barriera.

Noi "guardie" siamo posizionate lungo la linea che Annabeth si è inventata, ma abbiamo subito capito dove metterci, a distanza di una decina di metri l'una dall'altra.

Alla mia destra c'è Travis, a sinistra Samuel.

Vediamo in lontanza arrivare delle ragazze, perciò Travis e Samuel mettono in atto il piano. Iniziano a correre verso la direzione da cui vengono le ragazze, ma più spostati verso sinistra.

-Sei sicuro che la bandiera sia dove dici tu? Magari Annabeth ha cambiato idea e ha deciso all'ultimo momento di spostarla!- esclama Samuel.

-L'ho nascosta io stesso! Ora muoviti, se non andiamo a difendere la bandiera, Annabeth ci uccide!- esclama Travis.

Le ragazze ci cascano e iniziano a correre verso la direzione presa poco prima dai miei fratelli. Una indugia un poco, guardando dritto verso me.

Ma non mi vede, dato che sono coricata per terra sotto ad un cespuglio che a sua volta è dietro ad un albero.

O almeno pensavo non mi vedesse.

Corre verso di me sorridendo.

-Oh merda- borbotto.

Vedo che dietro di lei compare un'altra ragazza.

-Controlla bene!- urla alla compagna che ormai è a un paio di metri da me.

Mi supera e si guarda intorno. Spero non abbia visto la bandiera nascosta nel tronco dell'albero di fianco a lei.

-Tranquilla, non ci tengo a far vincere le Cacciatrici. Non mi vanno molto a genio, cercano di farmi entrare nella loro combriccola di verginelle- mi dice.

Poi si gira -Niente!- grida alla compagna, che si gira e corre nella direzione presa dalle sue compagne.

-Grazie, Piper-

Lei mi guarda e mi fa l'occhiolino, prima di correre nella stessa direzione della compagna.

Sento dei passi venire nella mia direzione.

-Sono con voi, non so dove siete, ma sono con voi ha detto Annabeth di Ahia!!-

Nico è inciampato sul mio corpo.

Mi giro e gli sorrido, lui mi è completemente addosso.

-Fase 1, andata. Ora sono libera-

-Se la fase 1 è andata, anche io sono libero- dice e si china per darmi un bacio veloce sulle labbra.

-Nico mi schiacci-

-Oh, scusa-

Mi prende per i fianchi e si gira, in modo che sia lui sotto.

-Ora ti schiaccio io-

-Ma se pesi quanto un filo d'erba!-

-Dici?-

-Devi mangiare di più!-

-Come siamo arrivati al punto di parlare del mio peso? Se non sbaglio stavamo facendo qualcos'altro-

Nico sorride e mi scocca un altro bacio.

Sentiamo dei passi e delle voci femminili.

Nico mi guarda, dato che è sotto di me non si può muovere.

Ma io posso vedere, perciò alzo lo sguardo verso le tre Cacciatrici di Artemide che ci stanno filando davanti, per poi andare verso la mia sinistra.

-Dove eravamo rimasti?- chiede Nico e mi attira a sè.

Ci baciamo per un po', poi sentiamo delle grida di esultanza.

-Abbiamo preso la bandiera!- esclamo.

-Dobbiamo festeggiare-

-Andiamo dagli altri?-

-Aspetta ancora un po'. Non si accorgeranno della nostra mancanza-

Ma quanto si sbagliava.

Infatti ci siamo dimenticati che la bandiera è a neanche un metro da noi, perciò qualcuno doveva venire a prenderla.

-E smettila Sapientona! Ho detto che non chiedo scusa a Clarisse per averle detto che sembrava proprio a suo agio tra quelle verginelle-

Si sente lo sbuffo di Annabeth mentre tira fuori la bandiera dalla corteccia dell'albero.

-Oh- dice Percy vedendoci.

-Ecco perché non vi trovavo. Stiamo per andare a festeggiare- dice Annabeth.

-Secondo me stanno già festeggiando per conto loro- sghignazza Percy.

-Beh, se volete venire siamo sulla spiaggia-

-Ciao- dice Nico.

Annabeth e Percy sorridono e se ne vanno.

-Dove eravamo rimasti?- chiede Nico.

-Possiamo andare da un'altra parte? Non è il massimo stare qui per terra. Nel bosco. Di notte-

Lui ride, ma dice che ho ragione.

Ci alziamo e andiamo nella sua cabina.

Si toglie l'armatura e io faccio lo stesso, rimanendo in pantaloncini e canottiera.

Lui si butta sul suo letto ed io su quello di Hazel.

-Come mai sei così stasera?-

-Così come?- si gira per guardarmi ma io continuo a guardare il soffitto.

-Sei più... come dire? Dolce?-

-E allora?-

-Perché? Insomma, stiamo insieme da un mese... quasi. E non mi hai mai baciato così tanto come stasera-

-Ti devo dire una cosa-

-Dimmi-

-Ho accettato di andare a studiare alla Goode. Mio padre si è offerto di pagarmi gli studi-

-E' fantastico!-

Lui mi guarda e sorride debolmente.

-C'è un ma, vero?-

Lui annuisce.

-Non sono andato a scuola negli ultimi... beh settant'anni. Ma alla Goode ho detto che non sono potuto andare a scuola lo scorso anno perché ho avuto un incidente e sono stato bloccato a letto per dei mesi. Perciò devo frequentare un corso estivo-

-Quando parti-

-Domani-

Lo guardo allibita.

-Domani?-

Lui annuisce.

-E me lo dici solo ora?-

-A dir la verità l'ho saputo solo questo pomeriggio. Avevo detto a mio papà della Goode e lui non se l'è fatto ripetere due volte. Ha fatto tutto lui. Si vuole far perdonare per come mi ha trattato negli ultimi anni-

-Quanti starai via?-

-Dipende da quanto ci metto a dare gli esami. Ma penso di non finire prima dell'inizio di Settembre-

-In pratica ti vedrò quando verrò alla Juilliard!-

-Lo so. Ma almeno ci vedremo durante tutto l'anno. Anche dopo l'estate-

-Ma, lasciatelo dire, è più romantico un appuntamento qui sulla spiaggia che in una tavola calda nello smog di New York!-

-Lo sto facendo per te! Almeno potremo continuare a vederci!-

-Potremo continuare a vederci lo stesso! Alla Goode ti avrebbero preso lo stesso!-

-Dicendogli che l'ultimo anno di scuola che ho frequentato è stato nel 1940?!-

-Foschia, Nico! Dio, sei un semidio!-

-E sarei andato a scuola senza sapere niente?!-

-Penso che Annabeth sarebbe stata felicissima di farti da professoressa estiva!-

-Io... non ci avevo pensato...-

-Ormai è tardi. Ormai hai già fatto-

-Vieni con me-

-Cosa?-

-Vieni a New York. Non ti chiedo di vivere insieme. Ma Mark ti ha già trovato l'appartamento e non è distante dal mio. Ha già portato lì le tue cose. Almeno ti abitui alla vita in città-

-Mmmm...-

-Dai! Mentre io sono a lezione tu lavori e al pomeriggio stiamo insieme-

-Nico-

-Tanto saresti andata via tra un paio di settimane. Ora cosa cambia?-

-Okay-

-Okay?-

-Sì. Perché no? Devo sistemare tutte le cose nel nuovo appartamento. Devo comprare ancora alcuni mobili. Trovare un lavoro per pagarmi la macchina e comprare tutto il necessario per l'università. Inoltre mi si è rotto il violino, perciò devo iniziare a lavorare ora se me lo voglio comprare in tempo per la scuola-

-Sei sicura?-

-Quando si parte?- gli chiedo sorridendo.

-Domani mattina. Sii puntuale-

   
 
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