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Autore: chi lo sa    29/01/2009    3 recensioni
E se Edward non fosse tornato in New Moon? Cosa avrebbe fatto Bella? Magari avrebbe avuto una figlia alla quale la parola "vampiro" ricorda solo Bram Stocker e che non ha mai sentito parlare di una famiglia Cullen
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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chiarimenti Tornata dall'aeroporto  mi fiondai all'univerità e seguii le lezioni del pomeriggio anche se non riuscii a concentrarmi molto. Uscita di lì era già buio e trovai Alice ad aspettarmi. Aveva un aria colpevole. In effetti non ero siura di quello che  provassi,nelle ultime ore mi ero concentrata sopratutto su edward. Chissà cosa aveva visto:il mio viaggio,il diario,tutto? Certo che almeno ora la situazione mi risultava chiara.
Pensai che mantenere un tono neutro fosse la scelta migliore:
–    Alice,noi siamo amiche o era solo un tuo modo per prenderti gioco di me?- non lo pensavo sul serio:quello che avevo letto e vissuto  io stessa mi diceva che mi potevo fidare di lei ma ero arrabbiata.
–    Cero che no!! certo ce siamo amiche e mi dispiace moltissimo di averti ingannata ed usata ma era l'unico modo per salvare la vita ad edward.
–    Non ti seguo
–    lo avevo visto morire. Andare dai volturi a chiedere di essere ucciso ed essere accontentato. Non lo potevo permettere,è mio fratello e gli voglio bene. Così ho pensato che se ti avesse conosciuto,forse questo lo avrebbe trattenuto dal fare quello che voleva. Ed ha funzionato,sebbene continui a soffrire per la morte di Bella ha un motivo per vivere.
–    Felice di essere stata utile- dissi acida
–    quanto mi dispiace che tu la prenda così. Capisco che tu possa non volerci intorno. Se non vuoi avere niente a che fare  con noi dimmelo e noi ce ne andremo stasera stessa.non ti cercheremo più e non sentirai mai più parlare di noi. Sarà come se non fossimo mai esistiti
Vedevo che dire quello le costava e pensai alla possibilità di non vederli più...e non mi piaceva. Non solo alice,ma anche Emmet ed Esme. E carlisle. Rosalie non molto in effetti. Dannazione! A quanto pare avevo trovato anche io una famiglia adottiva. E morivo dalla voglia di conoscere edward.
Così risposi:
–    quanto sei melodrammatica,si vede che sei nata in un altro secolo. E vi piace proprio l'idea di andarvene e fare come se non foste mai esistiti,ma dovreste aver capito che la cosa non funziona,mai. Su,accompagnami,io devo mangiare,è dall'aeroporto di Seattle che non metto niente sotto i denti- e sorrisi – e potresti anche renderti utile in un altro modo
-dimmi- era decisamente felice
-visto che per cercare di mettere insieme tutti i pezzi del puzzle non ho studiato e domani ho un esame potresti dirmi che domande capiteranno...
-ah ah,non se ne parla. Tengo molto alla tua istruzione. Ma posso chiedere a Carlisle di aiutarti con un mega ripasso notturno. E ti preparerei anche litri di caffè sebbene l'odore di quella cosa mi disgusti.
-Venduta!
-ok,andiamo.intanto lo avverto che ariviamo
-ci sarà anche edward? Ora che si avvicinava il momento di incontrarlo non ero più così sicura di volerlo fare.
-no,stanotte è andato a caccia e tornerà domani mattina
-e così ho anche capito da dove viene il mio nome...me lo ero sempre chiesto e mia madre   
diceva che era un caso,le piaceva e basta
-si,quando l'ho scoperto ho iniziato a saltare!! non hai idea di quanto ne fossi felice!
E l'immagine di Alice che si metteva a saltare in mezzo ad una strada affollata di gente mi mise di buon umore.
Arrivati a casa Cullen c'era tutta la famiglia ad aspettarmi e cio mi fece morire di vergogna. Sembravano felici del mio arrivo.
Carlisle si avvicinò e mi disse:-sono felice che tu sia venuta,andiamo nel mio studio. Ah,queste sono le chiavi di casa,così potrai venire quando vuoi-
-Io,beh,insomma,non so se...grazie


Mi interruppi a metà della caccia perchè Alice mi stava praticamente urlando in testa di ascoltarla e così feci. Stava parlando con Alice che avava appena scoperto tutto. In effetti era stato da codardi scappare come avevo fatto. Ma a quanto pare le cose si erano messe bene.
Non avevo mai capito come facesse Esme ad amarci tanto,in fondo non eravamo veramente figli suoi. E c'era anche il discorso dell'età:come fai a considerare tuo figlio un ragazzo di un secolo e passa? Ma in quel momento la capii:non importavano l'età,i geni o il fatto di veder crescere una persona,era semplicemente amore. Ed io amavo quella ragazza come la figlia che non avrei mai avuto. Non so se fosse solo perchè era la figlia di Bella e non mi importava:volevo stare con lei,vederla crescere e che fosse felice vivendo una vita normale. Ma avevo imparato dai miei errori:se lei mi avesse voluto lì,se avesse voluto che facessi parte della sua vita(e come amico la cosa era decisamente più semplie che come fidanzato) ci saei stato. Lei era la mia vita adesso e l'ultimo legame con bella.
Ovviamente non le avrei detto tutto questo,mi sarei limitato a dirle che la consideravo un'amica,avere un patrigno più giovane di lei avrebbe potuto confonderla.



  
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