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Autore: Abuubu    13/08/2015    3 recensioni
Cara Jones ha diciannove anni e da poco si è trasferita a Chapelstown per iniziare una nuova vita da studentessa universitaria. Lei e la sua amica, Charlotte Lane sono andate ad abitare da una settimana in un palazzo dove quasi tutti gli appartamenti sono occupati da studenti della loro stessa università. Qui, Cara e Lottie una sera vengono a conoscenza che sono le vicine del ragazzo più bello della cittadina Mason Mood e del suo migliore amico nonché anche lui bellissimo James Ross, di cui Lottie è segretamente innamorata sin dalle medie. Come si evolverà la storia di questi quattro ragazzi? Lo scopriremo solo leggendo la storia!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
Capitoli:
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                                                       Capitolo 1

 

 

In quel momento non potevo credere ai miei occhi. Il più bel ragazzo che avessi mai visto nei miei diciannove anni di vita si stava dirigendo con passo sicuro verso di me. Non sapevo chi fosse, ma subito desiderai fare la sua conoscenza, finché la voce della mia nuova amica Charlotte non mi costrinse a distogliere lo sguardo dalla figura del nuovo oggetto della mia fantasia.
<< Hey Cara, tutto a posto? >> mi disse con un tono proprio di chi la doveva sapere lunga. 
<< Beh diciamo che grazie allo spettacolo di poco fa, le fatiche della giornata si sono alleviate un bel po’… >>, feci l’occhiolino alla mia amica che ovviamente non ci mise più di un secondo a intendermi. 
<< Come ti capisco mia cara, alle nuove arrivate - ma più in generale a chi non è abituata a vederlo - fa questo effetto. Io lo chiamo “effetto-sbavo” >>, mi disse con un’aria seria per un momento e subito dopo cominciò a mimare lo sbavo delle ragazze poco distanti da noi che continuavano a fissarlo. Mi voltai anche io per vedere la sua figura che si allontanava e dissi a me stessa che Charlotte ci aveva preso: scatenava sicuramente un “ effetto-sbavo” degno di quel nome. Il suo fondoschiena come i muscoli delle spalle erano un opera d’arte. Sarebbe potuto essere il modello per una qualche scultura. Lo immaginai per un attimo nudo, in posa, pronto per essere osservato e riprodotto su un pezzo d’argilla, mmh… Oddio cosa stavo pensando? Ero forse una pervertita? Decisi di scrollarmi via dalla mente quei pensieri anche se la sua immagine non voleva scomparire del tutto. Cercai di cambiare argomento.
<< Allora che programmi abbiamo per stasera? >> chiesi a una Charlotte che in quel momento sgranò gli occhi come se in realtà le avessi chiesto di ballare la samba tutta nuda in mezzo al cortile del Campus.
<< Ma come… non mi chiedi nulla di lui? >>, mi chiese, con un tono come se in realtà non volesse altro che un mio “VIA!”, per partire in quarta con tutte le sue conoscenze sul ragazzo più bello della piccola cittadina di Chapelstown dove mi ero trasferita da una settimana. 
Io che me ne ero andata dalla mia città natale, per dimenticare il passato, per lasciarmi alle spalle la vecchia me stessa, adesso ero pronta a una nuova vita e il fatto che avessi già fatto la conoscenza di Charlotte, meglio conosciuta come Lottie, mi rincuorava. 
<< E va bene >>, dissi arrendendomi, anche se non mi dispiaceva poi tanto sapere di più su quel ragazzo, << mi arrendo. Chi era quel figo da paura? >> 
Lottie mi rivolse un sorriso d’intesa e cominciò a parlare.
<< Non vedevo l’ora che me lo chiedessi. Allooora… Si chiama Mason Mood ha vent’anni quasi ventuno ma frequenta il nostro stesso anno perché per problemi in famiglia è stato bocciato. Tutto il Campus sa che è un bel festaiolo e come di certo avrai notato tutte e dico TUTTE le ragazze gli sbavano dietro. Diciamo che non è conosciuto per mantenere una relazione con una ragazza per più di due settimane, ma a quanto pare a loro va bene così. Lui viene da queste parti come me quindi è conosciuto un po’ ovunque. Comunque non hai ancora visto il suo amico. Si chiama James - disse quel nome con un so che di sensuale -, molte dicono che non è all’altezza di Mason ma io ho una cotta per lui sin dalle medie>> 
Quella confessione mi intenerì e quando notai che era diventata paonazza anche solo a parlare per due secondi di questo James, mi si stampò un sorriso a trentadue denti in viso e l’abbracciai forte forte. Era troppo carina.
Quando ci staccammo dovetti sistemarmi i capelli ondulati e marroni nel berretto grigio di lana che portavo. Cavolo, in quella cittadina faceva davvero un freddo cane e non ci ero affatto abituata. Charlotte, capelli rossi e occhi azzurri era bellissima con la sua sciarpa verde intorno al collo. Era proprio su un’altro gradino rispetto a me e ai miei occhi e capelli marroni. Li consideravo troppo normali anche se in fondo avevo lavorato molto su me stessa per fare in modo che gli altri mi ritenessero normale e poter vivere una vita normale nel senso bello della parola. 
Arrivate alla mia macchina, una panda azzurrina, montammo sui sedili dirette verso il nostro appartamento, situato poco distante dal Campus dove praticamente la maggior parte delle stanze erano occupate da studenti della nostra stessa università. Lottie si era trasferita lì insieme a me proprio perché avevo bisogno di un coinquilino per dividere le spese e visto che lei voleva cominciare a rendersi più indipendente andando a vivere da sola, quando le proposi di venire a vivere con me, ne fu più che entusiasta; e anche io ne fui sollevata visto che essendo poco brava a socializzare, era un vero sollievo per me dividere la stanza con qualcuno che già conoscevo e con cui andavo d’accordo. 
<< Stasera finalmente riusciremo a stare un po’ calme a casa, eh?>> 
Quella sua affermazione mi fece notare che effettivamente da quando eravamo lì non eravamo riuscite a passare neanche una serata in modo tranquillo in casa. Con tutte le cose da fare - trovare un lavoretto per mantenerci, disfare i bagagli, svuotare gli scatoloni e altre cose di questo genere - non ci eravamo fermate un attimo. 
<< Già non vedo l’ora di rilassarmi sul divano con i nostri pigiamoni a guardare un film in tv con i nostri migliore amici… >> Ci scambiammo un’occhiata d’intesa e dopo due secondi gridammo all’unisona: << GELATO FRAGOLA E CIOCCOLATO YEEEE! >> 
Ci riguardammo e scoppiammo a ridere e cominciammo a cantare insieme la canzone che davano alla radio.
Arrivate a casa ci facemmo un doccia e come pianificato ci mettemmo i nostri pigiamoni: il mio era pieno di unicorni di tutti i colori e con su scritto “‘FANCULO LA REALTÀ, VOGLIO VIVERE UNA FAVOLA!”, mentre su quello di Lottie c’erano stampate tutte fette di pizza con la scritta al centro che diceva “ TI VA UNA PIZZA, SOLO IO E TE? ;)” . Ci sedemmo sul divano con la nostra amata vaschetta di gelato posata temporaneamente sul tavolino in legno situato di fronte al divano. Ci legammo i capelli appena lavati per non sporcarli di gelato. Io optai per delle trecce e Lottie per due codini alti. Ci guardammo. 
<< Siamo proprio due bambinone >> esordì Charlotte. 
Io feci spallucce << Che ci importa finché siamo noi due e poi non conosciamo ancora nessuno… >>
Lottie annuì col capo e i suoi codini si mossero insieme a lei. Con gli occhi chiusi disse << Sagge parole amica mia! >>.
In quel momento bussarono alla porta. << Tranquilla vado io. >> dissi alla mia amica che aveva già il suo cucchiaino in bocca. << Tu scegli il film >>. 
Andai alla porta e l’aprii tranquillamente senza pensarci nemmeno. Un grande, grandissimo errore da parte mia. Perché quando il mio cervello si rese conto di chi avevo davanti mi abbandonò lasciandomi praticamente senza l’uso della parola. Fissai quelle due figure statuarie che mi guardavano, anzi che guardavano i miei unicorni, ed io rimasi lì impalata con la bocca semiaperta. Finché uno dei due non parlò. 
<< Ah ma allora c’è qualcuno qui! Visto te l’avevo detto che non eravamo più soli. >> Disse rivolgendo l’ultima parte della frase al ragazzo al suo fianco.
<< Comunque piacere >>, continuò il ragazzo di fronte a me << io mi chiamo Mason, Mason Mood, molto piacere e lui è il mio coinquilino nonché migliore amico James Ross >>, terminò la sua presentazione facendomi l’occhiolino, e potei notare che aveva dei bellissimi occhi azzurri. 
<< Piacere. >> disse la voce profonda accanto a lui.
Mi ridestai distogliendo lo sguardo dai quei bellissimi occhi color cielo e mi sforzai di parlare << Ah, piacere mio io mi chiamo Cara Jones e mi sono trasferita qui da una settimana circa con la mia ami-… >> venni interrotta, << Hey Cara, ti sbrighi ho scelto il film ma il gelato si sta cominciando a sciogliere tutto quanto e lo sai che potrei finirmelo senza aspettarti… Ma chi è alla porta? >> 
All’improvviso mi si affiancò la mia amica dai capelli rossi guardando prima me e poi i nostri ospiti fermi sul ciglio della porta. Per un attimo riposò lo sguardo su di me, come se non si fosse resa conto di chi avevamo di fronte. Ma in meno di un nanosecondo rigirò la testa verso di loro rimanendo con il cucchiaino in mano all’altezza della bocca mezza aperta, e con il DVD di ‘The Avengers’ nell’altra. 
<< C-ciao io mi chiamo Char-… >>, << Charlotte Lane, lo sappiamo >> terminò James al posto suo con quei suoi ipnotizzanti occhi verdi. Ora capivo e non biasimavo Charlotte che aveva una cotta per lui sin dalle medie. << Hey amico, >> cominciò Mason << io sul cognome avevo qualche dubbio… >> finì rivolgendosi all’amico guardandolo di sottecchi con un sorrisino stampato in faccia. James a quelle parole arrossì leggermente in viso dando una gomitata nelle costole all’amico che dopo un << AHIA! >> cominciò a massaggiarsi il punto in cui era stato colpito, ma non doveva fargli davvero male perché smise due secondi dopo. Intanto Lottie era diventata paonazza e James per cambiare discorso cominciò a parlare.
<< M-m-mh >> si schiarì la voce, e non distogliendo neanche per un attimo lo sguardo dalla rossa accanto a me continuò << comunque bei pigiami, io adoro la pizza! >> e Mason continuò << Anche gli unicorni sono fantastici e vi assicuro che ci sono dei modi per far sembrare questa vita qualcosa di surreale, come una favola per il piacere che si può provare >> disse ammiccando verso di noi, riferendosi alla scritta sulla mia maglietta.
Sussultai a quelle parole e anch’io divenni rossa come un peperone. Si stava riferendo a quello vero? Al sesso. Oh, mio Dio. Non avevo ancora fatto nulla di quelle cose con un ragazzo ma spesso avevo pensato a come sarebbe stato e sentire una cosa del genere da un ragazzo come Mason, anche solo quello poteva ritenersi da favola. 
<< Bene ragazze adesso noi dobbiamo andare ma se vi serve qualcosa, qualsiasi cosa non preoccupatevi noi siamo nella stanza di fronte. Ci vediamo in giro. >> 
Detto questo ci salutarono e se ne tornarono nel loro appartamento. 
Quando chiudemmo la porta eravamo ancora senza parole, ci scambiammo uno sguardo, incredule.
<< Ma che cazz… >> se ne uscì Lottie.
<< Ci ho visto bene o è stato un sogno? >> dissi io.
Ci pizzicammo le guance a vicenda. << Ahia! >> gridammo e mettendoci le mani sulle nostre rispettive guance cominciammo a massaggiarle. << Oddio è tutto vero! >> 
Lottie salì in piedi sul divano e cominciò a saltarci sopra.
Io rimasi lì in piedi, impalata continuando a riflettere che come vicini avevamo due veri e propri adoni. Da lì sarebbe iniziata la nostra vita da studentesse universitarie.






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Salve a tutti! Ecco a voi il primo capitolo di "Ti credo.", ovvero la mia prima storia. Diciamo che sono molto inesperta come "scrittrice" per questo anche se è da un po' che sono qui EFP mi sono sempre limitata a leggere e mai a scrivere qualcosa. Per questa storia sia come genere e come scrittura mi sono inspirata a due scrittrici che adoro: J. Lynn e Jamie McGuire <3 Le adoro! Spero che questo primo capitolo non sia poi tanto penoso. Fatemi sapere cosa ne pensate lasciandomi un bel commento, con consigli e pareri e dicendomi se vale la pena scrivere il capitolo 2. 
Un bacio a tutti (^v^)/ <3

  
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