Mentre ero seduta vicino a Gray non potei non fermarmi un attimo a pensare a quanto assomigliasse a papà: aveva la sua stessa fisionomia, i suoi stessi occhi, il suo stesso sguardo serio. Certo anche io avevo ereditato alcune sue caratteristiche come il colore degli occhi o dei capelli, ma quelle si fermavano lì. Io assomigliavo alla mamma, avevo il suo stesso carattere impulsivo, un comportamento non proprio femminile, avevo ereditato perfino la sua altezza, e una donna alta non era molto divertente da avere davanti. Avevo perfino ereditato il suo potere magico. Ohi Crystal – mi domandò Gray, interrompendo la piega che stavano prendendo i miei pensieri – come hai imparato la magia di creazione? Un sorriso malinconico prese possesso del mio volto e quasi sussurrando  gli dissi: “ la imparai quando ero piccola, insieme a U- … “ lo guardai, mi diedi mentalmente dell’idiota “ insieme a un’amica!!” gli dissi e in quel momento si sentì un grido mostruoso. Diamo inizio alle danze- dissi sorridendo sadicamente.

Uscirono dalla grotta diretti al villaggio, seguiti dalle donne e dagli uomini che erano stati prigionieri.