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Autore: Christi    16/08/2015    2 recensioni
Tre ragazze e cinque ragazzi nella soleggiata Los Angeles.
Un'estate appena iniziata, che aspetta solo di essere vissuta.
Genere: Comico, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Carlos, James, Kendall, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L.A. Baby!
Chapter Ten
Kendall, my prince!



L'orologio segnava le quattro in punto. Ma Christina, stava ancora sfrecciando sul suo skate a circa un quartiere di distanza dal LA. L'LA era un bar delizioso alla periferia di Venice, il quartiere dove lei ed i suoi amici abitavano, completamente decorato in onore della città  di cui prendeva il nome. Aveva dei bei tavolini posti all'esterno, mentre all'interno era diviso in due parti: la zona bianca, a sinistra, dedicata ai turisti, e la zona nera, dedicata invece agli abitanti. 
Avrebbe fatto ritardo, come sempre. Scosse la testa contrariata di se stessa. 
Aveva dimenticato persino i suoi occhiali. Ed era miope. Brutta combinazione, quella
Raggiunse il LA alle quattro e dieci, con le guance arrossate, le due trecce che si era fatta completamente spettinate ed il respiro accelerato per la troppa fretta. 
Si fermò davanti ai tavolini del bar e, per quanto i suoi occhi le permettessero, cercò con lo sguardo Noah, sperando di riuscire a trovarlo immediatamente. Sorrise infatti, non appena distinse chiaramente un giovane sbracciarsi da un tavolo poco distante. Afferrò lo skate sotto braccio e si avvicinò a lui. 
-Niente occhiali, eh?- domandò lui, con il tono di chi ha già capito tutto. 
Christina annuì, sedendo davanti a lui. -Ed hai assolutamente bisogno di una granita- continuò Noah, osservando Christina, mentre cercava invano di abbassare la sua temperatura corporea, sventolando verso il suo viso il menù del bar.
-Sì, e scusa il ritardo- riuscì a dire la ragazza, prima che Noah la interrompesse con un gesto della mano. 
-Non preoccuparti- si affrettò a dire lui. Christina notò con piacere che Noah fremeva dalla voglia di parlare. 
-Allora- iniziò, vedendo gli occhi del ragazzo illuminarsi. -Di cosa dovevi parlarmi?- domandò, appoggiando i gomiti al tavolo. 
Noah sorrise. -Per prima cosa, sappi che tuo fratello ed Alex sono con Joe per tenerla occupata, dato che lei non deve assolutamente sapere di questa conversazione. Ti ho chiesto di venire perché ho bisogno del vostro aiuto- 
Christina era molto confusa e Noah sembrò accorgersene. -Scusa, hai ragione non hai capito nulla- si affrettò a dire il ragazzo, passando una mano nei capelli.
-Stamani mattina all'alba io e Joe- esitò, giusto il tempo per sorridere -Ci siamo baciati- 
Christina spalancò la bocca sorpresa. -Tu!- esclamò, puntando il dito contro il ragazzo, che scoppiò a ridere. -Non puoi dirmi una cosa del genere così!- urlò di nuovo la ragazza, gesticolando. 
-E', è fantastico- concluse alla fine Christina. Noah sorrise. 
Era davvero fantastico. -Dio, siete così teneri- continuò Christina portando le mani al cuore. 
Noah porto invece la mano davanti agli occhi, continuando a sorridere. -Lo so- rispose, il ragazzo. 
-Sei la prima a cui lo dico- le confessò Noah. Christina sorrise. 
Il loro team era composto così: ad Alex potevi chiedere consigli, Joe ti rallegrava la giornata e Chris ascoltava. 
-Ma quindi? Perché volevi vedermi così urgentemente?- domandò la ragazza, dopo che Noah le aveva offerto una granita. 
Il giovane sorrise, per l'ennesima volta in quella giornata. 
-Sai che vado un week-end a New York- iniziò il ragazzo. -E parto due giorni dopo il Surf's Up- 
Il ragazzo fu interrotto da un esclamazione di Christina. -Ho capito tutto amico mio- sorrise la giovane, ammiccando. -Tu e i ragazzi mi dovete aiutare-
-Quello è ovvio- 
-Sai che oggi torna Sarah?- 
Christina quasi si strozzò con la granita. 
-Suppongo di sì- affermò il giovane, mentre osservava la ragazza davanti a lui tossire. 
-Lo so, stamani Alex mi ha scritto un messaggio, volevo avvertire anche James, ma tra una cosa e l'altra oggi non sono riuscita a sentirlo- 
-Oh, ma James già lo sa- spiegò Noah, con fare ovvio. Christina aggrottò le sopracciglia sorpresa.
Noah notò la sua espressione, e si affrettò a chiarire. 
-Suppongo che a quest ora stia andando a prenderla all'aeroporto-
Per la seconda volta Christina si strozzò con la granita, dopo aver spalancato gli occhi. 
Dopo aver preso fiato e tossito, la giovane si raddrizzò sulla sedia, prima di fare una domanda la quale la risposta era abbastanza chiara. 
-Scusa, che intendi dire con James sta andando a prenderla all'aeroporto?-


 
***




Kendall era negato con i bambini da praticamente sempre.
Era negato con i bambini persino nel periodo della sua infanzia, quando anche lui era un bambino. 
Tutti erano a conoscenza del fatto che Kendall avesse la tendenza ad essere un po' Peter Pan, dentro era pur sempre quel bambino biondo con una fissa per Spider-man, ma tutti erano a conoscenza anche del fatto che lui ed i bambini non erano fatti gli uni per gli altri. 
Joe ed Alex, ne avevano la prova. 
Alexandra aveva convinto Joe e Kendall ad uscire con loro, dopo che Noah le aveva chiesto di tenere impegnata la bionda, ed aveva approfittato del suo impegno pomeridiano per distrarre la ragazza. 
Ed il suo impegno pomeridiano era quello di fare da baby sitter a sua cugina Maia, una principessa di sette anni con più ambizioni di una trentenne. 
-Kendall, mio principe!- esclamò la bambina, porgendo una tazza contenete un liquido giallo al ragazzo, che storse il naso. 
Joe portò le mani al viso, mentre Alexandra, seduta sul letto della bambina accanto all'amica era piegata in due dal ridere. 
Kendall invece era diventato vittima della piccola, ed ora se ne stava seduto su una sedia rosa, troppo piccola per lui, davanti ad un tavolino da thè, alla corte della principessa e dei suoi sudditi pupazzi. 
Il giovane afferrò la tazzina, ringraziando con un sorriso tirato. 
-Oh, mio principe, la sua corona è così bella- disse con grazia la bambina, sorridendo. 
Kendall alzò gli occhi, cercando di vedere la corona di cartone che gli era stata messa poco prima, contro la sua volontà. 
-Già- sbuffò lui, posando la tazza sul tavolo. 
-Damigelle!- urlò ad un tratto la bambina, richiamando Joe ed Alex con un gesto autoritario della mano. 
Le due ragazze, che fino a quel momento avevano scattato foto al povero Kendall ridendo, si ricomposero, voltandosi verso Maia. 
-Principessa ci dica- parlò Joe, restando al gioco. 
-Voi avete un fidanzato?- domandò la piccola, abbandonando il suo personaggio e tornando ad essere una curiosa bambina di sette anni. 
Joe ed Alex sorrisero istintivamente. 
-Sì- rispose fiera Alex, spostando gli occhi su Kendall, che sorrise dolcemente. 
-Sì, principessa- rispose anche Joe, sorridendo. Alex e Kendall la guardarono contenti. 
Tutti avevano aspettato quel momento, pur non facendolo sapere. 
Chiunque avrebbe desiderato vedere Joe e Noah insieme, mentre erano ancora migliori amici.
E finalmente, il desiderio di tutti si era realizzato. 
-Lei principessa? Ce l'ha un fidanzato?- domandò Alex. 
Maia sorrise, voltandosi verso Kendall. -Ma certo!- esclamò. -Il principe Kendall è il mio fidanzato!- urlò felice. 
Kendall sembrò svegliarsi di colpo, raddrizzandosi sulla sedia e facendo oscillare il tavolino decisamente troppo basso per le gambe del ragazzo. 
Alex e Joe scoppiarono a ridere, per poi tornare immediatamente serie, sotto lo sguardo infuriato di Kendall. 
Era però una situazione esilarante. Come potevano prendere sul serio Kendall, se in testa aveva una corona rosa ed era seduto ad un tavolo anch'esso completamente rosa?
-Ci sposiamo oggi- annunciò con autorità la piccola.
-Oggi?- urlò Kendall, prendendo la situazione un po' troppo sul serio. 
Maia si voltò verso di lui. -Qualcosa non va, mio principe?- 
Kendall annuì. -Io non mi voglio sposare oggi- frignò il ragazzo. 
Alex e Joe scoppiarono a ridere, non riuscendo più a trattenersi. 
La bambina fu pronta a ribattere ma la suoneria di un telefono la interruppe. 
Kendall frugò nelle tasche dei suoi bermuda, prima di afferrare il telefono e rispondere, non prima però di aver chiesto umilmente scusa alla principessa. 
-Pronto?- 
Passarono non meno di trenta secondi e Kendall parlò. -Tranquilla, passo a prendervi io fra cinque minuti- disse, prima di chiudere la chiamata. 
Joe ed Alex lo guardarono preoccupate. 
-Emergenza Sarah- disse semplicemente il biondo, togliendo la corona e posandola sul tavolo. 
Non servì altro. Un attimo dopo, Maia era a giocare con la figlia della vicina. 
Kendall, Alex, Joe, Logan, Noah e Chris nella Jeep di casa Schmidt verso l'aeroporto. 


 
***




Erano praticamente tutti lì. Carlos e Rebecca avevano raggiunto il gruppo dopo pochi minuti. Non era una questione da prendere poco sul serio. Sarah era una questione seria, estremamente seria. Ed avevano discusso fino al momento su come comportarsi in sua presenza.
-Gli ho scritto tutto in un messaggio- disse Logan, infilando il cellulare in tasca, riferendosi a James. 
-Mi spiegate che succede?- chiese invece per l'ennesima volta Rebecca, del tutto all'oscuro della questione. 
Christina lanciò uno sguardo al gruppo, che annuì consenziente. 
-Va bene- iniziò, attirando l'attenzione di Bekie. -Esattamente un anno dopo la tua partenza, si è trasferita a Los Angeles la figlia del capo di mio padre, Sarah. Ed ha portato solo guai. Per prima cosa, si è mostrata amica di tutti e lo farà anche con te, poi ha tradito la nostra fiducia seminando zizzania. Alcuni di noi non si sono parlati per mesi per colpa sua. Quando è partita, un anno dopo per Miami, le cose si sono sistemate. Ma adesso che è tornata, dobbiamo riuscire a prevenire i guai. Siamo stati noi a mandarla via, ma lei si fingerà non arrabbiata e farà finta di niente per poi vendicarsi. Quindi dobbiamo stare al gioco, ma non dobbiamo lasciarci ingannare, chiaro?- concluse Christina. 
Rebecca annuì. 
-Chris, c'è James- avvertì Alexandra, guardando dietro Kendall. Christina si voltò in quella direzione e si sentì morire. 
Mano nella mano, James e Sarah avanzavano verso di loro. Notò James cercare il suo sguardo e quando i loro occhi si scontrarono, le sorrise. Christina sentì i nervi rilassarsi. 
Era tutto sotto controllo. 
Doveva semplicemente stare al gioco. 
-Bentornata Sarah!- esclamò Joe, cercando di sembrare il più convincente possibile. 
Sarah sorrise. -Ciao ragazzi- 
Non era cambiata di una virgola se non per i capelli lisci come spaghetti, che erano passati da un semplice castano ad un biondo platino, pensò Kendall, mentre si attingeva ad abbracciarla. 
Gli stessi occhi color del ghiaccio, freddi e furbi, la stesso sorriso perfetto e lo stesso corpo mozzafiato, che aveva illuso molti. 
Dopo aver salutato tutti, la ragazza tornò accanto a James. 
-Dove alloggerai?- domandò Carlos, fingendosi interessato. 
-Al Venice Hotel- sorrise lei, passando una mano nei capelli. 
-Ti accompagniamo, allora- parlò Alex questa volta. -Ma per quanto rimani?- domandò subito dopo Noah, mentre il gruppo aveva iniziato a muoversi verso l'uscita dell'aeroporto. 
-Fino al ventisei, rimango per il Surf's Up Party-
Sarebbe rimasta una settimana, pensò Kendall, lanciando uno sguardo a sua sorella, che ricambiò complice. 
-Ci vedrai partecipare- affermò Christina, sorridendo. 
Sarah le sorrise e Christina riuscì a notare la solita vena di freddezza nello sguardo della giovane. 
Camminarono tutti fino al parcheggio, ed ognuno entrò nelle proprie macchine. 
-Ci vediamo là- informò James, che avrebbe accompagnato Sarah con la sua auto. 
Kendall annuì, prima di fare manovra ed uscire dal parcheggio. 
Christina, seduta davanti con suo fratello si era voltata un attimo prima che l'auto imboccasse la strada. 
Sentì la testa girarle, ed una stretta tremenda che dal cuore si estendeva allo stomaco. 
Sperò per un attimo di aver visto male. 
Le labbra di James su delle labbra che non erano le sue. 




 
Chris' corner
BUONSALVE!
Ciao bellissime. Okay, sì, sto facendo finta di nulla, ma non posso nascondermi per troppo:
SCUSATE IL RITARDO
Mi faccio schifo da sola, cioè, ma avevo il blocco dello scrittore, anche perché questo è uno schifoso capitolo di passaggio e non riuscivo a scriverlo. 
Ma alla fine eccomi qua, vi propongo il decimo capitolo che lascia alcuni dubbi e che a me non piace. 
E' solo di passaggio però, mi serviva semplicemente per chiarire un po' di cose. 
La prima parte è stata completamente ispirata da queste foto (cliccate prima su 'queste' e poi su 'foto') che io ADORO e sono sicura che anche una certa persona abbia messo come sfondo ovunque (Ehi Gio, sai di essere awawaw?
Siete riuscite a capire cosa ha in mente Noah per la nostra Joe? Si accettano scommesse!
Poi, beh, la seconda parte è in assoluto la mia preferita. Non so se si è capito, ma amo prendere in giro Kendall, è più forte di me. E, vi giuro, immaginarmelo con una corona rosa in testa mentre beve del thè, è stata l'esperienza di scrittura più bella della mia vita. 
Nella terza parte Chris spiega a Beckie perché Sarah non è affatto ben accetta e nel prossimo capitolo verranno spiegati nel dettaglio alcuni avvenimenti che hanno portato a quest odio nei suoi confronti. 
Vi dico solo che il prossimo capitolo sarà pieno di sorprese e sarà un capitolo fondamentale per la storia. 
E poi sì, sono cattiva a lasciarvi con questo finale ma MUAHAHAHAAHAHAH mi diverto a far star male le persone. (No, non è vero, mi serviva un colpo di scena)
Va bene non vi dico altro, ma ringrazio TUTTE le persone che leggono questa ff che sono tantissime e i due angeli che hanno recensito lo scorso capitolo Arcadia_ ed ad una new entry Snowflakeswhite_Rusher GRAZIE GRAZIE GRAZIE
Va bene adesso vado. 
Ciao splendori miei alla prossima. 
Chris
   
 
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