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Autore: YuuyaSpicer    17/08/2015    1 recensioni
[Ed, Edd & Eddy][ KevEdd _ Kevin x Edd ]
_ Raiting progressivo. (?) _
Non sempre è facile ammettere i propri sentimenti, ma quando anche la chimica non ti lascia scelta, non puoi fare altro che abbandonarti ad essi.
--- sospesa ---
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Guardo l'orologio.
È passata quasi mezz'ora da quando ho chiuso la chiamata.
Mio padre dovrebbe tornare per cena mentre mia madre probabilmente oggi rimarrà dalla zia per aiutarla col trasloco, quindi non ci sarà nessuno in casa se non noi due. Solo noi due.
《 E se succedesse qualcosa? C-cosa poi? E che cazzo. Possibile che io stia veramente pensando a ... 》
La porta. Qualcuno sta bussando.
-:" A-arrivo! "-
Senza ricordarmi nulla di quello a cui stavo pensando, mi dirigo alla porta, e prima di girare il pomello freddo come il ghiaccio prendo un lungo e profondo respiro.
Apro.
-:" H-hey! "-
-:" Buongiorno. Ti senti meglio? "-
-:" Oh? Ah! Sì sì. Entra. "-
Lo lascio entrare abbassando lo sguardo.
Non è la prima volta che entra in casa mia, eppure mi sento agitato al solo pensiero di lui che scruta ogni piccolo particolare della dimora.
Ricordo ancora qualche estate fa quando gli Eds cercarono di entrare a vedere una partita, ma nessuno gli aveva invitati. Quella volta gli buttai fuori a calci. Chi l'avrebbe detto che sarei stato io a invitare un eds in casa mia questa volta?
-:" Ho portato delle arance. Da quanto ne so fan molto bene alla salute. Ah! E anche qualche medicina, non si sa mai. "- mormorò estraendo il contenuto di una bustina di plastica, e poggiando il tutto su un tavolo.
《 E il vestitino da infermiera sexy no? Probabilmente quello avrebbe aiutato più di un frutto e qualche pastiglia. 》
Scrollai il capo cercando d'allontanare quel pensiero altamente inappropriato, ritrovandomi due zaffiri puntati addosso.
-:" Sicuro di stare bene? Cioè, posso occuparmi io del progetto se sei ancora debole. Per me non è un problema, davvero. Posso andare nel laboratorio della scuola e... "-
-:" Ssh. Sta tranquillo. Sono forte io! "- dissi mostrando i muscoli con fare teatrale. Edd cercò di nascondere una risata, senza riuscirci più di tanto.
-:" Non ci credi? Mettimi alla prova. "- dissi allora, avanzando lentamente.
-:" Va bene in questo caso. Dove lavoriamo? "-
-:" M-mmh ... la mia ... stanza? "- chiesi grattandomi il capo.
《 Perché mi sento così a disagio nel invitare un compagno di classe ... un ''amico di quartiere'' ... un ragazzo, in camera mia? Ok che ultimamente i miei pensieri sono strani ma nonè dovrei sentirmi tanto a disagio, no? 》
-:" F-forse sarebbe meglio la cucina. Ci sarà bisogno di molto spazio, qualche ciotola e anche d'acqua. "- rispose guardandosi le dita, come per ricordare l'occorrente al compito.
-:" O-oh. Va bene. Certamente! "- mormorai allontanandomi verso la cucina, leggermente in imbarazzo.
《 Perché l'ho chiesto? Penserà che sono uno stupido! O forse lo sono perché mi faccio tutte queste paranoie? 》
-:" Tuo padre non è a casa? "- chiese lui dietro di me.
-:" Perché? Lo hai mai visto in giro prima che il sole tramonti? "-
-:" Sembra mio padre."- rispose ridendo.
-:" Nemmeno il tuo ... è a casa? "-
-:" Non proprio. "-
-:" Per via della quarantena? "-
-:" Non ... proprio. "-
《 Non vuole proprio parlarne, eh? Pazienza. 》
Sospirai e presi qualche ciotola come aveva detto precedentemente.
-:" Diciamo che ha ... del lavoro arretrato e per un po non si farà vedere in giro. "-
《 Non si farà vedere? Sembra come se si stesse nascondendo. 》
-:" È perché si è preso quella pausa di due settimane? "-
-:" Mmh. "-
-:" Mmh ... queste possono andar bene? "- chiesi mostrando dei recipienti di plastica bluastri.
-:" Direi che sono perfetti! "-
-:" Ottimo."-
-:" S'intonano molto al pigiama. "- continuò sorridendo.
-:" Cosa? "-
Lo guardai confuso, seguendo successivamente il suo indice che m'indicava.
Preso dalla foga del momento, mi ero completamente dimenticato di cambiarmi, rimanendo col mio stupido pigiama blu scuro addosso. Era estremamente imbarazzante.
《 Cazzo! Porca ... Vorrei sotterarmi proprio adesso. Scomparire nel nulla. 》
-:" F-figo eh? Sto ... r-rilanciando una vecchia moda! "- dissi ridendo nervosamente.
Silenzio.
-:" V-vado a cambiarmi. "-
-:" No no, non serve! Se stai comodo così non vedo perché tu debba cambiarti. In più non ti avevo mai visto così ... così ... "- cercò di trattenersi nuovamente dal ridere, ma questa volta dopo pochi istanti diede sfogo a una fragorosa risata.
E io rimasi lì. A fissarlo, ammaliato da quel suono meraviglioso, finché non sorrisi senza accorgermene.
《 Darei tutte le spaccamascella del mondo per sentire più spesso questa risata. Mi andrebbe bene anche andare a scuola con questo stupido pigiama se aiutasse.》
-:" Haha, molto divertente. Stai ridendo di un malato? "- chiesi cercando di distrarmi da quel suono paradisiaco.
-:" N-no, no. M-mi dispiace Kevin ... però sei così carino! "-
《 Ca-carino? 》
-:" Cosa...? "-
Solo qualche secondo dopo si accorse di quanto detto, tappandosi le labbra.
-:" Scusa ... cioè ... tenero? Forse adorabile? E-emh, e-ecco... i-iniziamo il progetto! "- balbettò prendendo le ciotole dalle mie mani, avvicinandosi al lavello per riempirle d'acqua.
-:" Ed e quel nano sanno la situazione? "- mormorai a braccia incrociate al petto, guardando distrattamente la porta, cercando di dimenticare l'adorabile scena che aveva appena messo in atto.
-:" La situazione? "-
-:" Mhh. Quella che non vuoi dirmi. "-
《 C-cioè andiamo! Voglio sapere anch'io! In fondo sono ... sono ... cosa sono io? Un compagno di laboratorio? Solo questo, dico bene? Eppure vorrei essere qualcosa di più, anche se non ne capisco il motivo. 》
-:" Diciamo. "-
-:" Capisco. "- mormorai.
Forse il mio tono aveva qualcosa di particolare, perché si girò e mi guardò quasi preoccupato.
-:" N-non ti devi preoccupare. Non è niente di speciale. "-
-:" Allora perché non me ne parli? "-
-:" Certo che sei curioso eh? "-
-:" Leggermente. "-
-:" Allora sii curioso sul progetto. "- concluse lui mettendo le ciottole sul tavolo.
-:" Che si deve fare? "- chiesi rassegnato.
-:" In teoria si devono applicare almeno due leggi delle tante che ci son state spiegate ieri. Ho pensato a qualcosa di semplice, anche perché dobbiamo tenere le idee geniali per il resto dell'anno. È un professore che da molto spesso compiti complessi per casa, basandosi solo su tracce dei test nazionali dei anni passati. "- rispose lui iniziando a versare qualcosa che sembrava sale dentro a una ciottola piena d'acqua.
-:" Test nazionali? Seriamente? "-
-:" È uno che prende molto seriamente la sua materia, e crede che coloro che sono incapaci a tenere il passo debbano arrendersi. Insomma, vuole solo il meglio del meglio. "- continuò aggiungendo uno strano colorante.
Lo sguardo serio e concentrato per un attimo m'impedì di continuare il discorso.
-:" Hai sempre seguito i suoi corsi, giusto? "-
-:" Giusto. "-
-:" Quindi sei il meglio del meglio. "-
Dinanzi a quelle parole scattò improvvisamente.
-:" N-non intendevo dir- ... "-
-:" Non era una domanda. "- lo interruppi avvicinandoni e osservando quello che stava facendo. Sembrava a disagio dinanzi a quella mossa.
《 Calmo. Respira. Non guardarlo troppo. È un tuo ... amico? Teoricamente. 》
-:" Mi sento assai inutile. "- dissi appoggiandomi al tavolo con i palmi della mano.
-:" Tranquillo, arriverà anche il tuo turno. Osserva attentamente. Questo è un esperimento, diciamo. Non sono sicuro di cosa verrà fuori. Devi ripetere questi piccoli passaggi una volta al giorno per sette giorni. Lo farei io ma, al momento non posso compiere esperimenti a casa. "-
-:" E cosa succederà? "-
-:" Mistero! Eccitante, no? "- chiese sorridendo.
-:" Certo... "-
《 ... che hai proprio uno strano standard di eccitamento. Cavolo. Qualcosa di eccitante sarebbe vederti su questo tavolo che ... 》
-:" Kevin? "-
-:" E-eh? Sì? "-
-:" Tutto bene? "-
-:" S-Sì sì. "-
《 Ok. Sono quasi totalmente sicuro che un ragazzo normale non farebbe certi pensieri su un amico. Su un ragazzo. 》
-:" Ne sei certo? "-
-:" C-certo! M-ma perché non puoi farlo a casa tua? Non che mi dispiaccia farlo, visto che per il momento non ho mosso un dito. "-
-:" Diciamo che mio padre al momento mi ha proibito categoricamente di fare nuovi ... progetti, ecco. "- rispose mettendo un coperchio alla ciotola, per poi grattarsi il capo attraverso il cappello.
-:" Anche se non so per quanto resisterò. "-
-:" Puoi venire qua. "-
-:" Cosa? "-
-:" Puoi ... venire da me e fare qualsiasi cosa tu voglia. Mio padre non è mai a casa, mia madre raramente si ricorda che vive qui, e per quanto mi riguarda mi farebbe immensamente piacere averti tra i piedi. "-
Rimase a fissarmi.
《 Ecco. Ci risiamo. Ho detto nuovamente qualcosa d'inopportuno, vero? Probabilmente lo sto terrorizzando ultimamente. Cioè sono così appiccicoso che ... 》
-:" Ne sarei lieto. "- disse riportandomi alla realtà, mentre le sue guance prendevano un colore sempre più acceso, e gli occhi cristallini diventavano ancor più luminosi.
-:" Ti ringrazio infinitamente, Kevin! "- continuò venendomi accanto, indeciso se osare un abbraccio o ricorrere alla solita stretta di mano, facendo strane mosse con le braccia, ed espressioni ancor più buffe.
Dinanzi al suo imbarazzo, pure io cominciai a sentirmi agitato, per la millesima volta da quando ha varcato la soglia di casa mia.
《 Visto che sei così riconoscente potresti almeno dirmi qualcosa che quel nano sa, mentre io sono all'oscuro di tutto! 》
Alla fine, con estrema sorpresa da parte di entrambi, credo, opto per la prima scelta, abbracciandomi fugacemente.
Non era certo la prima volta che qualcuno mi abbracciava, eppure non erano le mani femminili di Nazz, non erano le braccia muscolose di Rolf.
Erano quelle esili di Eddward Marion ad essere attorno al mio corpo, se pur per un qualche secondo.
E mai avevo provato una sensazione tanto piacevole nell'essere sfiorato da qualcuno come allora.
Davanti al mio silenzio andò visibilmente in panico.
-:" E-ecco, m-m-mi dispiace molto Kevin. "-
-:" Tranquillo non..."- riuscì a proferire, ma oramai si stava già avviando velocemente verso la porta.
Senza muovere un muscolo lo osservai, mentre una mano si alzò all'altezza del petto, impugnando tra le dita la stoffa del pigiama.
Il respiro cominciava ad essere irregolare.
Il cuore batteva estremamente forte.
Le mani erano sudate.
《 O la stanchezza sta tornando a farmi visita con un febbrone da cavallo, o ... mi sono invaghito di quella bellissima testa di calzino. 》
Tutto cominciava ad avere senso. I pensieri sempre spinti. Il desiderio di vederlo. Era stato tutto calcolato, e io mi sentivo attratto da lui senza nemmeno rendermene pienamente conto. Tra noi c'era chimica, me lo sentivo. E non eravamo in un laboratorio.

-- L'angolo della dispersa Yuuya --
Salve ewe)/ Da quanto tempo!
Lo so che non è molto ma ... meh, sempre meglio che nada. (?)
Kevin finalmente ammette qualcosa di ovviamente ovvioH!
Come reagirà la prossima volta dinanzi alla sua testa di calzino?
MisteroH!
   
 
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