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Autore: Horse_    17/08/2015    4 recensioni
Sono passati quasi sette anni dall'ultima stagione di The Vampire Diaries, precisamente la settima. Ogni attore ha intrapreso la propria via da percorrere, cercando di vivere al meglio la propria vita, così come hanno fatto Ian e Nina.
Ian si è sposato con Nikki Reed, storica attrice di Twilight, mentre di Nina si sono perse le tracce. Nina, in realtà, ha proprio voluto sparire dal mondo che l'aveva aiutata a diventare famosa e ben amata da tutti perchè si porta dietro un segreto troppo importante da proteggere. Due bambini con gli occhi azzurri come il mare da tenere al sicuro da chi non li vuole e non si è mai interessato a loro.
Le cose tra Ian e Nikki, intanto, vanno sempre peggio e sono più i giorni in cui litigano che quelli in cui sono felici.
La ripresa dell'ottava stagione porterà tanti guai e a galla cose non dette, ma forse aiuterà due persone che si amano ancora alla follia a ritrovarsi dopo tanto -troppo- tempo.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Candice Accola, Ian Somerhalder, Nina Dobrev, Nuovo personaggio, Paul Wesley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Thirty-Seventh Chapter.

Pov Nina.

Arrivo sul set in ritardo perché, dopo aver accompagnato i bambini a scuola, ho trovato del traffico per questo, dopo aver parcheggiato la macchina, arrivo alla sala riunioni di corsa e con il fiatone. Quando apro la porta trovo tutti gli occhi puntati su di me e sorrido imbarazzata.

 

“Sei nuovamente in ritardo Nina.”- sbuffa Julie scuotendo la testa.

“Ho trovato… Traffico.”- le rispondo in affanno andandomi a sedere tra Candice e Phoebe. -“Scusatemi.”

“Non preoccuparti.”- mi sorride dolcemente Kevin. -“Stavamo giusto per parlarvi di una cosa importante.”

 

Guardo Candice e Phoebe per sapere di che cosa stavano parlando, ma mi dicono che nessuno ha detto ancora nulla. Che cosa dovrà esserci di così importante?

 

“Come sapete dicembre è periodo delle Convention. Ne abbiamo organizzata una verso metà novembre perché in dicembre non abbiamo molto tempo per andare in giro.”- dice Caroline.

 

Non ho mai amato andare molto alle Convention, non dopo tutto quello che è successo, e comunque non ci andrei comunque a causa dei bambini. Con la fortuna che ho sicuramente non sarà in America, magari in Europa, e non me la sento di lasciare i bambini. 

Quindi credo che me ne starò a casa o qui a girare.

 

“Fantastico!”- interviene Daniel. -“Dove sarebbe?”

“In Inghilterra. A Londra per la precisione.”- ci informa Julie.

 

Ecco, l’avevo detto io.

 

“Sarà una Convention di The Vampire Diaries e di The Originals, come abbiamo sempre fatto.”- ci spiega Kevin. -“Quindi saremo in parecchi.”

“Per The Originals abbiamo pensato a Phoebe, Claire, Joseph, Daniel, Leah e Danielle. Ovviamente vedremo se aggiungere altre persone o meno.”- ci spiega Julie mentre i diretti interessati annuiscono.

“Per The Vampire Diaries abbiamo pensato a Kat, Michael…”- Julie sospira. -“Candice ovviamente è fuori discussione visto lo stato avanzato della gravidanza. Poi a Matt, Zach e beh… Ian, Paul e Nina.”

 

Ho appena veramente il mio nome uscire dalla bocca di Julie?

Quante volte le ho detto che non voglio andare alle Convention?

Ma non voglio nemmeno intervenire adesso e rovinare tutto, quindi annuisco soltanto sotto lo sguardo leggermente confuso di Ian per non rovinare il momento. Parlerò dopo con Julie.

 

“Si sta parlando della penultima settimana di novembre, quindi non prendetevi impegni. Sarà una Convention importante in quanto è la prima dopo tanto tempo e sapete quanto ci teniamo a fare le cose per bene.”- continua Caroline.

 

Mi sto sentendo decisamente in colpa per non volerci andare, ma non me la sento di lasciare da soli i miei figli. Certo, starebbero con mia madre e magari anche con la madre di Ian -i bambini si sono già affezionati a lei in una maniera impressionante- ma mi mancherebbero troppo e non mi sono mai separata da loro per troppo tempo. In realtà non sono mai andata via senza di loro, le uniche volte che non li vedo sono perché i bambini sono a scuola e io al lavoro, e poi hanno solamente sette anni.

Non mi accorgo nemmeno che la riunione è finita fino a che Candice non mi appoggia una mano sulla spalla.

 

“Neens, va tutto bene?”- mi sussurra all’orecchio.

“Stavo… Pensando…”- sospiro.

“Ti va di parlarmene con una bella tazza di the davanti?”- mi domanda dolcemente.

 

Annuisco e, quando Julie rompe le righe e gli altri se ne vanno a girare, io e Candice andiamo alle macchinette. Lei prende un the, mentre io prendo un caffè di cui ho realmente bisogno. Ci sediamo sui divanetti e la mia amica bionda mi invita a parlare e io decido di confidarmi con qualcuno.

 

“Penso che non andrò alla Convention.”- esordisco così.

“Nina, non puoi mancare alla prima Convention di TVD dopo così tanto tempo.”- mi ammonisce dolcemente, ma poi sembra comprendere. -“E’ per i bambini?”

“Si, insomma…”- sospiro torturandomi le mani. -“Non li ho mai lasciati da soli e anche se starebbero con mia madre, e la madre di Ian, non me la sento.”

“Staranno bene, vedrai.”- mi sorride accarezzandomi un braccio. -“Saranno solo pochi giorni.”

“Non me la sento di andarci, io”- mi blocco per qualche istante passandomi una mano tra i capelli. -“… Sai che non mi piace quell’ambiente.”

“Solo perché sei stata aggredita* una volta non vuol dire che accadrà di nuovo. Secondo me dovresti riprovarci, e poi sarebbe veramente bello per i fan vederti di nuovo ad una Convention, sarebbe una seconda occasione.”- mi dice Candice dolcemente.

 

So che Candice ha ragione e tutto quello che è successo è solo acqua passata. Per anni ho lottato contro il sentimento di andare in giro per le Convention per i fan, ma alla fine non ci sono mai andata e so che molti se la sono presa per questo e penso che infondo abbiano ragione.

Ma so anche che per Julie questa Convention è veramente importante, perché è la prima apparizione pubblica dopo otto anni, e avere di nuovo il trio insieme sarebbe fantastico, ma in realtà forse la mia paura è un’altra. Come dovrei comportarmi di fronte a migliaia di persone con Ian? Quando ci siamo lasciati abbiamo sempre ribadito di essere in ottimi rapporti, cosa non veritiera a parte andare a letto insieme, ma le persone non sono stupide e si sono accorte di tutto questo distacco. Ora siamo molto più in sintonia di prima, ci troviamo bene insieme, abbiano instaurato un rapporto molto bello e tranquillo -cosa che mi mancava molto- e mi troverei parecchio in imbarazzo insieme a lui ad una Con. Siamo ancora in un campo instabile, potremmo andare d’accordo come no e farci vedere insieme, quando lui è sposato, potrebbe alimentare le fantasie dei fan e io non voglio questo. Ian ha così tanti problemi, non voglio che ne nascano altri. 

Dall’altra parte sarebbe bello riprovare e vedere come va a finire.

 

“Provaci, Nina. Credo che sia un’occasione fantastica anche per te.”- mi suggerisce Candice. -“Potrai svagarti un po’ da tutti. Mi dispiace non venire.”

“Dispiace anche a me, ma l’importante è che voi stiate bene.”- le appoggio una mano sul pancione e sento un piccolo colpetto che mi fa sorridere spontaneamente. -“Si è mosso.”

 

Gli occhi di Candice si illuminano di amore materno e annuisce raggiante.
 

“Ultimamente si muove molto spesso e credo che sia un bene.”- mi sorride. -“Ma mi sento parecchio grossa.”

 

Effettivamente è un po’ difficoltoso portare un bambino per nove mesi, soprattutto quando la pancia comincia a crescere a dismisura e io a quasi otto mesi avevo un pancione più grande di quello di Candice visto che stavano crescendo due bambini dentro di me. Ma l’emozione che provavo ogni volta che sentivo un piccolo movimento dentro di me era grandissima e ogni dolore e la stanchezza spariva nel nulla.

Credo che diventare e essere madre sia la cosa più bella del mondo.

 

“Tra poco sarà tutto finito.”- le sorrido.

 

 













 

                                                                                * * *















 

 

Julie mi è quasi saltata in braccio quando le ho detto che sarei andata anche io a Londra perché mi aveva vista poco convinta, ma ovviamente la conferma arriverà soltanto dopo averne parlato con i bambini perché devono esserne convinti anche loro. Ovviamente non li porterò con me, ma comunque sarà difficile per loro, almeno credo, per questo ho bisogno di parlarne e credo che lo farò questa sera.

Finalmente ho finito di girare le ultime scene e mi getto esausta sul divanetto del mio camerino. Non so per quanto tempo chiudo gli occhi, ma sono costretta ad aprirli quando sento il rumore incessante di pugni sulla porta.

 

“Avanti.”- biascico assonnata.

 

La porta si apre rivelandomi la figura possente di Ian che mi fissa mortificato.

 

“Scusami, non volevo svegliarti.”- mormora.

“Non preoccuparti, mi stavo solo riposando un po’.”- gli sorrido. -“Ti serve qualcosa?”

 

Ian si siede sulla sedia di fronte a me e mi fissa corrucciato.

 

“Verrai in Inghilterra?”- mi domandò incerto.

“Julie non te l’ha detto?”- gli domando sorpresa.

 

Credevo avesse già annunciato i nomi di chi sarebbe andato e di chi non sarebbe andato alla Convention.

 

“No, non ci ha detto nulla.”- mi dice. -“Non verrai, vero?”

“Ti piacerebbe.”- scherzo. -“Verrò.”

“Davvero?”- mi domanda spalancando gli occhi.

“Credo che mi possa fare bene. Svagarmi un po’ da tutto, penso.”- gli rispondo.

 

Ian annuisce sorridendomi sornione, poi però mi fissa incerto.

 

“E i bambini?”- mi domanda. -“Se andrai in Inghilterra allora starò io qui. Credo che sia giusto così.”

“Non devi rinunciare all’Inghilterra per i bambini, staranno con mia madre o con la tua.”- gli sorrido. -“Stasera ne parlerò con loro e credo che accetteranno.”

“A proposito di questa sera…”- mormora. -“Volevo chiederti se i bambini potevano stare da me. Ovviamente li verrò a prendere quando avrai detto loro dell’Inghilterra. Nikki non c’è e volevo stare un po’ con loro.”

 

Noto un po’ di malinconia e di tristezza della sua voce e mi domando perché ultimamente lei sia sempre assente e Ian sempre così solo, ma cerco di trattenermi perché non sono affari miei e non devo intromettermi su queste cose.

Ovviamente i bambini andranno da lui, è giusto che stiano anche con Ian.

 

“Certo che possono venire da te, non preoccuparti.”- gli sorrido.

 

Ian mi rivolge un sorriso di gratitudine, si alza e si dirige verso la porta. Vederlo così abbattuto e afflitto da qualcosa mi fa male.

 

“Ian, va tutto bene con Nikki?”- gli domando.

“Penso… Di si…”- mormora soltanto prima di andarsene.

 

E capisco che non ne vuole parlare  e penso di non essere la persona adatta per questo. Lui è il mio ex, io per lui sono soltanto la madre dei suoi figli e avrà sicuramente qualcun altro con cui confidarsi e parlare dei suoi problemi, ma vederlo così triste è un colpo al cuore perché piano piano sta perdendo il sorriso che aveva una volta -il sorriso che riserva soltanto ai bambini quando si trova con loro. Perché ormai sono arrivata alla conclusione che sia felice solo con i bambini ed è una conclusione infelice, ma penso sia la verità. Ma lui ha scelto così e rispetto la sua scelta, solo vorrei che capisse che io per lui ci sono, mi costa ammetterlo, ma è così.



 

 

Un mese dopo.

 

Tra una settimana partiremo tutti per la Convention e i bambini sono felici di stare un po’ con mia madre, mio padre e anche con l’altra parte della famiglia di Ian. Hanno conosciuto i figli di Robyn e anche quelli di Robert, compreso Robert stesso, e tutti li hanno amati dal primo momento che li hanno visti. La relazione con Eric sta andando a gonfie vele, con lui mi trovo veramente bene, e sto scoprendo lati del suo carattere che prima non conoscevo e che apprezzo sempre di più. Caratterialmente siamo molto simili e spericolati e forse andiamo d’accordo per questo e non potrei esserne più felice. Due settimane fa ho visto per la prima volta casa sua, grande quasi quanto la mia, ed ho conosciuto anche suo fratello, un bambino dolcissimo e legato ad Eric in una maniera impressionante ed ha legato subito anche con i gemelli. 

I gemelli adorano Eric, ma non escludono assolutamente Ian, sanno perfettamente chi è il loro vero padre, ma sono felice che non escludano nemmeno Eric, invece la situazione con Nikki è sempre quella lì. Un po’ meno rigida, certo, ma non ai livelli di Eric e questo penso che faccia soffrire Ian, anche se in realtà lui e Nikki non sono mai insieme. Prima ogni tanto veniva sul set, ora, dopo le prime due settimane di riprese, non si vede più e non verrà neanche in Inghilterra per la mia gioia e ho la netta sensazione che tra di loro si sia rotto qualcosa. Credo che Ian non me ne voglia parlare per rispetto, penso, perché sa che ho sofferto parecchio per tutta la storia, ma a me piacerebbe ascoltarlo e magari aiutarlo, infondo voglio solo che lui sia felice perché penso che se lo meriti.

Si, sono strane le cose. Dopo tutto quello che è successo tengo ancora a lui, ma penso che sia ovvio perché quello che ci ha legato per anni non può sparire nel nulla, anche se ho l’impressione che lui se ne sia dimenticato.

Io invece sto tentando di fare chiarezza nella mia vita e nella direzione amorosa in cui sta precedendo e sono felice perché ho trovato qualcuno, dopo così tanto tempo, che mi ha fatto ritornare il sorriso e mia madre non vede l’ora di conoscerlo. L’ho detto ad Eric una volta e lui ha scherzato sul fatto di essere già diventato famoso con mia madre beccandosi una mia linguaccia.

 

“Penso che a Candice piaceranno.”- mi dice Phoebe indicando i regali sul mio divanetto. 

“Lo credo anche io. Tenerli a casa è improponibile, non saprei dove metterli.”- le sorrido.

“Dentro le valige.”- ridacchia Phoebe.

“Così dopo li porteremo in Inghilterra.”- ridacchio io.

“Ma ci credi?”- mi domanda. -“Andremo a Londra tutti insieme!”

“Credo sia fantastico!”- esclamo entusiasta.

“Spero solo che Rachel stia bene con mia madre. Mi preoccupa il fatto che Paul venga con me. Credo che voglia più bene a lui che a me.”- mormora.

Tonkin non dire stupidaggini!”- l’ammonisco. -“Vuole bene ad entrambi allo stesso modo, ma sai che le bambine sono più ‘attratte’ dai padri.”

“Forse hai ragione, come i gemelli con te. Adorano Ian, ma con te hanno una connessione speciale…”- continua.

 

Questo credo sia un caso diverso, Ian lo conoscono da meno, anche se tutti dicono che i maschi sono più legati alla mamma, ma comunque non hanno mai fatto preferenze e adorano Ian sopra ogni cosa.

 

“Non saprei.”- le rispondo con un’alzata di spalle.

 

Veniamo interrotte dallo squillare del mio cellulare. Sono quasi le nove di sera, chi potrebbe mai essere?

I bambini sono con mia madre e spero che non sia successo niente.

Tiro un sospiro di sollievo quando vedo il nome di Candice lampeggiare sullo schermo e mi affretto a rispondere.

 

-Ciao Can…-

 

Non faccio in tempo a finire la frase che la voce di Candice mi interrompe e la sento agitata.

 

-Nina… Mi… Mi si sono rotte le… Acque….- balbetta.

 

Oh merda. Credo che questa sia la volta buona e che il bambino voglia nascere sul serio. Doveva nascere a dicembre, ma i dottori l’avevano avvertita che molto probabilmente sarebbe nato prima e di non preoccuparsi perché è perfettamente in salute e perfettamente formato. Infondo sta nascendo con sole due settimane d’anticipo.

 

-Chi è con te?- le domando cercando di tenere la voce ferma.

-Jo, stiamo… Stiamo andando in ospedale…- mi dice in preda all’ansia.

-Devi stare calma, andrà tutto bene. Sapevamo che sarebbe nato prima. Dammi cinque minuti e sono da te.-



Non le lascio nemmeno il tempo di controbattere perché mi direbbe cose del tipo che non mi devo scomodare e altro, ma è la mia migliore amica e voglio esserle vicina, come lei ha sempre fatto con me. Inoltre so che si sta facendo prendere inutilmente dal panico e qualcuno di esterno, che non sia suo marito, le farà sicuramente bene.

Phoebe mi fissa cercando di capire cosa sia successo.

 

“Il bambino di Candice ha deciso di nascere oggi.”- le dico senza giri di parole. -“Devo… Andare da lei. Vieni con me?”

“Non c’è nemmeno da chiederlo!”- mi dice.

 

Usciamo come dei razzi dal mio camerino e credo che dovrei avvertire almeno qualcuno. Penso che Candice sia troppo agitata per aver telefonato a qualcun altro che non sia io, ma sto cominciando a farmi prendere dall’ansia pure io.

Mando un messaggio a mia madre avvertendola dell’accaduto e di tenere i gemelli con lei.

 

“Paul!”- sento Phoebe dire. 

 

Alzo lo sguardo e vedo Paul con Ian accanto e dietro di loro Julie con alcuni copioni in mano.

 

“Candice… Candice sta per avere il bambino.”- lo urlo quasi. -“Noi andiamo in ospedale.”

“Che cosa?”- domanda Ian visibilmente agitato. -“Veniamo con voi.”

“Julie, avvisa gli altri.”- le ordina Paul. -“Dopo raggiungeteci.”

 













 

                                                                               * * *















 

Non diamo nemmeno il tempo a Ian e a Paul di parcheggiare la macchina che io e Phoebe siamo già corse dentro l’ospedale lasciando gli altri due parecchio sconvolti. Pazienza, troveranno la stanza da soli, tanto ne saranno sicuramente capaci.

Chiediamo velocemente informazioni ad un’infermiera sui cinquant’anni che all’apparenza sembra simpatica e ci dice che Candice si trova nella stanza 224 e ci affrettiamo a raggiungere la stanza. Arriviamo in poco tempo al terzo piano e capiamo dov’è la stanza quando vediamo Jo seduto su una seggiola dell’ospedale.

 

“Nina, Phoebe.”- ci saluta.

“Ciao.”- gli sorrido. -“Dov’è Candice?”

“La stanno visitando, siamo arrivati poco fa.”- ci spiega grattandosi la testa. E’ agitato, come chiunque penso. -“Hanno detto che sta andando tutto bene, ma ci crederò soltanto quando sarà nato.”

“Vedrai che andrà tutto bene.”- gli dico appoggiandogli una mano sulla spalla. -“Io e Phoebe ci siamo già passate, stai tranquillo.”

“Anche io, ma qui è diverso. Ho sempre paura che possa accadere qualcosa.”- mormora.

“Andrà tutto bene, vedrai.”- cerca di consolarlo Phoebe.

 

Finalmente vediamo anche Ian e Paul che con affanno ci corrono incontro.

 

“E’ nato?”- domanda Ian beccandosi occhiatacce da me e Phoebe.

“Sai vero che ci vorranno delle ore?”- gli domanda Phoebe.

“Forse è meglio che me ne stia zitto…”- mormora sedendosi sulla sedia accanto alla mia.

 

Davanti a noi si prospetta una lunga nottata.
 

___________________________________________________

 

*Non so quanto sia veritiera la notizia, ma a quanto pare una volta Nina è stata aggredita ad una Convention (che è anche l’unica a cui abbia mai partecipato) ed è per questo che non ha più partecipato.




Buon inizio di settimana a tutte ed eccomi puntuale con il capitolo ^^
Non so chi di voi aveva immaginato la sorpresa-novità e come l'aveva immaginata, ma alla fine questa si rivela essere una Convention. Come spiegato sopra Nina non voleva andarci, ma alla fine, grazie anche a Candice, si è lasciata convincere e quindi il nostro cast andrà a Londra per un'intera settimana. Vediamo un altro momento Ian e Nina cerca di far sfogare Ian, ma lui decide di non confidarsi con lei. Con un Pov Ian questo verrà spiegato nel dettaglio, ma non l'ha fatto perchè sa che Nina, in qualche modo, non sopporta molto la questione matrimonio con Nikki e quindi non vuole turbarbla più di quanto non sia dovuto.
Ho fatto un salto temporale di un mese, perchè ne avevo bisogno, e vediamo come, attraverso la spiegazione di Nina, si è evoluta la storia con Eric, che sta andando a gonfie vele, e arriviamo alla nascita del bambino di Candice *___* 
Nel prossimo capitolo vedremo il continuo di questo e l'arrivo a Londra e... Ci sarà una cosa importante o, meglio, qualcuno si renderà conto di una cosa importante e penso che mi amerete u__u
Ovviamente non posso dire nulla, altrimenti rovinerei tutto!
Ringrazio le nove fantastiche ragazze che mi hanno lasciato parole bellissime :)

Avete visto i TCA questa notte? Io no, non avendo notizie certe di chi ci sarebbe stato ho preferito evitare, ma sono stata super felicissima che Nina abbia partecipato e che abbia vinto.
Il mio piccolo cupcake ha meritato di vincere, eccome se l'ha fatto, non potevano far vincere qualcun altro se non lei. Lei spicca sulle altre, ha qualità che altre non hanno, se non vinceva lei era da suicidarsi u.u 
Un po' mi è dispiaciuto per Candice, Emily (Felicity di Arrow), Jennifer (Emma di OUAT) e Danielle (Caitlin di The Flash), ma Nina è uno scalino superiore, sorry :')
Sono stata felicissima, inoltre, che Nina e Ian abbiano vinto come miglior bacio (c'erano dubbi?) e che TVD abbia vinto, ma sono rimasta amareggiata da una cosa veramente importante, una cosa che mi ha fatto capire, a malincuore, quando distacco si sia creato tra gli attori. Di tutto il cast, compresi anche chi era stato votato, è andata solo ed unicamente Nina. Tutti si aspettavano il fantastico trio, non erano mai mancati, eppure quest'anno è stato così. Avrò un'idea sbagliata, cattiva, ma ormai, da quando è successo tutto, da quando Ian si è sposato, si è creato un distacco enorme. Ian ha sbagliato, ma anche Paul, così come Candice e tutt gli altri. Mi rivolgo in particolar modo ai Salvabrother, perchè almeno uno dei due poteva esserci, sono rimasta delusa da entrambi. Potevano fare un video almeno, come ha fatto Grant di The Flash, ringraziando tutti e dicendo che erano impegnati, anche se così non è. Ian è in giro a scorrazzare, insieme alla moglie, su campi di grano, Paul in piscina con Phoebe. Lavoro non c'era, poi comunque potevano andare lo stesso come hanno sempre fatto. Forse Ian è meno accusabile perchè, giustamente, non poteva presentarsi senza Paul, non sapete che putiferio sarebbe scoppiato dai fan Somereed (anche se qui c'è da dire... Non puoi o non vuoi?). Sono rimasta amareggiata da Ian, l'amicizia con Nina è una falsa, ormai i rapporti sono più freddi dei ghiacci del Polo Nord, ma sono rimasta più male per Paul, a parere mio. Almeno lui, visto che non c'era Ian, poteva andare, affiancare Nina, magari scusandosi per Ian, e ritirare insieme il premio visto che sono rimasti molto amici, almeno credo. Forse ha coperto Ian, perchè se fossero andati in due, e non in tre, sarebba stato peggio, ma mandare Nina da sola non mi è piaciuto. Certo, sono stata felice per lei che si è portata a casa tre premi, ma almeno qualcuno doveva esserci! Su un'intero cast, almeno un'altra persona -o magari due-, poteva andare insieme a Nina visto che, da ormai un bel po', lei non ha più nulla a che fare con TVD.
Questo è il mio umile pensiero, non sto criticando nessuno, solo sono rimasta un po' amareggiata (com'è successo a gennaio), ma io non so nulla delle loro vite e questo può essere sbagliato, ma, ripeto, è solo il mio pensiero.
L'unica cosa di cui sono stata felice è stata Nina, lei ha brillato più di tutte e mi ha fatto scendere delle lacrime con il suo discorso. Sono stata contenta che a premiarla sia stata Victoria, ma vacci piano con la parola doppelganger eh ahahaha (chi ha visto il video della premiazione capirà!)
Oltre a lei c'era un altro ragazzo, che di cognome (o secondo nome?) faceva Austin... Coincidenze? Io non credo ahahaha
Bene, con questo ho detto tutto, ci vediamo giovedì 20 agosto!


 

  
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