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Autore: MysteriousSx    17/08/2015    1 recensioni
"Mi ricordo ancora quel giorno.
Era il 26 giugno ed erano appena le dieci. Faceva un caldo tremendo, che diventava peggiore sotto la tunica che indossavamo noi diplomati. D’altronde, quest’ultima era nera, e si sa, il nero attira il sole. Era il giorno che mi avrebbe cambiato la vita.
Ma non per il fatto che mi stavo appena diplomando e che quindi sarei andato al college e tutto il resto … no, quel giorno lo ricorderò per sempre per un altro motivo.
Era il 26 giugno ed erano appena le dieci, quando mi dissero che Thomas Edison era scomparso."
Un'indagine in corso. Un ragazzo scomparso. Numerosi sospettati. Ognuno ha qualcosa da nascondere. Ma chi sarà il colpevole?
Genere: Introspettivo, Mistero, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Brenda, Minho, Newt, Teresa, Thomas
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
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4.Teresa

 
27 ore dalla scomparsa
 
Pov- Joe

Finalmente quelli della scientifica, avevano finito di analizzare il computer di Thomas. Il suo cellulare, purtroppo, era sparito con lui. Ma, fortunatamente, le telefonate e gli SMS che aveva mandato e ricevuto, si potevano ancora verificare. E se poi, l’avesse acceso, i nostri tecnici sarebbero riusciti a localizzare dove si trovasse. Ma, fino ad ora, non c’era stato nessun successo.
Mi recai nella stanza degli interrogatori, e vidi una ragazza uscire, visibilmente scossa.
Entrai, e vidi Carrie china sopra ad un taccuino, intenta a prendere gli ultimi appunti.
-La ragazza uscita, era Teresa? La ragazza di Thomas?-
-Oh, Joe, finalmente!- disse lei, sorpresa di vedermi. Purtroppo, quel lavoro con il computer mi aveva tenuto impegnato quasi tutto il giorno. I risultati, poi, li avrei condivisi con lei, una volta finiti gli interrogatori.
-No, non era Teresa! Lei dovrebbe entrare adesso! Quella uscita era Brenda, la migliore amica di Thomas!-
-Ah, bene! Senti, perché non ti prendi una pausa? All’interrogatorio di Teresa penso io!-
-Sicuro di non volere il mio aiuto?- chiese lei.
-Tranquilla! Ti sei occupata già di due di loro! Agli altri due penso io!-
-D’accordo! Buona fortuna! Ci rivediamo per le cinque? Così vediamo di mettere insieme il quadro della situazione?- domandò mettendosi la borsa in spalla ed arraffando le diverse cartelle sparse sul tavolo.
-Ma certo!- le aprii la porta –A dopo!-
-A dopo!-
Quando lei fu uscita, restai con la porta aperta. Vidi i due ragazzi rimasti: Teresa e Newt. Entrambi, sembravano trovarsi a disagio.
-Teresa Agnes?- la chiamai.
Lei alzò lo sguardo. Sembrava una ragazza molto spavalda.
-Vieni, prego!-
-Grazie!- disse lei, entrando nel mio ufficio con molta sicurezza.
Prima di chiudere la porta, guardai verso Newt. Lui aveva uno sguardo, invece, molto teso. Come se stesse nascondendo qualcosa.
Poi chiusi la porta.
 
-Dunque, siete riusciti a trovare il mio ragazzo?- disse Teresa, sedendosi di fronte a me.
-Purtroppo ancora no! Altrimenti, non ti avremo neanche convocata, non credi?- dissi io.
-Non è il vostro lavoro trovare le persone scomparse?-
-Ovviamente, ma … -
-E allora perché diavolo ancora non lo avete trovato?-
Mi misi una mano sugli occhi. Quella ragazza stava davvero criticando il mio lavoro?
-Ascolta, Teresa! Stiamo facendo il possibile per trovare il tuo ragazzo, davvero!- dissi, cercando di mantenere la calma. –E, per farlo, ci servirebbe il tuo aiuto! Quindi … vuoi collaborare?-
Lei si morse il labbro, ferita dalla provocazione. Quelle come lei non le sopporto proprio.
-D’accordo!- disse.
-Bene … - iniziai io –Allora, partiamo dal principio! Da quant’è che tu e Thomas state insieme?-
-Due anni! Due anni e mezzo, per la verità!-
-E, nel vostro rapporto, avete mai avuto problemi?-
-Nessuno! Mai! Siamo una coppia molto solida!-
-Davvero? Strano, perché i suoi genitori ci hanno riferito che una sera avete litigato! E anche che sembrava che in quel periodo tra di voi c’erano molti problemi!-
-Le coppie litigano di continuo, commissario …?-
-Miller!-
-Commissario Miller! A lei non è mai capitato?-
-Beh, certo, ma quando una coppia litiga e ci sono anche dei problemi, vuol dire che le cose non funzionano tanto bene, tra i due!-
-Si sbaglia, commissario! Le litigate non distruggono, anzi! Perfezionano i rapporti con una persona! Si diventa migliori!-
-Se lo dici tu … ehm, dunque, sappiamo che Thomas erano un paio di giorni che non veniva a scuola, prima della cerimonia dei diplomi! Tu ne sai niente?-
-Ovvio che non veniva a scuola! Una mattina è venuto a casa mia! E abbiamo saltato la scuola insieme! Questo lei lo chiama “rapporto in crisi”?-
-Raccontami che cosa ti ha detto quella mattina! Ogni dettaglio può essere importante per ritrovarlo … -
-Beh … era venuto a parlarmi per un fatto accaduto giorni fa! Del quale non ho nessuna intenzione di parlare con lei!-
-E come mai?-
-E’ una cosa personale!-
-Se è qualcosa che riguarda Thomas, non è per niente personale! Devi raccontarmi tutto quello che sai!-
-Allora dovrei partire dal principio … - disse lei. Sospirò, prima di cominciare a raccontare – Tempo fa, circa cinque mesi, avevo scoperto che Thomas riceva molte attenzioni da parte di una persona!-
-E chi era questa persona?-
-Newt!-
-Newt era interessato a Thomas?- chiesi, sorpreso. Sapevo che Newt era il migliore amico di Thomas. Non avrei mai immaginato che il ragazzo fosse interessato a lui. Diedi un secondo, uno sguardo a degli appunti che Carrie aveva lasciato. Lessi distrattamente “Thomas gay. Minho e Brenda lo sanno”.
-Si! L’ho scoperto per caso: aveva messo un biglietto nei suoi appunti. Io non ero della sua classe, ma stavo passando lì durante l’intervallo, quando lui ce l’ha messo. Ho fatto finta di niente, in classe non c’era nessuno, così sono entrata e ho aperto i suoi appunti. E c’era quel biglietto che … mi ha fatto uscire di testa!-
-Che cosa diceva, il biglietto?-
La ragazza si mise una mano in tasca ed estrasse un foglietto. Lo aprì e me lo porse. Io lo lessi.
“Ti amo! Scusa, ma non sono riuscito a controllarlo! Ci ho provato, ma è stato impossibile! Non devi rispondermi per forza, so che a te non interesso! Volevo solo che lo sapessi … ti penso di continuo, forse non abbastanza … Newt”
- L’ho imparato praticamente a memoria! Secondo lei, una fidanzata che dovrebbe fare, di fronte a questo?- chiese lei, poco dopo che io abbia letto il biglietto.
-Non lo so, Teresa, vuoi dirmelo tu?- chiesi.
-Beh, prima di tutto, ho nascosto il biglietto! Lo porto sempre con me, per evitare che Thomas lo legga! Dopo di che, sono andata a parlare con il biondino … -

*FLASHBACK*
 
Pov- Teresa
 
Sbatto con violenza Newt contro il muro.
-Mi hai capito? Devi stargli alla larga!- sibilo a denti stretti.
Lo vedo che cerca di essere calmo, ma non lo è. Lui ha paura di me.
-Giuro che non so di cosa stai parlando!- mi dice.
-Ah, no?- tiro fuori dalla tasca il biglietto e glielo mostro –E di questo che mi dici? Eh? Rispondimi, coglione!-
Lo spingo di nuovo contro il muro. Lui guarda il biglietto e rimane paralizzato. Bene, l’ho smascherato.
-Comunque sia non l’ha letto, no? Quindi … di che cosa hai paura?- chiede, cercando sempre di rimanere calmo.
-Allora non hai capito, eh? Dunque … mi spiego meglio … - tiro fuori dalla tasca un coltellino – Devi stargli alla larga, mi sono spiegata? Nel senso che non devi parlargli, non devi messaggiargli, non devi guardarlo ne’ tanto meno pensarlo! Ora hai capito?-
Lo vedo impallidire. Sbianca completamente.
-Si … ho capito!- dice, deglutendo.
-Bene! E non voglio nemmeno più vederti mentre gli fai gli occhi dolci! Chiaro?-
-Chiaro!-
Lo lascio andare e me ne vado. Rimetto il coltellino nella tasca.
 
*END OF FLASHBACK*
 
-Parlargli? Più che parlargli a me è sembrata una minaccia … - dissi io.
Ero sempre più convinto, che quella ragazza non ci stesse molto con la testa.
-La chiami come vuole! Io dovevo salvare la mia relazione! Non potevo permettere che Thomas lo scoprisse!-
-E se l’avesse scoperto, tu avevi paura che anche lui fosse innamorato di lui?-
-Ovvio che no, lui è innamorato di me! Perdutamente! Non si sarebbe mai messo con quello!-
-Va bene, allora perché minacciarlo? Non ti fidavi di Thomas?-
-Si, certo che mi fidavo! Ma non si poteva sapere … -
Emisi un respiro profondo.
-Allora, come mai è venuto da te, prima di scomparire?-
-Voleva parlarmi di questo, non so come, ma lo era venuto a sapere … -
 
*FLASHBACK*
 
Pov- Teresa
 
-Mi dici come cavolo ti è saltato in mente?- mi urla Thomas.
Io indietreggio un po’, spaventata dal suo comportamento.
-Tom, io … io volevo solo salvare la nostra storia … -
-Ma che vuol dire? Salvarla da cosa, Teresa? Vuol dire che non ti fidi di me...-
-No, Tom, io … -
-Sta zitta, ok? Non voglio più sentirti parlare … - dopo di che, esce di casa.
-TOM! TOM ASPETTA!- grido ed esco anch’io.

* END OF FLASHBACK *
 
-Quando l’ho raggiunto, l’ho poi calmato! Abbiamo parlato più civilmente ed abbiamo fatto la pace! Dopo di che, siamo rientrati in casa e ci siamo visti un film! Tutto perfettamente normale! Come le ho già detto, commissario, le liti tra coppie, capitano!-
-La minaccia a Newt, quanto dopo gliel’hai fatta dopo aver letto il biglietto?-
-Il giorno stesso, finite le lezioni! Gli ho detto che dovevo parlargli e lui, povero ingenuo, ha creduto fosse per un professore! Che idiota!-
-Non trovi strano, che Thomas sia venuto a farti la predica, cinque mesi dopo quest’episodio?-
-No, commissario, non lo trovo per niente strano! Evidentemente, Thomas l’aveva saputo solo in quel momento e aveva trovato giusto difendere il suo amico!-
-Ma se tu avevi “impedito” a Newt di parlare con lui, come mai lui ci parlava ancora?-
-Non lo so, commissario, non lo so! Io … io so solo che Newt … - e qui la ragazza cominciò a piangere –Io so solo che Newt è così ossessionato da Thomas, che forse … potrebbe averlo fatto scomparire lui!-
Rimasi stupito di quelle parole. Praticamente … lo stava accusando!
-Tu sei così sicura che Newt centri con la sua scomparsa?-
-Si, ne sono certa!- confermò lei asciugandosi le lacrime –Per Newt, Thomas era come un’ossessione! Desiderava tanto poterlo avere tutto per se, che quando ha capito che non poteva, se l’è preso con la forza!- cominciò di nuovo a piangere.
Presi dalla tasca un fazzoletto e glielo porsi.
Lei si asciugò le lacrime.
-Grazie! Mi scusi, è solo che … vi prego, trovate Thomas, vi prego!-mi implorò.
-Faremo il possibile! Bene, puoi andare, ci sei stata di grande aiuto!-
La ragazza si alzò, tremando leggermente. La accompagnai alla porta. Non appena uscì, il suo sguardo incontrò quello di Newt. La ragazza si buttò su di lui e lo prese per il colletto della camicia.
-DIMMI DOV’E’! DIMMI DOV’E’! DOVE L’HAI NASCOSTO, EH? DOVE? DIMMELO!- urlò in faccia al ragazzo. Lui era fermo, immobile, paralizzato. Non sapeva che fare.
-Teresa, ora calmati!- dissi io, staccandola da Newt –Adesso vai a casa! Vatti a riposare!-
Chiamai un mio agente, per accompagnarla fuori dall’ufficio.
Mentre si allontanavano, la ragazza urlò di nuovo.
-NON LA PASSERAI LISCIA, NEWT! MI HAI SENTITO? NON LA PASSERAI LISCIA!-
Una volta che se ne fu andata, mi girai verso Newt. Si era seduto e aveva il colletto tutto stropicciato. Sembrava preoccupato e leggermente impaurito, ma si notava appena. Avevo capito che quel ragazzo era bravo a nascondere i sentimenti. Un’informazione che ho trascurato molto durante le indagini.
-Vieni, tocca a te!- gli dissi.
  
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