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Autore: BELIEBER_G    17/08/2015    1 recensioni
I pirati sono soliti viaggiare oltre mare. Ingozzandosi di rum e cantando canzoni tanto per rallegrarsi dalla morte che presto li sopraggiungerà. Ma noi eravamo diversi,credevamo in qualcosa,magari credevamo di arrivare,un giorno,ai confini del mondo. Vagando per acqua inesplorate cercando tesori forzieri maledetti. Mio padre era il grande pirata pazzo Barbossa. Ed io,io ero sua figlia: Alìce Barbossa.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti, Will Turner
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Bondage
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I pirati sono soliti viaggiare oltre mare. Ingozzandosi di rum e cantando canzoni tanto per rallegrarsi dalla morte che presto li sopraggiungerà. Ma noi eravamo diversi,credevamo in qualcosa,magari credevamo di arrivare,un giorno,ai confini del mondo. Vagando per acqua inesplorate cercando tesori  forzieri maledetti. Mio padre era il grande pirata pazzo Barbossa. Ed io,io ero sua figlia: Alìce Barbossa. Viaggiavamo insieme a un gruppo di scellerati. Mio padre aveva rubato la nave ad un pirata,che mi pare che di cognome facesse Sparrow. Anche lui aveva un figlio,Jack. Ma,sulla nostra nave, quello che mi attirava di più era un giovane mozzo: Così giovane, sui 16 anni e già sul lavoro. La sua storia era abbastanza triste: Suo padre,Bill Turner,era morto in un uragano quando lui aveva 4 anni. Non lo aveva conosciuto molto affondo. Il suo nome era William,ma tutti lo chiamavamo Will.
Un giorno, le onde cominciavano ad alzarsi, ma notai che non c’era un minimo di vento: non era un uragano. Si trattava di una nave, una nave senza vele. Non facemmo in tempo ad alzare la vela dell’albero che iniziarono ad attaccarci, come se volessero conquistarci. Mio padre ed io riuscimmo a salvarci grazie all’unica scialuppa, mentre la nave era distrutta e di Will nessuna traccia. Solo quando presi il binocolo di mio padre potei vederlo svenuto attaccato ad un pezzo di legno. Così, decisi di tuffarmi ed andare verso di lui per scuoterlo. Fu quando vidi un’altra nave, più elegante, arrivare verso di noi che iniziai a scuoterlo ancora di più, ma niente. Prima che mi vedessero, tornai alla scialuppa a nuoto, dovendo lasciare Will alla nave della marina inglese.
 
Poco dopo, anche mi padre iniziò a scomparire pian piano, lasciandomi con il figlio del capitano della nave che aveva rubato, Jack Sparrow. Fu in quella mattina specifica, che mi risvegliai sulla sua scialuppa: vagavamo in mare da molto. Jack era un pirata quasi più pazzo di mio padre, possedeva molti denti d’oro, le lunghe trecce marroni gli cadevano sulle spalle, il capo era coperto da un cappello da capitano e anche il suo intero corpo era ricoperto di tatuaggi. Gli era stata rubata la sua amata nave, la Perla Nera, ma del ladro non si seppe mai l’identità. Aveva sempre gli occhi neri come la pece puntati sulla sua amata bussola e quel giorno, approdammo a Port Royal, una cittadina che affaccia sul mare, comandata da un governatore. Consegnai qualche moneta per “parcheggiare” la nostra scialuppa ad un uomo lì vicino, ma io e Jack puntavamo a qualcosa di più grande: una nave della marina. Solo quando attraversai la piattaforma, i miei capelli biondi si scossero all’idea di un vento conosciuto, quello delle vele della nave che avevo visto prima di lasciare Will. Notai che nella piazzetta vi era una cerimonia di un Commodoro britannico che aveva chiesto la mano di una donna, la figlia del governatore. Guardando e riguardando in giro, Jack mise l’occhio su una nave interessante. “Dove credete di andare?!” giunse una guardia vestita con una stretta divisa e in mano un fucile. “Oh, da nessuna parte. Avevo notato quella nave lì!” rispose Jack. “Quella è l’Interception, la nave più veloce del mondo.” Commentò un’altra guardia più gracilina. “Io so di una nave ancora più veloce: la Perla Nera.” Continuò Jack, nominando la sua amata nave. “Non ho mai visto quella nave!” esclamò la guardia più cicciottella. “Io si.” Sussurrò l’altra. Poi si guardarono male a vicenda. “Hai visto una nave con le vele nere…Capitanata da un uomo così malvagio, che anche l’inferno lo ha ripudiato?” chiese quello con l’uniforme più stretta.L’altro scosse la testa, un pò impaurito dal suo racconto. A forza di litigare, i due non si accorsero che eravamo saliti sulla nave e la stavamo analizzando: era ottima per la nostra impresa. Fu in quel momento che vedemmo cadere dall’alto una donna che sembrava non respirare. Ovviamente Jack si precipitò a salvarla, ma qualcosa cambiò quando ella raggiunse il mare, qualcosa che avrebbe sconvolto la vita dei pirati.
  
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