Anime & Manga > Card Captor Sakura
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Autore: WhiteLight Girl    31/01/2009    8 recensioni
Sakura sentì il richiamo più forte del precedente. Si voltò verso la finestra. Lo sguardo vitreo. Mentre avanzava verso il balcone il ragazzo arretrò, tornando sui rami del ciliegio che aveva usato per raggiungere la camera. Non era questo che voleva. Voleva solo impedire che la ragazza uscisse dalla sua camera. Il ragazzo la scrutò attraverso la maschera che indossava, un luccichio azzurro provenne da uno dei suoi occhi. Sakura si voltò ancora verso la porta. Così non andava. La chiamavano ancora. Doveva rompere quell’incantesimo definitivamente almeno per quella notte. Sapeva come fare ed era anche la posizione giusta per farlo.
-Eih.- Sussurrò alla principessa per attirare la sua attenzione. Gli occhi ancora assenti. Sakura si avvicinò a lui.
Si sporse dal ramo quel tanto che bastava per afferrarle il mento tra le dita e posarle un lieve bacio sulle labbra.
Un bacio casto, a fior di labbra. Quasi come quello di qualche notte prima.
Genere: Romantico, Avventura, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Li Shaoran, Sakura, Touya/Toy
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Ambra: Shao? Dove lo hai visto Shao? Chi ha detto che è Shao? Io no di certo… Anche a me piace farli soffrire, credo che sia normale, fai soffrire gli altri per dimenticarti delle tue sofferenze magari. E comunque sei sicura che il ladro volesse proprio lei? E se il suo obbiettivo fosse un altro? Non ti preoccupare per non avermi registrata, l’importante è che il pc alla fine stia bene XD La firmeresti una petizione su internet per i Digimon?
Dany92: Ripeto: Shaoran? Chi ha parlato di Shaoran? Crogiolati pure perché andrà peggiorando spero, mi raccomando per la petizione! XD Sappiamo noi quale… Xp
Paolo: Cloroformio? Ma non dire panzanate!!! E’ svenuta per la febbre! XD Però mi piace l’idea di un alchimista, penso che la sfrutterò… Tu adori il buio… Tu adori la pioggia… Tu sei tutto strano!!!! XD Io ho paura del buio quando sono sola… Non ho ancora deciso se verrà rapita ma anche quest’idea non è male. Sappi solo che se accadrà sarà per colpa tua! Muahahaha!!!!
MaKiCo: Mi fa piacere che ti sia piaciuta, spero che tu stia meglio e l’interrogazione ti sia andata bene. Non so se mi si possa chiamare genio, anche se da un po’ mi stanno considerando un genio del male… XD In quanto a fan fiction io sono a quota… bèh… due o tre in mente e cinque se non sbaglio tutte iniziate almeno con un rigo, di queste quattro sono pubblicate e di due dovrei finire tra un paio di capitoli ma non ho ispirazione. Anzi, oggi vedo di scrivere qualcosa per il drago rosso, non so se la conosci.
Reveletion80: Ciao!!! Anche qui!!! Sono contenta! Festeggiamo davvero!!! Il ragazzo sconosciuto è sconosciuto davvero, lui e Sakura non si sono mai visti prima e non è mai apparso nelle mie precedenti fan fiction XD ora scervellatevi!!!
Yumemi: Però, sei brava a mantenere le promesse! XD Viva lo Shao dragoso!!!!!!!! Anche io sta mattina a scuola volevo fare una Sakura con le ali di drago ma non mi usciva e ho lasciato perdere… Poverissima Sakura!!!!!!!!! Come sarebbe che non ne vale la pena? Pensa al povero Shao quanto soffrirebbe se dovesse perderla!!!! No comment sui tuoi discorsi interiori con i vari Shao, sono discorsi tra voi e non voglio impicciarmi…

Febbre

Quando Sakura aprì gli occhi era mattina inoltrata. Lo intuiva dalla flebile luce che filtrava attraverso le tende pesanti della sua stanza e del suo baldacchino. La testa non le pulsava più tanto e trovò la forza di sollevarsi anche da sola e prima dell’arrivo della cameriera.
Spalancò debolmente una finestra permettendo alla luce di inondare la stanza ed inspirò a fatica la fresca aria invernale.
Ripensò stancamente al sogno di quella notte, se era un sogno. Ma un ladro a palazzo? No, era impossibile, le guardie lo avrebbero preso di certo prima che arrivasse in quell’ala del castello se solo avesse osato provare ad entrare. E poi non le aveva fatto del male, anzi, l’aveva baciata… Sakura si sfiorò le labbra con un dito, si, era stato di certo un sogno perché nessun folle avrebbe fatto ciò che aveva visto fare quella notte. Era spuntato dal nulla, le aveva strappato un bacio e poi era svanito senza lasciare traccia, così com’era venuto. La febbre le giocava brutti scherzi a volte.
Tossì leggermente e si lasciò scappare uno starnuto. Alle sue spalle sentì un sussulto spaventato e quando si voltò vide la sua cameriera personale sulla soglia della porta che la fissava allibita. Si stupì della sua espressione non capendone la ragione. Ma la donna lasciò sul tavolino il vassoio con la colazione e si fiondò da lei dicendo agitata:
-Principessa! Non vorrete mica peggiorare? State lontana da quella finestra!-
Sakura rimase impalata dov’era a guardare la donna corrucciata, quella la sorpassò sigillando la finestra e spinse la giovane verso il letto dicendo:
-Tornate al caldo principessa!-
Sakura obbedì, anche se controvoglia, si sedette sul letto infilando le gambe sotto le coperte e appoggiando la schiena ai cuscini che la donna le aveva sistemato appositamente prima di essersi diretta vero il tavolo per riprendere il vassoio e posarglielo sulle gambe.
Ricominciò a pensare al sogno di quella notte. Era stato un poco strano, ma di certo era solo il suo desiderio di trovare qualcuno che la proteggesse e la difendesse da tutto e da tutti. Nelle sue condizioni non le era certo possibile partecipare a tutti i balli di corte o alle altre feste. Le era quasi impossibile incontrare gente che non fossero suo fratello, il suo consigliere o Yukito. Certo, a volte la veniva a trovare anche una sua lontana cugina, Tomoyo, ma da quando quella malattia sconosciuta la stava logorando anche le sue visite erano diminuite purtroppo, anche perché la ragazza abitava a molti chilometri di distanza dalla reggia.
In conclusione Sakura non poteva fare a meno di sognare tutto il giorno; sognare e sperare che quella stupida malattia la lasciasse finalmente libera di poter vivere la sua vita.
Afferrò un biscotto e lo inzuppò nel latte caldo per poi dargli un morso debole. La cameriera stava accendendo il camino non distante da lei, tutta la servitù stava sempre ben attenta che la stanza della principessa non si raffreddasse per evitare che la febbre le salisse, ma Sakura ormai aveva capito che era un tentativo inutile perché non aveva mai risolto il suo problema. Mangiò qualche biscotto per poi bere lentamente il latte rimasto nella tazza in porcellana e quando ebbe finito la cameriera riprese il vassoio.
La camera stava già iniziando a riscaldarsi.
Sakura allungò una mano sul comodino per afferrare il libro che vi aveva lasciato sopra la sera prima. Si ricordò con rammarico che aveva finito anche quello e chiamò debolmente la cameriera.
-Scusami.-
La donna si avvicino con un lieve sorriso sul viso.
-Ditemi pure principessa.-
-Puoi trovarmi qualche altro libro interessante da leggere per favore? Questo l’ho già finito…- Nella voce della ragazza c’era una lieve nota di rammarico, come se le dispiacesse anche solo il fatto di non avere abbastanza forze per raggiungere la biblioteca reale per poter scegliere un libro anche da sola. Ma in quel momento di forze proprio non ne aveva e poco dopo che la cameriera le aveva fatto un inchino e si era richiusa la porta alle spalle crollò in un sonno pesante e quasi doloroso.

Dal buio in cui si era rifugiata le voci di coloro che la circondavano sembravano provenire dal fondo di un burrone. O forse era lei quella che era caduta nel burrone e non era poi riuscita a risalire.
Le voci si fecero sempre più vicine e finalmente riuscì a distinguerne il timbro e a capire da chi provenissero alcune di esse. Una era di suo fratello: il re Touya, era l’unico che la chiamava per nome. Le altre voci erano un brusio indistinto accanto al suo letto.
Forzatamente Sakura aprì gli occhi, non aveva la forza di fare neanche quello.
-Sakura? Ti senti bene?- Le domandò il fratello preoccupato.
Sakura sospirò debolmente. Non aveva la forza di aprire gli occhi, come poteva avere la forza per rispondere? Non si vedeva anche da fuori come stava? Non si vedeva che tremava e che a momenti avrebbe perso i sensi un’altra volta?
Eppure ci provò a rispondere. Ma tutto ciò che guadagnò fu un colpo di tosse tanto potente da farle bruciare la gola.
-Sta peggiorando.- Mormorò poco distante il dottore che ormai passava quasi tutto il suo tempo a palazzo e aveva seguito ogni singolo giorno dello sviluppo di quella malattia.
Si avvicinò cauto con un bicchiere in mano. Aveva appena sciolto una strana sostanza in un poco d’acqua e stava ancora mescolando quando Touya sollevò Sakura di peso per aiutarla a bere la medicina.
La ragazza mandò giù a fatica e la gola le bruciò ancora. Tossì forte e questo le impedì di respirare per qualche istante. Ebbe un capogiro e Touya la poggiò ancora delicatamente sul letto accompagnando dolcemente la sua testa fino a lasciarla abbandonata sul cuscino.
Il fuoco scoppiettava nel caminetto e un domestico si preoccupò di ravvivarlo un poco.
Sakura si riaddormentò, dopo poche ore la medicina fece effetto e la febbre si abbassò, anche se non sparì del tutto, e poté riposare tranquilla.

   
 
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