Anime & Manga > Card Captor Sakura
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Autore: WhiteLight Girl    28/01/2009    9 recensioni
Sakura sentì il richiamo più forte del precedente. Si voltò verso la finestra. Lo sguardo vitreo. Mentre avanzava verso il balcone il ragazzo arretrò, tornando sui rami del ciliegio che aveva usato per raggiungere la camera. Non era questo che voleva. Voleva solo impedire che la ragazza uscisse dalla sua camera. Il ragazzo la scrutò attraverso la maschera che indossava, un luccichio azzurro provenne da uno dei suoi occhi. Sakura si voltò ancora verso la porta. Così non andava. La chiamavano ancora. Doveva rompere quell’incantesimo definitivamente almeno per quella notte. Sapeva come fare ed era anche la posizione giusta per farlo.
-Eih.- Sussurrò alla principessa per attirare la sua attenzione. Gli occhi ancora assenti. Sakura si avvicinò a lui.
Si sporse dal ramo quel tanto che bastava per afferrarle il mento tra le dita e posarle un lieve bacio sulle labbra.
Un bacio casto, a fior di labbra. Quasi come quello di qualche notte prima.
Genere: Romantico, Avventura, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Li Shaoran, Sakura, Touya/Toy
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Come ve la passate? Lunedì ero a scuola e la professoressa stava spiegando la rivoluzione russa dopo la prima guerra mondiale… Mi è venuto un flash… Shaoran che guidava una rivolta e Sakura che lo incoraggiava, allora ho pensato: perché non farci una fan fiction? Allora ci ho pensato su nell’ora successiva, modificando una cosa alla volta ho eliminato il fatto di una rivolta, però mi piaceva troppo l’idea di una Sakura moribonda e, prima che suonasse la campanella dell’ultima ora avevo buttato giù quasi tutta la trama grazie anche all’indispensabile aiuto di Sara, la mia compagna di banco, che nonostante le mie folli idee la tartassino per sette ore al giorno è sempre disposta ad appoggiarmi sia per faccende serie che per queste scemenze. Ormai conosce tutti i personaggi e tutte le mie fan fiction e quando mi viene in mente un finale drammatico mi guarda storta e mi convince a cambiare idea. In conclusione per questa fan fiction dovete ringraziare Sara, la professoressa Cafaro (di italiano e storia, che minaccia di vampirizzarmi e che per “colpa mia” conosce Twilight almeno di nome) e naturalmente… ME!! Spero che vi piaccia e vi intrighi almeno un po’…

P.S. Lo so che sono una stupida a pubblicarla prima di finire le altre ma proprio non ci resistevo, volevo sapre cosa ne pensate!

La principessa e il buio

Tossendo, Sakura si svegliò di soprassalto. Era notte fonda e nei corridoi del palazzo regnava il silenzio assoluto. La ragazza si mise a sedere sul bordo del letto a baldacchino e respirò affannosamente. Altri tre colpi di tosse premettero nella sua gola per uscire e lei non poté fare altro che assecondarli.
Portò le mani alla gola che le bruciava.
La candela accesa che teneva poggiata sul comodino illuminava la stanza di un fioco e caldo giallino. La fissò un istante, finché la testa non le pulsò e capì che la febbre le stava salendo di nuovo. Percorse con lo sguardo la sua camera, il tavolino in legno pregiato, il divanetto regale e il suo vasto armadio.
Un brivido la percorse, si alzò per prendere la sua vestaglia pesante da dentro al baule che stava ai piedi del letto e la indossò sopra alla camicia da notte di lana.
Strinse le braccia attorno al grembo infreddolita e represse un altro mezzo colpo di tosse. Mentre con un braccio stringeva la veste al petto con l’altro prese in mano la candela per poi uscire dalla sua stanza. Si chiuse la porta alle spalle lentamente e alla luce della fiammella davanti a lei percorse il corridoio silenzioso.
Sakura scese le scale del palazzo e si diresse nelle cucine. Silenziosa e con passo felpato arrivò alla cucina e poggiò la candela sul tavolo.
Prese un pezzo di pane avanzato e ci mise sopra qualche pezzo di formaggio per poi trangugiarlo voracemente. Tossì ancora e maledì la malattia che da mesi la stava divorando.
Una volta finito di mangiare si alzò barcollando per tornare nella sua stanza. Stette attenta a non fare rumore, in teoria non le era permesso di girare da sola di notte nelle stanze del suo vasto palazzo.
Ripercorse a ritroso il corridoio, il braccio teso davanti a lei che reggeva la candela accesa. I suoi passi riecheggiavano tra le pareti bianche rese fiammeggianti di fuoco e lei stette attenta ad ogni minimo rumore, intimorita. Non le era mai piaciuto il buio. Per questa ragione teneva sempre la candela accesa sul suo comodino, ma questa, essendo rimasta accesa per ore, era arrivata ormai al suo termine e non ci mise molto ad estinguersi del tutto.
Sakura tremò. Sollevò la mano libera per procedere a tentoni e avanzò ancora con passo incerto finché un rumore alle sue spalle la fece sobbalzare.
Tremò e si maledisse quando le scappò un altro colpo di tosse che rimbombò attorno a lei.
Un paio di piedi toccarono il pavimento di marmo lievemente e Sakura sentì anche un fruscio di vesti che non erano le sue.
Indietreggiò fino ad appoggiarsi ad una tenda di velluto scarlatto ma all’improvviso due mani la afferrarono alle spalle trascinandola dietro il drappo scuro. Una mano le tappò la bocca e lei trattenne il fiato spaventata, la lama di un coltello le sfiorava la gola e sentiva sul collo il fiato tiepido della figura alle sue spalle.
-Stai ferma e zitta e non ti farò del male.-
Ordinò la figura.
Sakura tremò rigida tra quelle braccia sconosciute ma obbedì.
Dei passi riecheggiarono oltre la tenda. Le guardie facevano la ronda e non li videro così nascosti nell’oscurità e coperti dalla tenda.
Il pericolo passò in fretta e la stretta del ragazzo si allentò lasciando a Sakura la possibilità di respirare più facilmente ma il coltello rimase poggiato con delicatezza sul suo petto.
Sakura sospirò, poi domandò alla figura:
-Chi siete voi? Cosa volete?-
Una risata soffocata uscì dalla gola del giovane che rispose di scherno:
-Se ve lo dicessi mi fareste impiccare, principessa.-
Sakura sussultò.
-Come fate a sapere chi sono?- Domandò incerta voltando la testa sperando di intravedere il profilo del suo assalitore. Al buio era impossibile.
-Se vi lascio andare vi metterete ad urlare e mi farete catturare?- Domandò lui.
Sakura scosse la testa sentendo il fiato del ragazzo sfiorarle le labbra, ma quando si rese conto che forse lui non poteva vederla mormorò a mezza voce:
-No…-
Il giovane allora riportò il coltello alla cintura e prese tra due dita il mento della principessa strappandole un bacio fugace dalle labbra. Poi sparì talmente velocemente che Sakura crollò per terra un po’ per lo shock e un po’ per la febbre. Tese l’orecchio per tentare di sentire un suo qualsiasi movimento, ma nel corridoio si sentiva solo il rumore del suo respiro.

   
 
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