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Autore: EragonForever    17/08/2015    1 recensioni
Salve, eccomi qui con questa nuova fanfiction tutta su Naruto, che ho imparato ad amare e apprezzare. Dunque, vi volevo solo dire che la storia sarà divisa in due parti. Mi è venuta questa idea x creare qualcosa di tutto nuovo. In conclusione ... buona lettura.
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In quell'attimo un verso stridulo squarciò l’aria scatenando il panico totale. Selene allora si svegliò, allarmata nel sentire tutto quel frastuono e corse fuori, spalancando gli occhi.
"Oh no ... sta arrivando.", mormorò, preoccupata.
Jamir, il figlio più grande accorse e la guardò con fare incerto.
"Chi? Chi sta arrivando mamma?", domandò.
Lei indicò un punto preciso alle porte del villaggio, dove era comparsa una colonna di fuoco.
"Mistfire ... la Fenice a 14 Code. Se verrà qui distruggerà ogni cosa!", esclamò.
(Dal prologo)
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kiba Inuzuka, Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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- Questa storia fa parte della serie 'Le Cronache di Jamila'
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Capitolo 20: Di nuovo in gioco

Quella notte Jamila non dormì, era sola con Kyuu accovacciato al suo fianco che dormiva beato, quindi lo guardò intenerita e sorrise.

“Quanto ti invidio piccolo mio, tu sei un cane e non devi sopportare quello che sto sopportando io.”, mormorò.

Li accarezzò la testa, il pelo era morbido e soffice come cotone e brillava alla luce della luna che entrava dalla finestra.

Pensava alla rivelazione fattale da suo fratello qualche ora prima. Ancora non ci credeva che fosse vero.

Nei giorni che seguirono si fece seria e taciturna, parlava poco e nemmeno Kyuu riusciva a farla ridere e quel suo comportamento cominciò a preoccupare seriamente Jamir, così una sera ne parlò con i suoi compagni.

“Mi sa che ho combinato un casino, da quando glie l'ho detto è cambiata, non è più la stessa Jamila che conosco è più ... fredda.”, esordì.

“Prima o poi ci farà l'abitudine e comunque la verità non poteva mica rimanere nascosta in etrno no?” replicò Ren, serio.

A quelle parole il neo Jonin sospirò.

“Si ma ... non sarà così facile, ne ha passate troppe ... ah, spero solo che si riprenda.”, mormorò, preoccupato.

Rayal li mise una mano sulla spallae lo guardò sorridendo.

“Devi solo avere fiducia in lei e vedrai che tornerà la nostra Jamila.”, lo rassicurò.

A quelle parole comprensive Jamir sorrise.

“Lo spero”.

In un angolo, nascosto nell'ombra, Naruto ascoltava la conversazione in silenzio.

Anch'io ho fiducia in te Jamila pensò tra se.

Infine arrivò il momento di chiarire la situazione, così un pomeriggio Jamir andò dalla sorella, più che deciso a sistemare le cose. Jamila non fu stupita di vederlo, quindi li lanciò uno sguardo di sfida ma lui lo sostenne e le si sedette accanto, lo sguardo deciso.

“Senti, non puoi continuare a comportarti in un modo così infantile, ascolta, so che la verità ti ha sconvolta, ma ormai sono passati cinque giorni ma ... devi accettarla così com'è, punto e basta, e poi non hai motivo di essere arrabbiata con me, perché ti ripeto per l'ennesima volta che l'ho fatto per te, devi cercare di capirlo.”, esordì con fare severo.

Nel sentire quelle parole non seppe cosa dire e si fece pensierosa per qualche minuto, finché poi non trovò le parole giuste.

“E' che ... è difficile ok? Anche troppo ... mi dici come posso accettare una cosa del genere? Me lo dici? Perché io in questo momento non ce la faccio ... dio, mi terrorizza solo il pensiero di avere un coso dentro di me mi fa rabbrividire e ho paura.”, replicò, irritata.

Jamir allora sospirò, per poi guardarla con sguardo serio.

“Senti, so che ti spaventa, ma non puoi farci niente, devi accettare la cosa, perché senza di te tutto quello che conosciamo sparirà per sempre nelle tenebre più oscure e tu non vuoi questo vero?”

Nel sentire quelle parole così sincere la Chunin abbassò lo sguardo, mortificata.

“No, no non lo voglio ...”, mormorò.

Il fratello allora la guardò intensamente.

“Bene, e se allora che non vuoi che accada, piantala con questo atteggiamento da bambina e reagisci per l'amor del cielo ... te lo chiedo per favore.”, la supplicò, la voce tremante.

La ragazza spalancò gli occhi per poi d'impeto stringerlo forte forte, cercando la sua presenza

“Ti perdono e mi dispiace per il mio comportamento così stupido, davvero ... mi dispiace.”, mormorò.

Lui ricambiò la stretta.

“Oh sorella mia ...”, sussurrò.

L'armonia era finalmente tornata tra loro. Passarono altre tre settimane ma alla fine Jamila si rimise completamente tornando di nuovo in forma smagliante e, con suo enorme sollievo, venne finalmente dimessa. Era tornata quella di sempre, allegra e spensierata e con la viglia di vivere e di tornare di nuovo in azione. Per evitare ancora spiacevoli incontri l'Hokage nelle missioni a loro assegnate li teneva non troppo distanti da Konoha per sicurezza. Ora che Jamir era diventato Jonin non sempre li accompagnava in missione e di solito venivano affidati a dei Chunin più esperti come Naruto o Sasuke oppure anche Shikamaru, per il quale Jamila aveva mostrato subito simpatia.

“Mi domando perché sei diventato Chunin, hai sempre l'aria di non voler fare un bel niente.”, esordì Jamila un pomeriggio, mentre erano di ritorno da una missione.

“Lo hanno fatto per il mio modo di pensare e poi anche se non lo do a vedere tengo molto a Konoha.”, ribatté l'altro, scocciato.

E' davvero irritante, è persino peggio di Naruto certe volte pensò poco dopo per poi sorridere.

Ma è comunque simpatica pensò nuovamente.

“Però devo ammettere che in fondo hai la stoffa per essere Chunin, hai le abilità di un vero leader e le tue abilità di stratega sono le migliori.”, riprese la rossa dopo un po'.

“Siamo d'accordo.”, dissero Rayal e Ren.

“Grazie ...”, disse Shikamaru, molto colpito da ciò, ma in fondo non avevano tutti i torti.

Nei giorni che seguirono Jamila prese la decisione di restare a Konoha, assieme a Jamir, cosa che Gaara accettò a malincuore.

“Se è questo che volete non vi biasimo ... buona fortuna.”, disse loro.

Andarono ad abitare in una casetta vicino alla piazza del villaggio. Nei giorni in cui Jamila non era in missione o stava con i suoi amici o andava nella foresta con Kyuu. Insieme erano davvero una cosa sola, lui era stato la sua salvezza da quando lo aveva trovato, in un certo senso la completava, er lei Kyuu era un secondo fratello poiché quando Jamir non cera era quell'adorabile lupacchiotto che le teneva compagnia.

La vita di Jamila trascorreva serena e felice. Ma qualcosa stava per accadere ... qualcosa che averebbe cambiato la sua vita per sempre.


 

Angolo dell'Autrice

Eccomi di nuovo qui!Wow wow wow, già 43 recensioni, non me lo sarei mai aspettato giuro. Ringrazio di cuore AkaneChan95 e MartinForever per le loro fantastiche recensioni che mi danno sempre più voglia di scrivere questa fantastica storia.

Allora, Jamila si è ripresa completamente. Ha accettato la verità alla fine con un po' di difficoltà. Spero di non avere fatto un pasticcio con questo capitolo.

Ed entra in scena anche il nostro caro Shikamaru. Non è il mio personaggio preferito ma lo stimo soprattutto perché è un vero genio nonostante la sua pigrizia, ma quando si da daffare è un mito. La sua tecnica del Controllo dell'Ombra è fenomenale.

In conclusione grazie ancora e al prossimo capitolo.

Bacioni EragonForever. (Capitolo revisionato)

   
 
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