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Autore: Justice Gundam    31/01/2009    0 recensioni
[GORMITI - IL RITORNO DEI SIGNORI DELLA NATURA] La prima fanfiction dedicata ai Gormiti! Ancora una volta, Toby, Nick, Lucas e Jessica saranno chiamati su Gorm per mandare all'aria i piani di Magmion e del Popolo del Vulcano... ma questa volta, il nemico ha in serbo per loro una sorpresa che li metterà in serie difficoltà!
Genere: Generale, Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Gormiti-03

Gormiti - Due nemici inaspettati

Una fanfiction di: Gormiti - Il Ritorno dei Signori della Natura scritta da: Justice Gundam

 

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Capitolo 3 - Una scomparsa... e una missione!

 

Era uno spettacolo inconsueto... e che, nonostante ricordasse certe scene dei film d'azione che piacevano tanto a Toby, trasmetteva ai ragazzi la chiara sensazione che ci fosse qualche problema serio. La città dove vivevano Toby, Nick e i loro amici era un posto tranquillo, dove non accadeva mai niente di pericoloso e anche andare in giro di notte era abbastanza sicuro... quindi, il fatto che fossero intervenuti sia la polizia che lo sceriffo voleva dire che era successo qualcosa di veramente fuori dal comune! I due fratellini non riuscivano a sentire, da quella distanza, cosa stessero dicendo i signori Pinkney alle forze dell'ordine... ma riuscivano a vedere bene che erano molto in ansia e preoccupati... forse era successo qualcosa ai loro figli?

"Non ricordo più quando è stata l'ultima volta che è dovuta intervenire la polizia, da queste parti..." affermò Toby. "Cosa sarà successo? Mi sembra di capire che c'è qualcosa che non va in casa dei nostri vicini..."

"Già... qualcosa che riguarda Ike e Paula, senza dubbio..." rispose Nick, per poi dare un'occhiata verso la porta di casa. Fece un sobbalzo quando le vide aprirsi... e, con rapidita, appoggiò due dita sulla testa di Razzle e lo spinse gentilmente giù, facendolo ritornare sotto la maglietta di Toby! La lucertolina di Gorm emise una breve esclamazione di protesta, ma si lasciò spingere giù, immaginando che ci fosse un motivo serio per cui Nick gli faceva cenno di restare nascosto...

"Ragazzi! Toby, Nick, siete tornati..." I due fratelli vennero chiamati dalla voce del loro papà, il signor Tripp, un ometto smilzo che doveva avere da poco superato i quarant'anni, con corti capelli biondi e occhiali da vista che gli davano un'aria un pò goffa - e, avrebbe aggiunto volentieri Toby, non si trattava soltanto di un'impressione, visto che effettivamente il signor Tripp era piuttosto imbranato... - era uscito dalla porta di casa per accogliere i suoi figli, che lo salutarono con espressione un pò confusa. "Allora... ehm... è... andato bene, il pomeriggio con i vostri amici?"

"Ciao, papà..." lo salutò Toby, mentre Nick faceva un sorriso e agitava la mano. Entrambi i fratelli sentivano che il loro papà parlava con un pò di esitazione, come se fosse preso da qualche problema. E questo non faceva che rafforzare la loro convinzione che fosse successo qualcosa di veramente insolito... "Ma cosa sta succedendo, a casa dei nostri vicini?"

"Se sono intervenuti sia la polizia che lo sceriffo, dev'essere qualcosa di grave..." proseguì Nick.

Il signor Tripp sospirò e disse di sì con la testa, assumendo un'espressione pensierosa. "In effetti... sembra che sia una cosa abbastanza preoccupante..." rispose. "Appena un quarto d'ora fa, la signora Pinkney è venuta a bussare a casa nostra, per chiederci se avevamo visto i loro figli, Ike e Paula... ci hanno detto che anche loro sono andati al Luna Park, come voi e i vostri amici... ma sarebbero dovuti tornare mezz'ora fa, e invece... e invece non ci sono ancora!"

"Cosa?" esclamò Nick, mentre lui, il fratello e il papà tornavano verso casa. "Beh, in effetti... ma scusate, non è un pò presto per allertare la polizia? Magari sono solo un pò in ritardo..."

"Già, è quello che credevano..." rispose il signor Tripp. "Ma... quando i signori Pinkney hanno provato a chiamare Ike sul suo cellulare, è risultato non raggiungibile! E non riescono più a contattare nè lui, nè Paula! Toby, Nick... voi per caso, non sapete dove potrebbero essere finiti? Li avete visti, mentre eravate al Luna Park?"

"Sì, li abbiamo incontrati poco prima di entrare..." rispose Toby. "Ma poi... non so dove possano essere andati! E non mi interessava neanche dove andassero, se devo proprio essere sincero..." Storse leggermente il naso, sottolineando il fatto ben noto che lui ed Ike non si erano esattamente simpatici... "Però... sì, è preoccupante che non riescano a contattarli. Spero che non sia successo niente di grave..."

"Lo spero anch'io, ragazzi..."

Sempre nascosto sotto la maglietta del biondino, Razzle aveva ascoltato l'intera conversazione... e anche se non sapeva bene cosa fossero questa 'polizia' e questo 'sceriffo' di cui parlavano i suoi amici umani, aveva comunque sentito abbastanza da capire che stava succedendo qualcosa di serio... e chissà perchè, anche lui aveva uno strano presentimento, per quella storia... il suo istinto gli diceva che stava per accadere qualcosa di brutto, e fino a quel momento, si era raramente sbagliato!

 

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Il mattino del giorno dopo...

Il sole si era appena alzato sopra l'orizzonte mentre due pescatori, portandosi dietro tutto il necessario per il loro hobby, si stavano avvicinando ad una scogliera vicino alla spiaggia, a pochi chilometri dalla città. Era una giornata ragionevolmente calda, e i due amici erano sicuri che, alzandosi con un pò di anticipo, sarebbero riusciti a trovare un bel pò di pesce!

"Vediamo un pò... sì, il posto che ci hanno detto dovrebbe essere questo!" disse uno di loro, appoggiando per un attimo la sua canna da pesca su uno scoglio e dando un'occhiata. Dalla sua posizione, si vedeva una graziosa spiaggetta, in quella stagione del tutto deserta, e il mare che la lambiva con decisione. Era un pò mosso, notò, ma non abbastanza da essere un problema per la pesca. Anzi, poteva essere anche meglio così... "Bene, Larry, siamo arrivati... ora non ci resta che trovare il posto giusto e buttare l'amo! Se ci hanno raccontato la verità su questo posto, oggi le nostre signore ci vedranno tornare col carniere pieno!"

"Sì, sì... la fai facile, tu, sei tu il pescatore esperto!" disse con sarcasmo il suo compagno di nome Larry, che in effetti sembrava un pò più giovane. "Lo sai che io non sono un granchè, con amo e filo! Sono sicuro che te li prenderai tutti tu!"

Il pescatore che aveva parlato per primo fece una breve risata a denti stretti, e indicò al suo compagno un anfratto tra gli scogli. "Hahahaaa! E dai, Larry, vedrai che anche tu prenderai un bel pò, stavolta! Mettiamoci lì, in quell'insenatura! Mi sembra un buon posto..." disse, e i due, dopo aver raccolto le loro canne da pesca e i loro cestini, iniziarono ad incamminarsi verso il punto che il più anziano dei due stava mostrando. Larry alzò le spalle, facendo un sorriso ironico, e seguì il suo compagno, curioso di vedere se in quell'occasione avrebbe avuto maggiore fortuna...

Avevano percorso solo metà strada, però, quando si fermarono all'improvviso, notando qualcosa di strano nell'acqua. Era mossa, è vero... ma non era soltanto per il moto ondoso... c'era qualcosa che saltava freneticamente fuori dall'acqua, dando l'impressione che ribollisse. Cosa molto strana... nessuno dei due, neanche il più esperto, ricordava di aver mai visto un fenomeno del genere in mare...

"Aspetta un momento, Doug! E quello che cos'è?" chiese il pescatore più giovane. Non si aspettava una risposta precisa, ma semplicemente voleva far notare al suo collega quella strana cosa...

Doug corrugò la fronte stupito. "Non... non ne ho la più pallida idea, Larry! Mai visto niente del genere... uh? Hey! Hey, aspetta un momento..." esclamò, avvicinandosi un pò di più per cercare di vedere meglio. "Oh, cavolo... non posso crederci, quelli sono pesci! Vieni a vedere!"

Larry si avvicinò al suo amico e guardò meglio la superficie dell'acqua... e quando vide che, effettivamente, quello strano ribollire era dovuto a numerosi pesci che sguazzavano fuori dall'acqua, tiravano fuori la testa e boccheggiavano, non potè credere ai suoi occhi per un istante! "Cos...? Accidenti, pesci che saltano fuori dall'acqua come cavallette? Ma... per quale motivo?"

Incuriosito, e un pò allarmato, il pescatore più giovane si chinò e immerse con prudenza una mano nell'acqua... e la ritirò pochi istanti dopo, con un'esclamazione di sorpresa! "Huh? Doug, senti un pò che roba! Quest'acqua è calda! Ci credo che i pesci stanno male! Vieni a sentirla!"

"Acqua calda?" ripetè Doug, incredulo. "Ma stai scherzando? Non è possibile che... Eh? Oh, accidenti... hai ragione tu, Larry, l'acqua è davvero calda! Ma... ma che significa? Cos'è successo? Ieri... ieri era tutto normale..."

I due non potevano certo sapere che, in un altro mondo, stava accadendo qualcosa che stava avendo ripercussioni sulla Terra... e che, se nessuno fosse intervenuto, avrebbe potuto avere conseguenze terribili per entrambi i mondi!

 

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La giornata era trascorsa, apparentemente, come tutte le altre, per i quattro giovani amici. Come ogni lunedì, erano andati a scuola, avevano visto i loro amici, avevano consegnato i loro compiti agli insegnanti, avevano mangiato alla mensa della scuola... insomma, una giornata-tipo nelle vite di Toby, Nick, Lucas e Jessica... se non fosse stato per il fatto che, quella mattina, c'era qualcosa che stonava, qualcosa che non andava...

E non era neanche un mistero di che cosa si trattasse. La notizia della scomparsa di Ike e Paula Pinkney aveva fatto rapidamente il giro di quella piccola città in cui più o meno tutti si conoscevano, e aveva seminato un certo allarme. Una notizia così grave era davvero qualcosa di straordinario, considerando che lì non accadeva mai nulla... e quello che è peggio, non sembrava esserci alcun testimone di quello che era accaduto ai due fratelli! Sembravano semplicemente... spariti nel nulla! Fuggiti di casa o, nella peggiore delle ipotesi, rapiti! E anche se Toby e i suoi amici non provavano molta simpatia per quei due, non potevano comunque fare a meno di essere preoccupati...

Poco dopo l'uscita dalla scuola, Toby, Nick, Lucas e Jessica si erano ritrovati al parco vicino alla scuola, e stavano parlando di quello che era successo. I due fratelli Tripp, in particolare, volevano sapere se per caso i loro compagni avessero notizie di Ike e Paula, ma avevano ottenuto risposta negativa...

"Mi spiace, ragazzi, non so proprio..." rispose Jessica mostrando i palmi delle mani. "Ho sentito i telegiornali, stamattina, mentre facevo colazione... ma non vi so dire niente di più di quello che sapete già..."

"Nemmeno io..." fu la risposta di Lucas. "Anche per me, l'ultima volta che li ho visti è stato all'ingresso del luna park, e non so cosa abbiano fatto dopo... spero solo che li trovino presto, e non sia successo loro niente di grave..."

"Tra l'altro, non mi spiego come mai avrebbero dovuto fuggire di casa... Non avevano motivo per farlo!" disse Nick, aggiustandosi gli occhiali con espressione pensierosa. Toby, non sapendo che altro dire che non fosse già stato detto, alzò le spalle con espressione desolata, spiacente di non poter contribuire.

Un fruscio, proveniente dai cespugli dietro la panchina sulla quale Lucas e Jessica erano seduti, attirò la loro attenzione, e i ragazzi si voltarono di scattto verso il punto da cui proveniva il debole suono, giusto in tempo per vedere alcune fronde spostarsi... e, come da programma, ecco Razzle fare capolino da dietro di esse, in una delle sue ormai classiche entrate a sorpresa!

"Scusate, ragazzi... ero qui vicino, e non ho potuto evitare di sentire qualcosa di quello che stavate dicendo..." affermò il piccolo dinosauro dell'Isola di Gorm. Questa volta, per fortuna, nessuna delle due parti era riuscita a spaventare l'altra... anche se, come sempre, i ragazzi fecero in fretta a raccogliersi attorno al buffo animaletto parlante prima che questo potesse essere visto - o, peggio, sentito - da qualcuno!

"Razzle, insomma..." esclamò Toby, dopo essersi guardato in giro ed essersi assicurato che nessuno badasse troppo al quartetto di amici. "Non puoi fare a meno, una volta tanto, di saltare fuori all'improvviso mentre siamo in mezzo alla gente? Non è esattamente come su Gorm, qui..."

"Eh-hm... avete ragione, chiedo scusa." rispose Razzle in tutta fretta, per poi schiarirsi la gola. "Comunque, se sono qui, è proprio perchè c'è un problema su Gorm, e c'è bisogno del vostro aiuto!"

Un sorrisetto divertito apparve sul grazioso viso di Jessica. "Heheee... chissà perchè, mi aspettavo che lo avresti detto!" affermò. "Ormai è diventata un pò la nostra routine: svegliarsi la mattina, andare a scuola, salvare il mondo..."

"Qual è il problema, questa volta?" chiese Nick. "I Gormiti del Vulcano ne stanno architettando un'altra delle loro, vero?"

"Mi sa tanto di sì..." rispose la lucertolina parlante, agitando la testolina affusolata su e giù. "Ma... vi spiegherò tutto non appena saremo al Tempio degli Elementi! Presto, ragazzi! Ogni secondo è prezioso!"

Toby annuì, e sorrise con aria determinata, tenendo un pugno stretto davanti a sè. "Perfetto, ragazzi! Allora... alla Gorm-caverna!" esclamò... col risultato che suo fratello minore, Jessica e Lucas lo guardarono con espressione sbalordita!

"Gorm-caverna?" chiese il ragazzino di colore. Al che Toby ridacchiò goffamente, e si sfregò la nuca con una mano!

"Heheheee... ho sempre voluto dirlo!" rispose. Nick alzò gli occhi al cielo, e Jessica si sbattè una mano sulla fronte, borbottando tra sè qualcosa riguardo certi fanatici di super-eroi...

"Comunque, Razzle ha ragione! Andiamo! Se ci sono problemi su Gorm... dobbiamo cercare di risolverli al più presto!" esortò Toby, facendosi più serio. I suoi compagni annuirono, e subito dopo, il gruppetto si diresse verso la casa dei fratelli Tripp, sotto la quale si trova il Tempio degli Elementi da cui partire per il viaggio verso Gorm...

 

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Per fortuna, i genitori di Toby e Nick erano al lavoro, quel pomeriggio... quindi, non ci fu bisogno di farli uscire con qualche scusa inventata sul momento, nè di intrufolarsi come dei ladri all'interno dello sgabuzzino dal quale i ragazzi avevano accesso al Tempio degli Elementi. Dopo aver fatto passare le mani davanti al pannello di controllo, e aver sceso le scale che apparivano come per magia sul retro dello sgabuzzino, i quattro ragazzi raggiunsero una grande caverna illuminata da strane luci, provenienti dalla grande polla magica posta al centro, e arredata con delle grandi librerie, stracolme di antichi volumi sulla storia e sulla natura dell'Isola di Gorm, e una sorta di enorme computer sul lato opposto, davanti al quale era posto un sedile di forma ovoidale che fluttuava a mezz'aria per magia! Inutile dirlo, quello era il terminale che il Keeper, scelto apparentemente a caso per ogni missione, usava per regolare il flusso di energia dagli Occhi della Vita ai Signori della Natura, e per comunicare con il resto del gruppo. Gli Occhi della Vita, i quattro artefatti che il Vecchio Saggio aveva affidato ai quattro amici, e che permettevano loro di attingere all'energia di Gorm, erano disposti in maniera geometrica attorno alla grande pozza, e in quel momento brillavano di luce propria, immergendo il Tempio degli Elementi in un'atmosfera magica e surreale.

Razzle corse rapidamente verso il "computer" e si arrampicò su di esso, indicandone lo schermo con un piccolo dito artigliato. Attese che su di esso si formasse qualche immagine, prima di spiegare la situazione ai quattro ragazzi, che si erano disposti ordinatamente davanti al terminale.

"Pare che in diverse parti del mondo, il mare abbia cominciato a surriscaldarsi in mniera pericolosa..." spiegò Razzle. "Anche qui vicino, sembra che la temperatura dell'acqua sia salita molto, e abbia provocato la morte di molti pesci e molte piante acquatiche... e questo, come avrete capito, è dovuto alle attività dei Gormiti del Vulcano sull'Isola di Gorm! Sembra che Magmion e i suoi scagnozzi abbiano risvegliato un vulcano sommerso, vicino ai territori dei Gormiti del Mare... e lo stanno usando per riscaldare in maniera pericolosa i mari di Gorm!"

"E quindi, man mano che le acque sull'isoladi Gorm si riscaldano, lo fanno anche i mari della Terra..." dedusse correttamente Toby. "In pratica, se non fermiamo Magmion e i suoi uomini in tempo, tutti gli oceani del mondo diventeranno una sola, gigantesca pentola a pressione!"

"La situazione è anche peggiore di così, Toby..." disse Lucas, da esperto conoscitore della natura che era. "Le acque calde sono più povere di ossigeno... quindi i pesci e le altre creature del mare cominceranno a morire prima che la temperatura salga a livelli davvero pericolosi! Questo significa che abbiamo il tempo ancora più contato di quanto sembri..."

"Vedo che hai afferrato il concetto, Lucas..." rispose Razzle, annuendo. "I Gormiti dell'Acqua stanno già facendo il possibile per fermare questo piano malvagio, ma considerando che Magmion si è portato dietro alcuni dei suoi guerrieri più forti, temo che avranno bisogno di aiuto..."

Le immagini sullo schermo si stabilizzarono, e davanti ai quattro ragazzi apparvero le figure minacciose di alcuni Gormiti del Vulcano, al lavoro su qualche strano oggetto nel profondo di una grotta naturale. Come si aspettavano, Magmion era presente, e stava osservando con espressione severa due dei suoi scagnozzi: uno di essi, i ragazzi lo riconobbero all'istante, era Lavor, il fedele leccapiedi del Signore del Magma... ma l'altro, erano sicuri di non averlo mai visto prima - aveva un corpo abbastanza agile e scattante fatto di lava fusa, con la testa conica e un viso composto unicamente da un paio di occhi gialli senza pupille e una larga bocca contorta in una smorfia di rabbia, ali di fuoco arancione che gli spuntavano dalla schiena, e le sue mani e i suoi piedi erano fatti di nero magma solidificato...

E tutt'attorno, come c'era da aspettarsi, si trovavano numerosi guerrieri di fuoco di basso rango. In quel momento, stavano appoggiando una grossa sfera fatta di metallo rosso sopra una sorta di altare di corallo...

"Quelli sono Magmion e Lavor..." disse Nick, guardando la scena. "Ma... quel tizio con le ali non l'ho mai visto prima!"

Razzle indicò il Gormita del Vulcano di cui parlava il ragazzino con gli occhiali. "Quello? E' l'Angelo Infuocato, uno dei primi Gormiti della Lava apparsi sull'Isola. E' un avversario di tutto rispetto, e la sua specialità sono gli attacchi dal cielo!"

"Attacchi dal cielo, eh? Sembra proprio un lavoro per la sottoscritta!" commentò Jessica. "Ma... cos'è quella grossa sfera che stanno mettendo là sopra? La usano per... alimentare il vulcano che hanno risvegliato?"

"E' probabile..." affermò Razzle. "Quindi, se eliminate quella, il problema dovrebbe essere risolto."

"Okay, allora adesso sappiamo cosa fare!" esclamò Toby, con convinzione. "Andiamo, ragazzi! Vediamo di risolvere questo problema... e di dare a Magmion e soci la lezione che meritano!"

I quattro ragazzi si disposero in cerchio, ognuno vicino all'Occhio della Vita a lui corrispondente... e quando delle piccole luci bianche cominciarono a salire dalla polla magica, i prescelti iniziarono l'invocazione che ormai era loro conosciuta!

"Occhi della Vita!"

"Dell'Acqua!"

"Dell'Aria!"

"Della Terra!"

"Della Foresta!"

"Rivelateci chi è il Keeper, e assegnategli il comando!"

Il sedile fluttuante che si trovava di fronte al "computer" iniziò a girare su sè stesso, e Razzle lo guardò con attenzione. "Bene... Il Keeper prescelto è..."

Ancora qualche secondo... poi, il sedile si fermò, e sul disco posto sul suo schienale si illuminò, mostrando un simbolo verde simile ad un albero stilizzato! "La Foresta!" esclamò Razzle. "Tocca ancora a te, Lucas!"

Mentre Nick storceva il naso, un pò deluso per non essere stato scelto come Keeper, il ragazzino di colore sorrise con soddisfazione e corse alla postazione di comando, che si sollevò magicamente in aria finchè non fu di fronte alla "tastiera" di prismi di cristallo, che il Keeper usava per controllare il flusso di energia dagli Occhi della Vita ai Signori della Natura. "Benissimo! Allora, ragazzi, siete pronti? Adesso aprirò un varco vicino al luogo dove si trova il vulcano sommerso... mi raccomando, ragazzi, massima prudenza! Soprattutto tu, Jessica... sembra che dovrete affrontare i Gormiti del Vulcano al chiuso, dove i tuoi poteri sono ridotti!"

"Lo so, lo so... ma non ti preoccupare, finora me la sono sempre cavata, no?" rispose la biondina. "Sarà lo stesso anche questa volta!"

"Okay, Lucas! Quando vuoi, noi siamo pronti!" disse Toby, mentre lui, il fratello e l'amica si avvicinavano ai bordi della porta dimensionale. "Dacci pure il via!"

Lucas passò una mano sopra la plancia di controllo, e alcuni dei prismi di cristallo si abbassarono delicatamente al suo comando mentale, mentre il varco tra la Terra e l'isola di Gorm si apriva con uno spettacolare gioco di luci... e in rapida successione, Toby, Nick e Jessica ci saltarono dentro, pronti per l'ennesima avventura!

"Okay... il salto è stato eseguito, e la situazione sembra normale..." disse tra sè Lucas nel momento in cui i suoi amici atterrarono sull'Isola di Gorm. "Per adesso, è andato tutto bene! Ragazzi, mi ricevete? Com'è la situazione, da quelle parti?"

 

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"Tutto a posto, per adesso." rispose Nick, rivolto ad un'immagine del volto di Lucas che era comparsa al suo fianco. Chiaramente, era quello il modo di comunicare tra il Keeper e i prescelti già arrivati su Gorm. "Ci troviamo vicino al punto indicato... e da qui, cercheremo un modo di raggiungere il vulcano sottomarino e distruggerlo prima che le acque si scaldino troppo!" Il ragazzino con gli occhiali ridacchiò brevemente della battuta involontaria, poi si schiarì la gola e si guardò attorno. Lui, Toby e Jessica erano finiti sopra un costone di roccia a strapiombo sul mare, vicino ad una piccola spiaggia circondata dalla foresta vergine, e dalla loro posizione riuscivano a vedere abbastanza bene quello che accadeva nei dintorni: in particolare, riuscivano a vedere abbastanza bene che, a una certa distanza dalla costa, il mare ribolliva in maniera strana, e del vapore bianco si alzava lentamente in aria, constrastando nettamente con l'arancione del cielo serale...

"Guardate... è lì che si deve trovare il vulcano di cui diceva Razzle..." disse Jessica, indicando il punto dove l'acqua sembrava bollire. "Ora, quello che dobbiamo fare è trovare un modo per arrivare là sotto e spegnere quella pentola in ebollizione... Non possiamo certo raggiungerlo nuotando, l'acqua sarebbe troppo calda per noi... e Nick non sa nemmeno nuotare!"

"Forse, qui attorno, c'è un passaggio che possiamo usare per scendere nella grotta." disse Toby, guardando oltre il bordo dello strapiombo e in direzione della spiaggia. Una decina di metri più in basso, il biondino riuscì a vedere, di sfuggita, alcuni Gormiti dell'Acqua che entravano in una caverna naturale scavata sul fianco della scogliera... "Anzi, credo di aver già trovato una via! Venire a vedere, quei Gormiti dell'Acqua... non pensate che possano voler usare quella caverna per..."

"Per raggiungere il fondo del mare e distruggere il vulcano di Magmion?" chiese conferma Nick, mentre lui e Jessica raggiungevano il loro amico e guardavano verso il basso. L'ultimo dei Gormiti dell'Acqua era entrato, scendendo lentamente verso il sotterraneo... "Sì, potrebbe essere un'idea! Ma stiamo attenti, non sappamo cosa ci aspetti... Lucas, come procede il flusso energetico?"

Nel Tempio degli Elementi, il ragazzino di colore fece muovere alcuni cristalli con un fluido gesto del braccio. "Ottimamente, ragazzi! Il flusso è stabile, e potete trasformarvi quando volete!" affermò. "Okay, scendete pure... e state attenti, mi raccomando!"

"Certo, Lucas! Nessun problema!" rispose Jessica. Il terzetto si diresse verso una piccola, tortuosa stradina che, a partire dalla cima della scogliera, scendeva verso la spiaggia, e qualche minuto dopo entrarono nella caverna, seguendo i Gormiti dell'Acqua...

"Okay, ragazzi, adesso che siamo qui, vediamo di scoprire dove sono andati quei Gormiti..." disse Toby, guardando verso il terreno sabbioso. Per fortuna, nonostante sembrasse essere sera, la luce era ancora sufficiente a vedere per terra... e soprattutto, a seguire le impronte che i Gormiti dell'Acqua avevano lasciato dietro di sè. Il più giovane dei fratelli Tripp aguzzò un pò la vista, e finalmente indicò una strada che, a partire da un bivio naturale, scendeva nelle profondità della terra. "Hmmm... da quella parte! I Gormiti sono andati di là!"

Stando attenti a fare il massimo silenzio, i tre ragazzini iniziarono a seguire la discesa naturale, entrando in una serie di spelonche naturali dalle pareti di roccia blu-azzurrina, sulle quali crescevano, in macchie sparse qua e là, vari muschi e licheni che rendevano lo scenario estremamente variegato. Uno strano fenomeno di luminescenza naturale creava degli strani, suggestivi spettacoli di luce sulle pareti, e di tanto in tanto, delle sfumature di colori diversi rendevano la scena ancora più vivace. Era davvero uno scenario suggestivo, e Toby, Nick e Jessica si trovarono a distrarsi un pochino per osservare il paesaggio che li circondava, pur continuando a seguire le tracce dei Gormiti dell'Acqua...

"Occhi aperti, ragazzi..." li avvertì Lucas, che teneva costantemente gli occhi sugli strumenti. "Per il momento, sembra che i Gormiti del Vulcano siano ancora abbastanza lontani, ma... rilevo che i Gormiti dell'Acqua che sono entrati prima di voi si sono fermati da qualche parte... e anzi, mi sembra che siano molto vicini!"

"Molto vicini?" ripetè Jessica, guardandosi attorno con improvviso allarme. La caverna sembrava tranquilla... ma i tre ragazzini sapevano bene che molti Gormiti erano abili nel mimetismo e negli agguati, e non sempre i popoli del Bene erano stati amichevoli fin da subito nei loro confronti... "Lucas... riesci a dirci con esattezza dove..."

"Mi sa tanto che non serve! Eccone lì uno!" esclamò Nick, voltandosi verso una parete della caverna, e puntando l'indice verso una figura massiccia e muscolosa che era scattata fuori all'improvviso da dietro un nascondiglio di roccia, e stava balzando verso di loro con un potente grido di battaglia! I tre ragazzi indietreggiarono rapidamente con una breve esclamazione di allarme, e il possente Gormita atterrò con sconcertante agilità vicino a loro, ergendosi in tutta la sua ragguardevole statura! Alto più di due metri, era una creatura umanoide che ricordava per certi versi un mammifero marino, come un delfino o una focena, dalla pelle blu brillante con delle robuste ma flessibili placche di armatura che gli ricoprivano la testa allungata, le ampie spalle e il torace muscoloso... e, particolare ancora più notevole, un corno di avorio intrecciato, lungo come il braccio di un uomo, che spuntava dal suo naso. Il suo braccio destro terminava con una sorta di enorme trivella, lunga quasi la metà del corpo del Gormita, mentre la mano sinistra era dotata di tre dita artigliate, e i suoi occhi tondi e pieni di determinazione fissavano con sospetto i tre piccoli umani che avevano avuto tanto coraggio da mettere piede a Gorm...

"Ehm..." cercò di spiegarsi Toby, facendo una buffa espressione di nervosismo e alzando le mani come per invitare alla calma. "O... Okay, ne possiamo parlare con calma... heheheee... se... se ci lasciasse il tempo di..."

"Esseri umani... non credevo che ne avrei mai visto uno, sull'isola di Gorm!" rispose un attimo dopo il Gormita del Mare, abbandonando la sua posizione di guardia. Evidentemente, non li considerava una minaccia. "Scusate l'accoglienza, ragazzi, ma per un attimo io e il mio amico abbiamo pensato che qualche altro scagnozzo dei Gormiti del Vulcano ci avesse seguito..."

"Più che altro eri tu che ti eri intestardito..." rispose una voce roca ma amichevole, proveniente dallo stesso nascondiglio da cui era sbucato fuori il primo Gormita. Gli sguardi di Toby, Nick, Jessica e del non presente Lucas si girarono di nuovo in quella direzione... ed ecco comparire un altro Gormita dell'Acqua, che ai ragazzi ricordò parecchio uno squalo... se, ovviamente, uno squalo avesse potuto stare in piedi su due gambe e parlare come un essere umano! La sua pelle abrasiva era colorata di sfumature blu e verdi, con robusti pettorali, e un paio di braccia al posto delle pinne anteriori, entrambe terminanti in grossi martelli dall'aspetto altamente distruttivo! Inoltre, al posto della potente coda tipica degli squali, il Gormita aveva due gambe tozze che ricordavano vagamente quelle di un elefante, e la sua testa a forma di cuneo, solcata da una piccola cresta azzurra, aveva un paio di acuti occhi rossi, e la bocca semiaperta nella quale si vedevano intere file di denti corti, triangolari e cartilaginei...

"Sei stato tu ad insistere che potevano essere dei Gormiti del Vulcano, caro il mio Narvalion..." disse il Gormita simile ad uno squalo, uscendo dal nascondiglio e incamminandosi verso il suo amico. "Io te l'ho detto che non potevano essere, visto che avevamo perlustrato la zona da cima a fondo... ma a quanto pare, mi sono scordato del soprannome che ti porti dietro!"

"S-Soprannome?" chiese Nick, un pò confuso, mentre il Gormita apparso per primo brontolava qualcosa tra i denti. "E... a proposito, voi... chi siete?"

Il Gormita squalo si voltò verso i tre ragazzini, osservandoli per un istante prima di rispondere loro. "Ah, ragazzi... vi chiedo scusa anche a nome del mio amico, qui presente! Stavamo scendendo nelle profondità marine per distruggere il vulcano che Magmion ha attivato... e non ci aspettavamo che arrivasse qualcun altro! Voi... dovete essere i famosi nuovi Signori della Natura di cui si sente parlare da un pò a questa parte..."

"Proprio noi!" esclamò Toby con convinzione. "E guarda caso, siamo qui anche noi per impedire al vulcano che Magmion ha risvegliato di trasformare i nostri mari in una pentola a pressione!"

Il Gormita di nome Narvalion annuì, e il suo corno d'avorio scintillò pericolosamente alla luce della caverna, facendo sì che i ragazzi ringraziassero la fortuna di aver evitato un combattimento. "Bene, allora i nostri obiettivi sono gli stessi! Per rispondere alla vostra domanda di prima... il mio nome è Narvalion, guerriero del popolo del Mare!"

"Anche conosciuto come Narvalion il Testardo..." scherzò il Gormita squalo. "Comunque... io invece sono Squalis il Martello dei Mari, e si può dire che noi due siamo amici per la pelle!"

"Oh, beh... allora, piacere di conoscervi!" esclamò Toby, ora più rassicurato. "Il mio nome è Toby... e questi sono mio fratello Nicholas, Nick per gli amici, e la mia amica Jessica! Sì, anche noi siamo qui per togliere di mezzo quel vulcano con cui Magmion sta surriscaldando i mari, e se la cosa vi fa piacere... potremmo lavorare assieme a questo caso!"

"Lavorare assieme a questo caso?" chiese Jessica, storcendo il naso. "Toby, mi sa tanto che dovresti smetterla di guardare tutti quei film polizieschi! Però... credo che tu abbia ragione! Narvalion, Squalis... credo che dovremmo unire le forze. Voi... che cosa ne dite?"

"Ho sempre pensato che l'unione faccia la forza, come dite voi sulla Terra. Quindi, per me non ci sono problemi!" rispose Narvalion. "E tu, Squalis...? Che ne dici?"

Il Gormita simile ad uno squalo non ebbe alcuna obiezione. "Sì, sono d'accordo anch'io! Bene, ragazzi, siamo alleati!" affermò. "Il nostro popolo vi sarà molto riconoscente quando avremo posto fine a questa minaccia..."

"Ragazzi! Ci sono dei problemi!" esclamò improvvisamente Lucas, il cui volto apparve sospeso in aria accanto a quello di Nick, facendo fare un piccolo salto per la sorpresa al ragazzino con gli occhiali. "Sembra... sembra che la temperatura dell'acqua abbia iniziato a salire ancora, più velocemente di prima! Se non riusciremo a fermare in tempo questo fenomeno, presto la temperatura dell'Oceano Pacifico diventerà troppo elevata per ospitare qualsiasi forma di vita! E poi... toccherà agli altri mari del mondo!"

"Cosa?" esclamò Nick. "Oh, no... allora dobbiamo sbrigarci e raggiungere il fondale! Narvalion, Squalis... avremo bisogno anche del vostro aiuto! Dobbiamo... proseguire da questa parte, giusto?"

"Esatto..." rispose Narvalion. "Questa galleria porta al fondo del mare, e lì troveremo la fonte di energia da distruggere per disattivare il vulcano sottomarino! Però, a quanto ho capito, dobbiamo fare in fretta! Allora, seguitemi, ragazzi! Raggiungeremo quel vulcano e lo metteremo fuori causa prima che quella canaglia di Magmion abbia il tempo di capire cosa sta succedendo!"

"Certo che ti sento molto sicuro..." affermò Jessica, mentre il gruppo, seguendo Narvalion, cominciava a correre a passo svelto lungo le gallerie. La strada era leggermente in pendenza, e man mano che proseguivano, i ragazzi sentivano che l'aria cominciava a scaldarsi... evidentemente, si stavano avvicinando sempre più alla loro meta...

"E' il mio modo di fare..." spiegò Narvalion. "C'è un motivo per cui mi chiamano 'Il Testardo', ed è che credo che se si ha la giusta carica, niente è impossibile! Tanto meno impedire al Popolo del Vulcano di realizzare i suoi piani!"

Toby sorrise fieramente. "Beh, Narvalion... credo proprio che abbiamo qualcosa in comune, noi due!" commentò. "Forza, allora, non perdiamo altro tempo! I Gormiti del Vulcano si pentiranno di aver provato a far bollire i nostri oceani!"

Il gruppo affrettò ancora il passo, mentre nel Tempio degli Elementi Lucas iniziava a fare i preparativi per far attivare gli Occhi della Vita...

 

CONTINUA...

 

 

 

  
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