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Autore: Justice Gundam    06/01/2009    0 recensioni
[GORMITI - IL RITORNO DEI SIGNORI DELLA NATURA] La prima fanfiction dedicata ai Gormiti! Ancora una volta, Toby, Nick, Lucas e Jessica saranno chiamati su Gorm per mandare all'aria i piani di Magmion e del Popolo del Vulcano... ma questa volta, il nemico ha in serbo per loro una sorpresa che li metterà in serie difficoltà!
Genere: Generale, Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Gormiti-02

Gormiti: Due nuovi avversari

Una fanfiction di Gormiti: Il Ritorno dei Signori della Natura scritta da: Justice Gundam

Salve a tutti, amici fan dei Gormiti!

Ho avuto modo di vedere che il primo capitolo di questa storia, anche se non ha ricevuto nessuna recensione, è stato comunque letto da un certo numero di persone! Beh, non preoccupatevi, non sono uno di quelli che hanno bisogno di recensioni per andare avanti col lavoro! Mi basta sapere che c'è qualcuno che legge, e poi per me scrivere è un piacere! Quindi... non preoccupatevi, sono sicuro che questa storia andrà avanti fino alla fine!

Innanzitutto, spero che tutti voi abbiate passato un buon Natale... e che anche l'ultimo dell'anno sia andato bene! Io, da parte mia, l'ho passato a casa a studiare per i miei esami... ma ho comunque avuto il tempo di dedicarmi alla mia scrittura e di proseguire con le mie storie! Con l'augurio che il nuovo anno sia ancora meglio di questo che si è appena concluso, passiamo alla continuazione di questa storia, di cui abbiamo letto il prologo nel capitolo precedente!

E che prologo, se posso esprimere la mia opinione! I Gormiti del Vulcano hanno in mente qualcosa di poco simpatico... qualcosa che ha a che fare con il potere residuo del leggendario Armageddon, signore del Popolo del Vulcano ai tempi delle guerre primordiali di Gorm! E per cosa lo useranno? Non lo so, dovremo leggere il resto della storia per saperlo... ma sicuramente, non per scopi rassicuranti!

Comunque, in questo capitolo incontreremo di nuovo i giovani eroi della serie... ovvero i fratelli Tripp, Toby e Nick, e i loro inseparabili compagni Lucas e Jessica! Per loro, questa storia inizierà come una normale domenica in allegria, se escludiamo l'interferenza di qualche seccatore... ma ben presto, i loro doveri come guerrieri di Gorm li costringeranno ad un nuovo viaggio e una nuova battaglia contro Magmion e i suoi scagnozzi! Per adesso, accontentiamoci di vederli nei panni di semplici ragazzini della loro età!

Bene, dunque... sotto col capitolo 2 di questa storia! E spero che sia ancora più godibile del precedente!

Buona lettura a tutti!

 

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Capitolo 2 - Un pomeriggio al Luna Park

 

L'alba stava sorgendo su una piccola, apparentemente anonima, cittadina americana, irradiando una calda luce arancione sulle strade e sulle case, e dicendo a tutti che era giunto il momento di riprendere i ritmi quotidiani, e mettersi in marcia!

O almeno, così sarebbe stato, se non fosse per il piccolo particolare che quel giorno era domenica, la giornata universalmente dedicata allo svago e al relax... e che in virtù di questo, la maggior parte delle persone si permetteva qualche minutino di sonno in più... o anche un'oretta, giusto per gradire! Ciò nonostante, l'alba era pur sempre uno spettacolo suggestivo, soprattutto quando faceva da sfondo ad una giornata così splendida!

E per due fratellini di una comunissima famiglia americana, che abitavano in una casa come tutte le altre, era soltanto l'inizio di una giornata che entrambi... uno di loro in particolare... attendevano con impazienza già da qualche giorno!

 

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(Sigla di apertura: Gormiti Che Miti)

(cantata da: Giorgio Vanni)

(UH! AH! EH!) Trema la terra,

(UH! AH! EH!) Palpita il mare,

(UH! AH! EH!) C'è chi si ribella sull'isola di Gorm!

Entra in un mondo di forza e ruggiti,

scopri i segreti dei grandi Gormiti,

popoli antichi che cercano la libertà!

Sono protetti dal buon Vecchio Saggio

che infonde loro potenza e coraggio,

ma c'è un nemico che agisce con gran crudeltà!

La lava dal vulcano sale su,

poi come un fiume in piena scende giù,

e la leggenda adesso tuona e non aspetta più!

Chissà cos'accadrà?

(Coro)

GORMITI, che miti, più forti, più uniti!

Che miti i Gormiti... combattono per Gorm!

GORMITI, che miti, ancora più arditi!

Che miti i Gormiti... i nuovi grandi eroi!

(UH! AH! EH!) Trema la terra,

(UH! AH! EH!) Palpita il mare,

(UH! AH! EH!) C'è chi si ribella sull'isola di Gorm!

Entra nel mondo di quei quattro amici

che adesso sono signori Gormiti,

perchè la vita incontra il destino così!

La lava dal vulcano sale su,

poi come un fiume in piena scende giù,

e la leggenda adesso tuona e non aspetta più!

Chissà cos'accadrà?

(Coro)

GORMITI, che miti, più forti, più uniti!

Che miti i Gormiti... combattono per Gorm!

GORMITI, che miti, ancora più arditi!

Che miti i Gormiti... i nuovi grandi eroi!

GORMITI, che miti!

(UH! AH! EH!)

 

**********

 

In ogni caso, la giornata era iniziata in maniera davvero poco eclatante per uno di loro... che in quel momento era ancora rannicchiato nel suo letto a dormire! In fondo, chi di noi non ama rilassarsi un pò nel fine settimana, e approfittarne per starsene coricato più di quanto in realtà dovrebbe? E le cose stavano così anche per il dodicenne Nicholas Tripp, Nick per gli amici, che in quel momento, del tutto incurante della sveglia che segnava già le otto e mezza del mattino, stava ancora dormendo della grossa!

Non che fosse sua abitudine, sia ben chiaro... il più giovane dei fratellini Tripp era conosciuto per essere anche il più maturo e responsabile dei due, ed era lui quello che si assumeva il compito di fare sì che il meno affidabile fratello maggiore Toby non arrivasse a scuola in ritardo! Però, il sabato e la domenica mattina, quando non c'era nessuna fretta, anche a lui piaceva prendersela un pò comoda...

Con espressione beata, Nick si voltò su un fianco, spostandosi un pò soto le coperte...

...e immediatamente, sentì un colpo di vento che gli si abbatteva addosso, e si svegliò di soprassalto... con una tale fretta che finì per rotolare fuori dal letto!

"Huh? Uh? Cos... Uwah!" esclamò, rotolando giù dal materasso, e finendo lungo disteso per terra, sulla moquette della stanza da letto che lui e Toby condividevano! Ancora un pò stordito dal sonno bruscamente interrotto, il ragazzino si mise in ginocchio e alzò lo sguardo... riuscendo a mettere a fuoco la sagoma di un ragazzino biondo un pò più grande di lui, con addosso un pigiama azzurro, che teneva le coperte del suo letto sollevate sopra la testa, ridendo con aria trionfante!

"Hahaaa! Ce l'hai! E' tua!" rise il biondino, con la migliore faccia tosta che gli riuscisse!

"Uuuugh..." mormorò Nick, appoggiando una mano al materasso e rialzandosi con espressione terribilmente assonnata. "Toby, cominci già la domenica mattina con questa storia? Stavo facendo un sogno bellissimo, e sei venuto tu a svegliarmi..."

Toby ridacchiò mentre gettava nuovamente le coperte sul letto del fratello più piccolo. "Heheheee... già, immagino... conoscendoti, stavi sognando che avevi preso un dieci nel prossimo compito di matematica, secchione!" rispose, con tono di amichevole presa in giro. "Eddai, fratellino, non prendertela! Di solito sei tu che svegli me, non è vero? Beh, quest'oggi ho voluto ribaltare i ruoli! E poi... detto sinceramente, non ce la facevo più a dormire! Lo sai che giorno è oggi, vero?"

Nick cercò a tentoni gli occhiali da vista che aveva appoggiato sul comodino del suo letto e, dopo averli trovati, se li infilò. "Hm, hm... certamente che lo so... non è oggi che andiamo al luna park con Lucas, Gina e Jessica? Allora, ci ho azzeccato?"

"Colpito e affondato, fratellino!" esclamò il maggiore in risposta, circondandogli il collo con un braccio e strattonandolo amichevolmente. "Questa è la giornata che ho atteso per tutta la settimana! E ora che è arrivata, non ho nessuna intenzione di starmene a letto e perdermene neanche un solo secondo!"

Nick sbattè gli occhi perplesso. A volte il modo di ragionare di suo fratello gli sfuggiva... "Ehm... scusa se raffreddo il tuo entusiasmo, Toby, ma... non è oggi pomeriggio l'appuntamento?" chiese, mentre si infilava le pantofole. "Quindi... che senso ha svegliarsi presto la mattina?"

"Così ci prepariamo prima, finiamo i compiti che abbiamo da fare... e abbiamo anche più tempo per caricarci per il luna park!" esclamò Toby, come se la risposta fosse la cosa più ovvia del mondo! "Un'occasione del genere va vissuta con il giusto entusiasmo, no?"

Una strana goccia d'acqua azzurra, di dimensioni esagerate, apparve dal nulla sulla testa di Nick, mentre il ragazzino con gli occhiali guardava stupito il fratello maggiore... e poi, l'espressione stupita di Nick si trasformò in una risatina imbarazzata! "Ah... Hehehee... Oh, santo cielo, perchè avevo come l'impressione che avresti risposto così, Toby?" chiese. "Però... temo che resterai un pò deluso quando ti dirò che io, i miei compiti, li ho già finiti ieri..."

L'espressione scherzosa di Toby si infranse all'istante, e la mascella gli cadde appena un pò. "Cos...? Hey, hey... fratellino, aspetta un momento! Vuoi... vuoi dire... che hai già finito i compiti per domani... e che stamattina non hai più nulla da fare?" esclamò. Nick si aggiustò gli occhiali e alzò le spalle, come per dire che le cose stavano così, e che qualunque cosa avesse detto Toby, non sarebbe cambiato nulla...

"Beh, che ti posso dire, fratellino?" rispose Nick con una punta di ironia, andando ad aprire la persiana di camera sua. "Al contrario di qualcuno che conosco, io cerco sempre di prendermi avanti, quando ho un appuntamento con i miei amici la domenica pomeriggio!"

Battuto, Toby sospirò e si mise una mano sulla fronte. "Sigh... ho capito, Nick, ho capito... non serve che mi ripeti la pappardella di mamma e papà..." borbottò. "E va bene, va bene... per questa volta hai vinto tu!"

Nel frattempo, Nick aveva aperto la finestra, permettendo alla luce del sole e all'aria del mattino di filtrare nella camera da letto. Ora che c'era un pò più di luce, l'aspetto dei due fratellini si vedeva più chiaramente... e rendeva ancora più incredibile pensare che fossero davvro fratelli! Dove Toby era biondo con i capelli un pò lunghi, che gli ricadevano in alcune simpatiche frangette sulla fronte, Nick aveva i capelli castani, corti e pettinati dritti sulla testa. Dove Toby era atletico, Nick era magrolino... e dove Toby era impulsivo, burlone e sempre pieno di energia, Nick era tranquillo, riflessivo, e per certi versi un pò passivo! Anche i loro rendimenti scolastici erano molto diversi: mentre Toby arrancava, Nick era uno dei migliori studenti della sua classe!

E nonostante le loro differenze di carattere, i due fratelli erano molto uniti, e tra loro c'era una forte complicità... anche se, in quei momenti, Nick avrebbe fatto volentieri a meno della svegliata che Toby gli aveva dato!

Ma c'era qualcosa che Toby e Nick avevano in comune, pur nella loro diversità... qualcosa che li rendeva diversi da ogni altro ragazzo della loro età!

Toby e Nick erano due dei quattro prescelti a cui erano andati gli Occhi della Vita, i leggendari artefatti creati dal Vecchio Saggio, il protettore della remota isola di Gorm! Grazie al loro potere, i due fratellini Tripp e i loro amici Lucas e Jessica avevano viaggiato più volte in quel nuovo mondo, e avevano già combattuto contro il perfido Magmion e i suoi scagnozzi, uscendone ogni volta vincitori! Certo, non era facilissimo bilanciare il loro compito di nuovi eroi di Gorm con i loro impegni giornalieri... ma fino a quel momento, pur un pò di difficoltà, c'erano riusciti egregiamente! Nei panni, rispettivamente, del Signore dell'Acqua e del Signore della Terra, i due fratelli erano riusciti ad infliggere delle dure sconfitte al Popolo del Vulcano!

In ogni caso, l'idea di fare una scampagnata a Gorm era proprio l'ultimo dei loro pensieri: un grande Luna Park aveva aperto di recente nella loro città... e il programma, per il pomeriggio di quella giornata speciale, era andare là, divertirsi il più possibile, ed abbuffarsi di zucchero filato! Questo, ovviamente, dopo che Toby avesse finito i compiti per il giorno dopo...

Con celerità, i due fratelli corsero verso il bagno, litigandosi brevemente il diritto ad entrare per primi, e iniziarono a prepararsi. Quella che stava per iniziare si preannunciava una giornata davvero eccitante!

 

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Un paio di ore dopo, in un'altra casa come tante...

"Hmmm... vediamo un pò, se sposto x dall'altra parte e lo cambio di segno..." riflettè ad alta voce Lucas, seduto alla sua scrivania con una penna in mano e il quaderno a quadretti aperto davanti a lui. Sui fogli del suo quaderno, erano scritte diverse operazioni matematiche che il ragazzino stava in quel momento cercando di risolvere, non senza un pò di difficoltà, a giudicare dagli scarabocchi che punteggiavano qua e là la carta quadrettata...

Dei quattro prescelti, era Lucas il più giovane, con i suoi dodici anni da poco compiuti. Di media costituzione, era un ragazzino di colore dai folti capelli neri piuttosto ricci, tagliati cortissimi sulla nuca e ai lati della testa, e in quel momento indossava il suo abbigliamento preferito: una maglietta verde a maniche corte, con sopra una giacchetta di un colore più scuro, jeans di colore verde-marroncino e scarpe da ginnastica. Chi lo conosceva avrebbe detto che, in effetti, quei vestiti gli si addicevano alla perfezione, visto che era un grande amante della natura, ed era sempre curioso di imparare nuove cose sugli animali e sulle piante. Non a caso, era lui, dei quattro ragazzi, ad essere stato scelto come Signore della Foresta...

Ma adesso, era alle prese con un avversario che molti ragazzi avrebbero considerato più temibile di qualsiasi mostro uscito dalle profondità del Monte Vulcano... ovvero, i compiti di matematica!

Lucas lesse un'altra volta l'equazione che aveva scritta sul suo quaderno, ed eseguì mentalmente un paio di operazioni. "Hmmm... ah, ma certo! Se adesso sposto x dall'altra parte, lo sottraggo a 4x, e divido da tutte e due le parti per 3, ottengo il risultato! Ecco come funzionano, queste operazioni! Una volta che lo si capisce, è così facile..." riflettè, ricominciando a scrivere e risolvendo in breve tempo l'operazione. Con un sospiro di sollievo, il ragazzino di colore voltò pagina, e si apprestò a cominciare la successiva. Comunque, il fatto di aver capito come fare a risolverle lo faceva sentire più sicuro...

"Okay, altre due, e per oggi ci siamo! Toby e Nick ci hanno invitato tutti al Luna Park... e non saranno questi compiti ad impedirmi di andarci!"

 

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"Hmmm... okay, Jessica, questo è un pò un problema..." disse ad alta voce la graziosa bambina bionda dai capelli legati in una coda dietro la nuca, mentre si rimetteva a posto la salopette viola che indossava sul suo completo azzurro. Sembrava che stesse pensando intensamente... e in effetti, c'era una questione abbastanza complessa da risolvere, se possibile prima che venisse l'ora dell'appuntamento con i suoi amici al luna park...

La biondina alzò la testa, storcendo leggermente il naso... e guardò gli scaffali della sua scarpiera, sui quali erano ordinatamente disposte diverse paia di scarpe, tutte all'ultima moda!

Inutile negarlo, la dodicenne Jessica era una modaiola all'ultimo stadio, e non mancava mai di dedicare un pò di tempo al suo aspetto! Decisa e sognatrice, ma al tempo stesso svelta d'ingegno, era l'unica ragazza del gruppo dei prescelti, e più di una volta la sua abilità nei panni del Signore dell'Aria era stata indispensabile nei combattimenti con il Popolo del Vulcano...

Anche lei, però, in quel momento aveva un problema un attimino più quotidiano... e al tempo stesso, per certi versi, più impegnativo da risolvere!

"Che scarpe mi metto, per uscire oggi pomeriggio? Non si può mica andare fuori con la prima cosa che capita!" disse, con una serietà che era abbastanza fuori luogo, data la situazione!

 

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Il luna park alle quattro del pomeriggio. Per molti bambini, dire queste semplici parole è come parlare del paradiso! E i bambini della piccola città in cui vivevano Toby e i suoi amici non facevano certo eccezione, visto come stavano affollando il parco di divertimenti assieme ai loro genitori! Il simpatico quartetto di amici si era incontrato davanti all'ingresso del parco di divertimenti, dove li stava aspettando anche Gina, la migliore amica di Jessica, una ragazzina dai lunghi capelli neri e dai lineamenti orientali - facilmente spiegabili con il fatto che, pur essendo di nazionalità americana, i suoi genitori erano coreani. Si erano ritrovati in perfetto orario, anche se Lucas, Jessica e Gina erano convinti che avrebbero dovuto aspettare un bel pò prima che Nick e Toby arrivassero. Dopotutto, Toby di solito era un tale ritardatario...

E invece, guarda caso, quel pomeriggio era stato puntualissimo! Evidentemente, quando si trattava di divertimento, il più grande dei fratelli Tripp era terribilmente puntuale, come stavano notando Lucas e Jessica.

"Wow, Toby... questo dev'essere un record, per te!" commentò Lucas, guardando il suo orologio da polso. "Sei riuscito a non arrivare in ritardo... anzi, tu e Nick siete addirittura in anticipo! Mancano ancora cinque minuti all'ora dell'appuntamento!"

Toby ridacchiò, mettendosi le mani sui fianchi e dandosi un pò di arie! "Heheheee... che vi posso dire, ragazzi? Io ci tengo ad arrivare puntuale, quando c'è di mezzo un pomeriggio di puro sballo!" esclamò con una risatina piuttosto goffa... e subito dopo, Nick gli rivolse uno sguardo poco convinto!

"Già... magari fossi così entusiasta anche quando si tratta di fare i compiti!" affermò il fratello minore, aggiustandosi gli occhiali con un sospiro rassegnato.

"Ehm... comunque..." mormorò Toby, cercando di cambiare discorso prima di imbattersi in qualche argomento sgradito come i suoi voti mediocri. "Allora, ci siamo tutti? Non manca nessuno?"

Gina, vestita di una camicetta rossa senza maniche con una gonna verde chiaro e scarpette in stile cinese, alzò le spalle. "Beh, direi di sì... io, Jessy, voi due e Lucas! Direi che non manca più nessuno..."

"Non manca nessuno, dici tu? Avete proprio ragione, il quintetto dei perdenti è qui al completo!"

Una voce dal tono presuntuoso e sgradevole distrasse improvvisamente i cinque amici dalla loro riunione... e, con un mormorio di disappunto, Toby si voltò in quella direzione, trovandosi davanti proprio le due persone che mglio di tutte le altre avrebbero potuto rovinare la bella giornata! Lì, a pochi metri da loro, si trovavano il sorrisetto arrogante e i biondi capelli scompigliati di Ike Pinkney, l'antipatico vicino di casa che cercava sempre di superare Toby e Nick in qualsiasi attività scolastica... e accanto a lui, c'era quella piccola peste della sua sorellina, Paula! Toby e i suoi compagni avrebbero quasi giurato che la morettina dai vispi occhietti verdi stava facendo del suo meglio per scoprire la loro vita segreta come Signori della Natura!

E ora, quei due erano lì, al loro stesso parco giochi... quando si dice la iella!

"Non credevamo di trovarvi qui!" continuò Ike, guardando dall'alto in basso il quintetto di amici. "Cos'è, vi hanno assunti per fare i pagliacci negli spettacolini per poppanti?"

Una vena pulsante apparve sulla fronte di Toby, e la sua espressione si fece cupa e irritata, segno che il Signore dell'Acqua non gradiva per niente le prese in giro di quel presuntuoso! Per parte loro, anche Lucas, Gina e Jessica stavano dando qualche superficiale segno di insofferenza... mentre Nick cercava di ignorare Ike il più possibile...

"Hahaha, davvero spiritoso! Sì, guarda, avevamo una mezza idea..." gli rispose Jessica con sarcasmo. "Ma poi abbiamo deciso di fare i pagliacci per conto nostrro! Peccato, perchè non sapete cosa vi siete persi, tu e la tua cara sorellina! Visto che immagino avreste partecipato..."

La battuta di Ike gli era stata ritorta contro, e il maleducato biondino si ritrovò, con sua grande rabbia, con cinque "perdenti" che gli ridevano in faccia divertiti! Da parte sua, la piccola Paula arricciò il naso con evidente disgusto, e iniziò a tirare verso l'ingresso del luna park, esortando il fratello maggiore ad ignorare le loro prese in giro! "Uff... andiamo, fratellino, non dare retta a quegli sciocchi! Noi siamo qui per divertirci!" affermò la bambina, gettando poi uno sguardo sospettoso ai cinque amici. "Comunque, voi quattro non me la raccontate giusta! Voi fate qualcosa di strano, lì, a casa di Toby e Nick, e io un giorno scoprirò di cosa si tratta!"

Paula si fermò un attimo per mostrare la lingua a Toby e ai suoi compagni, poi lei e il fratello, dandosi delle arie da sapientoni, si diressero a testa alta verso l'interno del luna park, lasciandosi dietro il quintetto che li guardava con disapprovazione.

"Sigh... Paula è la prova vivente di come i bambini di quell'età andrebbero tenuti al guinzaglio!" scherzò Toby, alzando le spalle. "Davvero, ragazzi, non fa altro che cercare di spiarci proprio quando siamo più impegnati... e come se non bastasse, il suo gatto litiga continuamente con Geo! A volte mi chiedo cosa abbiamo fatto di male io e Nick per ritrovarci con dei vicini del genere..."

"Bah, ignoriamoli... sai com'è fatta quella gente, se gli dai troppo corda si montano la testa e si credono chissà chi!" pensò Lucas a calmare un pò la situazione. "Piuttosto, ragazzi, pensiamo a divertirci e non diamo retta a quei due palloni gonfiati!"

"Giusto! Abbiamo il resto del pomeriggio tutto per noi... e non saranno quei buffoni ad impedircelo!" concluse Jessica. "Quindi... alla carica, gente! Il parco giochi ci aspetta!"

 

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"Vogliamo scommettere che sono io il campione in questo gioco, Jessie? Guarda, sono sicuro che ti batterei ad occhi chiusi!" si vantò Toby, mentre bilanciava tra le mani, con espressione di sfida rivolta a Jessica, una palla di gomma. I ragazzi erano davanti ad una baracca di tiro a segno, e Toby - competitivo com'era - non aveva resistito alla tentazione di lanciare una sfida alla sua amica. La quale, la conosciamo, non era certo tipo da rifiutare...

"Oh, ooooh... ma guarda, il signorino sfida la sottoscritta Jessica a chi butta giù più barattoli?" replicò la biondina, avvicinandosi e prendendo a sua volta in mano una palla. "Temo che la cosa ti si sfuggita, mio caro Toby, ma io sono la regina di tiro a segno! Voglio proprio vedere se mi batti ad occhi chiusi, come ti vanti tanto!"

"Certo che ce la faccio!" ribattè il ragazzino biondo, accendendo il fuoco della sfida tra i due. "Mi hai battuto al torneo scolastico di judo, e questo lo ammetto... ma non riuscirai a battermi di nuovo!"

"Bene, bene..." sghignazzò Jessica, e si passò la palla da una mano all'altra, mentre già prendeva di mira le pile di barattoli dall'altra parte del bancone... "Allora vediamo cosa sai fare, vantone! E non venirmi a dire che non ti avevo avvertito, quando ti avrò sconfitto e umiliato!"

"Sarò io a batterti! E se permetti, comincio io!" replicò lui. Afferrò stretta la palla che tenev in mano, e la lanciò, buttando giù quasi tutta una pila di barattoli con un gran fragore di latte rovesciate. Ne rimasero in piedi soltanto due, e Toby ghignò e si girò verso Jessica strizzando un occhio. "Beh, che te ne pare, come primo colpo? Vediamo se riesci a fare di meglio?"

"Hai buttato giù troppo pochi barattoli per darti tante arie, mio caro Toby!" replicò lei, scagliando a sua volta la palla. Un lancio estremamente preciso fece cadere l'intera pila!

"Ah, è così?" esclamò Toby. "Come vuoi, Jessie... ora ti faccio vedere di cosa sono capace!"

 

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Gina sospirò, mentre si guardava attorno alla ricerca di un'attrazione che potesse andare bene. C'erano diverse giostre che davano l'impressione di essere divertenti... ma quante di quelle le avrebbero permesso di fare quello che la ragazzina coreana si era preposta fin da quella mattina? Ce n'erano così poche che le andassero bene...

"Ufff... accidenti, non credevo che ci sarebbero state così poche occasioni..." mormorò tra sè, mentre gettava una rapida occhiata al proprio fianco, dove Lucas era impegnato a parlottare allegramente con gli altri ragazzi. Non era un segreto, all'interno del quintetto di amici, che Gina avesse una cotta per il ragazzino di colore... ed era ovvio che voleva sfruttare quel pomeriggio per passare un pò di tempo in sua compagnia... loro due da soli... a passeggiare fianco a fianco... mano nella mano...

Gina si riscosse dal suo sogno ad occhi aperti, e si rimproverò per la sua distrazione quando si rese conto di quanto si stava disperdendo dietro a quei pensieri superficiali. Per sua fortuna, nessuno degli altri quattro aveva notato che le sue guance si erano leggermente colorate di rosso... erano troppo impegnati ad ascoltare la cronaca dell'incontro di tiro al bersaglio tra Toby e Jessica!

"E così, alla fine, Jessie ha sbagliato l'ultimo tiro, e la vittoria è andata a me..." disse Toby, non sembrando troppo fiero della sua vittoria. Il motivo non era troppo difficile da capire: il proprietario del tiro al bersaglio, per premiare l'alto punteggio raggiunto dal ragazzino biondo, gli aveva regalato uno dei numerosi giocattoli in palio... e, sfortunatamente, si trattava di un grosso, morbido e tenerissimo orsacchiotto di peluche di cui Toby non sapeva assolutamente che fare... e che in quel momento teneva tra le braccia, vergognandosi come un ladro! "Sgrunt... solo che mi è capitato questo premio da quattro soldi! Andiamo, ragazzi, siamo seri! Sarà un secolo, ormai, che non vado a letto con il peluche!"

"E che ci vuoi fare, fratellino? E' andata così..." commentò Nick, sfregandosi la nuca, mentre Lucas e Jessica facevano fatica a trattenere le risate.

"Hmmm... mi sa tanto che devo sbrigarmi a trovare un modo, o finirò per fare tutto il pomeriggio senza avere la possibilità di starmene un pò da sola con Lucas!" decise tra sè Gina. "Okay, sono decisa! O la va o la spacca..."

"Ehm... Lucas..." disse infine, avvicinandosi al ragazzino di colore, che la guardò con una certa sorpresa. Capendo quale fosse il piano della ragazzina coreana, Toby, Nick e Jessica si spostarono per farle spazio... "Scusa se ti disturbo, ma volevo chiederti... non hai voglia di venire su quell'attrazione con me? Pare che sia molto divertente, se ci si va in due soltanto!" aggiunse con espressione sognante, indicando la prima attrazione che le capitava.

Lucas, non sapendo bene come prendere la cosa, rimase per un istante a guardare la ragazzina dagli occhi a mandorla... e poi si voltò verso l'attrazione che lei stava indicando, sorridendo gentilmente.

"Ehm... beh, d'accordo, Gina, però..." iniziò a dire... per poi far notare alla sua amica che la giostra su cui lei voleva salire era un castello dall'aspetto piuttosto tetro, con tanto di luci al neon che davano l'impressione di qualcosa di cupo e opprimente!

"Però... beh... quello è il Castello Stregato! Sei... sicura di volerci andare?" chiese Lucas, sapendo che alle ragazze di solito non piacciono le giostre di questo tipo...

Gina sgranò leggermente gli occhi, e una goccia di sudore le scese lungo la tempia per l'imbarazzo. Si era ficcata in un guaio con le sue stesse mani... ma non poteva certo permettersi di mostrare paura davanti al ragazzo che le piaceva! Così, dopo essersi schiarita la voce per non mostrare tracce di esitazione, Gina prese Lucas sottobraccio e iniziò a trascinarlo letteralmente verso l'attrazione! "Ah... ehm... certamente! Non sono mica una fifona, io! Su, dai, Lucas, non facciamoci attendere! Vedrai che ci divertiremo!"

"Hey! A... Aspetta un attimo, Gina! Mi stai trascinando... ugh!" esclamò Lucas mentre la ragazzina si dirigeva a passo di marcia verso il Castello Stregato. "Hey, ragazzi... Ragazziiii! Non dovreste fare qualcosa, invece di... hey!"

Toby, Nick e Jessica, dal canto loro, erano rimasti a guardare senza intervenire, e le loro reazioni davanti alla caparbia decisione di Gina erano state alquanto diversificate. Nick sembrava molto stupito, e fissava con un pò di imbarazzo la "coppietta" che si metteva in coda davanti al Castello Stregato, aggiustandosi gli occhiali di tanto in tanto. Toby si era nascosto la bocca dietro una mano, e sghignazzava divertito... sempre tenendo in braccio quell'assurdo orsacchiotto di peluche gigante... e Jessica si limitò a sorridere e a scuotere la testa.

"Allora è proprio vero. L'amore fa fare cose folli..." scherzò la biondina.

 

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Poco dopo, il quintetto di ragazzi (incluso un Lucas più divertito che spaventato, e una Gina che invece cercava di nascondere la strizza dietro un sorrisetto a denti scoperti...) aveva raggiunto quello che molto probabilmente era il campo di battaglia preferito da tutti i piccoli appassionati di luna park: ovvero, l'autoscontro, dove in quel momento una dozzina di ragazzi, tra cui Lucas e i fratelli Tripp, si stava dando battaglia sulle automobiline, divertendosi come pazzi! Un'automobilina gialla, con Toby alla guida, andò a sbattere contro una blu, il cui guidatore lanciò un breve grido di sorpresa che fece scoppiare a ridere il prescelto dai capelli biondi!

"E un altro punto per me!" esclamò Toby, facendo rapidamente manovra per evitare che qualcun altro gli cozzasse contro... poi, girò abilmente il volante e tornò verso il centro della pista, in cerca di qualcun altro contro cui andare a far scontrare il suo veicolo! "Okay, chi è il prossimo?"

"Certo che voi ragazzi umani avete dei modi di divertirvi un pò strani! Scusa se mi permetto di dirlo..." gli giunse una vocetta acuta e gracchiante... proveniente dai pedali dell'automobilina che stava guidando! Con un breve grido d'allarme, distraendosi dalla "battaglia" attorno a lui, Toby guardò in basso... e lì, accovacciato vicino ai pedali, vide il familiare muso squamoso di una lucertola verde dalla lunga coda simile ad un'iguana, con una strana restina sulla testa, e un'espressione arguta e giocosa sul volto!

Ebbene sì... Razzle, lo strano piccolo dinosauro vecchio di milioni di anni che per primo aveva parlato a Toby e ai suoi compagni della loro missione come prescelti... era riuscito ad intrufolarsi persino lì!

"ARGH!" esclamò Toby, facendo un salto sul suo sedile per la sorpresa. La sua reazione, a sua volta, spaventò il nervoso Razzle, che emise un breve grido, e si accucciò sul fondo dell'automobilina da autoscontro, appallottolandosi su sè stesso come era sua abitudine ogni volta che i ragazzi reagivano in maniera scomposta alle sue apparizioni impreviste! Sentì uno scossone quando Toby fece sterzare la sua automobilina, evitandosi di andare a sbattere contro il bordo della pista... poi, il ragazzino biondo tirò un sospiro di sollievo, e si rivolse a Razzle, non senza un certo senso di allarme... "Razzle! Te lo diciamo sempre che non devi farti vedere in giro! Ma come hai fatto ad arrivare fin qui? E... e soprattutto, come mai ti trovo qui, in questo momento? Non dirmi che c'è qualche emergenza su Gorm! Oggi è il nostro giorno di ferie settimanale!"

Razzle si rimise a posto e riprese fiato. "Uff... uff... accidenti, Toby, anche tu mi spaventi, lo sai? Comunque... no, in realtà sono venuto qui soltanto per vedere come voi umani vi divertite! L'isola di Gorm è al sicuro, per adesso!" rispose, con la migliore faccia tosta che gli riuscisse! Toby scosse la testa... dopo tanto tempo che viveva nel loro mondo, Razzle ancora non si era abituato al fatto che le lucertole parlanti tendono ad attirare un pò troppo l'attenzione...

"Sigh... Razzle, se avevi tanta voglia di venire, perchè non ce lo hai detto e basta?" sospirò Toby, mentre schivava con nonchalance un altro guidatore. "Ci prendevamo su uno zaino, e ti portavamo dentro... senza che tu rischiassi di farti scoprire!"

"Ehm... già, è vero... heheheee... vorrà dire che sarà per la prossima volta!" affermò Razzle... per poi indicare la pista. "Per adesso, Toby, ti consiglierei di guardare cosa sta succedendo in pista! Sai, mi sembra che Nick ti stia prendendo di mira..."

Toby riportò la sua attenzione sulla pista... e un attimo dopo, si vide arrivare addosso l'automobilina guidata dal fratello più giovane, che lo tamponò con forza, mandandolo quasi contro il bordo! Toby sobbalzò per il contraccolpo, e Nick rise della sorpresa che gli aveva fatto, mentre Lucas, vedendo i suoi amici che iniziavano una sfida tra loro, si avvicinava con una rapida sterzata, pronto a partecipare anche lui...

E nel frattempo, Jessica e Gina li osservavano dal bordo della pista, non troppo interessate... o meglio, era Jessica quella disinteressata, visto che Gina sembrava essere da tutt'altra parte...

"Sigh... questi maschi... sempre a fare a gara tra di loro!" commentò Jessica con un sospiro. "Non sembra anche a te, Gina, che qualche volta esagerino?"

Nessuna risposta. Incuriosita, Jessica si voltò verso la sua migliore amica... e ne scoprì il motivo: Gina, ancora non del tutto riavutasi dalla scioccante visita al Castello Stregato, era appoggiata ad uno dei pali di sostegno della pista dell'autoscontro, con uno strano sorriso a cinquantaquattro denti stampato sulla faccia, e lo sguardo perso nel vuoto!

"Hey, Gina!" la chiamò Jessica, per poi iniziare a sventolarle una mano davanti al viso. "Gina! Terra a Gina, mi ricevi?"

La ragazzina coreana ridacchiò goffamente... poi, finalmente uscita dalla trance in cui era stata fin da quando era uscita dal castello stregato, si voltò verso la sua amica. "Ah... er... hehehee... scusa tanto, Jessie... stavo... ehm... stavo ancora con la testa in quel postaccio! E non capisco come mi sia venuto in mente di farmi portare da Lucas in un posto come quello..."

Jessica si sbattè una mano sulla fronte. Certo che anche le ragazze...

 

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"Uff... certo che è stata una giornata stancante!" esclamò Ike, passandosi una mano sulla fronte mentre si allontanava dal luna park, tenendo per mano la sua sorellina. "Divertente, certo... però devo ammettere che mi sono stancato! Allora, sorellina... ti è piaciuto il giro al luna park?"

"Certamente, fratellone!" esclamò la bambina, saltellando con gioia vicino al fratello maggiore. "Abbiamo incontrato quegli antipatici, ma a parte questo mi sono divertita molto! Grazie per avermi portato!"

Ike ridacchiò e fece una carezza sulla testa della sorella più piccola, scompigliandole un pò gli scuri capelli castani. "Heheheee... di niente, Paula, è stato un piacere!" rispose... poi guardò il suo orologio, che segnava già le sette meno un quarto. "Però... adesso credo che sia il caso di tornare a casa. Mamma e papà ci aspettano tra un quarto d'ora, e si sono raccomandati di non tardare... magari torniamo la prossima domenica, va bene?"

"Sì! Grazie, Ike, sei il migliore!" esclamò Paula, saltando di gioia. Dopo essere usciti dal luna park, i due ragazzini vicini di casa di Toby e Nick si stavano avviando verso casa, passando attraverso una serie di piccole vie illuminate da alcuni lampioni e dalla luce del sole al tramonto. Era una strada che conoscevano bene, visto che l'avevano percorsa più volte assieme...

Ma mentre si accingevano ad uscire dalla via in cui si trovavano, e a raggiungere la strada principale, qualcosa di strano accadde... stavano giusto per uscire, quando videro una strana luce rossa accendersi dietro le loro spalle, illuminando il vicolo in maniera piuttosto inquietante!

Paula lanciò un breve grido di paura, e afferrò stretto il braccio del fratello maggiore, che da parte sua si mise in mezzo tra lei e quella strana luce... Bloccati dalla paura, i fratellini Pinkney fecero qualche passo indietro, sperando che la sfera di luce rossa non li inseguisse... e invece, essa continuò ad avvicinarsi, fluttuando nell'aria come un gigantesco fuoco fatuo...

"Che... che cos'è?" si chiese Ike, non aspettandosi una risposta. "Da... da dove salta fuori... questa cosa?"

"F-Fratellino... ho paura..." mormorò Paula... prima che un enorme, muscoloso braccio artigliato dalla pelle rossa uscisse fuori dalla luce e afferrasse il ragazzo biondo per la giacca, trascinandolo verso di sè...

Paula ebbe soltanto il tempo di urlare, prima che un altro braccio uscisse dalla luce e le prendesse la spalla con violenza... E un attimo dopo, la luce rossa scomparve, assieme ad Ike e a Paula!

 

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Mezz'ora dopo, era arrivato anche per il gruppo di Toby e Nick il momento di avviarsi verso casa... e i due fratellini Tripp, in piedi vicino alla porta di casa dopo aver fatto il viaggio di ritorno, stavano salutano Lucas, Jessica e Gina, dando loro appuntamento a domani, quando si sarebbero rivisti a scuola. Razzle, per evitare di farsi scoprire, si era dovuto rassegnare a restare sotto la maglietta di Toby fino a che non fossero tornati a casa...

"Aaaaah, oggi sì che mi sono divertito! E' stata proprio una bella giornata!" commentò Toby, stiracchiandosi pigramente. "Adesso non vedo l'ora di cenare, fare una bella doccia... e poi fiondarmi a giocare con il mio Nintendo Wii fino alle dieci e mezza! Grazie per essere venuti con noi!"

"E' stato un piacere anche per noi!" rispose Lucas. "Ora, però, credo proprio che dobbiamo andare... Gina, Jessica, se volete vi accompagno, tanto facciamo un pò di strada assieme!"

Inutile dirlo, l'idea piacque molto a Gina, che fece un piccolo colpo di tosse per scacciare l'imbarazzo... "Ah... beh, certo che ci fa piacere!" esclamò, mettendosi una mano dietro la nuca, mentre dei buffi cuoricini rosa apparivano attorno a lei. "Ehm... allora... Nick, Toby... ci vediamo domani a scuola?"

"Certamente, ragazzi!" rispose Nick, salutando con la mano il ragazzino di colore e le due ragazze. "Buona serata... e a domani!"

"Ciao, Toby! Ciao, Nick! Ci vediamo domani!" salutò Jessica, mentre il terzetto cominciava ad allontanarsi. Finchè Lucas, Gina e Jessica furono visibili, Toby e Nick continuarono a salutarli con la mano, ricevendo in cambio i loro saluti. Finalmente, quando nessuno dei tre fu più nel loro campo visivo, i fratellini Tripp si voltarono l'uno verso l'altro, e Nick annuì con un pò di malinconia. Era stata una bella giornata, ma era il momento di tornare a casa... e di prepararsi per l'indomani...

Il cagnolino di casa Tripp, Geo, un bastardino bianco a macchie marroni e nere, corse loro incontro, abbaiando festosamente... e Toby si chinò verso di lui, accarezzandogli la testa. "Hey, Geo! Allora, come vanno le cose?" gli chiese affettuosamente. "Non è venuto quel gattaccio dei vicini a darti fastidio, vero?"

Geo abbaiò un paio di volte, come per dire di no. "Heheee... bene, bene, mi fa piacere!" rispose Toby alzandosi, facendo finta di capire il linguaggio dei cani... "Beh, fratellino, adesso credo sia il momento di..."

"Aspetta un momento, Toby, guarda là..." disse Nick, indicando la casa dei Pinkney dall'altra parte dello steccato. Il ragazzino occhialuto aveva un'espressione abbastanza confusa e preoccupata, e Toby lo notò subito. "E' una mia impressione... o quelli sono dei poliziotti e lo sceriffo?"

"Cosa? A casa di..." rispose il biondino, guardando nella stessa direzione. Con un certo fastidio, sentì Razzle muoversi sotto la sua maglietta, finchè la testa della lucertolina non spuntò fuori dal suo colletto. Sembrava che anche lui volesse vedere cosa stava succedendo...

E in effetti, quando Toby guardò in quella direzione, vide che all'ingresso della porta di casa Pinkney si trovavano alcuni poliziotti, più un uomo con addosso la divisa marrone chiaro da sceriffo della contea... e stavano parlando con i genitori di Ike e Paula, che avevano entrambi un'espressione piuttosto affranta...

"Hmmm? Ma che sta succedendo, là?" chiese Razzle, inclinando un pò la testa.

Toby storse il naso, la sua solita vivacità sostituita da un brutto presentimento. "Non ne ho idea, Razzle... ma non mi piace. Se c'è la polizia... e anche lo sceriffo... non sarà certo una cosa da nulla!"

 

CONTINUA...

 

 

 

 

 

  
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