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Autore: HeyCass    18/08/2015    0 recensioni
Quando la tempesta arriva,travolge ogni cosa.
Dalla storia:
Quando Yui aprì gli occhi ,al posto della creatura trovò davanti a se una figura vestita di nero.
"E ..tu chi diavolo sei?" Fu l'unica cosa che riuscì a pronunciare.
"E' davvero la prima cosa che ti viene in mente?” Chiese la voce,ma Yui continuò a guardare la figura incredula.
“Be sappi solo che sono quello che ti sta salvando la vita ,mi ringrazierai dopo" rispose la persona davanti a se, poi con quella che sembrava un'enorme spadone, talmente grande che Yui fu certa potesse essere più grande persino del suo stesso proprietario, colpì il mostro, allontanandolo.
Genere: Azione, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Byakuya Kuchiki, Jaggerjack Grimmjow, Kurosaki Ichigo, Nuovo personaggio, Sosuke Aizen
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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I personaggi di quest'opera, a parte quelli da me inventati, non mi appartengono; così come non mi appartiene la storia di Bleach e tutti i suoi riferimenti che, ovviamente, sono del caro Kubo.
La storia parte da dopo la saga della Soul Society e quindi dopo il salvataggio di Rukia.
Seguirà più o meno il filone della storia originale, ma avrà dei grossi cambiamenti che la caratterizzeranno. 
 
 

BLEACH: NO ARASHI






"Sai cara, dovresti stare attenta a dove ti siedi?!" Disse d'improvviso la nonna.
"Cosa? Cosa intendi dire Nonna?" Chiese la bambina guardandola stranita.
"Devi stare attenta, quella sedia era già occupata! E' scortese che tu ti sieda su di una sedia giù occupata" rispose la Nonna mentre affaccendata rimetteva il tè nello scaffale, la bambina si guardò attorno.
"Ma nonna qui non c'è nessuno, ci siamo solo io e te!" Disse un poco spaesata, la bambina.
"Oh piccola Yui, piccola,piccola bambina. Io e te non saremo mai sole, non finché ci sono loro attorno" disse quella affaccendata con la teiera, ma la bambina non capì a cosa si riferiva, la stanza era vuota e lì non vi era nessuno, questo era ciò che vedeva lei.
"No Yui, non devi guardare con quegli occhi; devi guardare con quelli della tua anima, solo cosi potrai vederli" disse quella dolcemente.
"Ma nonna, come si fa a guardare con gli occhi dell'anima?" Chiese con innocenza. Il bollitore sul fornello inizio a fischiare, la nonna rise e spense il fornello.
"Non è una cosa che posso insegnarti, è una cosa che capirai da sola" disse versando l'acqua nella tagliere e portandola poi sul tavolo, offrì poi una tazza alla bambina.
"Sai Yui il mondo non è fatto solo di ciò che vediamo, c'è molto, molto di più di questo e sta a noi vederlo e venirne a capo, mia cara. Finché non aprirai questo, - disse indicando il cuore, - finché non farai uscire lei, non potrai mai vederli. Devi aprirti!" Disse la nonna, prendendo poi la tazza in mano.
" Lei chi nonna?" Domandò confusa.
"Alla guerriera che c'è in te!" Rispose quella come se fosse la cosa più naturale, bevendo un sorso di tè. La bambina avvicinò la tazza alle labbra pensierosa.
"Nonna...ma chi è la guerriera che c'è in me, perché io non la conosco?" Chiese pensierosa.
"E' una persona forte sai, la sua è una volontà di fuoco e se non starai attenta, potresti bruciarti anche tu! Ma è brava sai, lei ti proteggerà sempre,- disse la nonna accarezzandogli il viso. - Sempre" disse bloccandosi un momento sulle iridi castane della bambina.
"Nonna..?" La richiamò la piccola.
"Si cara?" Rispose quella tornando a bere il suo tè.
"Io non ti capisco" disse con innocenza la piccola, la nonna di tutta risposta si mise a ridere. 
"Lo so, lo so, ma un giorno capirai. Yui"

Quando la tempesta arriva, travolge ogni cosa.





Karakura era il nome di una cittadina giapponese, una di quelle del quale non ricordi mai il nome e che dimentichi sempre, fino a quando per una cosa o per altro ti entra in testa e li ci rimane, perché quando a un nome associ qualcosa d'importante, quello non può che rimanere nella tua memoria. Yui quella cittadina non se l'avrebbe mai più dimenticata, non come un ricordo come un altro, no, perché da quel momento in poi sarebbe diventata la sua nuova casa. 
Nuova città, nuova casa, nuova vita; era stata una decisione piuttosto dura, lasciare Nagoya per trasferirsi in quel posto cosi lontano e diverso, ma anche se lei quella scelta non l'aveva mai totalmente appoggiata, sapeva che nonostante tutto l'avrebbe dovuto accettare. Per quanto odiasse tutto ciò, si fidava dei suoi genitori, l'aveva sempre fatto, non avrebbe smesso, nemmeno in quella circostanze, nemmeno se ciò significava ricominciare tutto da capo; così, rimboccatasi le maniche aveva fatto i bagagli, salutato tutti e aveva lasciato alle spalle la sua Nagoya, per una nuova avventura. 
Karakura era una cittadina particolare, così affollata, viva e frizzante nei suoi colori autunnali, che le donavano qualcosa di special e a Yui infondo piaceva. 
Lo pensò, mentre camminava solitaria di prima mattina, fra le strade affollate di quella città.

Era il suo primo giorno di scuola, questo la rendeva nervosa più di quanto volesse, infondo era una nuova scuola, ciò significava: nuovi compagni, nuovi insegnanti, nuovo tutto e si sa, ogni cosa al suo inizio è sempre spaventosa perché ignota. Yui cercava di non dare troppo peso alla cosa, perché prima o poi l'avrebbe dovuta affrontare, tolto il dente, tolto il dolore! Si ripeteva dentro di se; infondo cosa sarebbe potuto andare storto? Si chiese, pensierosa e mentre si auto convinceva che tutto sarebbe filato liscio, i suoi pensieri vennero spazzati via dal rumore di una bottiglia che rotolava.
La ragazza si fermò un momento, catturata da quel rumore e notò mentre quella rotolava via e poi si fermava; si trovava proprio vicino a un palo della luce e dentro erano sistemati dei fiori, ormai dispersi per terra. 
Yui storse un poco il naso, il vento probabilmente l'aveva fatta scappare, pensò poi si avvicinò alla bottiglia raccogliendola.
"Come diceva la nonna, se no vi arrabbiate no?" Disse sistemando poi i fiori caduti. 
" Chi sono io per farvi arrabbiare" disse sorridendo, alzando gli occhi, sicura di trovarvi qualcuno, ma come sempre intorno a lei, non vi era assolutamente nulla. 
"Quella brava in queste cose, infondo eri tu, nonna" disse poi con un sorriso amaro sulla bocca. Si rialzò da terra, rimise la borsa a tracolla e riprese a camminare.
Infondo lei ci aveva sempre creduto in quel mondo, in maniera relativa ovviamente, ma non aveva mai avuto alcun modo di averne contatto; sua nonna era l'unica della famiglia che vedeva fantasmi e comunicava con loro: "le anime disperse" le chiamava, anime in cerca di tornare alle loro origini, in paradiso o in cielo o in qualsiasi altro modo si chiamasse. Ma lei non le aveva mai viste e non riusciva mai a capire cosa intendesse la Nonna con tutti i suoi discorsi e nonostante non fosse capace di vederli, aveva deciso di credere che esistessero, in quale modo e maniera, probabilmente a lei non era dato saperlo. Yui fece spallucce, lei quel mondo non l'avrebbe mai conosciuto, di questo ne era certa. Pensò, distrattamente e continuò a camminare fino a che non venne destata da un rumore e quando si voltò la bottiglia con i fuori, che aveva sistemato, era di nuovo a terra. Osservò attorno al palo ma non vi trovò assolutamente nulla, c'era solo il silenzio, rotto dal fischiare del vento. Yui fece per riavvicinarsi alla bottiglia.
"Oggi non ti lascia proprio in pace il vento eh?" Disse quella tornando a sistemare la bottiglia caduta e quando si inginocchiò verso terra; fu un secondo.
Alzò la testa, era stato qualcosa d'improvviso, qualcosa d'inaspettato. Non sapeva come, ma qualcosa l'aveva colpita, di questo ne era sicura ed era finita rovinosamente con il sedere per terra. Ma come?
Si guardò attorno, ma come sempre non vi trovò nulla, Yui scosse la testa e si alzò; forse aveva perso l'equilibrio, avvolte sapeva essere davvero distratta quando voleva. Scosse un poco i vestiti, raccolse la borsa, riposizionò la bottiglia.
" Guai a te se ricadi di nuovo, seriamente, sta ferma!" Disse parlando con il nulla.
"Ah dannazione, sembro pazza.- Disse portando una mano alla fronte,- maledetta a te nonna, se continuò cosi mi rinchiuderanno da qualche parte" continuò a farfugliare sistemandosi. Fece per voltare sui suoi passi e ancora, come per magia, qualcosa la colpì facendola cadere a terra per la seconda volta. 
Questa volta più violentemente.
"Aia" protestò, tastandosi il fondo schiena. Yui si guardò nuovamente intorno cercando ciò che l'avrebbe potuta colpire, ma intorno a lei, non vi era nulla, assolutamente nulla; ne una persona, ne un animale. Lei era sola in quel posto. Sentì un brivido passare per la sua schiena, che diavolo gli stava succedendo? 
Poteva essere stato qualcuno? Ma chi? E sopratutto, come aveva fatto a spingerla e poi sparire così in fretta! Iniziò a inquietarsi, non poteva aver perso l'equilibrio di nuovo, no, sapeva che non era per colpa sua, qualcosa l'aveva colpita di nuovo, ma cosa?
Poi la sentì, la bottiglia cadere un'altra volta, questa volta rompendosi.  Il sangue gli si gelò nelle vene; quello non era una cosa normale,non lo era per niente.

Yui si alzò di corsa, prese la borsa e decisa ad allontanarsi da li , aumentò il passo, mettendosi quasi a correre, e quando era ormai sicura di essere al sicuro, pronta a svoltare l'angolo qualcosa la colpì alla schiena, facendola cadere rovinosamente a terra. Si voltò di scatto per vedere chi fosse stato.
"Chi sei? Ehi dico a te, senti non è più divertente ok? Smettila!" Nessuno rispose. Il vento fischiò per un momento, mentre uno strano silenzio aleggiava per l'aria; poi qualcosa afferrò la caviglia destra della ragazza e la trascinò via. Yui presa alla sprovvista urlò forte, quanto più forte pote, terrorizzata mentre veniva portata via da qualcosa d'invisibile. Urlò ancora, cercando di divincolarsi, mentre con la borsa tentò di colpire il suo possibile/invisibile aggressore e quando la borsa colpì qualcosa davanti a lei, il panico la invase.
La presa si fece più forte, mentre qualcos'altro la colpì al viso. Tentò ancora di divincolarsi, mentre la paura dentro di lei cresceva.
"Aiutooo" urlò con disperazione, mentre continuava a scalciare, fino a che la prese scomparve; la ragazza si alzò di corsa e con l'adrenalina in corso tentò di correre via. Fece per voltare verso un'altra strada ,ma di nuovo qualcosa la colpì facendola cadere di schiena; sapeva che non avrebbe potuto far niente, si sentiva completamente indifesa a combattere contro qualcosa che nemmeno vedeva, sentiva dentro di se che quella sarebbe stata la fine e mentre la paura aumentava, il cuore batteva a un velocità impressionante nel petto, l'adrenalina veniva pompata nel sangue e delle scariche potenti colpivano il cervello, davanti a se, dove prima non vi era nulla, Yui iniziò a intravedere una sagoma che si faceva sempre più scura e visibile, fino a quando improvvisamente il nulla, si trasformò in una creatura spaventosa, così spaventosa che l'unica cosa che Yui pote fare, fu chiudere gli occhi davanti a quell'orrore e urlare a squarcia gola, mentre il petto si incendiava di un calore fuori dal normale. La creatura si lanciò per colpirla.
Yui sentì il cuore fermarsi nel petto, dentro di se sentiva di essere già morta, finita, per mano di non sapeva nemmeno cosa; talmente spaventosa da farle gelare il sangue e fargli scoppiare il cuore.


Ma quel colpo, non arrivò mai.

L'unica cosa che arrivò fu solo il clangore e un ruggito infernale, che poteva provenire solo da qualcosa di cosi spaventoso come quella creatura.
Quando Yui aprì gli occhi, al posto della creatura, trovò davanti a se una figura vestita di nero, in piedi di fronte a lei. 
"E ..tu chi diavolo sei?" Fu l'unica cosa che riuscì a pronunciare. 
"È davvero la prima cosa che ti viene in mente?” Chiese la voce, ma Yui guardò la figura incredula, troppo spaventata per ragionare su cosa dire.
“Be sappi solo che sono quello che ti sta salvando il culo, mi ringrazierai dopo" rispose la persona davanti a se e con un colpo allontanò il mostro, con quella che sembrava un'enorme spadone, così grande che Yui era certa potesse essere più grande persino del suo proprietario.
La ragazza rimase paralizzata per terra, mentre la figura nera con un salto fu sopra il mostro, orribile e spaventoso, in grado di farla tremare di paura come poche cose al mondo. Un salto e un fendente, un secondo dopo il mostro non aveva più un braccio o quello che sembrava un braccio,Yui infondo non ne era completamente sicura.
Un secondo fendente, un altro braccio che volava.
"Ichigo, smettila di giocare e finiscilo!" Urlò una voce. Yui sobbalzò e quando si voltò una ragazza, piccoletta dai capelli neri se ne stava in piedi dietro di lei. Yui osservò la ragazza per un momento, ancora incredula, poi tornò a guardare la figura vestita di nero, che con un salto da paura e un fendente potentissimo taglio in due il mostro, facendolo sparire. La ragazza rimase per terra , mentre un misto di emozioni la travolgevano: paura, stupore,curiosità. Nella sua testa riviveva la scena appena vissuta, mentre si creavano una serie di domande, domande alla quale avrebbe dovuto rispondere: cos'era quel mostro? Sopratutto chi erano quei due tizi? Ancora più importante, era ancora viva? 

Lo era, lo era davvero; era sopravvissuta all'incredibile, pensò,confusa e incredula. 

"Ehi tu, vuoi rimanere lì ancora per molto?" Quelle parole, la riportarono alla realtà. Yui si trovò davanti una mano rivolta verso di lei.
"Su, andiamo.." La incitò la figura vestita di nero. Yui scosse la testa e afferrò la mano, con una spinta la figura in nero la fece rialzare, ma fu troppo violenta e Yui gli andò a sbattere contro il petto.
"Scu..Scusa..mi dispiace..." Disse allontanandosi a testa bassa, ma la vista si fece scura e barcollò per un attimo. La figura l'afferrò prontamente prima che cascasse.
"Scusami ancora!" Disse quella riaprendo lentamente gli occhi.
"Giornata terrorizzante" disse la ragazza sbattendo più volte le palpebre per tornare a vedere lucidamente, mentre cercava di rimanere in piedi sulle sue gambe, anche se quelle erano molli come gelatine; poi tentò di sistemarsi i vestiti.
"Ehi ma quello è sangue! Sei ferita!" Disse la figura, fu in quel momento in cui Yui alzò la testa spaventata.
Davanti si trovò la faccia di un ragazzo, un ragazzo che a occhio e croce aveva circa la sua età e dei capelli arancioni, non rossi o color rame, erano proprio arancioni, i capelli più strani che avesse mai visto; incorniciavano un viso lineare, un poco corrugato e degli occhi castani, era un tizio strano, forse erano solo i capelli, ma era strano, pensò Yui.
"Ohi,...dico a te! Guarda che sanguini" Yui si destò dai suoi pensieri, mentre vedeva la mano del ragazzo avvicinarsi al suo viso, Yui indietreggio un poco.
"Ehi guarda che non mordo mica, non sono io quello che te l' ha fatto" ma Yui non rispose.
"Ichigo, non ti rendi conto che è sotto shock, idiota" disse la ragazza insieme a lui.
"Che? Sotto shock? Sul serio, eppure sembrava tranquilla! Ehi tu, va tutto bene??" Disse quello agitando una mano davanti al suo viso .
"Guarda che ha detto sotto shock, non ceca" rispose Yui al suo gesto, il ragazzo rimase un attimo interdetto.
"Ah allora ce l'hai la lingua, a me non sembra affatto sotto shock, anzi.." Yui chiuse gli occhi, respirò profondamente.
"Senti, sono appena stata attaccata da una specie di..non so cosa che sembrava un mostro, che per giunta c'è mancato poco non mi ammazzasse, seriamente questo non è il momento di scherzare,- ma Yui vide il ragazzo indicare la sua fronte con un dito, - e smettila di guardarmi cosi ho capito che sto sanguinando qui..." Disse toccandosi la testa con la mano e quando l'allontanò vide che era piena di sangue .
"Morirò dissanguata" disse mentre osservava la mano spaventata.
"Ichigo, basta chiacchiere, dobbiamo portarla da qualche parte, quella ferita va chiusa" lo riprese la ragazza, mentre la osserva a impassibile.
"Va bene bene, la porterò da me" rispose risoluto il ragazzo.
"Non credi che sia troppo pericoloso?" Chiese quella alzando un sopracciglio.
"No, tranquilla! Mi inventerò qualcosa! Ehi tu, forza seguimi!" Disse poi rivolgendosi alla ragazza, ma Yui rimase impalata dov'era, mentre li guardava confusa.
"Come scusa?" Chiese osservando il ragazzo, mentre quello rinfoderava la spada e si incamminava.
"Ho detto seguimi" ripete il ragazzo di spalle.
"Ho capito cosa hai detto, ma forse dovresti darmi delle spiegazioni no, tipo: chi sei? O cosa era quel coso? Chi è la lei,- disse indicando la ragazza,- e sopratutto perché sei convinto che possa seguirti?" Disse con forza la ragazza. Ichigo si bloccò, voltandosi leggermente, sbuffò un momento.
"Bene, vuoi risposte? Perfetto! Io sono Ichigo, lei è Rukia,sono un sostituto shinigami, quello che hai visto era un hollow e infine, credo che tu mi seguirai: primo perché sei ferita; secondo perché ti ho appena salvato la vita. Questo dovrebbe bastarti a convincerti, no?" Disse puntando lo sguardo verso di lei. Yui lo osservò da capo a piedi, non sapeva se fidarsi o meno, ma di certo aveva ragione da un certo punto di vista, decise che..si sarebbe fidata.
"Poco specifico, ma per ora va bene! - Disse seguendolo,- infondo non voglio morire dissanguata" Ichigo sorrise un poco e riprese a camminare.
"Non morirai dissanguata, non per quella ferita per lo meno" la rassicurò il ragazzo, mentre mettendosi le mani in tasca si allontanava.
"Ah be, infondo se sono sopravvissuta a un...mostro... o come si chiama, posso sopravvivere a tutto no?" Rispose Yui. Ichigo gli lanciò un'occhiata, poi proseguì; mentre Yui lo seguiva, vide un bambino appoggiato a un palo che triste guardava la bottiglia frantumatasi poco prima, la ragazza si bloccò un momento osservandolo, si sentì triste per lui.
"Mi dispiace per quella, ma quel brutto coso la distrutta" disse rivolta al ragazzino, quello la osservò un poco sorpreso, poi cercò di asciugarsi le lacrime.
"Non fa niente, la mamma me ne porterà una nuova, spero" disse con tristezza.
"Certo che te la porterà e se non lo farà lei, lo farò io, va bene?" Rispose il ragazzo dai capelli arancioni, che si era avvicinato verso il ragazzino scompigliandoli i capelli, quello sorrise grato. Yui osservò la scena, sorrise un momento poi seguì il tizio dai capelli arancioni; fece qualche passo ma Yui si sentì subito strana, iniziava a girargli la testa.
"Tieni mettilo sulla ferita e premi forte, dovrebbe fermare un poco il flusso di sangue" disse la ragazza dai capelli scuri, porgendogli un fazzoletto; Yui lo prese.
"Grazie" disse mettendolo sulla ferita e mentre camminava un pensiero si fece spazio nella sua testa, da dove era spuntato quel bambino? Si chiese, voltandosi a guardare di nuovo il palo senza trovarci nessuno; quello la stupì per un momento. 
"Dov'è finito il ragazzino?" Chiese guardandosi intorno.
"Sarà andato da qualche altra parte" rispose la ragazza al suo fianco. Yui continuò a guardare un attimo, poi fece spallucce e seguì i due ragazzi.


Il tragitto non fu lungo e per lo più proseguirono in silenzio. Aveva cosi tante domande e cosi tante cose da dire che finì per pensare troppo e non dire nulla. Arrivarono davanti a una casa, che dal cartello segnalava fosse una clinica.
"Aspettate un attimo qui" disse il ragazzo scomparendo dentro alla casa e uscendo poco dopo completamente cambiato. Yui notò la cosa, ma non gli diede peso "Icho..no..emh..ich..be..ragazzo dalla testa arancione,- disse prima di varcare la soglia del cancello.- Cosa sei?" Chiese Yui. Ichigo si voltò verso di lei.
"Ragazzo dalla testa aranc... - Poi si bloccò, trattenendosi, - credo sia meglio che tu non lo sappia..." Disse aprendogli la porta di casa per farla passare ,Yui si fermò davanti alla soglia e si voltò verso di lui.
"Non mi importa cosa credi, voglio sapere" disse e attraversando la porta. La ragazza dai capelli scuri non li seguì dentro, sparì semplicemente.
"Dov'è andata la tua amica?" Disse voltandosi a cercarla.
"A scuola" rispose quello distrattamente.
"Papààà mi serve una mano,papààààà" urlò Ichigo dentro la casa.
"Ichigoooo, che ci fai qui? Perché non sei a scuola?" Urlò un uomo spuntando improvvisamente di corsa e tentando di colpire il ragazzo con un calcio; Yui rimase paralizzata a osservare quel pazzo.
"Papà, - disse Ichigo colpendolo e facendolo rotolare per terra, - abbiamo ospiti" concluse poi sorpassandolo, mentre faceva strada alla ragazza. Yui rimase in silenzio e saluto con la mano l'uomo per terra con fare imbarazzato.
"Chi è questa splendida ragazza? Oh non mi dire che ti sei fidanzato? Ichigooo, - disse quello stringendolo in un abbraccio stritolante,- il mio bambino è cresciuto " piagnucolo felice l'uomo.
"Ma che diavolo dici! Papà staccati, lei,lei..non è la mia fidanzata e solo una ragazza che ho incontrato stamattina, smettila e staccati" lo riprese Ichigo divincolandosi da lui.
"Non vedi che è ferita, mi serve il tuo aiuto per favore e smettila di fare lo stupido dannazione" rispose contrariato.
"Ferita? Dove? Perché non me l'hai detto subito" Ichigo sospirò esausto; a Yui scappò un sorriso.
"Va tutto bene? Ti fa molto male?" Chiese il padre del ragazzo mentre la curava.
"No sto bene, non fa molto male, grazie" rispose con gentilezza la ragazza.
" Com'è che te la sei procurata?" Chiese quello armeggiando con strumenti, garze e alcool.
"Be a quanto pare sono stata attaccata da un ho.." ma non finì la frase, perché si ritrovo la mano di Ichigo sulla bocca. Lo guardò contrariata e sorpresa per quel gesto cosi audace da parte sua.
"È caduta, dalle scale..." Rispose quello al suo posto, Yui tentò di divincolarsi.
"Che, ma sei scemo? Non sono..." Ma la mano di Ichigo fu più veloce di prima.
"Si be, è stato un incidente! Io ho visto tutto, ero lì! Per quello l'ho portata da te, non potevo lasciarla lì ferita. Eh quando una è distratta, vero..? Aia" Ichigo allontanò la mano lamentandosi, mentre poteva ancora vedere i segni dei denti sulla sua povera mano. La ragazza lo fulminò con lo sguardo, arrabbiata.
"Che strana storia! Eh i ragazzi di oggi, sempre con la testa per aria. Qui ho finito, ma la prossima volta stai attenta,va bene?"Disse gentilmente l'uomo. 
"Grazie signore; ma cosa posso darle in cambio del suo favore?" Chiese quella.
"Isshin, chiamami Isshin, non signore,mi fa cosi vecchio e io non lo sono, - disse pavoneggiandosi ,Yui sorrise divertita. - Va cara, non ti preoccupare" rispose quello con un sorriso.
"Mille grazie, le sono debitrice" disse quella alzandosi e facendo un piccolo inchino con il capo. Isshin spari dietro la porta.
"Ichigo ,occupati di lei e offrigli qualcosa da bere; lei è nostra ospite infondo" la sua voce arrivo dalla stanza affianco, poi calò il silenzio. Yui osservò Ichigo accigliata.
"Distratta eh??" Disse rivolta verso il ragazzo; lui si grattò la testa in maniera innocente.
"Ichigo, se è cosi che ti chiami, come hai fatto a uccidere quel coso? Cosa...sei?" Chiese, diventando improvvisamente seria e puntando il suo sguardo fisso sul ragazzo. Ichigo si sentì messo a nudo da quello sguardo cosi profondo e scuro, spostò lo sguardo da un'altra parte.
"Io non..." Cercò di dire, senza trovare le parole.
"Non mi importa se non puoi, io lo devo sapere! Sono appena stata attaccata da qualcosa di cui non so nulla, merito una spiegazione" insistette quella ,continuando a mantenere il suo sguardo fisso su di lui.
"Ichigo?" Lo richiamò ancora.
"Ok, ok te lo dirò! Ma non qui..." Disse lanciando un'occhiata alla stanza affianco. Yui annuì e insieme lasciarono la casa.

Andarono verso un parco là vicino. 
Yui si sedette esausta com'era,quasi avesse prosciugato tutte le sue energie; Ichigo rimase in piedi, mentre ogni tanto la osservava di sottecchi per poi voltarsi a guardare altrove. Non riusciva a credere di essersi messo in un guaio del genere, lei non avrebbe dovuto sapere, si disse pensieroso.
"Quindi?" Lo incalzò lei, mentre sperava di ricevere più informazioni possibili, era tutto così confuso e strano, pensò perplessa.
"Te l'ho detto, quello era un Hollow, un anima cattiva, una di quelle che non arriva alla soul socety e diventa un mostro e io sono uno shinigami, ma anche questo te lo aveva già detto! Sono un dio della morte, un sostituto in realtà, sono umano come te, sostituisco Rukia e uccido quei mostri purificandoli e proteggo le anime buone; tutto qui! Spiegazione conclusa. Ora ti riporto a casa!" Disse quello muovendosi.
"Anime buone e cattive? Shinigami,hollow? Ti rendi conto che sembra una storia di quelle che mia nonna mi raccontava da bambina? Posso credere ai fantasmi, per quanto non li veda o al fatto che esistano quelli cattivi, anche se fa molto storia dell'orrore, ma shinigami? Dei della morte? Questo è assolutamente... " Tentò di dire incredula. "Cosa?" La incitò lui.
"Impossibile!" Disse quella trovando l'unica parole in grado di descrivere la situazione.
"Mi hai visto con i tuoi occhi, più possibile di cosi!" Rispose sicuro il ragazzo.
"Si ma shinigami, sul serio??? " Ichigo annuì .
"Dannazione, mia nonna aveva ragione allora! Ha sempre avuto ragione e io che credevo fosse tutto..." 
"Finto? Si, lo pensavo anche io,ma mi sono ricreduto" disse quello sedendosi anche lui. 
"Posso chiederti come, come sei diventato uno shinigami?" Chiese guardandolo un poco. Ichigo esitò un momento, poi portò le mani nelle tasche della giacca guardando avanti pensieroso.
"Rukia mi ha dato i suoi poteri; io volevo solo proteggere la mia famiglia, lei la reso possibile" rispose il ragazzo, mentre il suo sguardo si perdeva lontano. Yui lo guardò un momento, c'era qualcosa di strano in quel ragazzo, qualcosa che la affascinava e la catturava, ma non sapeva dire cosa. Poi spostò lo sguardo, perdendosi nei suoi pensieri; rimasero in silenzio entrambi. 
Ichigo lanciò un'occhiata verso la ragazza, che incantata sembrava pensierosa; si maledì per aver parlato troppo, perché gli aveva raccontato quelle cose? 
"Tutto questo è assurdo, ragazzo dalla testa arancione! Dammi un pizzicotto e dimmi che è un sogno" disse quella ancora persa a guardare chissà dove.
"A chi hai dato della testa arancione?" Disse quello voltandosi verso di lei con fare scocciato e incredulo.
"Ehi non lo puoi mica negare,sono piuttosto evidenti,insomma... Però non sono male " cercò di spiegare la ragazza indicando i suoi capelli, Ichigo la osservò accigliato.
"Sai mi sto lentamente pentendo di averti salvata,forse avrei dovuto lasciarti alle grinfie dell'hollow " rispose il ragazzo irritato. Yui spalancò la bocca incredula.
"Oh questo te lo potevi risparmiare, testa arancione!" Rispose ribattendo un poco arrabbiata.
"Smettila!" La incitò Ichigo innervosito.
"Oh be te la sei cercata, signor 'ti ho salvato la vita,ma potevo non farlo' " disse la ragazza contrariata.
"Sai, magari doveva lasciare che ti mangiasse e che facesse un bello spuntino con te, non sarebbe stato male!" Rispose ancora il ragazzo guardandola stizzito.
"Oh be mi avresti avuto sulla coscienza, testa maledettamente arancione" rispose con forza, innervosita.
"Sei proprio un ingrata sai, ragazzina" la riprese lui, accigliato.
"A chi hai dato della ragazzina.." Disse incredula puntandogli un dito contro, poi si bloccò, fece un respiro profondo. 
"Perché stiamo discutendo?" Chiese quella osservandolo e scuotendo la testa.
"Perché tu sei un po maleducata" rispose quella, di tutta risposta Yui lo fulminò con lo sguardo.
"Senti chi parla" rispose quella, mettendo il broncio. Ichigo di tutta risposta gli lanciò un'occhiataccia, poi calò il silenzio; la ragazza si mise a guardare un punto lontano del parco immersa nei suoi martellanti pensieri.
"E ora cosa succederà?" Chiese improvvisamente, Ichigo si voltò un momento a osservarla,fece un bel respiro.
"Mi dispiace, ma credo, credo che sia meglio che tu non sappia di tutto ciò" disse quella d'improvviso. Yui si voltò a guardarlo con stupore.
"Come potrebbe essere meglio? Forse è la prima volta nella mia vita che tutto ha un certo senso,sai certe cose che prima sembravano assurde per me, ora sono concrete, reali! Non voglio dimenticare, non lo farò mai!" Disse con forza la ragazza. Ichigo si alzò, si parò davanti a lei mettendosi alla sua altezza, l' afferrò per le spalle.
"Mi dispiace,ok! Mi dispiace, ma non puoi ricordare quello che è successo, non aiuterebbe te e non aiuterebbe me. Tu hai una meravigliosa vita da vivere, senza mostri, ne fantasmi a darti fastidio. Senza shinigami, ne hollow a perseguitarti. E' meglio se la tua vita torni a essere quella di prima" disse sicuro il ragazzo, Yui scosse la testa.
"No, no non importa! Non voglio vivere nell'ignoranza, non più, non ora!" Ma Yui non finì di parlare, Ichigo sospiro dispiaciuto.
"Mi dispiace." Sussurrò.

Fu l'ultima cosa che Yui sentì, poi sveni davanti a quello strano oggetto che Ichigo teneva in mano. 

Gli dispiaceva averlo fatto, ma lei non poteva ricordare quello che era successo. Doveva continuare a vivere la sua vita cosi com'era, senza mostri, ne shinigami, all'oscuro di ogni cosa. Accompagnò il suo corpo privo di sensi adagiandolo alla panchina in cui era seduta; poi si allontanò avvicinandosi verso un bambino, sussurro qualcosa a quello che corse verso di lei.
Il ragazzo si voltò un momento, poi andò via e cosi com'è era comparso, Ichigo scomparì.


Yui fissava il soffitto della sua camera, lo faceva da ore ormai, niente di quella giornata gli tornava giusto; mai gli era capitato nella sua vita di sentirsi cosi confusa come quel giorno, aveva fatto qualcosa di così strano. Si era addormentata su di una panchina in un parco e aveva saltato il suo primo giorno di scuola, per non parlare del cerotto e della ferita sulla testa ,per cui non ricordava assolutamente nulla e lo strano sogno che aveva fatto; mostri terribili e strani tizi dal colore di capelli improbabile. La sua fantasia stava viaggiando più di quanto potesse immaginare, forse era solo stanca, forse era stato il nervoso eppure non gli tornava come potesse essersi messa a dormire in pieno giorno su di una panchina, svegliata da un bambino di passaggio. C'era qualcosa di così strano che non gli tornava affatto, ma non seppe dire cosa e continuò a pensarci per tutta la notte.

Quel sogno tornò a fare capolino nella sua testa, fino all'indomani mattina.
***

 
"Bene,ragazzi, ragazzi sedetevi tutti! Da bravi, fate un po di silenzio" disse la professoressa, mentre tutti tornavano al proprio posto e nell'aula calava il silenzio. 
"Bene ragazzi, oggi prima d'iniziare la lezione perdo cinque minuti per presentarvi una persona. E' una nuova compagna di classe, viene da Nagoya. Avanti, puoi entrare ora" disse la professoressa volgendo lo sguardo verso la porta, che si spalancò lasciando entrare una ragazza dai capelli castani, la pelle un poco olivastra e gli occhi castano scuro e dei lineamenti tra l'occidentale e l'asiatico. 
"Ragazzi lei è Yui Asai e da oggi sarà una vostra compagna. Per ciò, trattatela bene!" Disse la professoressa, mentre indicava la ragazza.
Yui si fermò affianco alla cattedra e alzò lo sguardo verso la classe, troppi occhi erano puntati verso di lei, nel petto il cuore batteva cosi veloce che sarebbe potuto saltare fuori; maledetto nervoso,pensò.
"Bene Yui, puoi prendere posto, se vuoi c'è un banco libero proprio dietro Kurosaki" disse quella, la ragazza annuì e si incamminò per la classe, sotto lo sguardo indagatore di tutti, mentre con la testa bassa cercava di evitare gli sguardi prepotenti dei suoi compagni. Quando arrivò vicino al suo banco alzò finalmente la testa, ma il suo cuore si fermò un momento. 
Davanti al suo posto sedeva un ragazzo da un colore di capelli improbabile, cosi improbabile che Yui era sicura di averlo già visto da qualche parte; come il tizio del suo sogno, eppure quando guardò il viso di quel ragazzo, nulla gli venne alla mente. Non sapeva dire come, c'era qualcosa di familiare, ma non sapeva darsi una risposta del perché. Scosse la testa.
"Ciao" disse quella sorridendogli un poco, il ragazzo gli lanciò un'occhiata veloce, poi la ignorò e voltò lo sguardo dalla parte opposta. Yui rimase sorpresa e ci rimase un poco male; non si aspettava che la prima persona a cui rivolgesse la parola la trattasse cosi. La ragazza posò la borsa sul banco e prese posto, un poco sconsolata; se quello era l'atteggiamento dei suoi compagni, allora non sarebbe andata poi cosi bene.
La campanelle suonò portando la ricreazione, che Yui fu sollevata di fare. Quando si alzò per andare verso l'uscita, il suo sguardo ricadde verso qualche banco poco infondo all'aula; lì vide seduta una ragazza, bassa dai capelli neri corti e in ciuffo che gli ricadeva sulla fronte. Yui la osservò e per la seconda volta vi trovò qualcosa di familiare in lei, ma anche in quel caso non seppe dire cosa. La ragazza la guardò e le sorrise leggermente, per poi spostarsi dalla sua visuale. 
Yui continuò a camminare, fino a uscire dall'aula e andò verso il tetto, per trovare un poco di pace, esasperata da quell'inizio cosi strano. 
Si sedette per terra pensierosa, mangiucchiando la sua merenda; ogni tanto la sua mente ritornava al quel sogno che non l'aveva fatta riposare per tutta la notte, si toccava di volta in volta la ferita sulla testa, ma non ricordava come se l'avesse procurata, perché? 
"Va tutto bene? " Chiese una voce, una ragazza dai capelli rosso rame stava seduta al suo fianco, non l'aveva sentita arrivare.
"Tutto bene grazie" rispose gentile.
"Tu sei la nuova compagna, molto piacere io sono Inoe, sono seduta qualche banco dietro di te" si presentò quella.
"Piacere Yui" Sorrise la ragazza.
"Vuoi?" Disse Inoe porgendogli qualcosa da mangiare ,qualcosa che aveva un aspetto strano, la ragazza scosse un poco la testa.
"Molto gentile, ma ho il mio. Tu gradisci?" Disse Yui porgendogli dei dolci.
"Ooh ma cosa sono? Non li ho mai visti!" Disse quella spalancando un poco gli occhi. 
"Sono biscotti inglesi, me li ha fatti mia madre! Assaggia!" Disse Yui, quella non se lo fece ripetere e ne prese uno assaggiandolo.
"Sono meravigliosi, quanto vorrei saperli fare" rispose quella ad occhi sognanti.
"Ti posso dare la ricetta se vuoi!" Disse Yui, sorridendo.
"Ooh si ne sarei felicissima, grazie" rispose quella abbracciandola di tutta risposta. Yui sorrise; non seppe dire perché, ma la spontaneità di quella ragazza gli piaceva, era gentile e sorrideva in maniera genuina, la ragazza sentì che lei sarebbe potuta diventare sua amica, sorrise nel pensarlo.
"Inoe...?" La chiamò Yui improvvisamente.
"Si..??" Rispose quella, mentre mangiava ancora i biscotti.
"Posso farti una domanda..." Domandò, guardandola un poco.
"Certo che puoi" rispose quella, Yui gli porse un altro biscotto.
"Chi è quel ragazzo dai capelli arancioni? Quello seduto davanti a me" chiese Yui guardandola di sottecchi.
"Ah intendi Kurosaki" rispose tranquilla la ragazza.
"Kurosaki.." Ripete Yui, mentre nella sue mente rivedeva il viso di quel ragazzo, cosi tremendamente familiare, ma dove lo aveva già visto? Si chiedeva, pensierosa.
"Kurosaki è un ragazzo dolcissimo, gentile e sempre disposto ad aiutare gli amici, ha un cuore grande.." Disse Inoe, mentre sul suo volto si formava un sorriso. Yui la osservò, mentre con occhi sognanti ne parlava; sorrise a sua volta, aveva già capito.
"Ti piace,vero?" Gli chiese d'improvviso, Inoe arrossì.
"Ma che dici, no..certo che no" rispose quella imbarazzata. Yui rise mentre Inoe, impacciata si copriva la faccia.
"Tranquilla non lo dirò a nessuno. Ma, sei una ragazza meravigliosa, insomma sei carina e gentile, non può non accorgersi di te" disse quella mangiando un biscotto. Inoe la osservò e sorrise contagiata.
"Be, forse un giorno. Ma non ora" rispose appoggiando il viso alle ginocchia.
"Fai in modo che accada " disse quella ammiccando ,Inoe di tutta risposta arrossì violentemente. La campanella suonò.
"E ora di rientrare, andiamo" disse Yui alzandosi e aiutando Inoe; insieme tornare in aula, un poco più complici.

Yui si sentì meglio, forse aveva appena trovato un amica.

All'uscita mentre Yui camminava per i corridoi della scuola, qualcuno gli venne addosso, facendola quasi cadere. La ragazza alzò il viso, pronta a riprendere chiunque fosse, ma si ammutolì.

"Perdonami" disse un ragazzo senza nemmeno voltarsi a guardarla, seguito da una ragazza. Li riconobbe subito; uno era Kurosaki, l'altro la ragazzetta con i capelli neri corti che le aveva sorriso quella stessa mattina, Yui alzò un sopracciglio, perché diavolo correvano ? Si chiese, mentre con il pensiero di quei due strani ragazzi tornava verso casa.






 

Angolo dell'autore

Salve a tutti.

Prima di tutto vi ringrazio per aver letto la mia storia, se siete arrivati fino a qui, c'è da portare fuori coriandoli e trombette,perché avete avuto la pazienza di sorbirvi quello che scrivo e ve ne sono super grata.

Spero che la storia vi possa piacere ed interessare.
Come ho già detto, il tutto parte da dopo il salvataggio di Rukia dalla Soul Society; di per se segue la storia originale, ma per motivi di trama, alcune cose cambieranno un poco.
Spero di non uscire mai OCC e sopratutto perdonatemi se troverete eventuali errori che probabilmente sono sfuggiti al controllo. Commentate in qualsiasi caso: sia per dire che fa pena, che ovviamente nel caso opposto (cosa che mi renderebbe felicissima :D )
Grazie a tutti. Ci si vede.


 
  
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