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Autore: ScandalousLaRabiosa    20/08/2015    2 recensioni
Melody e le sue amiche hanno finalmente coronato il loro sogno di andare a studiare in Corea del Sud e, per festeggiare ciò, decidono di uscire a bere qualcosa.
La mattina seguente Melody si sveglia in una casa sconosciuta, con un'amnesia di diverse ore e le sue amiche risultano tutte disperse...cos'è successo la sera precedente?
E perché lei si trova nel letto di un idol?
[Dedicata a quelle pazze delle War Of Bias e alla mia amica Alice]
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Chanyeol, Chanyeol, Chen, Chen, D.O., D.O., Kai, Kai
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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2.

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-Quattro fermate ha detto, giusto?- chiese Valerie mentre si mordicchiava un'unghia.

Melody prese posto in fondo al bus, seguita dall'amica:- Quattro fermate, non possiamo sbagliare perché ferma praticamente davanti allo zoo.

Valerie si sedette di fianco all'amica e gettò la testa all'indietro.

-Come abbiamo fatto a perdere Emma allo zoo?

Melody passò lo sguardo all'interno dell'autobus: a parte loro e l'autista, vi erano solo un paio di vecchiette e un gruppetto di ragazzi del liceo in divisa che chiacchieravano e ogni tanto lanciavano sguardi furtivi alle ragazze.

-E perché le altre non l'hanno ancora trovata? E' passata quasi una giornata dalla nostra uscita notturna...- a Melody sfuggiva questo punto.

-E perché non abbiamo rubato un paio di scarpe all'ingresso? Perché ci siamo dovute rimettere questi tacchi infernali?- si lamentò Valerie.

Dopo aver assimilato la possibilità che, in quello stato, Emma avrebbe potuto buttarsi nella gabbia di qualche animale carnivoro, magari pensando che si trattasse di Alex il leone e compagnia, le due ragazze avevano subito preso la porta. Avevano trovato lì, tra paia di scarpe in numero tale da poter calzare un reggimento, i tacchi alti che avevano usato la sera prima. Melody aveva già promesso a Chanyeol e agli altri lì presenti che sarebbe tornata a restituire la canotta di Kai (con varie proteste da parte del caro e nervoso Baekhyun), non le sembrava il caso di fregare loro delle scarpe più comode, anche se, dopo quel breve tragitto fino alla fermata dell'autobus, già se ne pentiva.

Le due amiche erano anche molto grate a Lay per averle fatte passare per l'uscita sul retro: quando erano passate davanti all'ingresso principale dell'edificio, questo era sovrapopolato da fan e sasaeng impazzite, sempre in allerta nel caso uscisse un loro beniamino. O "vittima", come preferiva Valerie.

Se non fosse stato per Lay ora saremo carne da macello per sasaeng, rifletté.

-Forse avremo dovuto dirlo agli EXO che non ricordiamo una mazza di ieri sera...- disse Melody.

-Certo, così da prenderci per delle squillibrate ubriacone. Davvero una grande idea.- commentò sarcastica Valerie.

-Si, quello è vero, però, se avessimo confessato questa nostra amnesia, forse adesso ci staremo capendo qualcosa su ciò che sta succedendo adesso.- ragionò l'altra.

-Beh, dai, almeno di tre cose siamo del tutto certe...

-...chi siamo? Bella Swan?- chiese Melody con un sopracciglio inarcato.

-Bella Swan stava con i vampiri, Mel, noi invece ci siamo svegliate nella tana dei lupi!

-...sei davvero pessima...

-Sarà, comunque di certo noi sappiamo che: primo, io ho fatto un casino così grande da far incazzare il povero e mestruato Baekhyun, e a quanto pare è diventato di dominio pubblico, perciò penso che prima o poi lo scopriremo; secondo, tu hai fatto un casino anche più grande del mio, tanto da far incazzare D.O e ciò mi spaventa molto più di un Bacon sclerotico!

Melody ripensò a come lo sguardo di D.O l'avesse messa a disagio e rabbrividì.

-Ha detto che ho coinvolto più gruppi, ciò non rassicura...E la terza?

Gli occhi di Valerie si posarono sull'amica e si ridussero a due fessure improvvisamente.

-Terzo, cara la mia Mel, tu sei una zoccola.

Melody strabuzzò gli occhi:- Prego?

Valerie le puntò un dito contro:- Si, tu sei una grandissima zoccola perché ti sei svegliata nel letto di Kim Jongin e non mi hai ancora raccontato una mazza a riguardo!

Melody fissò l'amica per qualche secondo in silenzio.

-Beh, si, ma al momento mi sembrava avessimo altri problemi, come il non sapere come diavolo ci fossimo finite lì!

-Ah, quello è secondario! Che tanto non l'abbiamo mica capito come ci siamo arrivate a casa degli EXO! Kim Jongin nudo, Mel, NUDO! Quella è una vera priorità! Perfino Emma preferirebbe essere sbranata da una scimmia piuttosto che vedere te che ti tieni tutta questa avventura dentro!

Valerie urlò questa frase e sia vecchiette che scolari si girarono verso di loro, perplessi. Non dovevano essere delle cime con l'inglese.

-Non credo sia possibile venir sbranati da delle scimmie di uno zoo...

-Oh, insomma, hai capito! Resta di fatto che non mi hai ancora detto come è il corpo della dancing machine più sexy del pianeta su cui tutti vorrebbero mettere mano. Mi sento offesa da ciò.

Melody tornò per l'ennesima volta con la mente a quel letto, alle labbra di Kai, al suo odore per tutta la stanza, al suo fisico...

-Ha un culo che parla sette lingue.- la frase le uscì dalla bocca contro il suo volere.

Valerie annuì sollennemente:- I pantaloni attillati lasciavano intendere. E visto che lui parla appena coreano, qualche altra parte di lui doveva imparare più lingue.

-Dimmi che è per stanchezza che stai facendo una battuta più squallida dell'altra.

Le due amiche risero.

Melody esitò:- E come stai riguardo a Baekhyun?

Valerie inarcò un sopracciglio:- In che senso, scusa?

-Beh, sembrava avercela a morte con te...ed è il tuo ultimate.

Valerie sospirò.

-Giuro che in quel momento mi ha fatto tanto arrabbiare che me ne sono quasi dimenticata! Non è lui ad avere un morso misterioso su un braccio, per D.O, gliene vengono ancora! Lui e il suo visino perfetto.

Tra le due cadde il silenzio. Erano già alla terza fermata.

-Dobbiamo guardare il lato positivo di tutta questa faccenda.- esordì Melody.

-Quale sarebbe?- chiese Valerie con tono spento rispetto a poco prima.

Melody le mise una mano su una spalla, la ragazza si voltò e Melody le rivolse un sorriso eccitato.

-Abbiamo conosciuto e dormito con gli EXO.

Valerie fissò per qualche secondo in silenzio l'amica, che non smise di sorridere, poi le sue labbra di incurvarono in un sorriso emozionato.

-Si, hai ragione!

Le due ragazze si lasciarono sfuggire uno squittio tanto acuto che fece di nuovo voltare tutti i presenti.


 

Melody e Valerie scesero dall'autobus alla quarta fermata e trovarono poco distante una donna con la divisa dello zoo intenta a chiudere l'enorme cancello che fungeva da entrata.

-ASPETTI, LA PREGO!- urlò Valerie correndo verso la donna e rischiando di prendersi la più brutta storta da tacchi alti mai vista. Melody la seguì a ruota.

La donna, con corti capelli neri così lucidi da risultare unti, si bloccò con le chiavi nella toppa e rivolse un severo sguardo interrogativo alle due ragazze.

-Mi scusi, potrebbe farci entrare due minuti? Siamo venute qui oggi e io ho perso il cellulare, credo mi sia caduto da qualche parte!- mentì Valerie.

La donna le studiò per qualche secondo.

-L'orario per visitare lo zoo è finito, ragazze, e io non ho saputo di nessun cellulare smarrito. Tornate domani mattina.- diede un giro al cancello.

-Per favore! Il mio cellulare è la mia vita! C'è tutto lì dentro!- insistette Valerie e Melody invidiò la sua recitazione melodrammatica.

-Senti, ragazza, io qua devo chiudere. Se avessi tenuto così tanto al tuo cellulare, saresti venuta prima a cercarlo.- la donna sbuffò- Voi occidentali siete davvero prive di logica!

-...scusi?- chiesero all'unisono Melody e Valerie, entrambe con aria stizzita.

Abbiamo beccato una coreana razzista, perfetto, pensò Melody con irritazione.

-Noi le chiediamo una cortesia e lei si mette a contestare la nostra provenienza, vecchiaccia che non sa manco lavarsi i capelli?- sbottò Valerie.

Se possibile, gli occhi della guardiana si assottigliarono ancora di più e la sua espressione si irrigidì ulteriormente.

-Bada a come parli, mocciosetta.

Valerie fece un passo verso la donna con la sua migliore aria di sfida.

-Non è di certo colpa mia e della mia logica se con i suoi capelli potrei condirci un'insalata.

-Oh mamma, Valerie...- piagnucolò Melody.

-Buongiorno, signore! Come mai percepisco questa aria tesa tra di voi?

Le tre femmine si bloccarono al suono di quella nuova voce, proveniente da dietro Melody.

-KYA...!- cominciò Valerie quando si voltò, ma Melody le assestò una gomitata nelle costole in tempo.

-Valerie, Melody, felice di vedervi belle attive, finalmente!- il ragazzo con vari sacchetti in mano sorrise alle due ragazze, per poi rivolgersi alla donna, che lo fissava con espressione sbalordita- Buongiorno anche a lei, signora, le mie amiche si sono forse comportate male con una rispettabile donna come lei?

Lo sguardo della guardiana si addolcì di colpo:- No! Assolutamente! Mi stavano solo dicendo di aver perso un telefono dentro allo zoo e...

-Oh, davvero? Che disgrazia! Scommetto che lei è stata così comprensiva da lasciarle entrare due minuti per controllare, vero?- i suoi occhi erano così felicemente innocenti da sembrare super falsi, ora che si era tolto gli occhiali da sole.

La donna rimase qualche secondo spaesata. Tutta la sua autorità e il suo disprezzo di prima erano scomparsi.

-N-naturalmente. Anche se non sapevo fossero amiche dell'idolo di mia figlia...- girò le chiavi nel verso opposto rispetto a prima e aprì leggermente il cancello.

Lui tirò fuori un block notes e una penna dalla tasca posteriore dei jeans e firmò velocemente su un foglio, che consegnò alla donna:- E' una ragazza fortunata ad avere una madre come lei, le dia un abbraccio da parte mia, eh.

-Accidenti, Mel, è molto più bello dal vivo che in foto, come dicevano i fan account.- sussurrò Valerie all'amica.

Effettivamente era vero: non sfigurava affatto con dei semplici jeans, una maglia anonima e berretto. Una persona normale sarebbe sembrata disoccupata, al posto suo.

Lui si voltò verso le due amiche:- Vi dispiace se mi unisco a voi? Così almeno mi assicuro che non stiate più di due minuti.- la donna rise in modo falso.

-No, assolutamente, sei il benvenuto.- si affrettò a dire Melody.

Valerie e la guardiana si scambiarono un impercettibile sguardo stizzito, poi la sua amica sfoggiò un sorriso tutto zucchero:- Felice che la sua logica la lasci corrompere tanto facilmente, bye!

Il viso della donna ebbe un guizzo, ma si ricompose subito per cercare di non sfigurare davanti al leader degli EXO, il lì presente Suho.

Le due ragazze attraversarono rapidamente il cancello e Suho, dopo aver salutato e ringraziato calorosamente la donna, le seguì a ruota.

-Grazie mille, leader, quella proprio non voleva lasciarci passare!- disse subito Valerie al ragazzo.

-Di niente, ragazze. Ho visto che eravate particolarmente allarmate quando siete scese dal bus e mi è sembrato il caso di intervenire.- il leader sospirò- Certo, avevo raccomandato a Yixing e agli altri di non farvi uscire finché non fossi tornato per medicare meglio Valerie e per ricomprare la t-shirt di Melody,- Suho sollevò le varie buste e passò lo sguardo sul braccio della mora e sulla canotta di Kai che portava la sua amica- ma vedo che ve la siete potuta cavare e che Valerie è di nuovo bella arzilla.- concluse con un sorriso.

Melody si sentì arrossire:- Grazie mille, Suho, per esserti preoccupato tanto.

-Melody, lo sai che preferisco che mi chiamate Joonmyeon! Siamo amici, no?

La ragazza, purtroppo, non ricordava ciò, ma le faceva piacere che il ragazzo si rivolgesse a loro con tanta dolcezza e confidenza. Era un pò un sogno.

Dobbiamo assolutamente scoprire che è successo ieri, pensò.

-Allora, Valerie, dove credi ti sia caduto il cellulare, ieri?

La domanda del ragazzo fece voltare le amiche una verso l'altra.

-EMMA!- esclamarono in coro.

Le due amiche presero a corricchiare come meglio potevano per il parco e si divisero per cercare meglio l'amica. Gli animali si agitarono al loro irruento passaggio.

-Emma! Emma!- la chiamavano le due ragazze a gran voce.

Suho raggiunse Melody dallo spiazzo per l'elefante, dove la ragazza si stava togliendo i tacchi:- State chiamando un cellulare?

-No, Valerie se l'é inventato. In realtà una nostra amica ci ha chiamata dallo zoo, completamente ubriaca... e si trovava nella gabbia delle scimmie!- Melody si diresse con passo svelto a cercare quella recinzione.

Quando riuscì a trovarla, dopo diversi giri a vuoto, notò che Valerie vi era già arrivata e vi stava scrutando dentro.

-Qua non c'è, dannazione!- esclamò Valerie.

-Un momento, fatemi capire: avete perso una vostra amica allo zoo e nessuno l'ha fatta uscire?- Suho era perplesso.

-A quanto pare no: di solito i visitatori non si gettano nelle gabbie!- sbottò la mora.

Melody si guardò per un pò attorno con il nervosismo alle stelle: non avevano ancora guardato le gabbie degli animali carnivori.

Suho sospirò-Beh, ma lo zoo è abbastanza grande e se lei è così a piede libero sarà pressoché impossibile trovarl...

-ECCOLA!- urlò Melody e si precipitò verso quella che doveva essere una vasca.

La ragazza si sporse dal muretto che fungeva da parapetto: cinque metri all'incirca più sotto di lei vi era una grande distesa di acqua in cui nuotavano vivacemente numerosi animali che, dai colori, Melody riconobbe come pinguini. Sparsi sull'acqua vi erano diversi ghiacciai, alcuni abbastanza alti da superare il parapetto, però distanti da esso. Su queste distese di ghiaccio vi erano altri pinguini e, su quella più alta, vi era la figura addormentata di Emma, circondata da questi curiosi volatili.

-EMMA!- gridò Valerie appena raggiunse Melody.

L'amica aveva i capelli arruffati e anche lei era vestita per andare a ballare, con pantaloncini, t-shirt e giacca di pelle leggera, decisamente non adatto a dove si trovava. Melody notò che Emma era scalza, doveva essersi tolta anche lei i tacchi da qualche parte.

Valerie tirò un sospiro di sollievo:- D.O, meno male, non è una gabbia di leoni!

-Si, ma come la tiriamo giù di lì? E come ha fatto a salirci?!- il ghiacciaio su cui stava Emma era isolato dagli altri e dalla porta di servizio che gli addetti dello zoo usavano per andare a dar da mangiare agli animali.

Suho raggiunse le due amiche e notò subito Emma addormentata. Era sempre più confuso.

-Io direi di svegliarla, tanto per cominciare!- propose Valerie- Come è possibile che nessuno l'abbia notata là sopra?

Un pinguino cominciò a becchettare i capelli di Emma. La mora afferrò uno dei suoi tacchi e lo tirò contro il volatile.

-Non è carne per uccelli menomati, dannato pennuto!

-Ma che fai? Colpisci animali così carini?- Melody era costernata- Se fossi un'animalista ti avrei già preso a calci!

-Valerie, quelli non sono avvoltoi, non mangiano cadaveri.- le fece notare Suho.

-Si, e siamo nati maschi e femmine per procreare, eppure i pinguini cui presenti ogni tanto un'inchiappettatina tra quelli dello stesso sesso se la fanno!- ribatté la mora- Quindi, Mel, io non ho pietà per chi potrebbe sbranarsi una mia amica!

La scarpa colpì il pinguino in questione, il quale si agitò rumorosamente, facendo così agitare anche gli altri lì intorno. Uno di loro, con la fretta di buttarsi in acqua, inciampò sullo stomaco di Emma e le cadde pesantemente addosso.

La ragazza si mise seduta di colpo, come se si fosse svegliata da un brutto sogno.

-Emma!- la chiamarono Melody e Valerie.

Emma si guardò intorno pian piano, con espressione sempre più confusa, finché non incrociò lo sguardo di un pinguino.

-Emma! Stai bene?- chiese Melody.

La ragazza si girò molto lentamente verso le sue amiche.

-...che sta succedendo qui?- chiese con un filo di voce mentre si massaggiava un punto poco dietro la tempia destra.

-E' tutto a posto, non ti preoccupare! Se non ricordi una mazza credo sia più che naturale!- le urlò Valerie, per poi rivolgersi a bassa voce a Melody e Suho- Credo sia scivolata sul ghiaccio e che abbia battuto la testa.

-Perché sono in una vasca di pinguini?- chiese indietregggiando da uno di loro.

Un pinguino percepì la ragazza come un'intrusa e beccò furiosamente un dito di Emma, la quale gridò.

-Che vi dicevo?!- Valerie tirò l'altra scarpa, centrò anche questo pinguino e questo si allontanò- Saranno animali protetti, ma anche loro rompono le palle!

-Grazie, Val!- disse Emma con evidente sollievo.

-Spero che tu le abbia comprate un quarto di dollaro, per tirarle così.- commentò Melody- Non osare lanciare le mie, adesso!

-Chi è quello laggiù?- chiese di punto in bianco Suho, indicando un ghiacciaio più basso di quello su cui si trovava Emma.

Su questo non vi erano pinguini, solamente la figura di un ragazzo rannicchiato, come a combattere il freddo, con solo una felpa a proteggerlo.

-Ma quello è Jungkook!- lo riconobbe Valerie.

-Jungkook?! Dove?- saltò su Emma, sentendo il nome del suo bias nei BTS.

-Quando Emma ci ha chiamato aveva detto che stava giocando con Jungkook.- ricordò Melody- Ora direi che ne abbiamo la prova.

-Jungkook! Jungkook! Ehi! Svegliati!- cominciò a urlare Valerie.

-Ora senza scarpe sei senza risorse, eh?- la canzonò Melody.

Valerie si guardò intorno, in cerca di qualcosa da usare, finché i suoi occhi non si posarono sul berretto che il leader degli EXO aveva in testa.

Suho capì troppo tardi le intenzioni di Valerie, così la ragazza riuscì a strappargli il cappello da baseball, lo appallottolò e lo tirò contro il ragazzo.

-JUNGKOOK! SVEGLIATI!

Il cappello prese il maknae in faccia.

-Ma che ti salta in mente?!- Suho era stupito.

-Sei pieno di soldi, te lo ricomprerai!- protestò la ragazza.

Jungkook spostò il berretto con flemma e mugugnò qualcosa di insensato, per poi tossire con forza.

-Kookie svegliati!- provò Emma.

Il ragazzo aprì piano gli occhi e si mise seduto a fatica.

Bofonchiò e si grattò la testa. Tutto nei suoi movimenti era estremamente lento. Era molto pallido, aveva le labbra viola e pesanti occhiaie sotto gli occhi, i capelli erano bagnati per via del ghiaccio sciolto dal suo calore.

-Non mi sembra stia tanto bene...- commentò Suho.

-Oddio...Melody! C'E' JUNGKOOK A POCHI METRI DA ME!- squittì Emma, per un attimo dimenticatasi la situazione assurda in cui era.

-Emma!- esclamò il ragazzino di scatto, sempre con aria assente.

Jungkook si alzò barcollante e passò lo sguardo attorno, finché non trovo Emma a fissarlo poco più in alto di lui.

Il maknae dei BTS sorrise teneramente.

-Ti ho trovata!

Jungkook socchiuse gli occhi e, come una marionetta a cui sono stati tagliati i fili, il suo corpo cadde dal ghiacciaio e si fiondò in acqua.

Emma lanciò un gridolino sorpreso.

-JUNGKOOK!- la voce di Melody raggiunse una nota quasi ultrasonica.

-Oh, cazzo, ma è svenuto?!- sbottò Valerie in allarme- Non è che i pinguini in acqua lo stanno tirando giù, vero?!

-Perché l'ansia ti fa sparare così tante cazzate?- sbottò Melody.

-Deve avere la febbre alta, anche a Jongin è successo una volta durante una dance practice.- ragionò Suho, sporgendosi dal parapetto.

-Dobbiamo tirarlo fuori o morirà affogato!- Pensa, Melody, pensa!

Valerie si rivolse a Suho:- Vai dalla guardiana simpatica e chiedile le chiavi per entrare nella gabbia!

-Così diventerà una cosa di dominio pubblico! Non possiamo rischiare che gli EXO e i BTS passino tale scandalo!

-Ma potrebbe morire! Come puoi preoccuparti di persone che stanno bene quando c'è un'emergenza?!- la voce di Valerie aveva una nota isterica- L'hai detto tu stesso, no? Tutti amano i pinguini! E tutti amano gli idols! E noi siamo fighissime, quindi non sarà niente di così scioccante!

Il leader venne colpito in faccia da qualcosa di nero che lo fece sobbalzare.

-Ma che...?!- Suho si tolse di dosso di scatto la giacca di pelle nera di Emma.

La ragazza in questione era in piedi in equilibrio sul ghiacciaio, e fissava sotto di sé, dove alcune bolle stavano a indicare il respiro di Jungkook, che non saliva a galla.

Emma si tuffò in acqua.

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